Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Arseny Zhilyaev – M.I.R.: Una matta, matta, matta corsa
Il ciclo di progetti recenti di Arseny Zhilyaev ruota attorno all’istituzione del museo, proposta come un sismografo capace di registrare e raccontare processi, sviluppi ed accadimenti della società attuale. L’obiettivo ultimo dell’artista è un revisionismo del patrimonio di museologia sovietica.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La galleria CANEPANERI è lieta di presentare la prima personale in Italia di Arseny Zhilyaev (1984, Voronezh, Russia), artista il cui lavoro è incentrato su tematiche politiche e sociali di grande attualità nella Russia contemporanea. In quanto attivista politico e membro del Movimento Socialista Russo è stato coinvolto in intensi dibattiti su diverse problematiche sociali.
Il ciclo di progetti recenti di Arseny Zhilyaev ruota attorno all’istituzione del museo, proposta come un sismografo capace di registrare e raccontare processi, sviluppi ed accadimenti della società attuale. L’obiettivo ultimo dell’artista è un revisionismo del patrimonio di museologia sovietica. Nel museo è possibile ripercorrere la storia del passato ma anche costruire un ipotetico futuro, coinvolgendo la collettività in una riflessione artistica, storica e pedagogica.
Per la prima mostra di questo progetto intitolato “M.I.R”, tenuta alla Kadist Art Foundation di Parigi nel 2014, l’artista ha creato un museo di storia russa contemporanea anti utopico. Per questo progetto l’artista è stato ispirato da A. Fedorov-Davydov, storico d’arte russo che ha decostruito la centralità dell’oggetto museologico focalizzandosi sulla descrizione dei processi sociali.
La parola “Mir” in russo significa sia “Pace” che “Mondo”, stando quindi ad indicare l’universalità dell’istituzione museale ed il suo ruolo di centralità didattica a livello sociale. Anche in questo caso l’oggetto perde l’importanza, mentre cio’ che veramente rileva è lo spettatore. In quest’opera l’artista presuppone un parallelismo tra la situazione politica russa ed il campo dell’arte contemporanea, criticando le ambizioni dell’arte politica e il suo coinvolgimento nel mercato dell’arte.
Così, in questo museo fittizio, Vladimir Putin, presidente della Russia, diviene modello di performance artistiche: l’artista cerca cosi’ di criticare ironicamente la volontà ossessiva dell’arte contemporanea di voler rendere possibili i cambiamenti sociali.
Il proseguimento del progetto “M.I.R” ha avuto luogo alla Kadist Art Foundation di San Francisco sempre nel 2014 ed in seguito a New York come parte del progetto curatoriale di Boris Groys “The Specters of Communism“ presso e-flux.
L’ulteriore sviluppo del progetto prenderà vita a Milano a partire dal 9 giugno 2015, presso la galleria Canepaneri. La versione italiana del museo immaginario di storia Russa sarà rappresentato da una personale di Vladimir Putin con una nuova serie di performance concentrate sulla sua relazione con il leader Italiano Silvio Berlusconi. I due subiranno un confronto e si esibiranno come performer da un punto di vista artistico così come lo sono nel campo politico. Due figure unite da un tale esibizionismo e protagonismo che ha portato ad un radicale cambiamento del modo di concepire la politica internazionale.
Il titolo della mostra “Una matta, matta, matta corsa” è tratto da una commedia cult italo-sovietica dei primi anni ‘70, periodo in cui il leader russo Vladimir Putin ha trascorso la sua gioventù proprio nella città in cui è ambientato il film.
Nel CV di Arseny Zhilyaev si segnalano: bi-personale “Future Histories” come evento collaterale alla Biennale di Venezia (2015), le mostre personali “M.I.R: Polite Guests from the Future” alla Kadist Art Foundation di San Francisco (2014), “M.I.R: New paths to the objects” alla Kadist Art Foundation di Parigi (2014) e "Museum of Proletarian Culture. The Industrialization of Bohemia" presso la Tretyakov State Gallery di Mosca (2012). Tra le principali collettive si segnalano “Rare Earth” al TBA 21 di Vienna (2015), “Disobedience Archive (The Republic)” al Castello di Rivoli (2013), “History lesson” al Palais de Tokyo di Parigi (2010) e “Modernikon, Contemporary Art from Russia” alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (2010).
