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Armando Andrade Tudela – Post-folklore
Per la sua prima mostra personale a Milano, Armando Andrade Tudela presenta un gruppo di lavori prodotti interamente nel 2015. Con il titolo Post-Folklore queste opere danno un senso di continuità e di rottura nel processo del lavoro dell’artista.
Comunicato stampa
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Per la sua prima mostra personale a Milano, Armando Andrade Tudela presenta un gruppo di lavori prodotti interamente nel 2015. Con il titolo Post-Folklore queste opere danno un senso di continuità e di rottura nel processo del lavoro dell'artista. Materiali e forme si ripetono con diversi usi e configurazioni e divengono contemporaneamente un’iterazione di un lavoro precedente e il suo opposto.
Secondo l’artista l’assimilazione della cultura (e dei suoi modelli estetici) è un processo di stratificazione per lo più involontario: come in archeologia, essa è matrice su cui sono intervenuti infiniti fattori fino a determinarne la forma attuale.
Le opere di Armando Andrade Tudela diventano allora esercizio pratico di una necessità personale di comprendere e riorganizzare la conoscenza. I paradigmi culturali si fanno griglie fitte su grandi superfici specchianti. La stratificazione del sapere si trasforma in metodologia precisa, un lungo processo che dà forma ad architetture postmoderne in gesso. La storia del mondo si innesta in quella personale (il modulo ripetuto nei collage è la carta di una pasticceria frequentata dall’artista).
Nei lavori di Andrade Tudela elementi simili danno vita a forme differenti, rendendo impossibile la scissione tra matrice e stampo, tra causa ed effetto. Ciò che importa è il processo che dà vita all’evento creativo, al manufatto artistico.
Le opere condividono un terreno comune. Dalle sculture simili ad una falange allungata sul pavimento, agli alti specchi sulle pareti, la maggior parte di queste opere ruotano attorno al concetto di stabilità, equilibrio, verticalità e composizione dello spazio. Hanno qualcosa di intrinsecamente architettonico nella forma e nella loro collocazione in galleria. Forse perché agiscono come particelle o modelli di strutture più grandi.
Armando Andrade Tudela nasce nel 1975 a Lima, Perù. Dopo aver frequentato l’Università Cattolica Pontificia di Lima si trasferisce in Europa dove studia alla The Royal College of Art di Londra e alla Jan Van Eyck Akademie di Maastricht. Attualmente vive e lavora a Lione.
Le sue opere fanno parte di alcune delle più importanti collezioni istituzionali internazionali come: Centre Georges Pompidou, Paris; Museo de Arte de Lima, Lima; Museum fur Moderne Kunst, Frankfurt; Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid; Museu d’Art Contemporani de Barcelona, Barcelona; Museum of Modern Art, New York; Tate, London; Castello di Rivoli, Turin; Guggenheim Museum, New York.
Secondo l’artista l’assimilazione della cultura (e dei suoi modelli estetici) è un processo di stratificazione per lo più involontario: come in archeologia, essa è matrice su cui sono intervenuti infiniti fattori fino a determinarne la forma attuale.
Le opere di Armando Andrade Tudela diventano allora esercizio pratico di una necessità personale di comprendere e riorganizzare la conoscenza. I paradigmi culturali si fanno griglie fitte su grandi superfici specchianti. La stratificazione del sapere si trasforma in metodologia precisa, un lungo processo che dà forma ad architetture postmoderne in gesso. La storia del mondo si innesta in quella personale (il modulo ripetuto nei collage è la carta di una pasticceria frequentata dall’artista).
Nei lavori di Andrade Tudela elementi simili danno vita a forme differenti, rendendo impossibile la scissione tra matrice e stampo, tra causa ed effetto. Ciò che importa è il processo che dà vita all’evento creativo, al manufatto artistico.
Le opere condividono un terreno comune. Dalle sculture simili ad una falange allungata sul pavimento, agli alti specchi sulle pareti, la maggior parte di queste opere ruotano attorno al concetto di stabilità, equilibrio, verticalità e composizione dello spazio. Hanno qualcosa di intrinsecamente architettonico nella forma e nella loro collocazione in galleria. Forse perché agiscono come particelle o modelli di strutture più grandi.
Armando Andrade Tudela nasce nel 1975 a Lima, Perù. Dopo aver frequentato l’Università Cattolica Pontificia di Lima si trasferisce in Europa dove studia alla The Royal College of Art di Londra e alla Jan Van Eyck Akademie di Maastricht. Attualmente vive e lavora a Lione.
Le sue opere fanno parte di alcune delle più importanti collezioni istituzionali internazionali come: Centre Georges Pompidou, Paris; Museo de Arte de Lima, Lima; Museum fur Moderne Kunst, Frankfurt; Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid; Museu d’Art Contemporani de Barcelona, Barcelona; Museum of Modern Art, New York; Tate, London; Castello di Rivoli, Turin; Guggenheim Museum, New York.
18
novembre 2015
Armando Andrade Tudela – Post-folklore
Dal 18 novembre al 23 dicembre 2015
arte contemporanea
Location
GALLERIA FRANCESCA MININI
Milano, Via Massimiano, 25, (Milano)
Milano, Via Massimiano, 25, (Milano)
Orario di apertura
martedì - sabato | ore 11 - 19.30
Vernissage
18 Novembre 2015, ore 19
Autore