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Architettura dipinta
Le decorazioni parmensi dei Galli Bibiena.
Comunicato stampa
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In occasione del trecentocinquantenario della nascita di Ferdinando Galli Bibiena (Bologna 1657-1743) l’Assessorato alla Cultura del Comune di Collecchio ha ideato la mostra Architettura dipinta. Le decorazioni parmensi dei Galli Bibiena.
L’esposizione, curata da Giovanni Godi e realizzata da Giuseppe Cirillo, avrà luogo a partire da sabato 13 ottobre, nella sede amena del Centro Culturale “Villa Soragna” e vedrà per la prima volta un’indagine approfondita sulla significativa attività del grande decoratore, scenografo e architetto, unitamente a quella meno estesa del fratello Francesco (Bologna 1659-1739).
L’idea di dare vita alla mostra nasce dalla presenza a Collecchio della splendida Villa Santucci – Fontanelli, già Paveri Fontana, edificio di proprietà privata che per l’occasione sarà aperto al pubblico con visite guidate. La villa reca al suo interno uno splendido ciclo di affreschi eseguito in due tempi (1687 e 1703) dai Bibiena.
Ferdinando e Francesco Galli Bibiena, arrivati nel Ducato ancora giovani per servire Ranuccio II Farnese, rispettivamente nel 1680 e nel 1682, se ne allontanarono definitivamente nel 1711 e nel 1701. A Parma ebbero modo di confermare con criteri personali l’importanza della scuola felsinea nella pittura di quadratura e di imporsi nelle più impegnative specializzazioni scenografiche e dell’architettura teatrale e civile preparandosi così al salto per una sfolgorante carriera in Europa.
In mostra saranno, dunque, raccolte le riproduzioni degli affreschi lasciati dai fratelli a Parma, San Secondo, Soragna e Colorno. In particolare si segnalano quelli individuati solo recentemente nella Chiesa delle Cappuccine Nuove, nel palazzo ex Tondù, nella navata e nel chiostro di San Sepolcro a Parma.
Vi appariranno poi le varie testimonianze, disegni, incisioni e libretti inerenti ai lavori, anche scenografici, andati perduti, provenienti dalla Biblioteca Palatina, Biblioteca del Conservatorio e Archivio di Stato di Parma e dal Museo Teatrale alla Scala di Milano. Inoltre, i bozzetti a olio di Sebastiano Ricci e Giovanni Battista Merano da collezione privata e dalla Galleria Nazionale di Parma, per le collaborazioni figuristiche a San Secondo e a Parma; l’importante disegno di Ferdinando Bibiena per la sistemazione del coro nella Chiesa della Steccata, un volume con le incisioni da lui ideate e il noto suo trattato dell’ “Architettura Civile” edito a Parma nel 1771.
L’esposizione sarà arricchita da una selezione di documenti dal 1696 al 1712, relativi al lavoro e alla vita locale dei due artisti.
L’incidenza del loro insegnamento verrà esemplificata dalla collaborazione, fino ad ora sconosciuta, fra Ilario Spolverini e Domenico Schianteschi in un dipinto presso l’Accademia bolognese (1722). Quest’ultimo artista per diletto aveva sostituito Ferdinando Bibiena nell’esecuzione della cappella di Loreto entro la chiesa della Trinità dei Rossi a Parma (1705) e nel giardino ducale a Colorno (1706-1707).
A corollario saranno presentati in mostra l’inedito “Trattatello di geometria pratica” compilato a Bologna dal quindicenne Francesco Bibiena, ora ritrovato nella Biblioteca Palatina a Parma, insieme ad alcuni suoi disegni scenografici e altre opere di Ferdinando e dell’allievo Pietro Righini in Archivio di Stato e in collezioni private.
Nuovi risultati di studio sono stati ottenuti anche riguardo la mansione architettonica di Ferdinando, investito appositamente da Francesco Farnese nel 1697, esemplificabili con la scala secondaria nel palazzo di Colorno e con l’ampliamento della chiesa tardocinquecentesca di Santa Maria del Quartiere a Parma.
