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archiviosud
juan downey | erich breuer | jesus garces lambert | maria rosa jijòn | andrea juan | giancarlo pazzanese | guillermo roel | rachel rosalen
Più che una rassegna video un vero e proprio archivio da consultare.
archiviosud nasce con questo intento: presentare al pubblico il lavoro artisti latinoamericani emergenti e non che hanno scelto il video come mezzo espressivo.
L¹evento si svolge in collaborazione con l¹Istituto Italo Latino Americano ed inaugura contemporaneamente alla Panoramica della videoarte dell¹America latina e dei Caraibi ospitata nelle Scuderie del Palazzo Santacroce, spazio espositivo dell¹istituto.
Nello spazio di El Aleph saranno disponibili per la visione opere di videoarte, documentari e cortometraggi. Per offrire una lettura quanto più possibile diversificata delle ultime esperienze e dei linguaggi scelti da videoartisti e filmmaker per raccontare la loro realtà.
L¹opera del cileno Juan Downey scomparso nel 1993, menzione speciale alla 49 Biennale di Venezia rappresenta l¹incipit. L¹artista al pari di Bill Viola e Naum June Paik si può considerare uno dei padri della videoarte internazionale. Il suo lavoro è un¹evocazione tanto lucida quanto più drammatica della libertà negata: l¹urlo dell¹uccello in gabbia rimbomba nella memoria, come una dolorosa consapevolezza. Sarà possibile consultare documentazione relativa al suo percorso tra performance e videoarte.
Un certo impegno, una volontà di documentare si riscontra in modo diverso anche nelle opere degli artisti delle ultime generazioni. Tra i video proiettati nella serata dell¹inaugurazione (e visibili per tutta la durata della rassegna) quello di Rachel Rosalen (Brasile) critica con un¹ironia amara meccanismi e simboli del potere economico. In una San Paolo notturna e surreale le scene di sesso proiettate sui grattacieli (sedi di banche e compagnie internazionali) diventano simili a pantomime grottesche. Del patrimonio artistico di Quito Maria Rosa Jijòn (Ecuador) riprende… le mancanze: tra altari senza pale e crocifissi senza cristi in una sorta di inventario al negativo. Giancarlo Pazzanese (Cile) e Jesus Garces Lambert (Messico) utilizzano il corpo: il primo lo rende territorio da esplorare il secondo è autore di un lavoro non esente da un certo compiacimento estetico. Andrea Juan (Argentina) filma la rottura di un immenso iceberg, raccontando un imponente spettacolo naturale che si riveste di significati simbolici. C¹è una distruzione anche nel video di Guillermo Roel (Messico), ma si tratta di un momento: istantaneamente l¹oggetto ridotto in mille pezzi si ricompone. Per poi infrangersi di nuovo.
archiviosud
Roma, Via Dei Funari, 19, (Roma)