Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Arcaiche Reminiscenze
Di_segnolibero arte e cultura ha l’onore di presentare un evento di portata internazionale proponendo una suggestiva selezione di sculture di Viktor Minko, celebre artista bielorusso noto e rinomato anche per la sua pregevole ricerca grafica
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Di_segnolibero Atelier di Promozione Artistica e Culturale di Vicenza, ha l’onore di presentare un evento di portata internazionale, proponendo una suggestiva selezione di sculture di Viktor MINKO, celebre artista bielorusso noto e rinomato anche per la sua pregevole ricerca grafica. Da contralto alla potenza fantastica e al pathos intenso emanato dalle opere/creature di MINKO, gli scatti di Alessandro dalla Pozza realizzati dallo studio di Andrea Bogoni, un binomio creativo, quest’ultimo, già ospite presso l’Atelier durante l’esposizione KREA_ATTIVA_MENTE #6 dedicata alla ricerca fotografica contemporanea.
Nota biografica e poetica di Viktor Minko:
Viktor Minko nasce il 24 ottobre 1967 a Smorgon in Bielorussia, nel 1986 si diploma alla scuola repubblicana delle ‘Belle Arti’ di I. O. Akhremchik cui seguirà il diploma all’Accademia dell’Arte della Repubblica di Belarus.
Viktor Minko è un artista che crea per se stesso e da se stesso, egli trae, sfila quasi, ad uno ad uno dalla sua fervida e sensibile immaginazione, le creature cui darà poi identità, vita e storia nelle sue sculture, nei suoi disegni e nei suoi tatoo. Nell’artista l’uso di dare corpo e forma concreta alle figure che popolano il suo inconscio ed i suoi sogni, generate da un modo di sentire, approcciare ed introiettare il mondo con innamorata meraviglia, trova inizio e motivazione già negli anni dell’infanzia, quando per ovviare ai pochi giocattoli che possedeva, prende a crearsene altri utilizzando la plastilina, materiale facilmente accessibile ed economico. Quelle prime ingenue creazioni realizzate per gioco, per se e gli amici, costituirono in realtà premessa determinante alla configurazione di un processo e di una dinamica creativa dalla quale l’autore muoverà verso la codifica di una sua vera e propria poetica artistica, quella che ad oggi permea, conduce e regola la sua opera. In merito a quest’ultima infatti, intendendo dell’artista sia la produzione scultorea quanto quella grafica e parimenti quella tatuativa, si può affermare con ragionevole certezza che spunto determinante dell’ispirazione fantastica generatrice delle nuove forme e delle nuove storie che Minko racconta nel suo lavoro, è in vero debitrice di una sensibile capacità di meravigliarsi, emozionarsi e perdersi tipica dell’età infantile, quella che l’autore ha saputo preservare intatta dentro di sé e attraverso la quale, come percorrendo un sentiero noto si lascia condurre in mondi sempre nuovi popolati di volta in volta da creature diverse ch’egli trascina fuori dai suoi sogni e dal suo inconscio consegnando loro una corporeità nuova che “cresce” mano a mano venendo a configurarsi formalmente e fisiognomicamente in maniera assolutamente inedita. Si assiste come ad una sorta di mutazione spontanea, quasi che nel passaggio dall’inconscio dell’artista alla contemporaneità, quelle entità/archetipi senza tempo, accettassero di assoggettarsi alle mani dell’uomo che le ha liberate, lasciandosi da Lui plasmare e fondere in maniera simbiotica secondo le regole, del ‘qui e ora’ che il nuovo mondo che le ospita impone. Ecco quindi un virile volto maschile terminare nel muso di un rinoceronte piuttosto che quello suadente e levigato di una donna innestarsi in quello di un elefante. Lo straordinario fascino delle opere di Minko è il frutto di un sapiente incantesimo che l’artista in un gioco perfetto di equilibri è riuscito a creare. Ammirandone l’opera non possiamo non sentirci sensibilmente rapiti e condotti in un luogo altro dove al contempo ci percorrono la compostezza fiera ed autoritaria del mito, il respiro e lo slancio di un mondo fantastico, la suadente seduzione di forme conturbanti e un misterioso eco che rivolto al nostro intimo ci parla di un qualcosa che riconosciamo appartenerci come se arcaiche reminiscenze di un mondo del quale non abbiamo più memoria emergessero dal profondo.
