L'arte africana contemporanea è un fenomeno culturale in forte espansione e, a detta di Marta Massaioli che la colleziona dal 2005, l'estetica del continente nero potrebbe contribuire a ridare vitalità all'arte occidentale, troppo legata ad un minimalismo di stampo americano e poco abituata al meticciato, all'ibridazione di simboli e segni, alle contaminazioni, argomenti questi invece ben radicati nella cultura africana.
L’Arte Africana è così metafora del nostro tempo, sintesi tra correnti figurative opposte ed artisti africani emergenti come nuova avanguardia culturale a livello mondiale.
E' certo innegabile che il sistema dell'arte occidentale difenda la propria supremazia attraverso un articolato sistema espositivo e di mercato, ma le iniziative artistiche create nel Continente nero sono rilevanti, basti ricordare Dak'ART 2012, la Biennale d'Arte Contemporanea Africana (a Dakar, Senegal) giunta alla sua ventunesima edizione, evento rilevante per la mole d’incontri che propone tra studiosi, critici d'arte e artisti.

Marta Massaioli, con la collaborazione di Riccardo Lisi, presenta presso la galleria Quattrocentometriquadri di Ancona alcune opere che fanno parte della sua collezione privata dedicata al solo continente africano. L'attenzione del critico verso l'arte africana inizia nel 2005 quando si trasferisce nelle Marche da Roma ed inizia la sua frequentazione con Ringo of Dakar, al secolo Ibrahima Diop, artista e suo attuale compagno di vita.

La sua collezione d'arte africana vanta ben 56 opere rappresentative dell'intero continente africano ed è in continua espansione, con acquisizioni che sostengono l'arte africana al femminile ed i giovani artisti emergenti.

La rassegna presso la galleria Quattrocentometriquadri propone opere inerenti i temi della globalizzazione e della contemporaneità che trascinano il fruitore in una dimensione senza tempo, dove arcaico e immaginifico sono sapientemente bilanciati.

Marta Massaioli è critico d'arte ed editore della rivista di arte contemporanea Crudelia? fondata nel ‘98 su input di Gino De Dominicis, che disegnò il numero 002. Nata a Pergola in provincia di Pesaro, si trasferisce negli USA all'età di sedici anni dove resta fino ai diciassette conseguendo il diploma presso la Mira Costa High School di Los Angeles; tornata in Italia si trasferisce a Roma dove consegue la Laurea in Lettere presso l’Università la Sapienza, Roma. Nell'87 conosce Gino De Dominicis che frequenterà fino alla sua morte, divenendo sua segreta musa ispiratrice ed amica del cuore. In seguito collabora con Vettor e Mimma Pisani alla realizzazione di vari eventi per il Crudelia Art Village nelle Marche dove si stabilisce dal 2005, anno in cui inizia ad interessarsi anche all'arte africana contemporanea. Lo scorso anno ha fondato l'Archivio Gino De Dominicis la cui finalità è svelare aspetti inediti del grande artista marchigiano e sostenere lo studio e la tutela dell'opera dell'artista.