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Art Woman 2009: Creatività nomade
Aspetti del design contemporaneo femminile. Decima edizione della rassegna annuale che sottolinea il contributo femminile nel campo della creatività artistica
Comunicato stampa
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AW giunge quest’anno alla sua decima edizione: una storia ormai consolidata attraverso una serie di mostre che in questi ultimi nove anni è stata testimone e portavoce dell’inarrestabile successo per qualità e ampiezza della creatività femminile. Era stato preconizzato sin dalle parole iniziali del testo critico di Marina Pizzarelli, nel catalogo della I edizione di AW che apriva il nuovo Millennio: “Arte, nel Duemila, è donna”.
Ed è stato ribadito negli anni successivi, via via che la ricognizione nel variegato campo della creatività femminile si allargava dalla regione al più ampio contesto nazionale e internazionale; e che l’indagine nei territori della pittura, scultura, installazione si dilatava all’esperienza della video-arte, della fotografia, del cinema…
In tutto, fino ad oggi, si sono alternate sul palcoscenico di AW oltre un centinaio di artiste appartenenti a varie latitudini, generazioni, maturità, tendenze. Amabili Veleni, nel 2000, apriva questo esaltante percorso con una doverosa ricognizione nell’ambito regionale pugliese, selezionando una campionatura di ventuno artiste, in un vivace confronto di età e generi.
Lo sconfinamento avviene nel 2001, con Sguardi incrociati, che allargava l’orizzonte da alcune esperienze pugliesi al più ampio contesto nazionale e internazionale, con la presenza, tra le altre, della francese Nicole Gravier e dell’iraniana, premio alla Biennale di Venezia, Shirin Neshat.
Malìe plastiche, nel 2002, introduce a sorpresa l’immagine femminile vista attraverso l’opera di tre scultori “storici” del Novecento pugliese: Pino Conte, di area barese, Antonino Di Pillo, di area foggiana, Gaetano Martinez, di area salentina.
Due edizioni di AW – L’orecchio di Venere, del 2003, e Venere Vincitrice, del 2008 – si avvalgono della collaborazione di galleriste pugliesi: la “storica” Marilena Bonomo, barese, e sua figlia Valentina Bonomo, con sede espositiva a Roma, per la prima mostra; la “giovane” Dores Sacquegna, leccese, per la seconda. La proposta ha consentito un utile ed interessante confronto generazionale di scelte culturali, linee di ricerca, strategie di mercato.
Il 2004 è l’anno della fotografia, con Grandangolo, una rassegna di dodici artiste italiane che consentiva di spaziare dalla fotografia di realtà a quella di paesaggio, dal reportage di guerra alla fotografia “creativa”, fino alle stampe e manipolazioni digitali. In quella sede un omaggio speciale era riservato allo straordinario lavoro fotografica di reportage della genovese Lisetta Carmi, allora splendida ottantenne. Alla giovane artista pugliese Sara Ciraci, una delle più interessanti protagoniste della video-arte a livello internazionale, è dedicata Paesaggi virtuali del 2005.
Con Salento new-entry, del 2006, si è inteso ritornare a sondare lo stato dell’arte locale, a distanza di cinque anni dalla prima verifica, con Amabili Veleni (2000). Si è così aggiornato il panorama con 15 nuove presenze giovani e promettenti.
L’approdo al cinema è nel 2007 e Con gli occhi di lei è il titolo della mini-rassegna di cortometraggi a regia femminile che mette a confronto la nascente produzione locale con i lavori di registe italiane “storiche” e di nuova generazione.
A quest’ampia panoramica del mondo creativo delle donne si vuole aggiungere in occasione del decimo compleanno di AW, nel marzo 2009, un’indagine nei territori del design, attraverso una campionatura di artiste nel confronto di territori, generazioni, linee di ricerca.
L’obbiettivo, secondo la filosofia di AW, è sempre quello di ricercare sapienze, tendenze, aspirazioni, lingue felicemente differenti, per realizzare una fusione estetica e culturale che sia specchio del nostro tempo. Un tempo di contaminazione feconda, di creatività nomade.
E Creatività nomade. Aspetti del design contemporaneo femminile è il titolo della mostra di quest’anno, che vedrà alla ribalta una decina tra designer pugliesi e di area nazionale, negli spazi prestigiosi del castello cinquecentesco di Carlo V a Lecce.
La mostra, promossa dall’ Assessorato alla Cultura della città di Lecce, come le precedenti edizioni di AW è a cura di Marina Pizzarelli, storica dell’arte e critica d’arte, e quest’anno annovera la collaborazione della Fondazione PLART di Napoli, che partecipa con le opere di Sonia Biacchi e Wanda Romano.
Negli spazi del Carlo V: 28/03/09 ore 16.00 - 17.30 La nostra vita appesa a un filo. Storia gialla e 29/03/09 ore 16.00 - 17.30 Il primo volume dei desideri. Storia bianca, Esperienza di Design sociale, Seminario a cura di Teresa Ciulli.