L’artista ha al suo attivo numerose esposizioni all’Università della Cultura – Minsk, significative mostre a Mosca, Utrecht e Gorinchem (Olanda), numerosi anche i riconoscimenti e i premi acquisiti.(Maggiori info su www.viktorminko.com)
Nota biografica e poetica di Viktor Minko:
Viktor Minko nasce il 24 ottobre 1967 a Smorgon in Bielorussia, nel 1986 si diploma alla scuola repubblicana delle ‘Belle Arti’ di I. O. Akhremchik cui seguirà il diploma all’Accademia dell’Arte della Repubblica di Belarus.
Viktor Minko è un artista che crea per se stesso e da se stesso, egli trae, sfila quasi, ad uno ad uno dalla sua fervida e sensibile immaginazione, le creature cui darà poi identità, vita e storia nelle sue sculture, nei suoi disegni e nei suoi tatoo. Nell’artista l’uso di dare corpo e forma concreta alle figure che popolano il suo inconscio ed i suoi sogni, generate da un modo di sentire, approcciare ed introiettare il mondo con innamorata meraviglia, trova inizio e motivazione già negli anni dell’infanzia, quando per ovviare ai pochi giocattoli che possedeva, prende a crearsene altri utilizzando la plastilina, materiale facilmente accessibile ed economico. Quelle prime ingenue creazioni realizzate per gioco, per se e gli amici, costituirono in realtà premessa determinante alla configurazione di un processo e di una dinamica creativa dalla quale l’autore muoverà verso la codifica di una sua vera e propria poetica artistica, quella che ad oggi permea, conduce e regola la sua opera. In merito a quest’ultima infatti, intendendo dell’artista sia la produzione scultorea quanto quella grafica e parimenti quella tatuativa, si può affermare con ragionevole certezza che spunto determinante dell’ispirazione fantastica generatrice delle nuove forme e delle nuove storie che Minko racconta nel suo lavoro, è in vero debitrice di una sensibile capacità di meravigliarsi, emozionarsi e perdersi tipica dell’età infantile, quella che l’autore ha saputo preservare intatta dentro di sé e attraverso la quale, come percorrendo un sentiero noto si lascia condurre in mondi sempre nuovi popolati di volta in volta da creature diverse ch’egli trascina fuori dai suoi sogni e dal suo inconscio consegnando loro una corporeità nuova che “cresce” mano a mano venendo a configurarsi formalmente e fisiognomicamente in maniera assolutamente inedita. Si assiste come ad una sorta di mutazione spontanea, quasi che nel passaggio dall’inconscio dell’artista alla contemporaneità, quelle entità/archetipi senza tempo, accettassero di assoggettarsi alle mani dell’uomo che le ha liberate, lasciandosi da Lui plasmare e fondere in maniera simbiotica secondo le regole, del ‘qui e ora’ che il nuovo mondo che le ospita impone. Ecco quindi un virile volto maschile terminare nel muso di un rinoceronte piuttosto che quello suadente e levigato di una donna innestarsi in quello di un elefante. Lo straordinario fascino delle opere di Minko è il frutto di un sapiente incantesimo che l’artista in un gioco perfetto di equilibri è riuscito a creare. Ammirandone l’opera non possiamo non sentirci sensibilmente rapiti e condotti in un luogo altro dove al contempo ci percorrono la compostezza fiera ed autoritaria del mito, il respiro e lo slancio di un mondo fantastico, la suadente seduzione di forme conturbanti e un misterioso eco che rivolto al nostro intimo ci parla di un qualcosa che riconosciamo appartenerci come se arcaiche reminiscenze di un mondo del quale non abbiamo più memoria emergessero dal profondo.
L’artista ha al suo attivo numerose esposizioni all’Università della Cultura – Minsk, significative mostre a Mosca, Utrecht e Gorinchem (Olanda), numerosi anche i riconoscimenti e i premi acquisiti.(Maggiori info su www.viktorminko.com)
30
ottobre 2010
Arcaiche Reminiscenze
Dal 30 ottobre al 21 novembre 2010
arte contemporanea
Location
DI SEGNO LIBERO
Vicenza, Corso Antonio Fogazzaro, 86, (Vicenza)
Vicenza, Corso Antonio Fogazzaro, 86, (Vicenza)
Orario di apertura
Dal mercoledì al venerdì: 15.30/19
Sabato: 10/12.30 e 15.30/19
Domenica: 15.30/19
Lunedì e martedì solo su appuntamento
Vernissage
30 Ottobre 2010, ore 18.30
Sito web
www.martalongo.com
Autore
Curatore