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Arte a Figline. Dal Maestro della Maddalena a Masaccio
Saranno allestite quattro sale con 22 opere provenienti da varie chiese del territorio, da collezionisti privati e dalla Galleria degli Uffizi, con l’obiettivo di presentare gli esemplari culturalmente e qualitativamente più elevati della produzione artistica – con particolare riferimento alla pittura e alla scultura – fra quelli riscontrabili nel territorio di Figline e nelle sue immediate vicinanze per il periodo compreso tra la seconda metà del Duecento e la prima metà del Quattrocento.
Comunicato stampa
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L’Assessorato alla Cultura del Comune di Figline promuove dal 16 ottobre 2010 al 16 gennaio 2011 “Arte a Figline. Dal Maestro della Maddalena a Masaccio”, una mostra allestita sulla scia del successo ottenuto due anni fa con l’esposizione delle opere del “Cigoli” e che anche in questa occasione ha tra gli enti promotori la Galleria degli Uffizi, la Provincia di Firenze, la Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale della Città di Firenze e la Soprintendenza per i Beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le Province di Firenze, Pistoia e Prato.
Ad ospitare la mostra sarà il Palazzo Pretorio in piazza San Francesco, dove, ad ingresso libero, saranno allestite quattro sale con 22 opere provenienti da varie chiese del territorio, da collezionisti privati e dalla Galleria degli Uffizi, con l’obiettivo di presentare gli esemplari culturalmente e qualitativamente più elevati della produzione artistica – con particolare riferimento alla pittura e alla scultura – fra quelli riscontrabili nel territorio di Figline e nelle sue immediate vicinanze per il periodo compreso tra la seconda metà del Duecento e la prima metà del Quattrocento.
Di grande interesse si rivelano le presenze del Maestro della Maddalena – uno degli esponenti più rappresentativi della cultura pittorica fiorentina duecentesca –, nonché quella del Maestro di Varlungo. La grande Maestà frammentaria di quest’ultimo artista – uno dei primissimi adepti della nascente rivoluzione giottesca – si trovava infatti nei primi decenni del secolo scorso presso la Casagrande Serristori ed una sua originaria destinazione in territorio figlinese appare quindi quantomeno ipotizzabile. Nell’ambito della mostra assume un significato del tutto particolare la ricomposizione provvisoria effettuata per la prima volta del trittico di Giovanni di Tano Fei, alias Maestro del 1399. Tra le opere pregevoli anche il Trittico di Mariotto di Nardo - generosamente concesso dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Prato – che fu dipinto nel 1424 per la cappella Serristori nella chiesa di San Francesco a Figline, su commissione di Bernardo di Tommaso Serristori.
Oltre che le opere esposte al Palazzo Pretorio si potrà ammirare presso la Collegiata di Santa Maria (piazza Marsilio Ficino) anche la “Madonna in trono col Bambino, angeli e i SS. Elisabetta d’Ungheria e Ludovico di Tolosa” del Maestro di Figline, mentre presso la Chiesa di San Francesco si potranno osservare gli affreschi tre-quattrocenteschi della Sala del Capitolo e del transetto e gli affreschi di Francesco d’Antonio nella controfacciata della Chiesa.
“E’ una mostra che ci cala nell’atmosfera di una Figline medievale – hanno spiegato il sindaco Riccardo Nocentini e l’assessore alla Cultura, Patrizia Campanelli -, una mostra che ci permette di riscoprire le bellezze che il nostro comune e il nostro Valdarno hanno prodotto in quegli anni. Sarà sicuramente un allestimento molto apprezzato, che attirerà visitatori da ogni parte per osservare una delle produzioni artistiche più popolari ed universali. L’obiettivo, comunque, non è aumentare l’affluenza di pubblico rispetto alla mostra del Cigoli allestita due anni fa, ma far crescere nei cittadini la consapevolezza della nostra storia e la sensibilità verso le opere. In un periodo di così forte crisi come quello attuale, infatti, è ancora più importante rilanciare le iniziative culturali in modo da richiamare quei valori e riscoprire quella bellezza che è speranza per tutti”.
