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art/tapes/22
Promosso da Maria Gloria e Giancarlo Bicocchi fra 1972 e 1976, art/tapes/22 aveva la sua sede a Firenze in via Ricasoli 22 (anche se l’operatività si allargava a tutta l’Europa e soprattutto a New York dove i galleristi Sonnabend e Castelli erano legati da un gentleman agreement con la struttura fiorentina) e frequenti erano gli spostamenti di Maria Gloria e Giancarlo, dei loro tecnici e degli artisti ospiti, nelle loro residenze di Santa Teresa a Scarlino presso Follonica e di Sant’Ippolito nelle campagne volterrane.
Comunicato stampa
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Il 26 e 27 maggio 2011 si terranno a Follonica due giornate dedicate alle origini della video arte in Toscana e al laboratorio di art/tapes/22. Promosso da Maria Gloria e Giancarlo Bicocchi fra 1972 e 1976, art/tapes/22 aveva la sua sede a Firenze in via Ricasoli 22 (anche se l’operatività si allargava a tutta l’Europa e soprattutto a New York dove i galleristi Sonnabend e Castelli erano legati da un gentleman agreement con la struttura fiorentina) e frequenti erano gli spostamenti di Maria Gloria e Giancarlo, dei loro tecnici e degli artisti ospiti, nelle loro residenze di Santa Teresa a Scarlino presso Follonica e di Sant’Ippolito nelle campagne volterrane.
Inoltre, per l’occasione, Bill Viola, uno dei più significativi e noti videoartisti a livello internazionale, che ha iniziato la sua attività proprio come direttore tecnico di art/tapes/22, ha generosamente concesso il prestito di uno dei suoi lavori recenti, Three Women (2008) che sarà allestito nel Forno San Ferdinando all’interno della ex città-fabbrica della ghisa, nel cuore della cittadina maremmana. L’edificio, destinato ad ospitare a breve il nuovo Museo del Ferro e della Ghisa, si legherà all’opera di Bill Viola, attraverso il suo implicito richiamo all’acqua, tema spesso presente nelle opere del video artista. L’installazione rimarrà visitabile fino al 5 giugno (martedì-domenica dalle 16.00 alle 19.00).
A 35 anni dalla repentina chiusura dello straordinario laboratorio che ha ospitato alcuni dei più importanti artisti contemporanei invitati a sperimentare il medium allora assolutamente ancora sconosciuto per l’Italia, le due giornate vogliono rendere omaggio ad art/ Tapes/ 22: un convegno di studi, la proiezione di un film-documentario, la presentazione di alcuni video originali prodotti dal laboratorio e un programma mirato per le scuole. Ma anche un incontro pubblico con alcuni di quanti parteciparono a questa esperienza frequentando le dimore e la quotidianità aperta della famiglia Bicocchi. Il tutto si svolgerà nella Pinacoteca Civica di Follonica.
Bill Viola, Three Women di Anna Mazzanti
Tre figure femminili, differenti età affiorano da un ambiente indefinito, “spazio immaginario” (P.Florenskij) che apre l’accesso all’invisibile.
Come l’intero ciclo Transfigurations (2007-8) di cui quest’opera fa parte, Three Women narra gesti, espressioni, forme e colori in una coreografia raffinata che, grazie allo slow motion combinato a passaggi repentini, ai riflessi dell’immancabile flusso d’acqua (altrove fuoco), da un’altissima definizione progressivamente si rarefa in una sottile dissolvenza che l’artista chiama immagini di sintesi. È questo il momento in cui l’opera video allude alla soglia “fra tenebre e celeste”, oltrepassa il dato fisico. È il momento culminante che palesa la capacità dell’artista/sciamano “di unire il vivente, istallandosi sulla soglia fra i due mondi, sostenuto dalla credenza che la pratica artistica possa creare una nuova soggettività”, quasi da neo-simbolista “che passa attraverso il laboratorio sperimentale delle nuove tecnologie”(V.Valentini).
