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Aristide Gagliardi – I’m not indifferent
Dalla Spagna alla Somalia, l’artista ha collezionato, a partire dagli anni ’90, scatti furtivi che ricostruiti, rimontati e spesso modificati attraverso la saturazione dei colori, ritraggono ora la sua anima.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Guido Cabib ha il piacere di annunciare l’apertura di un nuovo spazio dedicato a progetti specifici.
“L’operazione Project Room nasce dall’esigenza-volontà di offrire più spazio ai giovani e soprattutto alla sperimentazione. Talvolta gli
spazi di una galleria tradizionale risultano inibitori, se non impossibili, da affrontare per artisti ancora alle prime esperienze, per questo la changing role radoppia seguendo l’esempio di molte altre realtà artistiche internazionali. Senza porre barriere alla creatività, liberi di esprimersi con i media più disparati, si alterneranno artisti italiani ed internazionali invitati a proporre un progetto espositivo
specifico. La Changing Role Project si propone di divenire un luogo di nuove sperimentazioni, dal momento che l’arte non può e non deve essere
(più) beneficio di pochi e non ha canali preferenziali di comunicazione, ma sconfina nella musica, nella danza e in tutte le
manifestazioni della vita”
La Changing Role Project inaugura il 29 Aprile alle h 19,30 con l’operazione “I’m not Indifferent” di Aristide Gagliardi.
Commento autocompiaciuto, I’m not indifferent è un titolo che contiene in sé il quid del lavoro del giovane fotografo napoletano il cui obiettivo implicito è quello di produrre una sorta di autobiografia rubando attimi alla gente nelle situazioni più disparate in cui la vita
l’ha trascinato. Dalla Spagna alla Somalia, l’artista ha collezionato, a partire dagli anni ’90, scatti furtivi che ricostruiti, rimontati e spesso modificati attraverso la saturazione dei colori, ritraggono ora
la sua anima. Il risultato è, inoltre, un escursus nel sociale, dal giorno alla notte, dalle spiagge ai rave party e la sua elaborazione-interpretazione è volta a smacherarne i protagonisti, concedendosi una lettura surrealistica.
Innovativo è soprattutto il prodotto artistico di Aristide Gagliardi: un “mattone”, in 100 edizioni, composto da 450 scatti, montati in
sequenza secondo analogie percettive, e 5 S-Trip adesive, di 10 cm x 450, formate da 30 foto. Un prodotto “POP”, nel vero senso della parola che mira a inserirsi nel meracato di una società blockbuster, sfatando se non deridendo l’aurea aulica dell’oggetto artistico tradizionale.
“L’operazione Project Room nasce dall’esigenza-volontà di offrire più spazio ai giovani e soprattutto alla sperimentazione. Talvolta gli
spazi di una galleria tradizionale risultano inibitori, se non impossibili, da affrontare per artisti ancora alle prime esperienze, per questo la changing role radoppia seguendo l’esempio di molte altre realtà artistiche internazionali. Senza porre barriere alla creatività, liberi di esprimersi con i media più disparati, si alterneranno artisti italiani ed internazionali invitati a proporre un progetto espositivo
specifico. La Changing Role Project si propone di divenire un luogo di nuove sperimentazioni, dal momento che l’arte non può e non deve essere
(più) beneficio di pochi e non ha canali preferenziali di comunicazione, ma sconfina nella musica, nella danza e in tutte le
manifestazioni della vita”
La Changing Role Project inaugura il 29 Aprile alle h 19,30 con l’operazione “I’m not Indifferent” di Aristide Gagliardi.
Commento autocompiaciuto, I’m not indifferent è un titolo che contiene in sé il quid del lavoro del giovane fotografo napoletano il cui obiettivo implicito è quello di produrre una sorta di autobiografia rubando attimi alla gente nelle situazioni più disparate in cui la vita
l’ha trascinato. Dalla Spagna alla Somalia, l’artista ha collezionato, a partire dagli anni ’90, scatti furtivi che ricostruiti, rimontati e spesso modificati attraverso la saturazione dei colori, ritraggono ora
la sua anima. Il risultato è, inoltre, un escursus nel sociale, dal giorno alla notte, dalle spiagge ai rave party e la sua elaborazione-interpretazione è volta a smacherarne i protagonisti, concedendosi una lettura surrealistica.
Innovativo è soprattutto il prodotto artistico di Aristide Gagliardi: un “mattone”, in 100 edizioni, composto da 450 scatti, montati in
sequenza secondo analogie percettive, e 5 S-Trip adesive, di 10 cm x 450, formate da 30 foto. Un prodotto “POP”, nel vero senso della parola che mira a inserirsi nel meracato di una società blockbuster, sfatando se non deridendo l’aurea aulica dell’oggetto artistico tradizionale.
29
aprile 2004
Aristide Gagliardi – I’m not indifferent
Dal 29 aprile al 24 maggio 2004
arte contemporanea
Location
CHANGING ROLE – PROJECT ROOM
Napoli, Via Chiatamone, 34, (Napoli)
Napoli, Via Chiatamone, 34, (Napoli)
Orario di apertura
visibile su appuntamento
Vernissage
29 Aprile 2004, h 19,30. Durante l’inaugurazione performance musicale: dj Alessandra Argentino