La mostra, curata da Angelo Tartuferi, sarà presentata sabato 16 ottobre alle ore 15,30 al Teatro Comunale Garibaldi, mentre l’inaugurazione si terrà alle ore 16,30 al Palazzo Pretorio. Alla giornata inaugurale parteciperanno il Sindaco di Figline, Riccardo Nocentini, il Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, Maddalena Ragni (Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana), Alessandra Marino (Soprintendente per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Firenze, Pistoia e Prato), Cristina Acidini (Soprintendente per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Firenze), Antonio Natali (Direttore della Galleria degli Uffizi), Michele Gremigni (Presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze), Paolo Del Bianco (Presidente della Fondazione Romualdo Del Bianco) ed Angelo Tartuferi, curatore della mostra
Ad ospitare la mostra sarà il Palazzo Pretorio in piazza San Francesco, dove, ad ingresso libero, saranno allestite quattro sale con 22 opere provenienti da varie chiese del territorio, da collezionisti privati e dalla Galleria degli Uffizi, con l’obiettivo di presentare gli esemplari culturalmente e qualitativamente più elevati della produzione artistica – con particolare riferimento alla pittura e alla scultura – fra quelli riscontrabili nel territorio di Figline e nelle sue immediate vicinanze per il periodo compreso tra la seconda metà del Duecento e la prima metà del Quattrocento.
Di grande interesse si rivelano le presenze del Maestro della Maddalena – uno degli esponenti più rappresentativi della cultura pittorica fiorentina duecentesca –, nonché quella del Maestro di Varlungo. La grande Maestà frammentaria di quest’ultimo artista – uno dei primissimi adepti della nascente rivoluzione giottesca – si trovava infatti nei primi decenni del secolo scorso presso la Casagrande Serristori ed una sua originaria destinazione in territorio figlinese appare quindi quantomeno ipotizzabile. Nell’ambito della mostra assume un significato del tutto particolare la ricomposizione provvisoria effettuata per la prima volta del trittico di Giovanni di Tano Fei, alias Maestro del 1399. Tra le opere pregevoli anche il Trittico di Mariotto di Nardo - generosamente concesso dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Prato – che fu dipinto nel 1424 per la cappella Serristori nella chiesa di San Francesco a Figline, su commissione di Bernardo di Tommaso Serristori.
Oltre che le opere esposte al Palazzo Pretorio si potrà ammirare presso la Collegiata di Santa Maria (piazza Marsilio Ficino) anche la “Madonna in trono col Bambino, angeli e i SS. Elisabetta d’Ungheria e Ludovico di Tolosa” del Maestro di Figline, mentre presso la Chiesa di San Francesco si potranno osservare gli affreschi tre-quattrocenteschi della Sala del Capitolo e del transetto e gli affreschi di Francesco d’Antonio nella controfacciata della Chiesa.
“E’ una mostra che ci cala nell’atmosfera di una Figline medievale – hanno spiegato il sindaco Riccardo Nocentini e l’assessore alla Cultura, Patrizia Campanelli -, una mostra che ci permette di riscoprire le bellezze che il nostro comune e il nostro Valdarno hanno prodotto in quegli anni. Sarà sicuramente un allestimento molto apprezzato, che attirerà visitatori da ogni parte per osservare una delle produzioni artistiche più popolari ed universali. L’obiettivo, comunque, non è aumentare l’affluenza di pubblico rispetto alla mostra del Cigoli allestita due anni fa, ma far crescere nei cittadini la consapevolezza della nostra storia e la sensibilità verso le opere. In un periodo di così forte crisi come quello attuale, infatti, è ancora più importante rilanciare le iniziative culturali in modo da richiamare quei valori e riscoprire quella bellezza che è speranza per tutti”.
La mostra, curata da Angelo Tartuferi, sarà presentata sabato 16 ottobre alle ore 15,30 al Teatro Comunale Garibaldi, mentre l’inaugurazione si terrà alle ore 16,30 al Palazzo Pretorio. Alla giornata inaugurale parteciperanno il Sindaco di Figline, Riccardo Nocentini, il Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, Maddalena Ragni (Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana), Alessandra Marino (Soprintendente per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Firenze, Pistoia e Prato), Cristina Acidini (Soprintendente per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Firenze), Antonio Natali (Direttore della Galleria degli Uffizi), Michele Gremigni (Presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze), Paolo Del Bianco (Presidente della Fondazione Romualdo Del Bianco) ed Angelo Tartuferi, curatore della mostra
16
ottobre 2010
Arte a Figline. Dal Maestro della Maddalena a Masaccio
Dal 16 ottobre 2010 al 16 gennaio 2011
arte antica
Location
PALAZZO PRETORIO
Figline Valdarno, Piazza San Francesco D'assisi, (Firenze)
Figline Valdarno, Piazza San Francesco D'assisi, (Firenze)
Orario di apertura
Orario della mostra presso il Palazzo Pretorio: feriali e festivi 9-13 e 15-19; chiusura il 25 dicembre 2010 e l’1 gennaio 2011. Visita presso Collegiata di Santa Maria: feriali e festivi 8-12 e 6-19. Visita presso la Chiesa di San Francesco: feriali e festivi 8-12 e 16-19, chiuso il venerdì mattina.
Vernissage
16 Ottobre 2010, ore 16.30
Editore
POLISTAMPA
Ufficio stampa
EVENTI PAGLIAI
Curatore