Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Armando Arpaja – Escursioni
In mostra saranno presenti circa cento opere rappresentative del percorso e del linguaggio pittorico del maestro, in un itinerario che esporrà le creazioni risalenti agli esordi della sua produzione, quando Arpaja frequentava le “botteghe” dei più importanti artisti greci durante il lungo soggiorno ad Atene, fino alle opere più recenti, dove la sua pittura si libera in tutta la sua forza e originalità.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giovedì 20 novembre inaugura la mostra retrospettiva di Armando Arpaja, Escursioni, negli spazi espositivi moderni della quadrisecolare Biblioteca Angelica di Roma: un centro culturale nel cuore di Roma, dove antico e moderno dialogano a distanza ravvicinata.
La scelta di ospitare Armando Arpaja negli spazi espositivi della Biblioteca Angelica non è stato certo casuale: il maestro discende infatti per parte di madre da Gigi Zanazzo, un poeta dialettale romano certo meno famoso di Trilussa e Belli, ma comunque ragguardevole, i cui manoscritti furono acquistati nel Novecento da Francesco Barberi per arricchire il fondo storico della Biblioteca Angelica.
In mostra saranno presenti circa cento opere rappresentative del percorso e del linguaggio pittorico del maestro, in un itinerario che esporrà le creazioni risalenti agli esordi della sua produzione, quando Arpaja frequentava le “botteghe” dei più importanti artisti greci durante il lungo soggiorno ad Atene, fino alle opere più recenti, dove la sua pittura si libera in tutta la sua forza e originalità.
Arpaja è un artista internazionale e cosmopolita, anche se romano di nascita: i lunghi soggiorni in Grecia e in Medio Oriente influenzeranno la sua produzione, dove i ricordi delle passeggiate romane si fondono con il fascino che la cultura greca, sia classica che contemporanea, esercita sul maestro, toccando i luoghi incantati del Mediterraneo e rivisitando la bellezza virile ed eroica degli eroi greci, atteggiati come antichi guerrieri stanchi, assorti in lontani e indecifrabili pensieri.
Ambasciatore della cultura e della tecnica pittorica italiane nei molti paesi dove ha vissuto e operato, da Roma ad Atene, dall’Egitto alla Giordania e al Marocco, e ancora da Algeri a Lisbona, da Addis Abeba a New York, da Santiago del Cile a Pechino, con questa mostra Arpaja torna a Roma, proprio in quel centro storico che tante volte ritorna nelle vedute dedicate alla Città Eterna, con le sue prospettive di facciate dei colori della porpora e dell’ocra.
In occasione della mostra saranno presentati anche i due libri di cui Armando Arpaja è autore, Roma: mia madre. Da Trastevere al Flaminio ( quasi un secolo di storia romana, raccontata da chi l’ha direttamente vissuta) e Simòn Bolivar. Europa e America Latina: suggello della libertà.
La mostra si avvale del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per i Beni Librari, gli Istituti Culturale ed il Diritto d’Autore-, del Comune di Roma – Assessorato alle Politiche Culturali- e della Provincia di Roma- Presidenza, Assessorato alle Politiche Culturali.
BIOGRAFIA ARMANDO ARPAJA
Nato a Roma, frequenta i corsi di Pittura e Tecnica dell’Affresco presso la Scuola delle Arti Ornamentali del Comune di Roma e l’Accademia di Belle Arti. Espone le sue pitture per la prima volta a Roma, in Via Giulia, nel 1976. L’anno successivo, la Direttrice della Scuola del Restauro della Pina¬coteca Nazionale, lo invita ad Atene per un incarico . Resterà per alcuni anni in Grecia, frequentando le «botteghe» dei più importanti artisti greci. Esporrà più volte ad Atene e a Salonicco. Si reca in vari Monasteri del Monte Athos per studi sulla storiografia dei luoghi e ricerche sulla tecnica di pittura delle icone sacre.
Nel 1991, l’Ambasciata d’Italia al Cairo organizza una sua personale. Trascorrerà circa quattro anni in Medio Oriente, mettendo a disposizione le sue esperienze e tecniche pittoriche in conferen¬ze e corsi per gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Helwan al Cairo. Nel 1994 è ad Amman e su invito della famiglia Reale della Giordania e dell’Ambasciata d’Italia, espone al Royal Cultural Centre. In questo periodo, il Rettore del Seminario di Beit Jala in Palestina, gli affida incarico di dipingere una serie di opere ispirate alla vita di Francesco de Jasu y Xavier e realizza il grande quadro della «Crocifissione», donato poi al Santuario del Divino Amore in Roma.