L’immersione ed emersione dall’acqua – che ha anche determinato con il fuoco il ciclo di produzione negli spazi dell’ex-fabbrica della ghisa che accolgono l’installazione a Follonica – si fa metafora di purificazione e trasfigurazione per le tre figure. I loro sentimenti, gesti ed espressioni dilagano con l’acqua verso lo spettatore, in un moto quasi sonoro e di grande coinvolgimento, negli ambienti del Forno San Ferdinando. Questo edificio fra 1820 e ’30 accolse uno dei più moderni sistemi di produzione della ghisa in Europa, anch’esso di alta tecnologia (come di sistemi video avanzatissimi si avvale Bill Viola), poi però dismesso agli inizi del ‘900 quando l’edificio fu destinato a residenze per gli operai della ghisa: dunque stanze vissute dai protagonisti di un duro lavoro capace di trasformare i sembianti affaticati (come quelli di queste tre drammatizzate Grazie?). Tutto ciò accadeva nell’arco del XIX secolo l’epoca in cui si rintracciano, ci sembra, i riferimenti storici più calzanti per quest’opera: le esili, eleganti, sinuose figure richiamano da una parte le Tre età della vita klimtiane, dall’altra la grazia umana delle tre fanciulle del Canova, anch’esse trepidanti di sentimenti naturali e di vita che trapassa. Tornano alla mente gli illustri versi di Foscolo dedicati allo scultore dell’800, ancora validi per un maestro del nostro secolo che spesso tralascia il suono per il suo rapporto paritario con l’immagine: “sdegno il verso che suona e che non crea”.
L’installazione dell’opera di Bill Viola, già proposta a Napoli al Museo di Capodimonte, si carica quindi di curiosi e vivificanti nessi con la storia del luogo che la accoglie per quest’occasione: il Forno San Ferdinando a Follonica.
PROGRAMMA DELLE GIORNATE
Il pomeriggio del 26 maggio sarà dedicato ad un seminario di studio in Pinacoteca che prevede la partecipazione di studiosi ed esperti che sottolineeranno l’unicità e la particolarità di art/tapes/22 fra le sperimentazioni europee, italiane e toscane di quegli anni. Il laboratorio Bicocchi è stato protagonista infatti di molteplici scambi di esperienze con realtà parallele e coeve, scambi spesso realizzati con reciprocità dal passaggio nel panorama culturale espositivo toscano di preminenti artisti internazionali. Sarà al centro dell’attenzione anche un’indagine sul ruolo di Follonica nella vita del laboratorio e dei suoi componenti.
Apriranno i lavori i saluti degli assessori e rappresentanti delle istituzioni coinvolte e finanziatrici dell’iniziativa insieme a Maria Gloria Bicocchi e ad Anna Mazzanti che ha curato il progetto. Parteciperanno, tra gli altri, Valentina Valentini (studiosa di spettacolo e nuovi media, Università di Roma La Sapienza), Silvia Bordini (storico dell’arte e della video arte, Università di Roma La Sapienza), Anna Mazzanti (curatore del progetto, Università di Siena e Politecnico di Milano), Eleonora Charans (dottorando di ricerca IUAV, Venezia), Valentina Gensini (curatore del progetto didattico).
Durante l’incontro saranno presentati alcuni video realizzati da art/tapes/22 in prestito dall’ASAC (Archivio Storico della Biennale di Venezia) o direttamente dagli artisti: opere di Eleonor Antin, Giuseppe Chiari, Frank Gillette, Andy Mann, Maurizio Nannucci, Giulio Paolini, Willoughby Sharp, Bill Viola.
La sera del 26 maggio alle ore 21.15 verranno proiettati presso la sala grande della Pinacoteca l’intervista a Maria Gloria Bicocchi di Laura Cherubini, regia di Mario Gorni, realizzata per il DOCVA (Documentation Center for Visual Arts, Fabbrica del Vapore di Milano) e il film-documentario Videoarte archives realizzato da Carmine Fornari per Rai Education. Carmine Fornari sarà presente insieme a Maria Gloria Bicocchi.
