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Armando Pizzinato. Il contesto pordenonese (1925 – 1940)
La mostra vuole esplorare il periodo di formazione di Pizzinato, presentando oltre cinquanta opere di una ventina di artisti attivi allora a Pordenone, gli stessi di cui Pizzinato vide certamente le mostre, essendo anche amico di alcuni di essi
Comunicato stampa
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Da febbraio a giugno, l'Amministrazione Comunale e il Centro Iniziative Culturali Pordenone, con la collaborazione dell'Archivio Armando Pizzinato di Venezia, organizzano due grandi mostre dedicate all’artista, uno dei protagonisti dell’arte italiana del Novecento.
Dal 9 febbraio al 9 giugno, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea che all’artista è dedicata, propone l’organica antologica “Armando Pizzinato. Nel segno dell’uomo” e, dal 16 febbraio al 9 giugno, la Galleria Sagittaria del Centro Culturale Casa A. Zanussi, sempre a Pordenone, propone “Armando Pizzinato.Il contesto pordenonese (1925 – 1940)”.
La Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Pordenone, intitolata a suo nome nel 2010, presenterà un'ampia mostra antologica, Armando Pizzinato. Nel segno dell'uomo, curata da Casimiro Di Crescenzo, dal 9 febbraio al 9 giugno 2013. Contemporaneamente alla Galleria Sagittaria del Centro Culturale Casa A. Zanussi di Pordenone sarà esposto il corpus di grafica che l'artista donò al Museo Civico e inoltre verrà allestita, a cura di Giancarlo Pauletto, la mostra Armando Pizzinato. Il contesto pordenonese (1925-1940). Nuova iniziativa a testimonianza di un interesse - che continua ormai da più di quarant'anni - verso l'opera dell'artista. Una presenza che trova le sue origini nell'amicizia con Don Luciano Padovese e che diede come primo frutto l'importante retrospettiva del 1970.
Appassionato al disegno e alla pittura dall’infanzia, Pizzinato cominciò a dipingere a Pordenone, prima imparando alcuni elementi base da Tiburzio Donadon, pittore e decoratore largamente apprezzato nel territorio regionale, poi frequentando lo studio di Pio Rossi, artista di origine romagnola ma pordenonese d’adozione, insegnante per lunghi anni nelle scuole e apprezzato soprattutto come autore di raffinati acquarelli.
Pizzinato studiò disegno e pittura con Rossi, prima di approdare all’Accademia di Venezia, nella classe di Virgilio Guidi.
Nel corso degli anni venti e trenta del secolo scorso la città fu viva dal punto di vista artistico, si susseguirono mostre di autori quasi tutti di formazione accademica, i più anziani legati al gusto tardo ottocentesco ancora dominante, i più giovani orientati invece alle novità giunte a Venezia con l’insegnamento di Guidi e Saetti, tutti comunque ben consapevoli dei linguaggi che usavano.
La mostra che verrà inaugurata alla Galleria Sagittaria, sabato 16 febbraio 2013 alle ore 18.30, vuole esplorare questo periodo - che fu quello della formazione di Pizzinato - presentando oltre cinquanta opere di una ventina di artisti attivi allora a Pordenone, gli stessi di cui Pizzinato vide certamente le mostre, essendo anche amico di alcuni di essi.
Verranno così esposte opere di Piero Bottos, Franco Brunetta, Vittore Antonio Cargnel, Duilio Corompai, Augusto Culòs, Luigi De Paoli, Federico De Rocco, Tiburzio Donadon, Ado Furlan, Umberto Martina, Italo Michieli, Mario Moretti, Armando Pizzinato, Eugenio Polesello, Pio Rossi, Guseppe Scaramelli, Tullio Silvestri, Virgilio Tramontin, Luigi Vettori, Luigi Zuccheri.
Gran parte di questi nomi sono noti agli appassionati, ma difficilmente in opere degli anni trenta, se si escludono i più anziani Cargnel, De Paoli, Martina, Corompai, mentre è importante sottolineare che circa un terzo delle opere esposte sono del tutto inedite, e quindi costituiscono una vera primizia.
La mostra si presenta dunque come un’ opportunità essenziale di conoscenza e approfondimento, e sarà testimoniata da un’apposita sezione del ricco catalogo in comune – dedicato ad Armando Pizzinato - che verrà edito per l’occasione.
