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Art-chitecture of change + Progetti speciali
Concepita come evento inaugurale di Isola Art Center, la mostra intende focalizzare l’attenzione sul rapporto tra pratiche artistiche e contesto urbano nel momento della costruzione della città pubblica
Comunicato stampa
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ART-CHITECTURE OF CHANGE
a cura di Marco Scotini
Massimo Bartolini, Cantieri Isola, Loris Cecchini, Alexandre da Cunha, Vincenzo De Cotiis, Brice Delarue, Paola di Bello, , Carlos Garaicoa, Alberto Garutti, Bernardo Giorgi, Gruppo A12, Isabella Inti, Deborah Ligorio, Love Difference, Francesco Jodice, out, Luca Pancrazzi, Olaf Nicolai, Marietica Potrc, Andrea Sala, Paola Salerno, Antonio Scarponi, Bert Theis, Florin Tudor e Mona Vatamanu, Ultra-Red, vedovamazzei, Italo Zuffi
Concepita come evento inaugurale di Isola Art Center, la mostra intende focalizzare l’attenzione sul rapporto tra pratiche artistiche e contesto urbano nel momento della costruzione della città pubblica. Partendo dal presupposto che non esiste una soluzione tecnica al problema urbano, ma che esistono soluzioni politiche, comunicative, linguistiche, Art-chitecture of change ha come obiettivo quello di registrare la trasformazione non solo nell’uso dello spazio ma anche nelle forme della sua rappresentazione. Non a caso il progetto nasce a partire da una esperienza concreta, tuttora in atto, che vede il quartiere Isola di Milano come questione urbana irrisolta e come piattaforma dove si contrappongono politiche pubbliche e dinamiche di trasformazione auto-organizzata.
Lo stesso spazio Isola Art Center è un tentativo di risposta a carenze progettuali efficaci, maturato lungo cinque anni e che ha visto coinvolti gruppi di artisti, associazioni di quartiere, collettivi di architetti e urbanisti quali nuovi soggetti attivi della produzione della città. Come sempre più labili si fanno i confini tra ambito intellettuale, azione politica e cultura, così anche uno spazio per l’arte non può più darsi come momento separato fuori da un tessuto urbano stratificato tra memorie, pratiche e nuove funzioni. In questo senso, Isola Art Center cerca di installarsi nel “qui e ora” della contingenza dello spazio sociale e all’interno di una moltitudine di storie plurali.
La cornice di riferimento di Art-chitecture of change è l’eterogeneità della serie di riflessioni che apre la definizione di uno spazio espositivo e le possibili relazioni che esso è in grado di innescare a varie scale di intervento: dalle proposte per il centro di arte contemporanea alle indagini e alle attività sul quartiere fino alle reti più generali con la città intera. La mostra intende proporsi come una zona aperta a molteplici prospettive, senza codici né itinerari, ma fatta di spazi concomitanti e paralleli che si sviluppano attorno ai tre temi sulla città individuati da Henri Lefebvre: attività spaziali materiali, rappresentazioni dello spazio, spazi di rappresentazione. Dunque gli artisti e gli architetti presenti in Art-chitecture of change sono chiamati a confrontarsi sul carattere performativo della produzione dello spazio piuttosto che sull’architettura come oggetto costruito.
All’interno di Art-chitecture of change coesisteranno zone a differente regime temporale e a diversa funzione: dai laboratori permanenti come Out e Wurmkos alle proiezioni e ai dibattiti; dalla presentazione di analisi fotografiche e di mappe micropolitiche alla esposizione di proposte progettuali e di modelli a carattere visionario. Architetture d’emergenza, usi temporanei dei vuoti urbani, indagini audio dello spazio, oggetti di design do it yourself, maquette a scala di habitat sono alcuni frammenti di un discorso più ampio che Art-chitecture of change propone come strumento privilegiato di lettura e d’intervento della e nella città post-fordista.
