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Armin Linke – Immaginario nucleare
Un progetto che vuole raccontare attraverso lo sguardo dell’arte e della scrittura il passato e il presente del nucleare italiano, la sua vicenda umana e scientifica, le suggestioni dei suoi luoghi, le sue contraddizioni.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Immaginario Nucleare è un progetto che vuole raccontare attraverso lo sguardo
dell'arte e della scrittura il passato e il presente del nucleare italiano, la sua
vicenda umana e scientifica, le suggestioni dei suoi luoghi, le sue
contraddizioni. A cura di Bartolomeo Pietromarchi, si articola in una
pubblicazione e in una mostra che vedono il fotografo Armin Linke e lo scrittore
Tommaso Pincio interpreti di un viaggio nell'immaginario culturale legato al
nucleare in Italia.
La mostra, dopo la prima tappa a Roma lo scorso anno, ha luogo a Latina, a
Palazzo M, dal 20 maggio al 20 giugno 2009 ed è realizzata da SOGIN, in
collaborazione con la PARC (Direzione generale per la qualità e la tutela del
paesaggio, l'architettura e l'arte contemporanea) del Ministero per il Beni e le
Attività Culturali, l'Istituto Nazionale per la Grafica, il MAXXI, Museo Nazionale
delle Arti del XXI secolo, l'Archivio Storico ENI e ha i patrocini del Ministero dello
Sviluppo Economico, della Provincia di Latina e del Comune di Latina.
Latina, dopo il grande successo avuto a Roma, è la prima tappa di un percorso
che la mostra farà nei più importanti luoghi del nucleare italiano.
A Latina su iniziativa di Enrico Mattei, l'ENI realizzò in solo quattro anni la prima
centrale nucleare in Italia che entrò in funzione alla fine del 1962 ed in quel
momento era l'impianto più potente in Europa.
Immaginario Nucleare, accompagnato da un libro pubblicato dalla casa editrice
inglese Pocko Editions, intende restituire voce e immagine ad una vicenda,
quella dell'energia atomica in Italia, che si è interrotta improvvisamente proprio
vent'anni fa. Due gli eventi decisivi che hanno impresso una drastica svolta alla
possibilità dell'utilizzo pacifico del nucleare nel nostro paese: nel 1986
l'incidente di Chernobyl, con le sue tragiche conseguenze e l'anno successivo il
referendum che sancì la chiusura definitiva delle centrali in funzione in Italia e la
rinuncia ad ogni ulteriore investimento pubblico o privato nel settore.
Immaginario Nucleare oscilla tra le suggestioni del passato e del presente
raccontato dallo sguardo di uno dei più interessanti fotografi italiani. L'artista,
recuperando la tecnica della fotografia tridimensionale molto in voga negli anni
Sessanta, ha realizzato un percorso per immagini dei siti del nucleare in Italia.
Armin Linke costruisce un suggestivo percorso in cui le fotografie, che vanno
guardate con appositi occhiali, restituiscono una visione atemporale dei luoghi,
dando vita ad una sorta di "archeologia del futuro".
Accanto alle fotografie, un video realizzato in collaborazione con Renato Rinaldi,
presenta immagini senza narrazione, una specie di pittura tridimensionale in
movimento di paesaggi e interni.
Il testo di Tommaso Pincio ci guida nella storia italiana e nelle paure generate
nell'immaginario collettivo dalla tecnologia nucleare: attraverso riferimenti alla
storia recente, al cinema, alla letteratura di fantascienza, l'autore ripercorre
l'evoluzione dell'immaginario catastrofista. Un percorso nella storia della cultura
visiva italiana nell'epoca nucleare.
BIOGRAFIE
Armin Linke
Nato nel 1966 l'artista tedesco vive e lavora a Milano.
Linke utilizza il film e la fotografia per documentare i fenomeni di
globalizzazione, i cambiamenti dei paesaggi contemporanei e le conseguenze
sociali e politiche che ne derivano. Le sue immagini investigano e documentano
la trasformazione dei territori contemporanei e il loro effetto sulla percezione
dello spazio.
Come fotografo e filmaker sta lavorando a un archivio in crescita progressiva
sulle diverse attività umane e sui nuovi paesaggi naturali e artificiali. Ha
partecipato a numerose mostre personali e collettive in Italia e all'estero tra cui
la Biennale di Venezia, la Biennale di San Paolo, al Centre Georges Pompidou di
Parigi, alla Tate Modern di Londra, al Kunstwerke di Berlino, al P.S.1 di New
York.
Tommaso Pincio
TOMMASO PINCIO è lo pseudonimo di uno scrittore italiano nato a Roma.
Ha esordito come romanziere nel 1999 con M., una sorta di rivisitazione
letteraria del film Blade Runner ambientata in una Berlino immaginaria del 1969.
Successivamente ha pubblicato per Fanucci Lo spazio sfinito (2000) e Un amore
dell'altro mondo (Einaudi 2002), un libro che ha diviso ha critica letteraria e con il
quale l'autore ha acquistato una certa noterietà. Vi si narra la vita di Kurt Cobain,
leader del gruppo rock Nirvana, attraverso lo sguardo di un suo amico
immaginario.
Il suo romanzo più recente è La ragazza che non era lei (Einaudi 2005), dove si
tenta di tracciare un bilancio su ciò che è andato perduto e ciò che è rimasto dei
sogni di amore e libertà degli anni sessanta. È invece del 2006 Gli alieni
un'indagine su come l'ipotesi dell'esistenza di civiltà extraterrestri sia diventata
uno dei grandi miti dell'era moderna.
dell'arte e della scrittura il passato e il presente del nucleare italiano, la sua
vicenda umana e scientifica, le suggestioni dei suoi luoghi, le sue
contraddizioni. A cura di Bartolomeo Pietromarchi, si articola in una
pubblicazione e in una mostra che vedono il fotografo Armin Linke e lo scrittore
Tommaso Pincio interpreti di un viaggio nell'immaginario culturale legato al
nucleare in Italia.