Segnalato dal Centro Europeo per il Turismo e lo Spettacolo, l’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma, il 13 dicembre 2007, gli conferisce il «Premio Campidoglio» come artista internazionale, con la seguente motivazione: «Esaltazione delle diverse etnie privilegiando la Cultura in funzione della costruzione della Pace, l’uguaglianza e la fratellanza dei Popoli».
Ha esposto i suoi quadri in molte città europee, Parigi, Amsterdam, Copenaghen, Bruxelles, Lisbona, Marsiglia, Strasburgo, Medio Oriente e Africa, Addis Abeba, Khartoum, Tunisi, Casablanca, Algeri, collaborando spesso con Ambasciate, Consolati, ed Istituti Italiani di Cultura. Nel giugno 2005 a New York, l’IIC promuove una sua personale dal titolo «Under one sky only» e a novembre del 2006, la Corporacion Cultural de Providencia di Santiago del Cile, presenta la mostra dal titolo «Il sentiero degli agapanti». La stessa sarà alla «Galleria Giotto» del Centro Italiano-Venezuelano di Caracas nel giugno 2007. Nel settembre 2008, nell’ambito del Festival di Dimitria, il Comune di Salonicco in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia ad Atene, propongono nella Pinacoteca Comunale i suoi lavori nella retrospettiva : “Mia Ekdromi”.
Le sue opere sono state recensite da critici e scrittori come : Giovanni Carandente, Jannis Tsaroukis, Alberto Bevilacqua, Enzo Siciliano, Livio Jannattoni, Italo Mussa, Francesca Boesch, Lorenzo Tornabuoni, Ugo Moretti, Edith Bruk, Lorraine Fouchet, Gabriella Lenzi Schina, Nazareno Fabbretti, Marianna Bucchich.
Per RAI SAT, i canali tematici della Radiotelevisione Italiana, ha curato rassegne cinematografiche e proposto un Festival su “L’Arte nel Cinema”.
La scelta di ospitare Armando Arpaja negli spazi espositivi della Biblioteca Angelica non è stato certo casuale: il maestro discende infatti per parte di madre da Gigi Zanazzo, un poeta dialettale romano certo meno famoso di Trilussa e Belli, ma comunque ragguardevole, i cui manoscritti furono acquistati nel Novecento da Francesco Barberi per arricchire il fondo storico della Biblioteca Angelica.
In mostra saranno presenti circa cento opere rappresentative del percorso e del linguaggio pittorico del maestro, in un itinerario che esporrà le creazioni risalenti agli esordi della sua produzione, quando Arpaja frequentava le “botteghe” dei più importanti artisti greci durante il lungo soggiorno ad Atene, fino alle opere più recenti, dove la sua pittura si libera in tutta la sua forza e originalità.
Arpaja è un artista internazionale e cosmopolita, anche se romano di nascita: i lunghi soggiorni in Grecia e in Medio Oriente influenzeranno la sua produzione, dove i ricordi delle passeggiate romane si fondono con il fascino che la cultura greca, sia classica che contemporanea, esercita sul maestro, toccando i luoghi incantati del Mediterraneo e rivisitando la bellezza virile ed eroica degli eroi greci, atteggiati come antichi guerrieri stanchi, assorti in lontani e indecifrabili pensieri.
Ambasciatore della cultura e della tecnica pittorica italiane nei molti paesi dove ha vissuto e operato, da Roma ad Atene, dall’Egitto alla Giordania e al Marocco, e ancora da Algeri a Lisbona, da Addis Abeba a New York, da Santiago del Cile a Pechino, con questa mostra Arpaja torna a Roma, proprio in quel centro storico che tante volte ritorna nelle vedute dedicate alla Città Eterna, con le sue prospettive di facciate dei colori della porpora e dell’ocra.
In occasione della mostra saranno presentati anche i due libri di cui Armando Arpaja è autore, Roma: mia madre. Da Trastevere al Flaminio ( quasi un secolo di storia romana, raccontata da chi l’ha direttamente vissuta) e Simòn Bolivar. Europa e America Latina: suggello della libertà.
