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Archivio del Banco di Napoli – Frammenti e memorie
Archivio del Banco di Napoli – Frammenti e memorie è il titolo di un percorso multimediale voluto dalla Fondazione Plart, presieduta da Maria Pia Incutti, con il quale per la prima volta aprirà al pubblico l’Archivio storico del Banco di Napoli.
Comunicato stampa
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Archivio del Banco di Napoli - Frammenti e memorie è il titolo di un percorso multimediale voluto dalla Fondazione Plart, presieduta da Maria Pia Incutti, con il quale per la prima volta aprirà al pubblico il 15 dicembre l’Archivio storico del Banco di Napoli. Il percorso multimediale è stato ideato e realizzato da Stefano Gargiulo, Kaos Produzioni. Trecentotrenta stanze dislocate su quattro piani di un palazzo del Cinquecento di via dei Tribunali, nel cuore di Napoli, dove sono custoditi i documenti di quelli che erano gli otto Banchi Pubblici di Napoli. Transazioni d’affitto, pagamenti ad artisti, maritaggi, riscatto di schiavi, e addirittura spese per il risarcimento di stupri e pene per i contrabbandieri. Non meno di 300milioni di atti il primo dei quali è datato 1539, mentre l’ultimo risale alla seconda metà del Novecento. Circa 400 anni di storia e di storie raccolti in faldoni alti anche un metro, dove sono segnati oltre 17.000.000 di nomi e cognomi di persone vissute in città o che con la città hanno avuto rapporti. L’Archivio del Banco di Napoli è considerato il più grande ed importante Archivio Storico-Economico del mondo.
Frammenti e memorie è un progetto, che nasce dalla collaborazione di una delle Fondazioni più antiche della città, quella del Banco di Napoli e una delle più giovani, la Fondazione Plart.
Il percorso multimediale è stato ideato e realizzato da Stefano Gargiulo, Kaos Produzioni.
Sviluppato in alcune stanze del terzo piano dello storico palazzo di via Tribunali, il progetto dà vita a un luogo denso di voci, ombre, ma anche di
materia (volumi, carta, polvere…) facendo vivere al visitatore un’esperienza sensoriale fatta di immagini e suoni, che svela presenze e voci conservate nell’Archivio. Comunemente, un archivio, è immaginato quale luogo del passato, in questo caso, invece, è proposto quale luogo vivo, connesso con la contemporaneità e con la storia della città e dei suoi abitanti. C’è una stretta relazione tra l’esterno e l’interno: la città invade l’Archivio, moltiplicando lo spazio all’infinito, quell’infinito che sta “fuori” dalle mura del palazzo ed è stato scenario di milioni di storie archiviate nei volumi. Ombre, suoni e immagini si alternano in un gioco coinvolgente di rimandi che lascia emergere la memoria profonda della città di Napoli.
Il percorso è scandito da musiche originali scritte da Pasquale Scialò e si concluderà con alcune intervista: ad Adriano Giannola, Presidente della Fondazione Banco di Napoli, Aldo Pace, Direttore generale, Eduardo Nappi, Direttore dell’Archivio.