Progetti speciali:
-Stazione Isola
Si presenta la prima fase di lavoro per una guida turistica dell'Isola e per una radiotrasmissione. Il progetto nasce dal desiderio di studiare il territorio dell'isola, di raccontare le parti nascoste del quartiere, d'indagare questa realtà costruendo itinerari personali relative a realtà presenti nel quartiere, riflettere sulla multiculturalità, seguire la coabitazione di realtà diverse, descrivere le situazioni utilizzando metodologie disparate attingendo ad archivi sonori, visivi e scritti.
a cura di Katia Anguelova e Stefano Boccalini
in collaborazione con il Laboratorio del Centro per l’Arte che per l’occasione presenterà dei lavori video di Alek O, Elenia Depedro, Giovanni Ficetola, Matteo Rubbi, Santo&Matteo ideati partendo dalla parola ISOLA.
-kkk di Alessandro Ceresoli
Negli spazi della Stecca sarà presentato il progetto di Alessandro Ceresoli: “King Kong Park”. Uno spazio scultoreo in continua trasformazione, un’operazione processuale condizionata dagli spazi che lo ospitano, che cresce e cambia il suo aspetto, arricchendosi e diventando sempre più complesso. Una trasposizione esterna di qualità interne, dove portare suggestioni e prenderne delle altre, dove trovano spazio impressioni fantastiche e immaginarie.
www.infokkk.net
a cura di Alessandra Poggianti
-Fox Trot
un progetto site specific di Emre Huner, Stefano Mai, Jonatah Manno, Fabrizio Tropeano: quattro giovani artisti si confrontano con lo spazio de La Stecca con quattro progetti diversi uniti da sensibilità comuni: dalla stratificazione e l’accumulo dell’immagine alla relazione quasi mimetica con lo spazio, dalla presenza oggettuale alla rappresentazione intesa come esplorazione del luogo.
a cura di Alessandra Poggianti
-Wurmkosbau
Wurmkos presenta un’installazione che prelude all’avvio di una presenza costante del gruppo al Centro per l’Arte in forma di laboratorio aperto. L’opera è un work in progress, nel quale si aprono nuove relazioni umane che sono la base su cui si sedimentano le forme, derivate dalla giustapposizione e contemporaneamente dall’intreccio di molte mani a formare un’immagine unica ma non univoca. L’installazione, che occupa lo spazio nel quale si costruirà e agirà il laboratorio, è costituita dalle maquette dell’oggetto laboratorio e da disegni, grandi e piccoli, e immagini e testi sospesi. L’insieme, nel rappresentare l’idea di come si procederà quando il laboratorio sarà attivo, ne anticipa modalità e materiali. Il titolo, una citazione esplicita di Schwitters, contiene tutti i significati della parola tedesca bau: costruzione, struttura, ma anche scenario. Un titolo programmatico, come in molti dei più recenti lavori del gruppo.
a cura di Simona Bordone
Eventi
Venerdi 8 aprile, dalle 18 in poi:
- ore 18-19 Steve Piccolo presenta il progetto musicale Fanfara Isolata
con Matteo Pennese (tromba 1) e Diego Ruvinati (tromba 2)
- ore 18.15 Bert Theis insieme al Laboratorio e a Legambiente-Compagnia del Parco pianta
nuovamente una palma clandestina nel giardino di via Confalonieri
- ore 19.00 Taglio del nastro e apertura al pubblico della mostra
in presenza dei rappresentanti delle associazioni del quartiere Isola e di
Daniela Benelli, assessora alla cultura della Provincia di Milano
Domenica 10 aprile, ore 18: “Vuoti pubblici?”
Incontro con Sandro Balducci, Stefano Boeri, Michelangelo Pistoletto, Marco Scotini.