Tra i prossimi eventi si segnalano la partecipazione alla Biennale di Lione ed un artist talk alla Whitechapel Gallery di Londra.
Il ciclo di progetti recenti di Arseny Zhilyaev ruota attorno all’istituzione del museo, proposta come un sismografo capace di registrare e raccontare processi, sviluppi ed accadimenti della società attuale. L’obiettivo ultimo dell’artista è un revisionismo del patrimonio di museologia sovietica. Nel museo è possibile ripercorrere la storia del passato ma anche costruire un ipotetico futuro, coinvolgendo la collettività in una riflessione artistica, storica e pedagogica.
Per la prima mostra di questo progetto intitolato “M.I.R”, tenuta alla Kadist Art Foundation di Parigi nel 2014, l’artista ha creato un museo di storia russa contemporanea anti utopico. Per questo progetto l’artista è stato ispirato da A. Fedorov-Davydov, storico d’arte russo che ha decostruito la centralità dell’oggetto museologico focalizzandosi sulla descrizione dei processi sociali.
La parola “Mir” in russo significa sia “Pace” che “Mondo”, stando quindi ad indicare l’universalità dell’istituzione museale ed il suo ruolo di centralità didattica a livello sociale. Anche in questo caso l’oggetto perde l’importanza, mentre cio’ che veramente rileva è lo spettatore. In quest’opera l’artista presuppone un parallelismo tra la situazione politica russa ed il campo dell’arte contemporanea, criticando le ambizioni dell’arte politica e il suo coinvolgimento nel mercato dell’arte.
Così, in questo museo fittizio, Vladimir Putin, presidente della Russia, diviene modello di performance artistiche: l’artista cerca cosi’ di criticare ironicamente la volontà ossessiva dell’arte contemporanea di voler rendere possibili i cambiamenti sociali.
Il proseguimento del progetto “M.I.R” ha avuto luogo alla Kadist Art Foundation di San Francisco sempre nel 2014 ed in seguito a New York come parte del progetto curatoriale di Boris Groys “The Specters of Communism“ presso e-flux.
L’ulteriore sviluppo del progetto prenderà vita a Milano a partire dal 9 giugno 2015, presso la galleria Canepaneri. La versione italiana del museo immaginario di storia Russa sarà rappresentato da una personale di Vladimir Putin con una nuova serie di performance concentrate sulla sua relazione con il leader Italiano Silvio Berlusconi. I due subiranno un confronto e si esibiranno come performer da un punto di vista artistico così come lo sono nel campo politico. Due figure unite da un tale esibizionismo e protagonismo che ha portato ad un radicale cambiamento del modo di concepire la politica internazionale.
Il titolo della mostra “Una matta, matta, matta corsa” è tratto da una commedia cult italo-sovietica dei primi anni ‘70, periodo in cui il leader russo Vladimir Putin ha trascorso la sua gioventù proprio nella città in cui è ambientato il film.
Nel CV di Arseny Zhilyaev si segnalano: bi-personale “Future Histories” come evento collaterale alla Biennale di Venezia (2015), le mostre personali “M.I.R: Polite Guests from the Future” alla Kadist Art Foundation di San Francisco (2014), “M.I.R: New paths to the objects” alla Kadist Art Foundation di Parigi (2014) e "Museum of Proletarian Culture. The Industrialization of Bohemia" presso la Tretyakov State Gallery di Mosca (2012). Tra le principali collettive si segnalano “Rare Earth” al TBA 21 di Vienna (2015), “Disobedience Archive (The Republic)” al Castello di Rivoli (2013), “History lesson” al Palais de Tokyo di Parigi (2010) e “Modernikon, Contemporary Art from Russia” alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (2010).
Tra i prossimi eventi si segnalano la partecipazione alla Biennale di Lione ed un artist talk alla Whitechapel Gallery di Londra.
09
giugno 2015
Arseny Zhilyaev – M.I.R.: Una matta, matta, matta corsa
Dal 09 giugno al 20 luglio 2015
arte contemporanea
Location
C+N Gallery CANEPANERI
Milano, Foro Buonaparte, 48, (Milano)
Milano, Foro Buonaparte, 48, (Milano)
Orario di apertura
lunedì-venerdì ore 10-14 / 14-19
sabato ore 15-18
Vernissage
9 Giugno 2015, ore 18
Autore