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Armando Donna – La donazione al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi
Una selezione da un nucleo di quasi centoventi opere tra disegni, matrici, incisioni a bulino e all’acquatinta, donate nel 2005 dagli eredi di Armando Donna (Vercelli, 1913-1994), artista appartato nel panorama della grafica italiana, ma nondimeno uno dei maestri indiscussi del bulino contemporaneo.
Comunicato stampa
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In occasione della XI Settimana della Cultura, promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e nell’ambito di una serie di appuntamenti, ormai ricorrenti, che segnano occasioni di incremento delle proprie collezioni, il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi presenta una selezione da un nucleo di quasi centoventi opere tra disegni, matrici, incisioni a bulino e all’acquatinta, donate nel 2005 dagli eredi di Armando Donna (Vercelli, 1913-1994), artista appartato nel panorama della grafica italiana, ma nondimeno uno dei maestri indiscussi del bulino contemporaneo.
Il gruppo di circa quaranta opere esposte copre la gran parte della sua carriera artistica, tra il 1948 e il 1992, e risulta ampiamente rappresentativo del contesto e dei vari momenti del percorso creativo di Donna, retto costantemente dalla ferrea volontà che lo aveva portato agli esordi, dopo gli studi presso l’Istituto di Belle Arti di Vercelli, a praticare da autodidatta le tecniche incisorie.
Rigoroso e metodico, il suo lavoro rivela come cifra caratterizzante una gradualità tonale di sapore morandiano, raggiunta tuttavia tramite il mezzo indocile e faticoso del bulino, rivisitato alla fonte della lezione dei maestri del Rinascimento. Con alcuni di essi Donna condivide gli esordi nell’ambito delle tecniche orafe, poi sviluppate in trame segniche fitte e regolari come tessuti, dove dissimula lo sforzo insito nella pratica bulinistica con l’intimismo sottile dei suoi soggetti. Questi ruotano con insistenza attorno alle atmosfere rarefatte e silenziose di immobili paesaggi dell’anima, affidate alle geometrie senza contorni delle sue caratteristiche campiture di tratti, variamente orientati e incrociati, in cui fa talvolta una timida comparsa il colore.
Sempre figurativo, ma al limite dell’astrazione, il suo lavoro esprime un “sentimento del tempo” in cui si sono viste assonanze con Feininger e Klee, o ricerche compositive di matrice metafisica o surrealista. L’importanza dell’attività di Donna nel panorama dell’incisione italiana del Novecento è andata gradualmente precisandosi dopo la sua morte e dopo la redazione del regesto completo delle opere, pubblicato nel 2000, che ha dato nuovo impulso allo studio della sua produzione.
Il gruppo di circa quaranta opere esposte copre la gran parte della sua carriera artistica, tra il 1948 e il 1992, e risulta ampiamente rappresentativo del contesto e dei vari momenti del percorso creativo di Donna, retto costantemente dalla ferrea volontà che lo aveva portato agli esordi, dopo gli studi presso l’Istituto di Belle Arti di Vercelli, a praticare da autodidatta le tecniche incisorie.
Rigoroso e metodico, il suo lavoro rivela come cifra caratterizzante una gradualità tonale di sapore morandiano, raggiunta tuttavia tramite il mezzo indocile e faticoso del bulino, rivisitato alla fonte della lezione dei maestri del Rinascimento. Con alcuni di essi Donna condivide gli esordi nell’ambito delle tecniche orafe, poi sviluppate in trame segniche fitte e regolari come tessuti, dove dissimula lo sforzo insito nella pratica bulinistica con l’intimismo sottile dei suoi soggetti. Questi ruotano con insistenza attorno alle atmosfere rarefatte e silenziose di immobili paesaggi dell’anima, affidate alle geometrie senza contorni delle sue caratteristiche campiture di tratti, variamente orientati e incrociati, in cui fa talvolta una timida comparsa il colore.
Sempre figurativo, ma al limite dell’astrazione, il suo lavoro esprime un “sentimento del tempo” in cui si sono viste assonanze con Feininger e Klee, o ricerche compositive di matrice metafisica o surrealista. L’importanza dell’attività di Donna nel panorama dell’incisione italiana del Novecento è andata gradualmente precisandosi dopo la sua morte e dopo la redazione del regesto completo delle opere, pubblicato nel 2000, che ha dato nuovo impulso allo studio della sua produzione.
20
aprile 2009
Armando Donna – La donazione al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi
Dal 20 aprile al 14 giugno 2009
disegno e grafica
Location
GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI
Firenze, Piazzale Degli Uffizi, 1, (Firenze)
Firenze, Piazzale Degli Uffizi, 1, (Firenze)
Orario di apertura
mar-dom 8.30- 18.30, chiuso il lunedì
Vernissage
20 Aprile 2009, ore 17
Autore