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Ariela Böhm – Ombre di luce
Anche per Ariela Böhm fare arte significa indagare le leggi che regolano l’universo: sia il macrocosmo galattico sia il microcosmo dell’essere umano
Comunicato stampa
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“Ma gli occhi sono ciechi. Bisogna cercare col cuore.”
A. De Saint-Exupéry (Il Piccolo principe)
Anche per Ariela Böhm fare arte significa indagare le leggi che regolano l’universo: sia il macrocosmo galattico sia il microcosmo dell’essere umano. La serie “Ombre di luce” costituisce una sorta di sperimentazione in vitro per visualizzare un paradosso, ovvero la profondità della trasparenza e la relativa possibilità di generare immagini con essa. In queste opere è come se Ariela avesse ingigantito quei vetrini tante volte osservati sotto le lenti dei microscopi quando era una ricercatrice biologa dell’equipe di Rita Levi Montalcini. Sotto le diafane lastre di vetro, se adeguatamente illuminate, si formano le sottili trame filiformi delle connessioni neuronali (trine arabescate per i profani di scienze) o si visualizzano gli attimi iniziali di quel sublime mistero che è il concepimento di una vita umana. Nei lavori più recenti l’artista ha rappresentato i moti delle acque che è solita illustrare anche sulle tele, nelle quali mirabilmente il silicone inondato di luce si trasforma nella vaporosa spuma dei flutti marini.
Gli Antichi ritenevano che fosse la mente a guidare l’anima, tenendo a bada ragione e passione. Ariela Böhm è uno scienziato che non ha esitato a seguire le ragioni del cuore scegliendo di dedicarsi interamente all’arte. Attraverso la sua ricerca artistica dimostra con chiarezza che, anche al di fuori dei laboratori, esistono vari modi per sondare i misteri e le possibilità cognitive umane, scoprire il funzionamento dei nostri sensi, dare forma ai fenomeni fisici. Del resto l’Arte è la sublimazione di ogni capacità umana.
A. De Saint-Exupéry (Il Piccolo principe)
Anche per Ariela Böhm fare arte significa indagare le leggi che regolano l’universo: sia il macrocosmo galattico sia il microcosmo dell’essere umano. La serie “Ombre di luce” costituisce una sorta di sperimentazione in vitro per visualizzare un paradosso, ovvero la profondità della trasparenza e la relativa possibilità di generare immagini con essa. In queste opere è come se Ariela avesse ingigantito quei vetrini tante volte osservati sotto le lenti dei microscopi quando era una ricercatrice biologa dell’equipe di Rita Levi Montalcini. Sotto le diafane lastre di vetro, se adeguatamente illuminate, si formano le sottili trame filiformi delle connessioni neuronali (trine arabescate per i profani di scienze) o si visualizzano gli attimi iniziali di quel sublime mistero che è il concepimento di una vita umana. Nei lavori più recenti l’artista ha rappresentato i moti delle acque che è solita illustrare anche sulle tele, nelle quali mirabilmente il silicone inondato di luce si trasforma nella vaporosa spuma dei flutti marini.
Gli Antichi ritenevano che fosse la mente a guidare l’anima, tenendo a bada ragione e passione. Ariela Böhm è uno scienziato che non ha esitato a seguire le ragioni del cuore scegliendo di dedicarsi interamente all’arte. Attraverso la sua ricerca artistica dimostra con chiarezza che, anche al di fuori dei laboratori, esistono vari modi per sondare i misteri e le possibilità cognitive umane, scoprire il funzionamento dei nostri sensi, dare forma ai fenomeni fisici. Del resto l’Arte è la sublimazione di ogni capacità umana.
16
giugno 2007
Ariela Böhm – Ombre di luce
Dal 16 giugno al 07 luglio 2007
arte contemporanea
Location
EX SIRI – CENTRO CULTURALE PER LE ARTI CONTEMPORANEE
Terni, Lungonera Savoia, (Terni)
Terni, Lungonera Savoia, (Terni)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato dalle 12.00 alle 00.00. La domenica dalle 15.00 alle 00.00
Vernissage
16 Giugno 2007, ore 19
Autore
Curatore