Il pomeriggio del 27 maggio sarà introdotto dalle autorità locali, provinciali e regionali. Ospiterà alcuni testimoni, artisti, tecnici, colleghi e amici che parteciparono alla vita del laboratorio e condivisero il fervore che circolava negli ambienti di Giancarlo e Maria Gloria Bicocchi e nelle loro case. Infatti il laboratorio fiorentino – come racconta Maria Gloria Bicocchi nelle sue memorie di quegli anni Tra Firenze e Santa Teresa dentro le quinte dell’arte (’73/’87) art/tapes/22 pubblicate da il Cavallino di Venezia e riproposto ampliato e tradotto in inglese dal Museo UAM di Los Angeles e dalla Getty Foundation)- aveva una sorta di estensione nella permanenza degli stessi protagonisti presso la casa di Santa Teresa. Coordineranno gli interventi Valentina Valentini e Anna Mazzanti. Verranno presentati alcuni video art/tapes/22. Interverranno: Maria Gloria Bicocchi, Laura Cherubini, Raul Dominguez, Carmine Fornari, Piero Frassinelli, Maurizio Nannucci. Coordinano gli interventi Valentina Valentini e Anna Mazzanti.
Il progetto didattico permetterà di sensibilizzare i giovani delle scuole medie superiori della Provincia di Grosseto verso la conoscenza delle origini della video arte e offrirà alle classi l’occasione di un approfondimento laboratoriale su due video originali (Allan Kaprow Third routine 1974 e Duglas Davis The Florence tape: clothing, walking, lifting, learning, 1974) provenienti dal Fondo art/tapes/22 acquisito dall’Archivio Storico della Biennale di Venezia, direttamente dalla proprietaria-promotrice del laboratorio, dopo la chiusura di questo nel 1976.
La curatela dei laboratori è di Valentina Gensini in collaborazione con i 7 mediatori che guideranno i laboratori delle classi che si terranno presso la Pinacoteca di Follonica durante le mattine del 26 e 27 maggio. Per alcune classi aderenti al programma didattico biennale del progetto provinciale i workshop di Follonica sui video art/tapes/22 costituiranno l’incontro finale del percorso intrapreso con i mediatori specializzati.
Durante le due giornate sarà possibile la visione dell’installazione video di Bill Viola Three Women, 2008 (all’interno del Forno San Ferdinando) e la possibilità di visite guidate (gratuite)
Inoltre, per l’occasione, Bill Viola, uno dei più significativi e noti videoartisti a livello internazionale, che ha iniziato la sua attività proprio come direttore tecnico di art/tapes/22, ha generosamente concesso il prestito di uno dei suoi lavori recenti, Three Women (2008) che sarà allestito nel Forno San Ferdinando all’interno della ex città-fabbrica della ghisa, nel cuore della cittadina maremmana. L’edificio, destinato ad ospitare a breve il nuovo Museo del Ferro e della Ghisa, si legherà all’opera di Bill Viola, attraverso il suo implicito richiamo all’acqua, tema spesso presente nelle opere del video artista. L’installazione rimarrà visitabile fino al 5 giugno (martedì-domenica dalle 16.00 alle 19.00).
A 35 anni dalla repentina chiusura dello straordinario laboratorio che ha ospitato alcuni dei più importanti artisti contemporanei invitati a sperimentare il medium allora assolutamente ancora sconosciuto per l’Italia, le due giornate vogliono rendere omaggio ad art/ Tapes/ 22: un convegno di studi, la proiezione di un film-documentario, la presentazione di alcuni video originali prodotti dal laboratorio e un programma mirato per le scuole. Ma anche un incontro pubblico con alcuni di quanti parteciparono a questa esperienza frequentando le dimore e la quotidianità aperta della famiglia Bicocchi. Il tutto si svolgerà nella Pinacoteca Civica di Follonica.