La mostra si avvale del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per i Beni Librari, gli Istituti Culturale ed il Diritto d’Autore-, del Comune di Roma – Assessorato alle Politiche Culturali- e della Provincia di Roma- Presidenza, Assessorato alle Politiche Culturali.
BIOGRAFIA ARMANDO ARPAJA
Nato a Roma, frequenta i corsi di Pittura e Tecnica dell’Affresco presso la Scuola delle Arti Ornamentali del Comune di Roma e l’Accademia di Belle Arti. Espone le sue pitture per la prima volta a Roma, in Via Giulia, nel 1976. L’anno successivo, la Direttrice della Scuola del Restauro della Pina¬coteca Nazionale, lo invita ad Atene per un incarico . Resterà per alcuni anni in Grecia, frequentando le «botteghe» dei più importanti artisti greci. Esporrà più volte ad Atene e a Salonicco. Si reca in vari Monasteri del Monte Athos per studi sulla storiografia dei luoghi e ricerche sulla tecnica di pittura delle icone sacre.
Nel 1991, l’Ambasciata d’Italia al Cairo organizza una sua personale. Trascorrerà circa quattro anni in Medio Oriente, mettendo a disposizione le sue esperienze e tecniche pittoriche in conferen¬ze e corsi per gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Helwan al Cairo. Nel 1994 è ad Amman e su invito della famiglia Reale della Giordania e dell’Ambasciata d’Italia, espone al Royal Cultural Centre. In questo periodo, il Rettore del Seminario di Beit Jala in Palestina, gli affida incarico di dipingere una serie di opere ispirate alla vita di Francesco de Jasu y Xavier e realizza il grande quadro della «Crocifissione», donato poi al Santuario del Divino Amore in Roma.
Segnalato dal Centro Europeo per il Turismo e lo Spettacolo, l’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma, il 13 dicembre 2007, gli conferisce il «Premio Campidoglio» come artista internazionale, con la seguente motivazione: «Esaltazione delle diverse etnie privilegiando la Cultura in funzione della costruzione della Pace, l’uguaglianza e la fratellanza dei Popoli».
Ha esposto i suoi quadri in molte città europee, Parigi, Amsterdam, Copenaghen, Bruxelles, Lisbona, Marsiglia, Strasburgo, Medio Oriente e Africa, Addis Abeba, Khartoum, Tunisi, Casablanca, Algeri, collaborando spesso con Ambasciate, Consolati, ed Istituti Italiani di Cultura. Nel giugno 2005 a New York, l’IIC promuove una sua personale dal titolo «Under one sky only» e a novembre del 2006, la Corporacion Cultural de Providencia di Santiago del Cile, presenta la mostra dal titolo «Il sentiero degli agapanti». La stessa sarà alla «Galleria Giotto» del Centro Italiano-Venezuelano di Caracas nel giugno 2007. Nel settembre 2008, nell’ambito del Festival di Dimitria, il Comune di Salonicco in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia ad Atene, propongono nella Pinacoteca Comunale i suoi lavori nella retrospettiva : “Mia Ekdromi”.
Le sue opere sono state recensite da critici e scrittori come : Giovanni Carandente, Jannis Tsaroukis, Alberto Bevilacqua, Enzo Siciliano, Livio Jannattoni, Italo Mussa, Francesca Boesch, Lorenzo Tornabuoni, Ugo Moretti, Edith Bruk, Lorraine Fouchet, Gabriella Lenzi Schina, Nazareno Fabbretti, Marianna Bucchich.
Per RAI SAT, i canali tematici della Radiotelevisione Italiana, ha curato rassegne cinematografiche e proposto un Festival su “L’Arte nel Cinema”.
20
novembre 2008
Armando Arpaja – Escursioni
Dal 20 novembre al 02 dicembre 2008
arte contemporanea
Location
BIBLIOTECA ANGELICA – GALLERIA ANGELICA
Roma, Via Di Sant'agostino, 11, (Roma)
Roma, Via Di Sant'agostino, 11, (Roma)
Orario di apertura
lunedì-sabato 10.00-13.00; 16.00-19.00
Vernissage
20 Novembre 2008, ore 18
Autore