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Arcangelo / Renato Boero – Arcangelo-Segou, Boero-Cromogrammi
Pur nella diversità, anzi nell’unicità di linguaggio che caratterizza il lavoro dei due artisti, un denominatore comune, quasi una sorta di fil rouge, può essere individuato nella dimensione del viaggio in cui entrambi si muovono ed operano, in una comune ricerca dell’origine che – sul crinale impervio della sperimentazione – scava nel corpo stesso della natura e nei suoi simulacri.
Comunicato stampa
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Pur nella diversità, anzi nell’unicità di linguaggio che caratterizza il lavoro dei due artisti, un denominatore comune, quasi una sorta di fil rouge, può essere individuato nella dimensione del viaggio in cui entrambi si muovono ed operano, in una comune ricerca dell’origine che – sul crinale impervio della sperimentazione – scava nel corpo stesso della natura e nei suoi simulacri.
Arcangelo presenta al Castello Aragonese le sue ultime opere, quelle dedicate a Ségou, nel Mali, capitale dell’antico regno dei Bambara, frutto del suo più recente viaggio in Africa e della sua personalissima rielaborazione di impressioni, emozioni, scoperte generate da quell’incontro.
Si tratta di un insieme, quasi un puzzle di disegni che si rincorrono sulle pareti come vibrazioni cromatiche ed ai quali si accompagna, in un dialogo senza pause, un inedito mosaico pavimentale progettato e realizzato appositamente per la mostra ischitana, in cui ritornano gli iconemi preferiti dell’artista – le onde, il vortice, la scala – e che sta, solido, fermo come un cretto di terra asciugato dai raggi del sole a picco, mentre negli angoli della Chiesa dell’Immacolata si alzano alcuni vetri nuovissimi in cui la luce pare indugiare e prendere corpo, impigliandosi nelle loro trasparenze liquide come ferite.
Qui, sotto la luce bianca che spiove dall’alto, si comprende come queste opere recenti di Arcangelo, nate da un sogno vissuto a migliaia di chilometri di distanza, siano sorelle dei suoi Sanniti e dei suoi Misteri, ne abbiano ereditato quella forza ed autenticità che a loro veniva dall’essere radici, espressioni di una terra – il Sannio – che è la stessa dell’artista, una terra da lui vissuta come sacra, intensamente amata e sofferta.
In concomitanza della mostra al Castello, Arcangelo propone una seconda serie di dodici disegni del ciclo Ségou al Ristorante Umberto a Mare di Forio d’Ischia. Nello stesso spirito di collaborazione sarà pubblicato un ampio catalogo con testo critico di Marilena Pasquali, un catalogo che è frutto dell’incontro fra gli Amici di Gabriele Mattera, Umberto a Mare e la Galerie Aniello Placido di Parigi.
Renata Boero porta al Castello Aragonese i suoi famosi Cromogrammi, opere realizzate a partire dal 1970 ed a ragione considerate come l’intelaiatura portante, quasi la ‘grammatica’ della sua pittura, un’esperienza irrinunciabile che sta alla base anche del suo lavoro successivo, dagli Specchi ai Blu di legno, dai Bianchi agli Enigmi, dalle Architetture ai Crani, dagli Acquerelli di San Diego alle Germinazioni.
Vengono qui proposte alcune grandi tele e molte carte, tutte ugualmente partecipi di quella particolarissima dimensione di sinestesia che porta ad un ‘tutto pieno’ sensoriale e concettuale, tanto che ancor oggi, a distanza di molti anni, queste opere profumano di terra, di erba e di natura.
I Cromogrammi esercitano infatti un irresistibile potere di seduzione, chiamando in causa non solo la vista e l’olfatto, ma anche il tatto per le palpabili concrezioni cromatiche che si avvertono sulla superficie, l’udito nei leggeri scricchiolii della carta e perfino il gusto o, meglio, la sua memoria, nell’intuire nelle tinte naturali quei sapori che ad esse viene spontaneo ricollegare.
Sono opere come ‘sindoni’ vegetali in cui pare impresso il volto del tempo e che possono esser viste come varianti, modulazioni di un unico tema, di un motivo di fondo da cui l’artista sa trarre accordi e spunti sorprendenti e sempre diversi, in una sorta di ‘improvvisazione’ che è parente stretta di quella musicale.
Insieme ai Cromogrammi, esposti nella suggestiva Galleria inCattedrale del Castello Aragonese, Renata Boero presenta nella Galleria inVicoletto di Cristina Mattera, in Via Giovanni da Procida a Ischia Ponte, le sue recenti Germinazioni, tele e carte in cui il tema di fondo trova inedite modulazioni d’immagine nella vibrazione di un unico colore, il rosa, qui sentito come luogo, origine, seme di ogni nascita – o rinascita – possibile.
