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Arte antica e contemporanea
le collezioni della Fondazione Cariverona e della Fondazione Domus
Comunicato stampa
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Bellotto, Boccioni, Morandi, Vedova, Tancredi, Dorazio… un patrimonio d’arte che spazia dalla fine del Trecento agli anni ’80 del Novecento, custodito nella sede della Fondazione Cariverona e della Fondazione Domus a Verona, viene eccezionalmente esposto nella nuova ala del Museo Civico di Bassano per festeggiare il completamento del primo lotto dei lavori della grande nuova struttura culturale della città, della quale la Fondazione Cariverona è principale sostenitore.
La collezione d’arte presentata a Bassano del Grappa è di recente e recentissima storia e si coaugula intorno all’importante acquisto, nel 2000, della Veduta di Castelvecchio e del ponte scaligero da monte dell’Adige di Bernardo Bellotto, una tela commissionata al grande pittore veneziano durante il suo soggiorno a Verona nel 1747 dal maresciallo Von der Schulenburg, al quale si legano alcune tra le più importanti committenze di dipinti di veduta e paesaggio della pittura veneziana di primo Settecento.
Nata con l’intento di raccogliere opere di artisti veronesi o vedute di Verona, la collezione si venne integrando negli anni successivi con l’importante nucleo di arte antica del Credito Fondiario delle Venezie, comprendente, tra gli altri, la tavola di scuola di Altichiero con San Giovanni Battista, i due brani con Storie di Elena di Bonifacio Veronese, un importante dipinto di soggetto mitologico di Felice Brusasorci, uno dei protagonisti del Manierismo italiano, la Resurrezione di Lazzaro di Jacopo Palma il Giovane, la tela con Paesaggio con lavandaie, stupendo brano di collaborazione del marchigiano Peruzzini con Alessandro Magnasco.
In anni ancora più recenti si è consolidata nel collezionismo della Fondazione Cariverona, e della sua diretta emanazione la Fondazione Domus, la decisione di privilegiare un percorso nell’arte contemporanea che trovasse le sue motivazioni nella pittura italiana dal primo Novecento ad oggi. Da Unicredito Italiano è perciò pervenuto un nucleo autorevole di dipinti del Novecento veronese e non, con le opere di Ettore Beraldini, La canzone del Piave, alcuni dipinti di Guido Trentini, tra cui La pianta rossa, Pio Semeghini, nonché opere trardoromantiche tra le quali e tele di Rubens Santoro e Aurelio Tiratelli, due protagonisti italiani della fase di passaggio tra il Positivismo e il Simbolismo, significativamente presenti nelle Biennali di fine Ottocento.
Ma è dagli acquisti della Fondazione Domus degli ultimi anni che si integrano alla collezione due importanti dipinti giovanili di Umberto Boccioni, il Ritratto femminile (1911) e il Ritratto di Achille Tian (1911), Le bagnanti (1915) di Giorgio Morandi, ancora influenzato dalla pittura di Cézanne, La famiglia Consolaro Girelli del periodo veronese di Felice Casorati (1911-1918) e le opere di Soffici, Severini, Licini, Campigli, Birolli, Dorazio, Ceroli, Schifano e Tadini, tutti in mostra. E ancora: Tancredi, Santomaso, Afro e Vedova offrono un quadro significativo della pittura Informale in Italia.
Più di cinquanta dipinti che propongono uno spaccato su alcuni importanti interpreti della pittura veronese tra fine Trecento e fine Settecento ed un grande volo sulla pittura italiana del Novecento.
Negli spazi museali dove in futuro la conservazione e la valorizzazione della pittura antica coabiteranno con la lettura e la formazione, una grande mostra e un ponte tra passato e presente.
La collezione d’arte presentata a Bassano del Grappa è di recente e recentissima storia e si coaugula intorno all’importante acquisto, nel 2000, della Veduta di Castelvecchio e del ponte scaligero da monte dell’Adige di Bernardo Bellotto, una tela commissionata al grande pittore veneziano durante il suo soggiorno a Verona nel 1747 dal maresciallo Von der Schulenburg, al quale si legano alcune tra le più importanti committenze di dipinti di veduta e paesaggio della pittura veneziana di primo Settecento.
Nata con l’intento di raccogliere opere di artisti veronesi o vedute di Verona, la collezione si venne integrando negli anni successivi con l’importante nucleo di arte antica del Credito Fondiario delle Venezie, comprendente, tra gli altri, la tavola di scuola di Altichiero con San Giovanni Battista, i due brani con Storie di Elena di Bonifacio Veronese, un importante dipinto di soggetto mitologico di Felice Brusasorci, uno dei protagonisti del Manierismo italiano, la Resurrezione di Lazzaro di Jacopo Palma il Giovane, la tela con Paesaggio con lavandaie, stupendo brano di collaborazione del marchigiano Peruzzini con Alessandro Magnasco.
In anni ancora più recenti si è consolidata nel collezionismo della Fondazione Cariverona, e della sua diretta emanazione la Fondazione Domus, la decisione di privilegiare un percorso nell’arte contemporanea che trovasse le sue motivazioni nella pittura italiana dal primo Novecento ad oggi. Da Unicredito Italiano è perciò pervenuto un nucleo autorevole di dipinti del Novecento veronese e non, con le opere di Ettore Beraldini, La canzone del Piave, alcuni dipinti di Guido Trentini, tra cui La pianta rossa, Pio Semeghini, nonché opere trardoromantiche tra le quali e tele di Rubens Santoro e Aurelio Tiratelli, due protagonisti italiani della fase di passaggio tra il Positivismo e il Simbolismo, significativamente presenti nelle Biennali di fine Ottocento.
Ma è dagli acquisti della Fondazione Domus degli ultimi anni che si integrano alla collezione due importanti dipinti giovanili di Umberto Boccioni, il Ritratto femminile (1911) e il Ritratto di Achille Tian (1911), Le bagnanti (1915) di Giorgio Morandi, ancora influenzato dalla pittura di Cézanne, La famiglia Consolaro Girelli del periodo veronese di Felice Casorati (1911-1918) e le opere di Soffici, Severini, Licini, Campigli, Birolli, Dorazio, Ceroli, Schifano e Tadini, tutti in mostra. E ancora: Tancredi, Santomaso, Afro e Vedova offrono un quadro significativo della pittura Informale in Italia.
Più di cinquanta dipinti che propongono uno spaccato su alcuni importanti interpreti della pittura veronese tra fine Trecento e fine Settecento ed un grande volo sulla pittura italiana del Novecento.
Negli spazi museali dove in futuro la conservazione e la valorizzazione della pittura antica coabiteranno con la lettura e la formazione, una grande mostra e un ponte tra passato e presente.
07
dicembre 2006
Arte antica e contemporanea
Dal 07 dicembre 2006 al 09 aprile 2007
arte antica
arte moderna e contemporanea
arte moderna e contemporanea
Location
MUSEI CIVICI BASSANO DEL GRAPPA
Bassano Del Grappa, Piazza Giuseppe Garibaldi, (Vicenza)
Bassano Del Grappa, Piazza Giuseppe Garibaldi, (Vicenza)
Biglietti
Entrata Museo: Euro 4.5 (ridotto 3); cumulativo Euro 6 (ridotto 3.80)
Orario di apertura
da martedì a domenica 9 - 18.30. Chiuso: 25 dicembre 2006, 1 gennaio 2007
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
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