Il catalogo della mostra si farà forte della schedatura scientifica delle opere esposte, e fornirà un aggiornato saggio illustrato – ponderato su documenti d’archivio molto spesso sconosciuti – sulla cronologia delle carte e delle opere parmensi di Ferdinando, Francesco e Antonio Bibiena, in connessione sia col folto gruppo di colleghi, allievi e collaboratori, sia con l’attività decorativa e scenografica dei due fratelli a Piacenza e talvolta anche con quella extraterritoriale.
In occasione dell’esposizione sarà attivata presso il Centro Culturale “Villa Soragna” la sezione didattica con lo scopo di coinvolgere le Scuole di ogni ordine e grado. La proposta formativa, tarata sulla base dell’età dei partecipanti, mira ad avvicinare in modo attivo e consapevole il mondo della Scuola al complesso panorama artistico legato alla famiglia Bibiena.
Le classi della Scuola Secondaria di primo grado di Collecchio e le Scuole Secondarie di secondo grado avranno la possibilità di visitare entrambe le sedi della mostra recandosi anche a Villa Santucci – Fontanelli per scoprire gli splendidi affreschi che decorano le sale del piano terra. La proposta si estende anche agli alunni della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria che potranno scoprire al Centro Culturale “Villa Soragna” il mondo artistico dei Bibiena per liberare poi la loro creatività e la loro fantasia nello spazio laboratoriale.
I percorsi, ideati e realizzati da personale specializzato in didattica dell’arte della cooperativa Educarte, si focalizzano sul profondo legame tra i Bibiena e il territorio attraverso l’analisi della loro molteplice e diversificata produzione artistica e dei documenti dell’epoca. Oltre alla lezione teorica, gli alunni e gli studenti vivranno poi in laboratorio l’esperienza concreta “del fare per capire”.
L’esposizione, curata da Giovanni Godi e realizzata da Giuseppe Cirillo, avrà luogo a partire da sabato 13 ottobre, nella sede amena del Centro Culturale “Villa Soragna” e vedrà per la prima volta un’indagine approfondita sulla significativa attività del grande decoratore, scenografo e architetto, unitamente a quella meno estesa del fratello Francesco (Bologna 1659-1739).
L’idea di dare vita alla mostra nasce dalla presenza a Collecchio della splendida Villa Santucci – Fontanelli, già Paveri Fontana, edificio di proprietà privata che per l’occasione sarà aperto al pubblico con visite guidate. La villa reca al suo interno uno splendido ciclo di affreschi eseguito in due tempi (1687 e 1703) dai Bibiena.
Ferdinando e Francesco Galli Bibiena, arrivati nel Ducato ancora giovani per servire Ranuccio II Farnese, rispettivamente nel 1680 e nel 1682, se ne allontanarono definitivamente nel 1711 e nel 1701. A Parma ebbero modo di confermare con criteri personali l’importanza della scuola felsinea nella pittura di quadratura e di imporsi nelle più impegnative specializzazioni scenografiche e dell’architettura teatrale e civile preparandosi così al salto per una sfolgorante carriera in Europa.
In mostra saranno, dunque, raccolte le riproduzioni degli affreschi lasciati dai fratelli a Parma, San Secondo, Soragna e Colorno. In particolare si segnalano quelli individuati solo recentemente nella Chiesa delle Cappuccine Nuove, nel palazzo ex Tondù, nella navata e nel chiostro di San Sepolcro a Parma.
Vi appariranno poi le varie testimonianze, disegni, incisioni e libretti inerenti ai lavori, anche scenografici, andati perduti, provenienti dalla Biblioteca Palatina, Biblioteca del Conservatorio e Archivio di Stato di Parma e dal Museo Teatrale alla Scala di Milano. Inoltre, i bozzetti a olio di Sebastiano Ricci e Giovanni Battista Merano da collezione privata e dalla Galleria Nazionale di Parma, per le collaborazioni figuristiche a San Secondo e a Parma; l’importante disegno di Ferdinando Bibiena per la sistemazione del coro nella Chiesa della Steccata, un volume con le incisioni da lui ideate e il noto suo trattato dell’ “Architettura Civile” edito a Parma nel 1771.
