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Aria della memoria. Incisioni di Bruno Zoppetti
Organizzata dall’Associazione Amici dell’Atelier Calcografico di Novazzano, la mostra presenta nel Porticato della Biblioteca luganese la produzione incisoria dell’artista bergamasco Bruno Zoppetti (*1961), dai suoi esordi alla metà degli anni ’80 fino agli anni ’90 e alle più recenti prove.
Comunicato stampa
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La mostra “Aria della memoria”, dedicata alla produzione incisoria di Bruno Zoppetti (*1961), conclude il ciclo di esposizioni organizzate nel 2019 dall’Associazione Amici dell’Atelier Calcografico di Novazzano. Il Porticato della Biblioteca Salita dei Frati di Lugano accoglie un’ampia selezione di stampe dell’artista bergamasco, dai suoi esordi alla metà degli anni ’80 fino agli anni ’90 e alle più recenti prove. L’inaugurazione si terrà sabato 7 dicembre 2019 alle ore 17.00, alla presenza di Zoppetti. Per l’occasione l’apprezzato cantante jazz Boris Savoldelli proporrà alcuni brani vocali e animerà un momento di dialogo. La vernice sarà inoltre arricchita dalla lettura di versi del celebre poeta Franco Loi, ai quali Zoppetti si è ispirato per la serie di acqueforti “Nuvole”. L’artista rende omaggio all’amico anche con il titolo stesso della mostra, che richiama quello di una preziosa raccolta antologica di Loi. La mostra si potrà visitare fino al 25 gennaio 2020.
Il ciclo annuale di esposizioni organizzate dall’Associazione Amici dell’Atelier Calcografico (AAAC) di Novazzano presso la Biblioteca Salita dei Frati a Lugano si conclude con una mostra incentrata sull’opera calcografica di Bruno Zoppetti, pittore e incisore di origine bergamasca. L’esposizione luganese segna il ritorno dell’artista all’incisione, abbandonata da un ventennio per una scelta personale che lo ha portato a concentrarsi sulla pittura. Accanto a un’ampia serie di opere recenti, eseguite nell’estate appena trascorsa, la mostra presenta incisioni risalenti agli esordi dell’artista, negli anni ’80, e al decennio successivo.
Il titolo dell’esposizione è un tributo esplicito a Franco Loi, in quanto richiama quello di un’importante raccolta antologica (“Aria de la memoria”, Einaudi 2005) dedicata alla produzione dialettale del grande poeta milanese. Oltre che da una pluriennale amicizia, Zoppetti è legato a Loi da un’affinità di sentire e di pensiero, di cui dà conto anche l’intensa conversazione tra il poeta e il pittore pubblicata nel catalogo della mostra retrospettiva di Zoppetti tenutasi alla Galleria Matasci di Tenero nel 1994. Uno dei soggetti cari a Loi, la nuvola (“nüvula”), è peraltro evocato dal raffinato invito stampato a mano per l’occasione da Gianstefano Galli nel suo atelier a Novazzano: una plaquette che abbina, significativamente, un’acquaforte di Zoppetti a una poesia di Loi di cui sarà data lettura nel corso dell’inaugurazione.
Alla vernice interverrà Boris Savoldelli, vocal jazz performer internazionalmente noto per le sue ricerche e sperimentazioni nel campo dell’espressione vocale. Il cantante condivide con Zoppetti un percorso di amicizia e di collaborazione professionale sfociato in diversi progetti che fondono l’espressività musicale con quella della pittura. Oltre a proporre un momento musicale, Savoldelli introdurrà una riflessione a più voci sull’amicizia e sul suo potere di coniugare arte, poesia, musica.
Le opere in mostra attestano la padronanza di Zoppetti nelle differenti tecniche incisorie: dalla puntasecca, privilegiata nei primi anni di attività, fino all’acquaforte e alla cera molle. I soggetti sono quelli da sempre prediletti dall’artista: il corpo umano, in particolare quello femminile; gli interni con oggetti, sovente ispirati dallo studio dell’artista; le scene di ballo; i paesaggi, della memoria o legati alla realtà odierna. I temi ricorrenti di una complessa biografia convergono in un intreccio formale che coinvolge figure, bagnanti, fumose balere e i luoghi del lago d’Iseo che sin dall’infanzia hanno plasmato l’immaginario dell’artista. Emblematico in questo senso appare il “Paesaggio con cipressi”, nel quale la commossa evocazione di un tempo ormai perduto si unisce alla raffigurazione di un luogo topico.
Tra le incisioni inedite esposte nel Porticato della BSF è inclusa la stampa n. 106 edita dall’AAAC, intitolata “Due bagnanti”. L’acquaforte, eseguita da Zoppetti espressamente per i membri dell’Associazione, è stata stampata nell’atelier calcografico di Novazzano. Nell’opera in questione, due corpi femminili in chiaroscuro, quasi una figura e il suo doppio, si presentano come un insieme compatto, aprendo la strada a personali letture da parte dell’osservatore, al quale Zoppetti affida l’opera: «La stampa calcografica ha vita propria», afferma l’artista al proposito, «sarà colui che la osserva a creare un dialogo con essa fatto di suoi rimandi e personali interpretazioni». Una precisazione che costituisce un invito a visitare la mostra con libertà di sguardo e piacere di scoperta.
