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Archimede Santi 1876-1947
La mostra e la contemporanea pubblicazione del libro Archimede Santi 1876-1947, sono il frutto di un lavoro avviato alla fine degli anni ’90 dalle professoresse Marisa Baldelli ed Alessandra Oradei, con l’obiettivo di riscoprire un artista del quale, lentamente, si erano perse le tracce
Comunicato stampa
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Del pittore Archimede Santi, nato a Pergola il 6 marzo 1876, poco o nulla si sa dell’infanzia e dell’adolescenza mentre è ben delineata la sua formazione artistica, compiuta tra Marche ed Emilia Romagna.
Dopo gli studi nella città di origine, il Santi si iscrive al Regio Istituto di Belle Arti di Urbino, quindi supera gli esami di abilitazione quale insegnante di disegno al Regio Istituto di Belle Arti di Parma. Negli anni trascorsi a Bologna segue la “Scuola del Costume e del Nudo” e la “Scuola professionale per le arti decorative”, frequentando, in particolare, le lezioni di disegno ornamentale di Achille Casanova. Nel 1902 inizia l’attività di insegnamento, prima nella sua città natale, poi a Mistretta in Sicilia, fino ad approdare, il primo ottobre del 1910, al Regio Istituto Magistrale di Alessandria.
Nel frattempo si moltiplicano le collaborazioni e le pubblicazioni su importanti riviste dell’epoca, come “L’artista Moderno” e “La Vita Cinematografica” di Torino, “Novissima”, “La casa”, “Roma: rassegna illustrata” di Roma, “Emporium” di Bergamo, “Alexandria” di Alessandria, “Il Glauco” di Ancona. Da citare inoltre i disegni realizzati per la serie di Libretti itinerario per l’utilità del viaggiatore, editi dalle Ferrovie dello Stato, in cui l’artista riproduce le bellezze paesaggistiche ed architettoniche visibili lungo la linea 6A “Roma – Ancona, con diramazione Foligno – Perugia”, la 8A “Brennero – Trento – Verona – Bologna – Ancona – Brindisi – Gallipoli”, la 11C “Napoli – Reggio Calabria” e le direttrici interne della Sicilia e della Toscana.
Dal 1926 inizia una proficua collaborazione con Cesare Ratta, editore d’eccezione per l’epoca, vero rinnovatore della tipografia del Novecento. Per circa dieci anni crea opere pubblicate regolarmente nei prestigiosi volumi del Ratta: piccoli capolavori stampati in tiratura numerata e limitata, oggi particolarmente ambiti dai collezionisti.
Nell’estate del 1939 si reca a Vernante, in provincia di Cuneo, arricchendo ulteriormente la sua produzione con disegni ed acquerelli editi, nel 1940, in Vernante Valle Vermenagna. A 66 anni, nel 1942, conclude l’attività di insegnante ad Alessandria. Tornato a Pergola continua la sua opera di pittore, impegnandosi, inoltre, per la conservazione del patrimonio artistico in qualità di Ispettore Onorario ai Monumenti. Muore il 20 aprile 1947.
In occasione dei 130 anni dalla nascita del Santi ed il contemporaneo quarantennale della fondazione della Banca di Credito Cooperativo di Pergola, è stata organizzata una mostra dedicata all’artista, con un nucleo significativo di opere provenienti dalla collezione privata dell’istituto bancario.
L’esposizione e la contemporanea pubblicazione del libro Archimede Santi 1876-1947, frutto di un lavoro avviato alla fine degli anni ’90 da Marisa Baldelli ed Alessandra Oradei, hanno l’obiettivo di riscoprire la figura di un pittore del quale, lentamente, si erano perse le tracce.
Il Santi vive in un periodo ritenuto tra i più difficili e contrastati dell’arte (fra le estreme propaggini dell’Art Nouveau e la restaurazione classicista) e della storia italiana (il regime fascista, i drammatici eventi della Prima e della Seconda Guerra Mondiale) ma poco se ne evince dalle sue opere. “Opere – scrive nella prefazione del volume il professore Pietro Scarpellini – con un tono del tutto personale e affettivo, e talvolta anche sommessamente lirico, ove si tiene conto delle varie situazioni umane, del mutare delle stagioni, delle ore. Ritratti e schizzi di persone care, impressioni di fenomeni naturali, il mare di Sicilia, mosso, sotto un cielo grigio, il Monte Strega dopo la pioggia, le nubi sul Catria. Sono gli aspetti monumentali delle città … oppure gli scorci più familiari ed usuali, i tetti rossi di Pergola visti dalla finestra, le luci del tramonto ai Viticchi, una nevicata a marzo alla tenuta Fornace d’Alessandria … Cose viste, testimonianze fedeli, che costituiscono nella loro semplicità, la dimostrazione più evidente, tangibile, del suo amore per la natura e per l’arte”.
19
giugno 2006
Archimede Santi 1876-1947
Dal 19 giugno al 03 settembre 2006
arte contemporanea
Location
LOGGETTA DI SAN FRANCESCO
Pergola, Via San Francesco D'assisi, 38, (Pesaro E Urbino)
Pergola, Via San Francesco D'assisi, 38, (Pesaro E Urbino)
Orario di apertura
tutti i giorni 10-12 e 17-19
Vernissage
19 Giugno 2006, ore 17
Sito web
www.archimedesantipittore.it
Autore
Curatore