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Arcaico Contemporaneo – Come Orfeo nella Valle dell’Ade
Nuovo evento in programma per la scoppiettante 5a Biennale Internazionale d’Arte di Ferrara. E’ di scena sul palcoscenico di uno dei luoghi più suggestivi della citta patrimoni dell’Unesco, una rassegna curata dal gallerista milanese Virgilio Patarini presente anche in veste di artista.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La forza dirompente che soggiace all’arte degli autori qui radunati scaturisce e si alimenta dall’incontro-scontro di forze ancestrali e antitetiche: il Caos, ovvero, la Materia informe, l’Inconscio, si incontra e si scontra con un principio ordinatore che potremmo definire “cosmogonico”, ossia che tende a mettere ordine nel disordine e a trasformare il “Caos” in “Cosmo”. Quest’ultimo principio potremmo chiamarlo ‘Ragione’ o ‘Forma’. In altri termini, il “Pathos” contrapposto al “Logos”, per dirla con gli antichi greci.
Da anni, quotidianamente questi giovani artisti combattono contro i loro demoni... O forse no. Forse la metafora è fuorviante. Forse non si tratta di una battaglia, ma piuttosto di una incantagione. In una battaglia lo scopo è l’annientamento, la sconfitta dell’avversario. In un incantesimo, invece, ci si prefigge di “ammaliarlo”, catturarlo nelle reti del rito magico per soggiogarlo e piegarlo ai propri voleri: “domarlo”, magari solo per un breve tempo.
Per questo le opere di costoro ci appaiono così oscuramente evocative: perché l’azione catartica della loro arte non ha sconfitto le forze primigenie dell’Inconscio (paure, emozioni irrazionali, sogni, pulsioni profonde, deliri), ma ha ingaggiato con queste una specie di mistico e sensuale “corpo a corpo”: una sorta di danza sciamanica capace di tenerle, almeno per un poco (e forse solo in parte), sotto controllo. Il Mito serve a questo. Anche a questo. Raccontare, evocare, dipingere delle storie serve anche a questo. Come Orfeo che cantando incanta gli Dei degli Inferi. Egli non li uccide: li commuove. La sua arte riesce per qualche istante a sospendere il tempo, ad aprire uno spiraglio nel consueto e ineluttabile volgere degli eventi. E salva dalla ferocia dell’oblio ciò che ama. Per un istante.
Da anni, quotidianamente questi giovani artisti combattono contro i loro demoni... O forse no. Forse la metafora è fuorviante. Forse non si tratta di una battaglia, ma piuttosto di una incantagione. In una battaglia lo scopo è l’annientamento, la sconfitta dell’avversario. In un incantesimo, invece, ci si prefigge di “ammaliarlo”, catturarlo nelle reti del rito magico per soggiogarlo e piegarlo ai propri voleri: “domarlo”, magari solo per un breve tempo.
Per questo le opere di costoro ci appaiono così oscuramente evocative: perché l’azione catartica della loro arte non ha sconfitto le forze primigenie dell’Inconscio (paure, emozioni irrazionali, sogni, pulsioni profonde, deliri), ma ha ingaggiato con queste una specie di mistico e sensuale “corpo a corpo”: una sorta di danza sciamanica capace di tenerle, almeno per un poco (e forse solo in parte), sotto controllo. Il Mito serve a questo. Anche a questo. Raccontare, evocare, dipingere delle storie serve anche a questo. Come Orfeo che cantando incanta gli Dei degli Inferi. Egli non li uccide: li commuove. La sua arte riesce per qualche istante a sospendere il tempo, ad aprire uno spiraglio nel consueto e ineluttabile volgere degli eventi. E salva dalla ferocia dell’oblio ciò che ama. Per un istante.
06
novembre 2010
Arcaico Contemporaneo – Come Orfeo nella Valle dell’Ade
Dal 06 al 17 novembre 2010
arte contemporanea
Location
SPAZIO DOMUS TURCA
Ferrara, Via Del Turco, 37/a, (Ferrara)
Ferrara, Via Del Turco, 37/a, (Ferrara)
Biglietti
Gratuito
Orario di apertura
Tutti i giorni dalle 16.00 alle 21.00
Vernissage
6 Novembre 2010, ore 18.30
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