L’esposizione sarà arricchita da una selezione di documenti dal 1696 al 1712, relativi al lavoro e alla vita locale dei due artisti.
L’incidenza del loro insegnamento verrà esemplificata dalla collaborazione, fino ad ora sconosciuta, fra Ilario Spolverini e Domenico Schianteschi in un dipinto presso l’Accademia bolognese (1722). Quest’ultimo artista per diletto aveva sostituito Ferdinando Bibiena nell’esecuzione della cappella di Loreto entro la chiesa della Trinità dei Rossi a Parma (1705) e nel giardino ducale a Colorno (1706-1707).
A corollario saranno presentati in mostra l’inedito “Trattatello di geometria pratica” compilato a Bologna dal quindicenne Francesco Bibiena, ora ritrovato nella Biblioteca Palatina a Parma, insieme ad alcuni suoi disegni scenografici e altre opere di Ferdinando e dell’allievo Pietro Righini in Archivio di Stato e in collezioni private.
Nuovi risultati di studio sono stati ottenuti anche riguardo la mansione architettonica di Ferdinando, investito appositamente da Francesco Farnese nel 1697, esemplificabili con la scala secondaria nel palazzo di Colorno e con l’ampliamento della chiesa tardocinquecentesca di Santa Maria del Quartiere a Parma.
Il catalogo della mostra si farà forte della schedatura scientifica delle opere esposte, e fornirà un aggiornato saggio illustrato – ponderato su documenti d’archivio molto spesso sconosciuti – sulla cronologia delle carte e delle opere parmensi di Ferdinando, Francesco e Antonio Bibiena, in connessione sia col folto gruppo di colleghi, allievi e collaboratori, sia con l’attività decorativa e scenografica dei due fratelli a Piacenza e talvolta anche con quella extraterritoriale.
In occasione dell’esposizione sarà attivata presso il Centro Culturale “Villa Soragna” la sezione didattica con lo scopo di coinvolgere le Scuole di ogni ordine e grado. La proposta formativa, tarata sulla base dell’età dei partecipanti, mira ad avvicinare in modo attivo e consapevole il mondo della Scuola al complesso panorama artistico legato alla famiglia Bibiena.
Le classi della Scuola Secondaria di primo grado di Collecchio e le Scuole Secondarie di secondo grado avranno la possibilità di visitare entrambe le sedi della mostra recandosi anche a Villa Santucci – Fontanelli per scoprire gli splendidi affreschi che decorano le sale del piano terra. La proposta si estende anche agli alunni della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria che potranno scoprire al Centro Culturale “Villa Soragna” il mondo artistico dei Bibiena per liberare poi la loro creatività e la loro fantasia nello spazio laboratoriale.
I percorsi, ideati e realizzati da personale specializzato in didattica dell’arte della cooperativa Educarte, si focalizzano sul profondo legame tra i Bibiena e il territorio attraverso l’analisi della loro molteplice e diversificata produzione artistica e dei documenti dell’epoca. Oltre alla lezione teorica, gli alunni e gli studenti vivranno poi in laboratorio l’esperienza concreta “del fare per capire”.
13
ottobre 2007
Architettura dipinta
Dal 13 ottobre al 02 dicembre 2007
arte antica
Location
VILLA SORAGNA
Collecchio, Via Valli, 2, (Parma)
Collecchio, Via Valli, 2, (Parma)
Biglietti
(€ 5 a Villa Santucci)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 10.00-12.30 / 15.30-18.30
sabato 10.30-12.30 / 15.30-18.00
domenica 15.00-18.00
lunedì chiuso
Villa Santucci: su prenotazione sabato e domenica dalle 14.30 alle16.30 (ultimo ingresso) con partenza dall’Arco del Bargello.in via Spezia
1 accompagnatore, max 15 persone
Sabato 20 e 27 ottobre
Domenica 14, 21 e 28 ottobre
Sabato 3, 10 17 e 24 novembre
Domenica 4, 11,18 e
Vernissage
13 Ottobre 2007, ore 16,00 a Villa Santucci Fontanelli in via Spezia 7
Ufficio stampa
STUDIO PESCI
Autore
Curatore