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Arcani Racconti. Pittura di memoria ed emozioni
Elvio Marchionni è sempre stato attratto dalle immagini logorate dal tempo, le immagini di capolavori che i secoli hanno lentamente consunto negli intonaci delle pareti, senza tuttavia sminuirne la bellezza, accrescendo anzi il fascino e il mistero di quelle forme affioranti, trasfigurate quasi come reperti della memoria storica.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Domenica 19 Dicembre 2010 alle ore 11, presso il Museo della città di Bettona (Pg) si terrà l’inaugurazione dell’importante mostra dell’artista spellano Elvio Marchionni: “ Arcani Racconti – pittura di memoria ed emozioni”
Elvio Marchionni è sempre stato attratto dalle immagini logorate dal tempo, le immagini di capolavori che i secoli hanno lentamente consunto negli intonaci delle pareti, senza tuttavia sminuirne la bellezza, accrescendo anzi il fascino e il mistero di quelle forme affioranti, trasfigurate quasi come reperti della memoria storica.
Appaiono, nella vicenda personale e creativa dell'artista, le visioni straordinarie della pittura medievale, di cui l'Umbria è ricca, in cui lavora con intensa passione, realizzando affascinanti tecniche miste su tavola, attraverso le quali fa rivivere lo splendore degli antichi affreschi come se venissero staccati, strappati dalle chiese o dai palazzi in cui erano rimasti per secoli.
Marchionni ottiene risultati prodigiosi, perché ripropone sulle tavole - accortamente preparate con procedure personali - il fascino della grande e antica arte, nelle cui opere sembrano riapparire squarci di vita rinascimentale, madonne con bambini che somigliano ai grandi capolavori del Perugino, del Pinturicchio, dell'Alunno .
Pittore di memoria ed emozioni, nei suoi muri strappati c’è anche il recupero, il respiro dell’espressività del ‘400 umbro di cui è un sapiente e puntuale conoscitore. E a cui spesso si riferisce, facendosi ammirare per la sua capacità di materializzare la memoria del passato attraverso le finte muffe, le apparenti corrosioni dei secoli che esaltano il fascino misterioso e suggestivo di quei volti, di quei gesti o di quelle architetture d'interni che sembrano riassumere la storia dell’arte rinascimentale.
E' il fascino del passato che torna a rivivere non più nell'immaginazione astratta della memoria, ma nella realtà presente della nostra vita e nell'incantevole stupore che da sempre suscita in noi la bellezza vera di un'opera d'arte.
Elvio Marchionni può essere considerato, per quanto attiene alla pittura, uno storico della modernità. Al di là dell’evidente capacità tecnica-espressiva, della spiccata e controllata gestualità, del segno sapiente ed emozionato, riesce a far proprio lo sguardo interiore dell’arte moderna.
Ha capito che la pittura insegna che la storia ha un peso, ma anche una suggerente via di fuga.
Elvio Marchionni è sempre stato attratto dalle immagini logorate dal tempo, le immagini di capolavori che i secoli hanno lentamente consunto negli intonaci delle pareti, senza tuttavia sminuirne la bellezza, accrescendo anzi il fascino e il mistero di quelle forme affioranti, trasfigurate quasi come reperti della memoria storica.
Appaiono, nella vicenda personale e creativa dell'artista, le visioni straordinarie della pittura medievale, di cui l'Umbria è ricca, in cui lavora con intensa passione, realizzando affascinanti tecniche miste su tavola, attraverso le quali fa rivivere lo splendore degli antichi affreschi come se venissero staccati, strappati dalle chiese o dai palazzi in cui erano rimasti per secoli.
Marchionni ottiene risultati prodigiosi, perché ripropone sulle tavole - accortamente preparate con procedure personali - il fascino della grande e antica arte, nelle cui opere sembrano riapparire squarci di vita rinascimentale, madonne con bambini che somigliano ai grandi capolavori del Perugino, del Pinturicchio, dell'Alunno .
Pittore di memoria ed emozioni, nei suoi muri strappati c’è anche il recupero, il respiro dell’espressività del ‘400 umbro di cui è un sapiente e puntuale conoscitore. E a cui spesso si riferisce, facendosi ammirare per la sua capacità di materializzare la memoria del passato attraverso le finte muffe, le apparenti corrosioni dei secoli che esaltano il fascino misterioso e suggestivo di quei volti, di quei gesti o di quelle architetture d'interni che sembrano riassumere la storia dell’arte rinascimentale.
E' il fascino del passato che torna a rivivere non più nell'immaginazione astratta della memoria, ma nella realtà presente della nostra vita e nell'incantevole stupore che da sempre suscita in noi la bellezza vera di un'opera d'arte.
Elvio Marchionni può essere considerato, per quanto attiene alla pittura, uno storico della modernità. Al di là dell’evidente capacità tecnica-espressiva, della spiccata e controllata gestualità, del segno sapiente ed emozionato, riesce a far proprio lo sguardo interiore dell’arte moderna.
Ha capito che la pittura insegna che la storia ha un peso, ma anche una suggerente via di fuga.
19
dicembre 2010
Arcani Racconti. Pittura di memoria ed emozioni
Dal 19 dicembre 2010 al 23 gennaio 2011
arte contemporanea
Location
MUSEO DELLA CITTA’
Bettona, Piazza Camillo Benso Conte Di Cavour, 3, (Perugia)
Bettona, Piazza Camillo Benso Conte Di Cavour, 3, (Perugia)
Orario di apertura
Tutti i giorni (tranne Lunedi): 10-13 / 15-18,30
Vernissage
19 Dicembre 2010, ore 11
Autore
Curatore