La mostra di Renata Boero è presentata dall’Associazione Amici di Gabriele Mattera in collaborazione con un gruppo di gallerie che fanno capo a Cardelli&Fontana artecontemporanea di Sarzana, cui si deve anche la pubblicazione del ricco volume a cura di Marilena Pasquali.
Arcangelo presenta al Castello Aragonese le sue ultime opere, quelle dedicate a Ségou, nel Mali, capitale dell’antico regno dei Bambara, frutto del suo più recente viaggio in Africa e della sua personalissima rielaborazione di impressioni, emozioni, scoperte generate da quell’incontro.
Si tratta di un insieme, quasi un puzzle di disegni che si rincorrono sulle pareti come vibrazioni cromatiche ed ai quali si accompagna, in un dialogo senza pause, un inedito mosaico pavimentale progettato e realizzato appositamente per la mostra ischitana, in cui ritornano gli iconemi preferiti dell’artista – le onde, il vortice, la scala – e che sta, solido, fermo come un cretto di terra asciugato dai raggi del sole a picco, mentre negli angoli della Chiesa dell’Immacolata si alzano alcuni vetri nuovissimi in cui la luce pare indugiare e prendere corpo, impigliandosi nelle loro trasparenze liquide come ferite.
Qui, sotto la luce bianca che spiove dall’alto, si comprende come queste opere recenti di Arcangelo, nate da un sogno vissuto a migliaia di chilometri di distanza, siano sorelle dei suoi Sanniti e dei suoi Misteri, ne abbiano ereditato quella forza ed autenticità che a loro veniva dall’essere radici, espressioni di una terra – il Sannio – che è la stessa dell’artista, una terra da lui vissuta come sacra, intensamente amata e sofferta.
In concomitanza della mostra al Castello, Arcangelo propone una seconda serie di dodici disegni del ciclo Ségou al Ristorante Umberto a Mare di Forio d’Ischia. Nello stesso spirito di collaborazione sarà pubblicato un ampio catalogo con testo critico di Marilena Pasquali, un catalogo che è frutto dell’incontro fra gli Amici di Gabriele Mattera, Umberto a Mare e la Galerie Aniello Placido di Parigi.
Renata Boero porta al Castello Aragonese i suoi famosi Cromogrammi, opere realizzate a partire dal 1970 ed a ragione considerate come l’intelaiatura portante, quasi la ‘grammatica’ della sua pittura, un’esperienza irrinunciabile che sta alla base anche del suo lavoro successivo, dagli Specchi ai Blu di legno, dai Bianchi agli Enigmi, dalle Architetture ai Crani, dagli Acquerelli di San Diego alle Germinazioni.
Vengono qui proposte alcune grandi tele e molte carte, tutte ugualmente partecipi di quella particolarissima dimensione di sinestesia che porta ad un ‘tutto pieno’ sensoriale e concettuale, tanto che ancor oggi, a distanza di molti anni, queste opere profumano di terra, di erba e di natura.
I Cromogrammi esercitano infatti un irresistibile potere di seduzione, chiamando in causa non solo la vista e l’olfatto, ma anche il tatto per le palpabili concrezioni cromatiche che si avvertono sulla superficie, l’udito nei leggeri scricchiolii della carta e perfino il gusto o, meglio, la sua memoria, nell’intuire nelle tinte naturali quei sapori che ad esse viene spontaneo ricollegare.
Sono opere come ‘sindoni’ vegetali in cui pare impresso il volto del tempo e che possono esser viste come varianti, modulazioni di un unico tema, di un motivo di fondo da cui l’artista sa trarre accordi e spunti sorprendenti e sempre diversi, in una sorta di ‘improvvisazione’ che è parente stretta di quella musicale.
Insieme ai Cromogrammi, esposti nella suggestiva Galleria inCattedrale del Castello Aragonese, Renata Boero presenta nella Galleria inVicoletto di Cristina Mattera, in Via Giovanni da Procida a Ischia Ponte, le sue recenti Germinazioni, tele e carte in cui il tema di fondo trova inedite modulazioni d’immagine nella vibrazione di un unico colore, il rosa, qui sentito come luogo, origine, seme di ogni nascita – o rinascita – possibile.
La mostra di Renata Boero è presentata dall’Associazione Amici di Gabriele Mattera in collaborazione con un gruppo di gallerie che fanno capo a Cardelli&Fontana artecontemporanea di Sarzana, cui si deve anche la pubblicazione del ricco volume a cura di Marilena Pasquali.
30
luglio 2011
Arcangelo / Renato Boero – Arcangelo-Segou, Boero-Cromogrammi
Dal 30 luglio al 18 settembre 2011
arte contemporanea
Location
CASTELLO ARAGONESE
Ischia, Ponte Aragonese, (Napoli)
Ischia, Ponte Aragonese, (Napoli)
Biglietti
€ 10,00
Orario di apertura
ore 09.00 - 18.30
Vernissage
30 Luglio 2011, ore 21.00
Autore
Curatore