LA FONDAZIONE PLART
La Fondazione Plart è riconosciuta dalla Regione Campania come museo d’interesse pubblico per l'alto valore culturale della sua collezione. Un'importante raccolta di plastiche storiche di oltre 1500 pezzi, tra oggetti di design anonimo e d'uso quotidiano e opere di designer e artisti contemporanei, frutto dell'ormai trentennale attività collezionistica di Maria Pia Incutti alla quale sono state dedicate, a partire dagli anni '90, importanti occasioni espositive nazionali ed internazionali. Accanto alla valorizzazione e conservazione di questo importante deposito culturale e in linea con l'idea di museo relazionale, la Fondazione affianca un'intensa attività di ricerca scientifica, didattica ed espositiva basata sulla multimedialità e sulla multidisciplinarietà. Questo singolare approccio al ruolo museale ha permesso la costruzione di una rete internazionale di collaborazioni attive sui temi del recupero, restauro e conservazione delle opere d’arte e oggetti di design in materiali plastici. all'interno dei suoi spazi è attivo un laboratorio per la caratterizzazione dei materiali polimerici, diretto dal Prof. Maurizio Avella del CNR e dotato di strumentazioni ad alta tecnologia. I materiali polimerici, com'è noto, sono chimicamente molto complessi e nel tempo subiscono forti processi di degrado. A fronte di ciò, tuttavia, attualmente non sono ancora disponibili protocolli e procedure conservative riconosciute e condivise dai musei. Intuendo tale deficit di know-how e di competenze, la Fondazione Plart si pone come centro di eccellenza aperto alla collaborazione con le università e con i principali centri di ricerca internazionali e nella promozione di convegni scientifici, workshop per l'alta formazione di conservatori e di tecnici restauratori. Il valore di queste ricerche è stato riconosciuto dall’INCCA (International Network for the Conservation of Contemporary Art), evidenziando come la Fondazione sia protagonista attiva all’interno della ricerca applicata al restauro dell’arte e del design contemporaneo, e allo stesso tempo si pone come obiettivo quello di rappresentare un punto di riferimento nazionale in grado di offrire ai giovani restauratori, agli storici dell’arte e a tutti gli addetti ai lavori del settore possibilità di formazione in un mercato ancora privo di queste figure specializzate.
La Fondazione Plart riconosce il valore della plastica come materiale intelligente e sostenibile ospitando nei suoi spazi eventi espositivi e residenze di artisti e designer di fama internazionale chiamati a declinare con i loro progetti i temi dell'attenzione ambientale disegnando e progettando il futuro di questo materiale. Sempre
sul tema della sostenibilità si sta realizzando e sviluppando un progetto di museo multimediale in collaborazione con Interactiondesignlab, collettivo premiato dalla Biennale di Venezia proprio per le caratteristiche sostenibili dei suoi progetti. La Fondazione Plart
è attiva anche nel campo della didattica. La sua offerta al mondo della scuola si articola in maniera duplice: da un lato organizzando incontri, visite guidate e laboratori ludico-creativi all'interno dei propri spazi e dall'altro portando direttamente nelle scuole con un progetto specifico dal titolo “il Plart adotta una scuola”, attraverso supporti audiovisivi, la storia della plastica e diffondendo una cultura dei polimeri rispettosa dell'ambiente.
Frammenti e memorie è un progetto, che nasce dalla collaborazione di una delle Fondazioni più antiche della città, quella del Banco di Napoli e una delle più giovani, la Fondazione Plart.
Il percorso multimediale è stato ideato e realizzato da Stefano Gargiulo, Kaos Produzioni.
Sviluppato in alcune stanze del terzo piano dello storico palazzo di via Tribunali, il progetto dà vita a un luogo denso di voci, ombre, ma anche di
materia (volumi, carta, polvere…) facendo vivere al visitatore un’esperienza sensoriale fatta di immagini e suoni, che svela presenze e voci conservate nell’Archivio. Comunemente, un archivio, è immaginato quale luogo del passato, in questo caso, invece, è proposto quale luogo vivo, connesso con la contemporaneità e con la storia della città e dei suoi abitanti. C’è una stretta relazione tra l’esterno e l’interno: la città invade l’Archivio, moltiplicando lo spazio all’infinito, quell’infinito che sta “fuori” dalle mura del palazzo ed è stato scenario di milioni di storie archiviate nei volumi. Ombre, suoni e immagini si alternano in un gioco coinvolgente di rimandi che lascia emergere la memoria profonda della città di Napoli.
Il percorso è scandito da musiche originali scritte da Pasquale Scialò e si concluderà con alcune intervista: ad Adriano Giannola, Presidente della Fondazione Banco di Napoli, Aldo Pace, Direttore generale, Eduardo Nappi, Direttore dell’Archivio.
