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Arte CONTRO la corruzione. La mostra
La mostra affronta il tema della corruzione non in modo schematico e sloganistico, ma indagando sulle tante implicazioni che il fenomeno ha nella vita delle persone
Comunicato stampa
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Arte CONTRO la corruzione. La mostra
Dopo i tre incontri ospitati al Teatro Franco Parenti, il progetto “arte CONTRO la corruzione” approda a
Casa Testori, presieduta da Carlo Maria Pinardi, con una mostra che è anche una scommessa: come può
l’arte sollecitare l’attenzione e sensibilità civile attorno ad un tema cruciale per la qualità della vita delle
persone?
Come dimostra il recente World Happiness Report stilato dall’Onu, la corruzione incide in modo decisivo
sulla dimensione di felicità delle persone: i paesi che meno proteggono i cittadini dai meccanismi di
corruzione occupano posizioni molto basse, e l’Italia è tra questi.
L’adesione di tanti artisti alla proposta lanciata da Casa Testori, artisti anche di primo livello, dimostra che
la scommessa è molto più sentita di quanto si possa immaginare. E che quindi l’arte non vuole stare ai
margini, nella consapevolezza che la corruzione è una dinamica che spesso riguarda i meccanismi che la
regolano.
La mostra affronta il tema della corruzione non in modo schematico e sloganistico, ma indagando sulle
tante implicazioni che il fenomeno ha nella vita delle persone. Il percorso si apre con una grande scultura
di Mimmo Paladino, che riassume l’esito di tutte le dinamiche di corruzione: un individuo prigioniero di
una selva di cavi, da cui è impossibile liberarsi, quasi immagine di un Laocoonte contemporaneo
impossibilitato a proclamare la propria verità. Emilio Isgrò, protagonista di uno degli incontri tenuti al
Teatro Franco Parenti (con il procuratore Franco Greco), porta a Casa Testori una delle sue opere più
emblematiche dal punto di vista del messaggio civile: la Costituzione cancellata. Corruzione incrocia
anche fenomeni globali come la migrazione e in mostra lo documenteranno due grandi opere di Corrado
Levi e di Tindar: rispettivamente un maestro e un giovane artista fianco a fianco, com’è da sempre nel
dna di Casa Testori.
Non mancheranno opere di grande intensità drammatica che sono anche testimonianza di quanto la lotta
alla corruzione possa essere pagata in prima persona dagli artisti: com’è il caso di Regina José Galindo,
guatemalteca, presente con un suo celebre video, di efficacia impressionante.
E non mancheranno le presenze a sorpresa, come quella di Antonio Marras, stilista e artista, che porta a
Casa Testori un’opera emblematica già nel titolo: “Malelingue”, rappresentazione della doppiezza che sta
sempre alla base di ogni fenomeno di corruzione.
Il percorso della mostra sarà affascinante e molto intenso. Del resto la sfida è quanto mai interessante:
capire come oggi l’arte sappia implicarsi in modo libero, non ideologico e non moralistico su un tema
tanto drammaticamente pervasivo.
Questi gli artisti in mostra:
Yazmany Arboleda, Stefano Arienti, ArtLords, Letizia Battaglia, Filippo Berta, Bertozzi & Casoni,
Andrea Bianconi, Zhang Bingjian, Adele Ceraudo, Marco Cingolani, Gianni Dessì, Marica Fasoli,
Francesco Fossati, Regina Josè Galindo, Giovanni Hänninen, Debora Hirsch, Massimo Kaufmann,
Emilio Isgrò, Corrado Levi, Elena Monzo, Katja Noppes, Mimmo Paladino, Luca Pignatelli,
Annalisa Pirovano, Alessandro Roma, Pietro Ruffo, Tindar
Casa Testori, Novate Milanese 9
aprile – 4 giugno 2017
vernissage: 8 aprile, ore 18
Dopo i tre incontri ospitati al Teatro Franco Parenti, il progetto “arte CONTRO la corruzione” approda a
Casa Testori, presieduta da Carlo Maria Pinardi, con una mostra che è anche una scommessa: come può
l’arte sollecitare l’attenzione e sensibilità civile attorno ad un tema cruciale per la qualità della vita delle
persone?
Come dimostra il recente World Happiness Report stilato dall’Onu, la corruzione incide in modo decisivo
sulla dimensione di felicità delle persone: i paesi che meno proteggono i cittadini dai meccanismi di
corruzione occupano posizioni molto basse, e l’Italia è tra questi.
L’adesione di tanti artisti alla proposta lanciata da Casa Testori, artisti anche di primo livello, dimostra che
la scommessa è molto più sentita di quanto si possa immaginare. E che quindi l’arte non vuole stare ai
margini, nella consapevolezza che la corruzione è una dinamica che spesso riguarda i meccanismi che la
regolano.
La mostra affronta il tema della corruzione non in modo schematico e sloganistico, ma indagando sulle
tante implicazioni che il fenomeno ha nella vita delle persone. Il percorso si apre con una grande scultura
di Mimmo Paladino, che riassume l’esito di tutte le dinamiche di corruzione: un individuo prigioniero di
una selva di cavi, da cui è impossibile liberarsi, quasi immagine di un Laocoonte contemporaneo
impossibilitato a proclamare la propria verità. Emilio Isgrò, protagonista di uno degli incontri tenuti al
Teatro Franco Parenti (con il procuratore Franco Greco), porta a Casa Testori una delle sue opere più
emblematiche dal punto di vista del messaggio civile: la Costituzione cancellata. Corruzione incrocia
anche fenomeni globali come la migrazione e in mostra lo documenteranno due grandi opere di Corrado
Levi e di Tindar: rispettivamente un maestro e un giovane artista fianco a fianco, com’è da sempre nel
dna di Casa Testori.
Non mancheranno opere di grande intensità drammatica che sono anche testimonianza di quanto la lotta
alla corruzione possa essere pagata in prima persona dagli artisti: com’è il caso di Regina José Galindo,
guatemalteca, presente con un suo celebre video, di efficacia impressionante.
E non mancheranno le presenze a sorpresa, come quella di Antonio Marras, stilista e artista, che porta a
Casa Testori un’opera emblematica già nel titolo: “Malelingue”, rappresentazione della doppiezza che sta
sempre alla base di ogni fenomeno di corruzione.
Il percorso della mostra sarà affascinante e molto intenso. Del resto la sfida è quanto mai interessante:
capire come oggi l’arte sappia implicarsi in modo libero, non ideologico e non moralistico su un tema
tanto drammaticamente pervasivo.
Questi gli artisti in mostra:
Yazmany Arboleda, Stefano Arienti, ArtLords, Letizia Battaglia, Filippo Berta, Bertozzi & Casoni,
Andrea Bianconi, Zhang Bingjian, Adele Ceraudo, Marco Cingolani, Gianni Dessì, Marica Fasoli,
Francesco Fossati, Regina Josè Galindo, Giovanni Hänninen, Debora Hirsch, Massimo Kaufmann,
Emilio Isgrò, Corrado Levi, Elena Monzo, Katja Noppes, Mimmo Paladino, Luca Pignatelli,
Annalisa Pirovano, Alessandro Roma, Pietro Ruffo, Tindar
Casa Testori, Novate Milanese 9
aprile – 4 giugno 2017
vernissage: 8 aprile, ore 18
08
aprile 2017
Arte CONTRO la corruzione. La mostra
Dall'otto aprile al 04 giugno 2017
arte contemporanea
Location
CASA TESTORI
Novate Milanese, L.go Testori , (Milano)
Novate Milanese, L.go Testori , (Milano)
Vernissage
8 Aprile 2017, h 18
Autore