Il ciclo annuale di esposizioni organizzate dall’Associazione Amici dell’Atelier Calcografico (AAAC) di Novazzano presso la Biblioteca Salita dei Frati a Lugano si conclude con una mostra incentrata sull’opera calcografica di Bruno Zoppetti, pittore e incisore di origine bergamasca. L’esposizione luganese segna il ritorno dell’artista all’incisione, abbandonata da un ventennio per una scelta personale che lo ha portato a concentrarsi sulla pittura. Accanto a un’ampia serie di opere recenti, eseguite nell’estate appena trascorsa, la mostra presenta incisioni risalenti agli esordi dell’artista, negli anni ’80, e al decennio successivo.
Il titolo dell’esposizione è un tributo esplicito a Franco Loi, in quanto richiama quello di un’importante raccolta antologica (“Aria de la memoria”, Einaudi 2005) dedicata alla produzione dialettale del grande poeta milanese. Oltre che da una pluriennale amicizia, Zoppetti è legato a Loi da un’affinità di sentire e di pensiero, di cui dà conto anche l’intensa conversazione tra il poeta e il pittore pubblicata nel catalogo della mostra retrospettiva di Zoppetti tenutasi alla Galleria Matasci di Tenero nel 1994. Uno dei soggetti cari a Loi, la nuvola (“nüvula”), è peraltro evocato dal raffinato invito stampato a mano per l’occasione da Gianstefano Galli nel suo atelier a Novazzano: una plaquette che abbina, significativamente, un’acquaforte di Zoppetti a una poesia di Loi di cui sarà data lettura nel corso dell’inaugurazione.
Alla vernice interverrà Boris Savoldelli, vocal jazz performer internazionalmente noto per le sue ricerche e sperimentazioni nel campo dell’espressione vocale. Il cantante condivide con Zoppetti un percorso di amicizia e di collaborazione professionale sfociato in diversi progetti che fondono l’espressività musicale con quella della pittura. Oltre a proporre un momento musicale, Savoldelli introdurrà una riflessione a più voci sull’amicizia e sul suo potere di coniugare arte, poesia, musica.
Le opere in mostra attestano la padronanza di Zoppetti nelle differenti tecniche incisorie: dalla puntasecca, privilegiata nei primi anni di attività, fino all’acquaforte e alla cera molle. I soggetti sono quelli da sempre prediletti dall’artista: il corpo umano, in particolare quello femminile; gli interni con oggetti, sovente ispirati dallo studio dell’artista; le scene di ballo; i paesaggi, della memoria o legati alla realtà odierna. I temi ricorrenti di una complessa biografia convergono in un intreccio formale che coinvolge figure, bagnanti, fumose balere e i luoghi del lago d’Iseo che sin dall’infanzia hanno plasmato l’immaginario dell’artista. Emblematico in questo senso appare il “Paesaggio con cipressi”, nel quale la commossa evocazione di un tempo ormai perduto si unisce alla raffigurazione di un luogo topico.
Tra le incisioni inedite esposte nel Porticato della BSF è inclusa la stampa n. 106 edita dall’AAAC, intitolata “Due bagnanti”. L’acquaforte, eseguita da Zoppetti espressamente per i membri dell’Associazione, è stata stampata nell’atelier calcografico di Novazzano. Nell’opera in questione, due corpi femminili in chiaroscuro, quasi una figura e il suo doppio, si presentano come un insieme compatto, aprendo la strada a personali letture da parte dell’osservatore, al quale Zoppetti affida l’opera: «La stampa calcografica ha vita propria», afferma l’artista al proposito, «sarà colui che la osserva a creare un dialogo con essa fatto di suoi rimandi e personali interpretazioni». Una precisazione che costituisce un invito a visitare la mostra con libertà di sguardo e piacere di scoperta.
07
dicembre 2019
Aria della memoria. Incisioni di Bruno Zoppetti
Dal 07 dicembre 2019 al 25 gennaio 2020
arte contemporanea
Location
BIBLIOTECA SALITA DEI FRATI
Lugano, Salita Dei Frati, 4/A, (Lugano)
Lugano, Salita Dei Frati, 4/A, (Lugano)
Orario di apertura
Mercoledì, giovedì e venerdì: 14 – 18 / Sabato: 9 – 12
chiusura per le festività natalizie: 22 dicembre 2019 - 7 gennaio 2020
Vernissage
7 Dicembre 2019, ore 17.00. Momento musicale con Boris Savoldelli. Seguirà un rinfresco
Sito web
Autore
Produzione organizzazione