Bill Viola, Three Women di Anna Mazzanti
Tre figure femminili, differenti età affiorano da un ambiente indefinito, “spazio immaginario” (P.Florenskij) che apre l’accesso all’invisibile.
Come l’intero ciclo Transfigurations (2007-8) di cui quest’opera fa parte, Three Women narra gesti, espressioni, forme e colori in una coreografia raffinata che, grazie allo slow motion combinato a passaggi repentini, ai riflessi dell’immancabile flusso d’acqua (altrove fuoco), da un’altissima definizione progressivamente si rarefa in una sottile dissolvenza che l’artista chiama immagini di sintesi. È questo il momento in cui l’opera video allude alla soglia “fra tenebre e celeste”, oltrepassa il dato fisico. È il momento culminante che palesa la capacità dell’artista/sciamano “di unire il vivente, istallandosi sulla soglia fra i due mondi, sostenuto dalla credenza che la pratica artistica possa creare una nuova soggettività”, quasi da neo-simbolista “che passa attraverso il laboratorio sperimentale delle nuove tecnologie”(V.Valentini).
L’immersione ed emersione dall’acqua – che ha anche determinato con il fuoco il ciclo di produzione negli spazi dell’ex-fabbrica della ghisa che accolgono l’installazione a Follonica – si fa metafora di purificazione e trasfigurazione per le tre figure. I loro sentimenti, gesti ed espressioni dilagano con l’acqua verso lo spettatore, in un moto quasi sonoro e di grande coinvolgimento, negli ambienti del Forno San Ferdinando. Questo edificio fra 1820 e ’30 accolse uno dei più moderni sistemi di produzione della ghisa in Europa, anch’esso di alta tecnologia (come di sistemi video avanzatissimi si avvale Bill Viola), poi però dismesso agli inizi del ‘900 quando l’edificio fu destinato a residenze per gli operai della ghisa: dunque stanze vissute dai protagonisti di un duro lavoro capace di trasformare i sembianti affaticati (come quelli di queste tre drammatizzate Grazie?). Tutto ciò accadeva nell’arco del XIX secolo l’epoca in cui si rintracciano, ci sembra, i riferimenti storici più calzanti per quest’opera: le esili, eleganti, sinuose figure richiamano da una parte le Tre età della vita klimtiane, dall’altra la grazia umana delle tre fanciulle del Canova, anch’esse trepidanti di sentimenti naturali e di vita che trapassa. Tornano alla mente gli illustri versi di Foscolo dedicati allo scultore dell’800, ancora validi per un maestro del nostro secolo che spesso tralascia il suono per il suo rapporto paritario con l’immagine: “sdegno il verso che suona e che non crea”.
L’installazione dell’opera di Bill Viola, già proposta a Napoli al Museo di Capodimonte, si carica quindi di curiosi e vivificanti nessi con la storia del luogo che la accoglie per quest’occasione: il Forno San Ferdinando a Follonica.
PROGRAMMA DELLE GIORNATE
Il pomeriggio del 26 maggio sarà dedicato ad un seminario di studio in Pinacoteca che prevede la partecipazione di studiosi ed esperti che sottolineeranno l’unicità e la particolarità di art/tapes/22 fra le sperimentazioni europee, italiane e toscane di quegli anni. Il laboratorio Bicocchi è stato protagonista infatti di molteplici scambi di esperienze con realtà parallele e coeve, scambi spesso realizzati con reciprocità dal passaggio nel panorama culturale espositivo toscano di preminenti artisti internazionali. Sarà al centro dell’attenzione anche un’indagine sul ruolo di Follonica nella vita del laboratorio e dei suoi componenti.
