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Argenti preziosi. Opere degli argentieri piemontesi nelle collezioni di Palazzo Madama
L’esposizione, curata da Clelia Arnaldi di Balme, propone una selezione di lavori d’argento dalle collezioni di Palazzo Madama e traccia la storia dell’argenteria in Piemonte dal primo Settecento alla fine dell’Ottocento.
Comunicato stampa
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Nell’ambito del progetto della Regione Piemonte “L’essenziale è Barocco”, Palazzo Madama presenta la mostra Argenti preziosi, allestita in Sala Atelier.
L’esposizione, curata da Clelia Arnaldi di Balme, propone una selezione di lavori d’argento dalle collezioni di Palazzo Madama e traccia la storia dell’argenteria in Piemonte dal primo Settecento alla fine dell’Ottocento.
Si parte dall’illustrazione delle tecniche di lavorazione del metallo, duttile e malleabile, per arrivare ai sistemi di controllo fissati dalla corte sabauda al fine di garantire al compratore il valore e la qualità degli oggetti. I lavori esposti offrono al visitatore una panoramica sull’argenteria da tavola, gli oggetti da arredo e quelli destinati al culto.
Oltre ai manufatti sono esposti i grandiosi disegni di Giovanni Battista Boucheron e i ritratti degli argentieri della sua famiglia.
La vetrina centrale è dedicata a un’opera restaurata ed esposta al pubblico per la prima volta: la mazza d’argento ordinata a Carlo Balbino dalla Città di Torino dopo la Restaurazione, intorno al secondo decennio del XIX secolo. La mazza veniva portata in mano dall’usciere comunale nelle occasioni ufficiali e riprende i tre disegni fatti per la prima mazza civica, realizzata da Francesco Ladatte nel 1769. I motivi della testa taurina e della corona turrita sono quelli ripetuti nel palazzo municipale nella decorazione della Sala dei marmi.
Chiudono il percorso una serie di monete che ripercorre la storia del ducato di Savoia dalla metà del Cinquecento alla metà dell’Ottocento, e un nucleo di “dorini”, ornamenti da acconciatura e spilloni in argento lavorato a filigrana, tipico vezzo delle donne piemontesi della seconda metà dell’Ottocento, che li appuntavano sulle trecce e tra i capelli nelle occasioni festive.
Alle collezioni del museo si affiancano alcune opere da due raccolte private: argenti da tavola di grande qualità e una selezione di bastoni da passeggio con il pomo d’argento.
L’esposizione, curata da Clelia Arnaldi di Balme, propone una selezione di lavori d’argento dalle collezioni di Palazzo Madama e traccia la storia dell’argenteria in Piemonte dal primo Settecento alla fine dell’Ottocento.
Si parte dall’illustrazione delle tecniche di lavorazione del metallo, duttile e malleabile, per arrivare ai sistemi di controllo fissati dalla corte sabauda al fine di garantire al compratore il valore e la qualità degli oggetti. I lavori esposti offrono al visitatore una panoramica sull’argenteria da tavola, gli oggetti da arredo e quelli destinati al culto.
Oltre ai manufatti sono esposti i grandiosi disegni di Giovanni Battista Boucheron e i ritratti degli argentieri della sua famiglia.
La vetrina centrale è dedicata a un’opera restaurata ed esposta al pubblico per la prima volta: la mazza d’argento ordinata a Carlo Balbino dalla Città di Torino dopo la Restaurazione, intorno al secondo decennio del XIX secolo. La mazza veniva portata in mano dall’usciere comunale nelle occasioni ufficiali e riprende i tre disegni fatti per la prima mazza civica, realizzata da Francesco Ladatte nel 1769. I motivi della testa taurina e della corona turrita sono quelli ripetuti nel palazzo municipale nella decorazione della Sala dei marmi.
Chiudono il percorso una serie di monete che ripercorre la storia del ducato di Savoia dalla metà del Cinquecento alla metà dell’Ottocento, e un nucleo di “dorini”, ornamenti da acconciatura e spilloni in argento lavorato a filigrana, tipico vezzo delle donne piemontesi della seconda metà dell’Ottocento, che li appuntavano sulle trecce e tra i capelli nelle occasioni festive.
Alle collezioni del museo si affiancano alcune opere da due raccolte private: argenti da tavola di grande qualità e una selezione di bastoni da passeggio con il pomo d’argento.
02
luglio 2020
Argenti preziosi. Opere degli argentieri piemontesi nelle collezioni di Palazzo Madama
Dal 02 luglio al 15 novembre 2020
arte antica
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
MUSEO CIVICO D’ARTE ANTICA – PALAZZO MADAMA
Torino, Piazza Castello, (Torino)
Torino, Piazza Castello, (Torino)
Biglietti
La prenotazione per l’accesso al museo e alle mostre è consigliata ma non obbligatoria.
Orario di apertura
giovedì - venerdì dalle 13.00 alle 20.00 - sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.00 con le misure di sicurezza anti-Covid.
Curatore