La mostra, dopo la prima tappa a Roma lo scorso anno, ha luogo a Latina, a
Palazzo M, dal 20 maggio al 20 giugno 2009 ed è realizzata da SOGIN, in
collaborazione con la PARC (Direzione generale per la qualità e la tutela del
paesaggio, l'architettura e l'arte contemporanea) del Ministero per il Beni e le
Attività Culturali, l'Istituto Nazionale per la Grafica, il MAXXI, Museo Nazionale
delle Arti del XXI secolo, l'Archivio Storico ENI e ha i patrocini del Ministero dello
Sviluppo Economico, della Provincia di Latina e del Comune di Latina.
Latina, dopo il grande successo avuto a Roma, è la prima tappa di un percorso
che la mostra farà nei più importanti luoghi del nucleare italiano.
A Latina su iniziativa di Enrico Mattei, l'ENI realizzò in solo quattro anni la prima
centrale nucleare in Italia che entrò in funzione alla fine del 1962 ed in quel
momento era l'impianto più potente in Europa.
Immaginario Nucleare, accompagnato da un libro pubblicato dalla casa editrice
inglese Pocko Editions, intende restituire voce e immagine ad una vicenda,
quella dell'energia atomica in Italia, che si è interrotta improvvisamente proprio
vent'anni fa. Due gli eventi decisivi che hanno impresso una drastica svolta alla
possibilità dell'utilizzo pacifico del nucleare nel nostro paese: nel 1986
l'incidente di Chernobyl, con le sue tragiche conseguenze e l'anno successivo il
referendum che sancì la chiusura definitiva delle centrali in funzione in Italia e la
rinuncia ad ogni ulteriore investimento pubblico o privato nel settore.
Immaginario Nucleare oscilla tra le suggestioni del passato e del presente
raccontato dallo sguardo di uno dei più interessanti fotografi italiani. L'artista,
recuperando la tecnica della fotografia tridimensionale molto in voga negli anni
Sessanta, ha realizzato un percorso per immagini dei siti del nucleare in Italia.
Armin Linke costruisce un suggestivo percorso in cui le fotografie, che vanno
guardate con appositi occhiali, restituiscono una visione atemporale dei luoghi,
dando vita ad una sorta di "archeologia del futuro".
Accanto alle fotografie, un video realizzato in collaborazione con Renato Rinaldi,
presenta immagini senza narrazione, una specie di pittura tridimensionale in
movimento di paesaggi e interni.
Il testo di Tommaso Pincio ci guida nella storia italiana e nelle paure generate
nell'immaginario collettivo dalla tecnologia nucleare: attraverso riferimenti alla
storia recente, al cinema, alla letteratura di fantascienza, l'autore ripercorre
l'evoluzione dell'immaginario catastrofista. Un percorso nella storia della cultura
visiva italiana nell'epoca nucleare.
BIOGRAFIE
Armin Linke
Nato nel 1966 l'artista tedesco vive e lavora a Milano.
Linke utilizza il film e la fotografia per documentare i fenomeni di
globalizzazione, i cambiamenti dei paesaggi contemporanei e le conseguenze
sociali e politiche che ne derivano. Le sue immagini investigano e documentano
la trasformazione dei territori contemporanei e il loro effetto sulla percezione
dello spazio.
Come fotografo e filmaker sta lavorando a un archivio in crescita progressiva
sulle diverse attività umane e sui nuovi paesaggi naturali e artificiali. Ha
partecipato a numerose mostre personali e collettive in Italia e all'estero tra cui
la Biennale di Venezia, la Biennale di San Paolo, al Centre Georges Pompidou di
Parigi, alla Tate Modern di Londra, al Kunstwerke di Berlino, al P.S.1 di New
York.
Tommaso Pincio
TOMMASO PINCIO è lo pseudonimo di uno scrittore italiano nato a Roma.
Ha esordito come romanziere nel 1999 con M., una sorta di rivisitazione
letteraria del film Blade Runner ambientata in una Berlino immaginaria del 1969.
Successivamente ha pubblicato per Fanucci Lo spazio sfinito (2000) e Un amore
dell'altro mondo (Einaudi 2002), un libro che ha diviso ha critica letteraria e con il
quale l'autore ha acquistato una certa noterietà. Vi si narra la vita di Kurt Cobain,
leader del gruppo rock Nirvana, attraverso lo sguardo di un suo amico
immaginario.
Il suo romanzo più recente è La ragazza che non era lei (Einaudi 2005), dove si
tenta di tracciare un bilancio su ciò che è andato perduto e ciò che è rimasto dei
sogni di amore e libertà degli anni sessanta. È invece del 2006 Gli alieni
un'indagine su come l'ipotesi dell'esistenza di civiltà extraterrestri sia diventata
uno dei grandi miti dell'era moderna.
19
maggio 2009
Armin Linke – Immaginario nucleare
Dal 19 maggio al 20 giugno 2009
arte contemporanea
Location
PALAZZO M
Latina, Corso Della Repubblica, (Latina)
Latina, Corso Della Repubblica, (Latina)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00 sabato e domenica, dalle 17.30 al 20.00
Vernissage
19 Maggio 2009, ore 18.30
Editore
POCKO
Ufficio stampa
MARIA BONMASSAR
Ufficio stampa
NOVELLA MIRRI
Autore
Curatore