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Armando Tinnirello – Shaman Series
La sua indagine si concentra sulle connessioni metamorfiche tra uomo e natura, con l’obiettivo di riappropriarsi della dimensione sacra del creato e di cogliere la cifra simbolica di ogni fenomeno naturale, dalle fragorose forze del sottosuolo all’effimero microcosmo vegetale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
ARMANDO TINNIRELLO
SHAMAN SERIES
A cura di Giulia Airoldi
La mostra fa parte del circuito di
PHOTO FESTIVAL 12TH
20 APRILE – 20 GIUGNO
Le Trottoir... à la Darsena,
Piazza XXIV Maggio 1, Milano
Inaugurazione giovedì 20 aprile, ore 19.00
La mostra presenta una sintesi della ricerca di Armando Tinnirello che prosegue da alcuni
decenni con interessanti contaminazioni tra diversi mezzi espressivi. Siciliano d'origine, ma
trapiantato dapprima negli Stati Uniti e successivamente a Milano, da sempre l’artista esprime il
legame con le proprie radici che affondano in una terra viva, potente e delicata al tempo stesso.
La sua indagine si concentra sulle connessioni metamorfiche tra uomo e natura, con l’obiettivo
di riappropriarsi della dimensione sacra del creato e di cogliere la cifra simbolica di ogni
fenomeno naturale, dalle fragorose forze del sottosuolo all’effimero microcosmo vegetale.
Foglie, fiori e rami, proiettati sulle forme generose di una femminilità arcaica, diventano
tutt’uno con l’epidermide e ne suggeriscono il profumo, la consistenza, le funzioni vitali, la
fertilità. Poiché nel suo corpo è contenuto il germe di ogni manifestazione, la donna diventa agli
occhi dell’uomo il primo e fondamentale strumento di conoscenza della realtà fenomenica,
l’emblema della tellus mater, come le steatopigie delle epoche preistoriche. “T'amo come la
pianta che non fiorisce e reca dentro di sè, nascosta, la luce di quei fiori”, così Pablo Neruda
contemplava il corpo della propria donna, fino ad assumerne il mistero. I cicli fotografici portano
al presente una memoria antica, ma allo stesso tempo riflettono l’attualità del pensiero
scientifico, con i nuovi paradigmi della sperimentazione genetica e dell’ibridazione tecnologica.
Attraverso la concertazione di diversi strumenti, infatti, è possibile rappresentare il passaggio
dalla forma umana a quella vegetale e immedesimarsi in un processo di trasformazione organica,
di cui l’artista è spettatore e artefice allo stesso tempo, riassumendo nella sua figura un duplice
approccio: da un lato quello intuitivo e sintetico della magia e dall’altro quello analitico e
sperimentale della scienza. Nelle recenti Shaman Series, l’indagine fotografica si spinge verso
l’identificazione di un volto ripulito da ogni connotazione di genere e di epoca, una maschera
decontestualizzata che purtuttavia restituisce la portata intima della partecipazione al mondo
naturale. Gli inconsueti copricapo vegetali sono magici stratagemmi che permettono allo
sciamano di riconnettersi al regno degli animali, dei venti e delle foreste, a una dimensione
assoluta da cui è possibile cogliere la quintessenza di ogni stagione, con il suo contributo di
forme e colori, e presentire il suo trascorrere verso la successiva.
Giulia Airoldi
SHAMAN SERIES
A cura di Giulia Airoldi
La mostra fa parte del circuito di
PHOTO FESTIVAL 12TH
20 APRILE – 20 GIUGNO
Le Trottoir... à la Darsena,
Piazza XXIV Maggio 1, Milano
Inaugurazione giovedì 20 aprile, ore 19.00
La mostra presenta una sintesi della ricerca di Armando Tinnirello che prosegue da alcuni
decenni con interessanti contaminazioni tra diversi mezzi espressivi. Siciliano d'origine, ma
trapiantato dapprima negli Stati Uniti e successivamente a Milano, da sempre l’artista esprime il
legame con le proprie radici che affondano in una terra viva, potente e delicata al tempo stesso.
La sua indagine si concentra sulle connessioni metamorfiche tra uomo e natura, con l’obiettivo
di riappropriarsi della dimensione sacra del creato e di cogliere la cifra simbolica di ogni
fenomeno naturale, dalle fragorose forze del sottosuolo all’effimero microcosmo vegetale.
Foglie, fiori e rami, proiettati sulle forme generose di una femminilità arcaica, diventano
tutt’uno con l’epidermide e ne suggeriscono il profumo, la consistenza, le funzioni vitali, la
fertilità. Poiché nel suo corpo è contenuto il germe di ogni manifestazione, la donna diventa agli
occhi dell’uomo il primo e fondamentale strumento di conoscenza della realtà fenomenica,
l’emblema della tellus mater, come le steatopigie delle epoche preistoriche. “T'amo come la
pianta che non fiorisce e reca dentro di sè, nascosta, la luce di quei fiori”, così Pablo Neruda
contemplava il corpo della propria donna, fino ad assumerne il mistero. I cicli fotografici portano
al presente una memoria antica, ma allo stesso tempo riflettono l’attualità del pensiero
scientifico, con i nuovi paradigmi della sperimentazione genetica e dell’ibridazione tecnologica.
Attraverso la concertazione di diversi strumenti, infatti, è possibile rappresentare il passaggio
dalla forma umana a quella vegetale e immedesimarsi in un processo di trasformazione organica,
di cui l’artista è spettatore e artefice allo stesso tempo, riassumendo nella sua figura un duplice
approccio: da un lato quello intuitivo e sintetico della magia e dall’altro quello analitico e
sperimentale della scienza. Nelle recenti Shaman Series, l’indagine fotografica si spinge verso
l’identificazione di un volto ripulito da ogni connotazione di genere e di epoca, una maschera
decontestualizzata che purtuttavia restituisce la portata intima della partecipazione al mondo
naturale. Gli inconsueti copricapo vegetali sono magici stratagemmi che permettono allo
sciamano di riconnettersi al regno degli animali, dei venti e delle foreste, a una dimensione
assoluta da cui è possibile cogliere la quintessenza di ogni stagione, con il suo contributo di
forme e colori, e presentire il suo trascorrere verso la successiva.
Giulia Airoldi
20
aprile 2017
Armando Tinnirello – Shaman Series
Dal 20 aprile al 20 giugno 2017
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
LE TROTTOIR
Milano, Piazza XXIV Maggio, 1, (Milano)
Milano, Piazza XXIV Maggio, 1, (Milano)
Vernissage
20 Aprile 2017, h 19
Autore
Curatore