LA FONDAZIONE PLART
La Fondazione Plart è riconosciuta dalla Regione Campania come museo d’interesse pubblico per l'alto valore culturale della sua collezione. Un'importante raccolta di plastiche storiche di oltre 1500 pezzi, tra oggetti di design anonimo e d'uso quotidiano e opere di designer e artisti contemporanei, frutto dell'ormai trentennale attività collezionistica di Maria Pia Incutti alla quale sono state dedicate, a partire dagli anni '90, importanti occasioni espositive nazionali ed internazionali. Accanto alla valorizzazione e conservazione di questo importante deposito culturale e in linea con l'idea di museo relazionale, la Fondazione affianca un'intensa attività di ricerca scientifica, didattica ed espositiva basata sulla multimedialità e sulla multidisciplinarietà. Questo singolare approccio al ruolo museale ha permesso la costruzione di una rete internazionale di collaborazioni attive sui temi del recupero, restauro e conservazione delle opere d’arte e oggetti di design in materiali plastici. all'interno dei suoi spazi è attivo un laboratorio per la caratterizzazione dei materiali polimerici, diretto dal Prof. Maurizio Avella del CNR e dotato di strumentazioni ad alta tecnologia. I materiali polimerici, com'è noto, sono chimicamente molto complessi e nel tempo subiscono forti processi di degrado. A fronte di ciò, tuttavia, attualmente non sono ancora disponibili protocolli e procedure conservative riconosciute e condivise dai musei. Intuendo tale deficit di know-how e di competenze, la Fondazione Plart si pone come centro di eccellenza aperto alla collaborazione con le università e con i principali centri di ricerca internazionali e nella promozione di convegni scientifici, workshop per l'alta formazione di conservatori e di tecnici restauratori. Il valore di queste ricerche è stato riconosciuto dall’INCCA (International Network for the Conservation of Contemporary Art), evidenziando come la Fondazione sia protagonista attiva all’interno della ricerca applicata al restauro dell’arte e del design contemporaneo, e allo stesso tempo si pone come obiettivo quello di rappresentare un punto di riferimento nazionale in grado di offrire ai giovani restauratori, agli storici dell’arte e a tutti gli addetti ai lavori del settore possibilità di formazione in un mercato ancora privo di queste figure specializzate.
La Fondazione Plart riconosce il valore della plastica come materiale intelligente e sostenibile ospitando nei suoi spazi eventi espositivi e residenze di artisti e designer di fama internazionale chiamati a declinare con i loro progetti i temi dell'attenzione ambientale disegnando e progettando il futuro di questo materiale. Sempre
sul tema della sostenibilità si sta realizzando e sviluppando un progetto di museo multimediale in collaborazione con Interactiondesignlab, collettivo premiato dalla Biennale di Venezia proprio per le caratteristiche sostenibili dei suoi progetti. La Fondazione Plart
è attiva anche nel campo della didattica. La sua offerta al mondo della scuola si articola in maniera duplice: da un lato organizzando incontri, visite guidate e laboratori ludico-creativi all'interno dei propri spazi e dall'altro portando direttamente nelle scuole con un progetto specifico dal titolo “il Plart adotta una scuola”, attraverso supporti audiovisivi, la storia della plastica e diffondendo una cultura dei polimeri rispettosa dell'ambiente.
15
dicembre 2010
Archivio del Banco di Napoli – Frammenti e memorie
Dal 15 dicembre 2010 al 15 gennaio 2011
presentazione
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
FONDAZIONE ISTITUTO BANCO DI NAPOLI – PALAZZO RICCA
Napoli, Via Dei Tribunali, 213, (Napoli)
Napoli, Via Dei Tribunali, 213, (Napoli)
Orario di apertura
dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 18,30, dal lunedì al venerdì escluso il 24 dicembre pomeriggio e il 31 dicembre pomeriggio.
Sito web
www.plart.it
Curatore