Iniziativa promossa da Isola dell’arte in collaborazione con Cantieri Isola
Lunedì 11 aprile, ore 18.30:
“dagli anni ’80 in poi: il mondo dell’arte contemporanea in Italia”
Presentazione del libro di Giulio Ciavoliello con Lea Vergine e Mario Airó
a cura di Marco Scotini
Massimo Bartolini, Cantieri Isola, Loris Cecchini, Alexandre da Cunha, Vincenzo De Cotiis, Brice Delarue, Paola di Bello, , Carlos Garaicoa, Alberto Garutti, Bernardo Giorgi, Gruppo A12, Isabella Inti, Deborah Ligorio, Love Difference, Francesco Jodice, out, Luca Pancrazzi, Olaf Nicolai, Marietica Potrc, Andrea Sala, Paola Salerno, Antonio Scarponi, Bert Theis, Florin Tudor e Mona Vatamanu, Ultra-Red, vedovamazzei, Italo Zuffi
Concepita come evento inaugurale di Isola Art Center, la mostra intende focalizzare l’attenzione sul rapporto tra pratiche artistiche e contesto urbano nel momento della costruzione della città pubblica. Partendo dal presupposto che non esiste una soluzione tecnica al problema urbano, ma che esistono soluzioni politiche, comunicative, linguistiche, Art-chitecture of change ha come obiettivo quello di registrare la trasformazione non solo nell’uso dello spazio ma anche nelle forme della sua rappresentazione. Non a caso il progetto nasce a partire da una esperienza concreta, tuttora in atto, che vede il quartiere Isola di Milano come questione urbana irrisolta e come piattaforma dove si contrappongono politiche pubbliche e dinamiche di trasformazione auto-organizzata.
Lo stesso spazio Isola Art Center è un tentativo di risposta a carenze progettuali efficaci, maturato lungo cinque anni e che ha visto coinvolti gruppi di artisti, associazioni di quartiere, collettivi di architetti e urbanisti quali nuovi soggetti attivi della produzione della città. Come sempre più labili si fanno i confini tra ambito intellettuale, azione politica e cultura, così anche uno spazio per l’arte non può più darsi come momento separato fuori da un tessuto urbano stratificato tra memorie, pratiche e nuove funzioni. In questo senso, Isola Art Center cerca di installarsi nel “qui e ora” della contingenza dello spazio sociale e all’interno di una moltitudine di storie plurali.
La cornice di riferimento di Art-chitecture of change è l’eterogeneità della serie di riflessioni che apre la definizione di uno spazio espositivo e le possibili relazioni che esso è in grado di innescare a varie scale di intervento: dalle proposte per il centro di arte contemporanea alle indagini e alle attività sul quartiere fino alle reti più generali con la città intera. La mostra intende proporsi come una zona aperta a molteplici prospettive, senza codici né itinerari, ma fatta di spazi concomitanti e paralleli che si sviluppano attorno ai tre temi sulla città individuati da Henri Lefebvre: attività spaziali materiali, rappresentazioni dello spazio, spazi di rappresentazione. Dunque gli artisti e gli architetti presenti in Art-chitecture of change sono chiamati a confrontarsi sul carattere performativo della produzione dello spazio piuttosto che sull’architettura come oggetto costruito.
All’interno di Art-chitecture of change coesisteranno zone a differente regime temporale e a diversa funzione: dai laboratori permanenti come Out e Wurmkos alle proiezioni e ai dibattiti; dalla presentazione di analisi fotografiche e di mappe micropolitiche alla esposizione di proposte progettuali e di modelli a carattere visionario. Architetture d’emergenza, usi temporanei dei vuoti urbani, indagini audio dello spazio, oggetti di design do it yourself, maquette a scala di habitat sono alcuni frammenti di un discorso più ampio che Art-chitecture of change propone come strumento privilegiato di lettura e d’intervento della e nella città post-fordista.