Dal 9 febbraio al 9 giugno, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea che all’artista è dedicata, propone l’organica antologica “Armando Pizzinato. Nel segno dell’uomo” e, dal 16 febbraio al 9 giugno, la Galleria Sagittaria del Centro Culturale Casa A. Zanussi, sempre a Pordenone, propone “Armando Pizzinato.Il contesto pordenonese (1925 – 1940)”.
La Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Pordenone, intitolata a suo nome nel 2010, presenterà un'ampia mostra antologica, Armando Pizzinato. Nel segno dell'uomo, curata da Casimiro Di Crescenzo, dal 9 febbraio al 9 giugno 2013. Contemporaneamente alla Galleria Sagittaria del Centro Culturale Casa A. Zanussi di Pordenone sarà esposto il corpus di grafica che l'artista donò al Museo Civico e inoltre verrà allestita, a cura di Giancarlo Pauletto, la mostra Armando Pizzinato. Il contesto pordenonese (1925-1940). Nuova iniziativa a testimonianza di un interesse - che continua ormai da più di quarant'anni - verso l'opera dell'artista. Una presenza che trova le sue origini nell'amicizia con Don Luciano Padovese e che diede come primo frutto l'importante retrospettiva del 1970.
Appassionato al disegno e alla pittura dall’infanzia, Pizzinato cominciò a dipingere a Pordenone, prima imparando alcuni elementi base da Tiburzio Donadon, pittore e decoratore largamente apprezzato nel territorio regionale, poi frequentando lo studio di Pio Rossi, artista di origine romagnola ma pordenonese d’adozione, insegnante per lunghi anni nelle scuole e apprezzato soprattutto come autore di raffinati acquarelli.
Pizzinato studiò disegno e pittura con Rossi, prima di approdare all’Accademia di Venezia, nella classe di Virgilio Guidi.
Nel corso degli anni venti e trenta del secolo scorso la città fu viva dal punto di vista artistico, si susseguirono mostre di autori quasi tutti di formazione accademica, i più anziani legati al gusto tardo ottocentesco ancora dominante, i più giovani orientati invece alle novità giunte a Venezia con l’insegnamento di Guidi e Saetti, tutti comunque ben consapevoli dei linguaggi che usavano.
La mostra che verrà inaugurata alla Galleria Sagittaria, sabato 16 febbraio 2013 alle ore 18.30, vuole esplorare questo periodo - che fu quello della formazione di Pizzinato - presentando oltre cinquanta opere di una ventina di artisti attivi allora a Pordenone, gli stessi di cui Pizzinato vide certamente le mostre, essendo anche amico di alcuni di essi.
Verranno così esposte opere di Piero Bottos, Franco Brunetta, Vittore Antonio Cargnel, Duilio Corompai, Augusto Culòs, Luigi De Paoli, Federico De Rocco, Tiburzio Donadon, Ado Furlan, Umberto Martina, Italo Michieli, Mario Moretti, Armando Pizzinato, Eugenio Polesello, Pio Rossi, Guseppe Scaramelli, Tullio Silvestri, Virgilio Tramontin, Luigi Vettori, Luigi Zuccheri.
Gran parte di questi nomi sono noti agli appassionati, ma difficilmente in opere degli anni trenta, se si escludono i più anziani Cargnel, De Paoli, Martina, Corompai, mentre è importante sottolineare che circa un terzo delle opere esposte sono del tutto inedite, e quindi costituiscono una vera primizia.
La mostra si presenta dunque come un’ opportunità essenziale di conoscenza e approfondimento, e sarà testimoniata da un’apposita sezione del ricco catalogo in comune – dedicato ad Armando Pizzinato - che verrà edito per l’occasione.
16
febbraio 2013
Armando Pizzinato. Il contesto pordenonese (1925 – 1940)
Dal 16 febbraio al 09 giugno 2013
arte contemporanea
Location
GALLERIA SAGITTARIA – CENTRO INIZIATIVE CULTURALI PORDENONE
Pordenone, Via Concordia Sagittaria, 7, (Pordenone)
Pordenone, Via Concordia Sagittaria, 7, (Pordenone)
Orario di apertura
Martedì > Domenica 16.00 - 19. Chiuso lunedì e i giorni 30 e 31 marzo, 1 e 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno 2013
Vernissage
16 Febbraio 2013, ore 18.30
Autore
Curatore