Nata all’interno di un mondo in cui è l’esistenza dell’individuo più ancora di quella dell’artista ad essere messa quotidianamente in discussione l’arte dell’Oceania, continente di isole e di genti, è un vero arcipelago da scoprire.
Sintesi estrema di arte e artigianato, luogo mentale in cui l’essenza dell’arte coincide con l’esistenza dell’uomo, conosce un’infinità di stili e di modi, a cui corrispondono paradossalmente pochi e autentici creatori.
Arte difficile, arte per intenditori, non manca di stupire per la sua imprevedibilità che altrove – in Occidente prima di tutto – verrebbe salutata come una vera e propria estetica del creare e, come tale, giustificherebbe fiumi d’inchiostro ed immani apparati critici.
Tutto è sotto i nostri occhi a livello di oggetto, tutto ci è quasi incognito a livello di contenuti.
La sfida è vedere oltre la forma, la sfida è arrivare ai contenuti. E’ per questo che – dall’alto della sua semplicità – questo modo di fare arte rapidamente ascende alla necessità di porsi delle domande ai cui si affianca spessissimo l’impossibilità di darsi delle risposte.
Un’arte per pochi, nata come arte per tutti.