Progetti speciali:
-Stazione Isola
Si presenta la prima fase di lavoro per una guida turistica dell'Isola e per una radiotrasmissione. Il progetto nasce dal desiderio di studiare il territorio dell'isola, di raccontare le parti nascoste del quartiere, d'indagare questa realtà costruendo itinerari personali relative a realtà presenti nel quartiere, riflettere sulla multiculturalità, seguire la coabitazione di realtà diverse, descrivere le situazioni utilizzando metodologie disparate attingendo ad archivi sonori, visivi e scritti.
a cura di Katia Anguelova e Stefano Boccalini
in collaborazione con il Laboratorio del Centro per l’Arte che per l’occasione presenterà dei lavori video di Alek O, Elenia Depedro, Giovanni Ficetola, Matteo Rubbi, Santo&Matteo ideati partendo dalla parola ISOLA.
-kkk di Alessandro Ceresoli
Negli spazi della Stecca sarà presentato il progetto di Alessandro Ceresoli: “King Kong Park”. Uno spazio scultoreo in continua trasformazione, un’operazione processuale condizionata dagli spazi che lo ospitano, che cresce e cambia il suo aspetto, arricchendosi e diventando sempre più complesso. Una trasposizione esterna di qualità interne, dove portare suggestioni e prenderne delle altre, dove trovano spazio impressioni fantastiche e immaginarie.
www.infokkk.net
a cura di Alessandra Poggianti
-Fox Trot
un progetto site specific di Emre Huner, Stefano Mai, Jonatah Manno, Fabrizio Tropeano: quattro giovani artisti si confrontano con lo spazio de La Stecca con quattro progetti diversi uniti da sensibilità comuni: dalla stratificazione e l’accumulo dell’immagine alla relazione quasi mimetica con lo spazio, dalla presenza oggettuale alla rappresentazione intesa come esplorazione del luogo.
a cura di Alessandra Poggianti
-Wurmkosbau
Wurmkos presenta un’installazione che prelude all’avvio di una presenza costante del gruppo al Centro per l’Arte in forma di laboratorio aperto. L’opera è un work in progress, nel quale si aprono nuove relazioni umane che sono la base su cui si sedimentano le forme, derivate dalla giustapposizione e contemporaneamente dall’intreccio di molte mani a formare un’immagine unica ma non univoca. L’installazione, che occupa lo spazio nel quale si costruirà e agirà il laboratorio, è costituita dalle maquette dell’oggetto laboratorio e da disegni, grandi e piccoli, e immagini e testi sospesi. L’insieme, nel rappresentare l’idea di come si procederà quando il laboratorio sarà attivo, ne anticipa modalità e materiali. Il titolo, una citazione esplicita di Schwitters, contiene tutti i significati della parola tedesca bau: costruzione, struttura, ma anche scenario. Un titolo programmatico, come in molti dei più recenti lavori del gruppo.
a cura di Simona Bordone
Eventi
Venerdi 8 aprile, dalle 18 in poi:
- ore 18-19 Steve Piccolo presenta il progetto musicale Fanfara Isolata
con Matteo Pennese (tromba 1) e Diego Ruvinati (tromba 2)
- ore 18.15 Bert Theis insieme al Laboratorio e a Legambiente-Compagnia del Parco pianta
nuovamente una palma clandestina nel giardino di via Confalonieri
- ore 19.00 Taglio del nastro e apertura al pubblico della mostra
in presenza dei rappresentanti delle associazioni del quartiere Isola e di
Daniela Benelli, assessora alla cultura della Provincia di Milano
Domenica 10 aprile, ore 18: “Vuoti pubblici?”
Incontro con Sandro Balducci, Stefano Boeri, Michelangelo Pistoletto, Marco Scotini.
Iniziativa promossa da Isola dell’arte in collaborazione con Cantieri Isola
Lunedì 11 aprile, ore 18.30:
“dagli anni ’80 in poi: il mondo dell’arte contemporanea in Italia”
Presentazione del libro di Giulio Ciavoliello con Lea Vergine e Mario Airó
08
aprile 2005
Art-chitecture of change + Progetti speciali
Dall'otto al 18 aprile 2005
architettura
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
ISOLA ART CENTER
Milano, Via Federico Confalonieri, 10, (Milano)
Milano, Via Federico Confalonieri, 10, (Milano)
Vernissage
8 Aprile 2005, ore 18
Autore
Curatore