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Armando Marrocco – Incipit Persistente. Opere 1959-1979
L’esposizione propone alcuni esempi delle opere eseguite da Marrocco nell’arco di un ventennio a partire da fine anni ’50, poco prima cioè del suo trasferimento a Milano dal Salento
Comunicato stampa
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Nelle sale dello Spazio Apulia presso il Palazzo Barone Ferrara di Corso Vittorio Emanuele 112 a Bari si inaugura giovedì 14 ottobre 2010 alle ore 18,00 la mostra personale di Armando Marrocco dal titolo “Incipit Persistente – Opere 1959-1979” organizzata da Daniela Boscia e Rosalba Ambrico. E' l'ennesima dimostrazione, qualora ce ne fosse ancora bisogno, dell'attenzione che questo grande maestro contemporaneo è capace di richiamare su di sé.
In questa occasione interverranno infatti Michele Emiliano, Sindaco di Bari, Gianluca Paparesta, Assessore al Marketing Territoriale del Comune di Bari, e ancora Giulio Simonelli, Direttore Generale di BancApulia, l'Architetto Daniela Boscia, Raffaele Nigro, scrittore di chiara fama che non necessita di alcun commento, Toti Carpentieri, critico d'arte che da sempre ha seguito molte delle tappe di Marrocco, Raffaele Gemma, Presidente dell'Associazione Culturale “Progetto Artec” e autore tre anni fa di una esaustiva monografia sull'artista.
L'esposizione propone alcuni esempi delle opere eseguite da Marrocco nell'arco di un ventennio a partire da fine anni '50, poco prima cioè del suo trasferimento a Milano dal Salento, avvenuto come sappiamo nel 1962. Ad allora infatti si fanno risalire le prime ricerche di questo eclettico artista che ha avuto la capacità ed il coraggio di sperimentare le tecniche più di avanguardia anticipando addirittura, o comunque vivendole nel pieno della propria esperienza giovanile, molte delle tendenze più interessanti di quegli anni. Quello che traspare da questa esposizione è la grande inclinazione dell'artista verso la ricerca materica. Così si susseguono le opere dove il bianco della calce delle case del sud aggetta oltre la superficie piana della tela, ossia le opere della serie “Bianco Mediterraneo” riesposte per la prima volta dopo la prima personale milanese del 1966 alla Galleria Montenapoleone, le lamine in anticorodal di “Uomo e Universo”, alla base delle più articolate “Strutture” di grande importanza nell' environment, gli “Intrecci” di cartone povero frutto di una ricerca più “programmata”, le tele emulsionate, tra le più precoci della ricerca artistica italiana nel settore, e ancora le tele colorate per combustione di fumogeni, poi utilizzate nelle prime “fasciature”, infine le ricerche nell'ambito della “Nuova Scrittura”. Uno spaccato interessante di una produzione oltremodo ricca di questo artista, se pur nella brevità dell'arco di tempo considerato, che però risulta efficace nel rendergli ragione pienamente della fecondità e della qualità della sua ricerca, partita dall'ambito concettuale, in un rapporto biunivoco tra Uomo e Natura, quasi scientifico, capace anche per questo di focalizzare l'interesse di Pierre Restany, che da pochi anni aveva costituito il grande movimento del Nouveau Rèalisme ma non finiva certo di selezionare i giovani talenti di quell'epoca.
La mostra si protrarrà fino al 12 novembre 2010 e sarà corredata di un interessante catalogo con scritti di Raffaele Nigro, Toti Carpentieri e Raffaele Gemma.
In questa occasione interverranno infatti Michele Emiliano, Sindaco di Bari, Gianluca Paparesta, Assessore al Marketing Territoriale del Comune di Bari, e ancora Giulio Simonelli, Direttore Generale di BancApulia, l'Architetto Daniela Boscia, Raffaele Nigro, scrittore di chiara fama che non necessita di alcun commento, Toti Carpentieri, critico d'arte che da sempre ha seguito molte delle tappe di Marrocco, Raffaele Gemma, Presidente dell'Associazione Culturale “Progetto Artec” e autore tre anni fa di una esaustiva monografia sull'artista.
L'esposizione propone alcuni esempi delle opere eseguite da Marrocco nell'arco di un ventennio a partire da fine anni '50, poco prima cioè del suo trasferimento a Milano dal Salento, avvenuto come sappiamo nel 1962. Ad allora infatti si fanno risalire le prime ricerche di questo eclettico artista che ha avuto la capacità ed il coraggio di sperimentare le tecniche più di avanguardia anticipando addirittura, o comunque vivendole nel pieno della propria esperienza giovanile, molte delle tendenze più interessanti di quegli anni. Quello che traspare da questa esposizione è la grande inclinazione dell'artista verso la ricerca materica. Così si susseguono le opere dove il bianco della calce delle case del sud aggetta oltre la superficie piana della tela, ossia le opere della serie “Bianco Mediterraneo” riesposte per la prima volta dopo la prima personale milanese del 1966 alla Galleria Montenapoleone, le lamine in anticorodal di “Uomo e Universo”, alla base delle più articolate “Strutture” di grande importanza nell' environment, gli “Intrecci” di cartone povero frutto di una ricerca più “programmata”, le tele emulsionate, tra le più precoci della ricerca artistica italiana nel settore, e ancora le tele colorate per combustione di fumogeni, poi utilizzate nelle prime “fasciature”, infine le ricerche nell'ambito della “Nuova Scrittura”. Uno spaccato interessante di una produzione oltremodo ricca di questo artista, se pur nella brevità dell'arco di tempo considerato, che però risulta efficace nel rendergli ragione pienamente della fecondità e della qualità della sua ricerca, partita dall'ambito concettuale, in un rapporto biunivoco tra Uomo e Natura, quasi scientifico, capace anche per questo di focalizzare l'interesse di Pierre Restany, che da pochi anni aveva costituito il grande movimento del Nouveau Rèalisme ma non finiva certo di selezionare i giovani talenti di quell'epoca.
La mostra si protrarrà fino al 12 novembre 2010 e sarà corredata di un interessante catalogo con scritti di Raffaele Nigro, Toti Carpentieri e Raffaele Gemma.
14
ottobre 2010
Armando Marrocco – Incipit Persistente. Opere 1959-1979
Dal 14 ottobre al 12 novembre 2010
arte contemporanea
Location
SPAZIO APULIA – PALAZZO BARONE FERRARA
Bari, Corso Vittorio Emanuele Ii, 102/a, (Bari)
Bari, Corso Vittorio Emanuele Ii, 102/a, (Bari)
Vernissage
14 Ottobre 2010, ore 18
Autore
Curatore