Ed è stato ribadito negli anni successivi, via via che la ricognizione nel variegato campo della creatività femminile si allargava dalla regione al più ampio contesto nazionale e internazionale; e che l’indagine nei territori della pittura, scultura, installazione si dilatava all’esperienza della video-arte, della fotografia, del cinema…
In tutto, fino ad oggi, si sono alternate sul palcoscenico di AW oltre un centinaio di artiste appartenenti a varie latitudini, generazioni, maturità, tendenze. Amabili Veleni, nel 2000, apriva questo esaltante percorso con una doverosa ricognizione nell’ambito regionale pugliese, selezionando una campionatura di ventuno artiste, in un vivace confronto di età e generi.
Lo sconfinamento avviene nel 2001, con Sguardi incrociati, che allargava l’orizzonte da alcune esperienze pugliesi al più ampio contesto nazionale e internazionale, con la presenza, tra le altre, della francese Nicole Gravier e dell’iraniana, premio alla Biennale di Venezia, Shirin Neshat.
Malìe plastiche, nel 2002, introduce a sorpresa l’immagine femminile vista attraverso l’opera di tre scultori “storici” del Novecento pugliese: Pino Conte, di area barese, Antonino Di Pillo, di area foggiana, Gaetano Martinez, di area salentina.
Due edizioni di AW – L’orecchio di Venere, del 2003, e Venere Vincitrice, del 2008 – si avvalgono della collaborazione di galleriste pugliesi: la “storica” Marilena Bonomo, barese, e sua figlia Valentina Bonomo, con sede espositiva a Roma, per la prima mostra; la “giovane” Dores Sacquegna, leccese, per la seconda. La proposta ha consentito un utile ed interessante confronto generazionale di scelte culturali, linee di ricerca, strategie di mercato.
Il 2004 è l’anno della fotografia, con Grandangolo, una rassegna di dodici artiste italiane che consentiva di spaziare dalla fotografia di realtà a quella di paesaggio, dal reportage di guerra alla fotografia “creativa”, fino alle stampe e manipolazioni digitali. In quella sede un omaggio speciale era riservato allo straordinario lavoro fotografica di reportage della genovese Lisetta Carmi, allora splendida ottantenne. Alla giovane artista pugliese Sara Ciraci, una delle più interessanti protagoniste della video-arte a livello internazionale, è dedicata Paesaggi virtuali del 2005.
Con Salento new-entry, del 2006, si è inteso ritornare a sondare lo stato dell’arte locale, a distanza di cinque anni dalla prima verifica, con Amabili Veleni (2000). Si è così aggiornato il panorama con 15 nuove presenze giovani e promettenti.
L’approdo al cinema è nel 2007 e Con gli occhi di lei è il titolo della mini-rassegna di cortometraggi a regia femminile che mette a confronto la nascente produzione locale con i lavori di registe italiane “storiche” e di nuova generazione.
A quest’ampia panoramica del mondo creativo delle donne si vuole aggiungere in occasione del decimo compleanno di AW, nel marzo 2009, un’indagine nei territori del design, attraverso una campionatura di artiste nel confronto di territori, generazioni, linee di ricerca.
L’obbiettivo, secondo la filosofia di AW, è sempre quello di ricercare sapienze, tendenze, aspirazioni, lingue felicemente differenti, per realizzare una fusione estetica e culturale che sia specchio del nostro tempo. Un tempo di contaminazione feconda, di creatività nomade.
E Creatività nomade. Aspetti del design contemporaneo femminile è il titolo della mostra di quest’anno, che vedrà alla ribalta una decina tra designer pugliesi e di area nazionale, negli spazi prestigiosi del castello cinquecentesco di Carlo V a Lecce.
La mostra, promossa dall’ Assessorato alla Cultura della città di Lecce, come le precedenti edizioni di AW è a cura di Marina Pizzarelli, storica dell’arte e critica d’arte, e quest’anno annovera la collaborazione della Fondazione PLART di Napoli, che partecipa con le opere di Sonia Biacchi e Wanda Romano.
Negli spazi del Carlo V: 28/03/09 ore 16.00 - 17.30 La nostra vita appesa a un filo. Storia gialla e 29/03/09 ore 16.00 - 17.30 Il primo volume dei desideri. Storia bianca, Esperienza di Design sociale, Seminario a cura di Teresa Ciulli.
15
marzo 2009
Art Woman 2009: Creatività nomade
Dal 15 marzo al 15 aprile 2009
arte contemporanea
Location
CASTELLO CARLO V
Lecce, Viale Xxv Luglio, (Lecce)
Lecce, Viale Xxv Luglio, (Lecce)
Orario di apertura
Tutti i giorni 10.00-13.00; 17.00-21.30
Vernissage
15 Marzo 2009, ore 11
Autore
Curatore