Apriranno i lavori i saluti degli assessori e rappresentanti delle istituzioni coinvolte e finanziatrici dell’iniziativa insieme a Maria Gloria Bicocchi e ad Anna Mazzanti che ha curato il progetto. Parteciperanno, tra gli altri, Valentina Valentini (studiosa di spettacolo e nuovi media, Università di Roma La Sapienza), Silvia Bordini (storico dell’arte e della video arte, Università di Roma La Sapienza), Anna Mazzanti (curatore del progetto, Università di Siena e Politecnico di Milano), Eleonora Charans (dottorando di ricerca IUAV, Venezia), Valentina Gensini (curatore del progetto didattico).
Durante l’incontro saranno presentati alcuni video realizzati da art/tapes/22 in prestito dall’ASAC (Archivio Storico della Biennale di Venezia) o direttamente dagli artisti: opere di Eleonor Antin, Giuseppe Chiari, Frank Gillette, Andy Mann, Maurizio Nannucci, Giulio Paolini, Willoughby Sharp, Bill Viola.
La sera del 26 maggio alle ore 21.15 verranno proiettati presso la sala grande della Pinacoteca l’intervista a Maria Gloria Bicocchi di Laura Cherubini, regia di Mario Gorni, realizzata per il DOCVA (Documentation Center for Visual Arts, Fabbrica del Vapore di Milano) e il film-documentario Videoarte archives realizzato da Carmine Fornari per Rai Education. Carmine Fornari sarà presente insieme a Maria Gloria Bicocchi.
Il pomeriggio del 27 maggio sarà introdotto dalle autorità locali, provinciali e regionali. Ospiterà alcuni testimoni, artisti, tecnici, colleghi e amici che parteciparono alla vita del laboratorio e condivisero il fervore che circolava negli ambienti di Giancarlo e Maria Gloria Bicocchi e nelle loro case. Infatti il laboratorio fiorentino – come racconta Maria Gloria Bicocchi nelle sue memorie di quegli anni Tra Firenze e Santa Teresa dentro le quinte dell’arte (’73/’87) art/tapes/22 pubblicate da il Cavallino di Venezia e riproposto ampliato e tradotto in inglese dal Museo UAM di Los Angeles e dalla Getty Foundation)- aveva una sorta di estensione nella permanenza degli stessi protagonisti presso la casa di Santa Teresa. Coordineranno gli interventi Valentina Valentini e Anna Mazzanti. Verranno presentati alcuni video art/tapes/22. Interverranno: Maria Gloria Bicocchi, Laura Cherubini, Raul Dominguez, Carmine Fornari, Piero Frassinelli, Maurizio Nannucci. Coordinano gli interventi Valentina Valentini e Anna Mazzanti.
Il progetto didattico permetterà di sensibilizzare i giovani delle scuole medie superiori della Provincia di Grosseto verso la conoscenza delle origini della video arte e offrirà alle classi l’occasione di un approfondimento laboratoriale su due video originali (Allan Kaprow Third routine 1974 e Duglas Davis The Florence tape: clothing, walking, lifting, learning, 1974) provenienti dal Fondo art/tapes/22 acquisito dall’Archivio Storico della Biennale di Venezia, direttamente dalla proprietaria-promotrice del laboratorio, dopo la chiusura di questo nel 1976.
La curatela dei laboratori è di Valentina Gensini in collaborazione con i 7 mediatori che guideranno i laboratori delle classi che si terranno presso la Pinacoteca di Follonica durante le mattine del 26 e 27 maggio. Per alcune classi aderenti al programma didattico biennale del progetto provinciale i workshop di Follonica sui video art/tapes/22 costituiranno l’incontro finale del percorso intrapreso con i mediatori specializzati.
Durante le due giornate sarà possibile la visione dell’installazione video di Bill Viola Three Women, 2008 (all’interno del Forno San Ferdinando) e la possibilità di visite guidate (gratuite)
26
maggio 2011
art/tapes/22
Dal 26 al 27 maggio 2011
arte contemporanea
Location
PINACOTECA CIVICA
Follonica, Piazza Del Popolo, 1, (Grosseto)
Follonica, Piazza Del Popolo, 1, (Grosseto)
Ufficio stampa
SPAINI & PARTNERS
Curatore