Una selezione tutta figurativa quella prescelta per questa esposizione che persegue il binomio arte/musica quale filo rosso di una infinità di tratti ora definiti ora confusi, tutti diversi. Tre artisti che, ognuno a modo proprio, tratteggiano la loro figurazione con musicalità aggraziata e attraente solo in apparenza di facile intendimento.
Roberto Bovi è una mano poliedrica che si districa tra astrazione e figurazione; attraverso una gestualità rapida, mai definita o definitiva l’artista procede accortamente con toni sempre diversi e tecniche distinte prediligendo supporti di ogni genere. Il colore e la forma sono l’espressione casuale di una gestualità che si scaglia sul supporto con tenacia e prepotenza senza preoccupazione di ciò che verrà fuori. Loredana Mortellaro concepisce l’opera d’arte strettamente legata allo spazio poichè la sua idea di dipinto parte dall’inserimento di elementi geometrici nello spazio. L’elemento peculiare dell’artista è la frammentarietà, quasi come un fotogramma compone la sua scena, grandissimi formati resi da piccole tessere divengono l’intera rappresentazione geniale e ingentilita. Loredana Romero studia, cura, medita le proprie creazioni prima di addivenire alla loro personificazione. Sfaccettata mente che con abilità, grazia e maestrìa sa creare astrazione e figurazione identifica in questa esposizione figure femminili dalle nervature evidenti che campeggiano al centro della scena.