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Arte Del Movimento
“L’arte del movimento” da Bartolo Chichi – Art & Photo Gallery è la collettiva fotografica elettrica, energica ed impetuosa. Una dialettica contraria tra essere e divenire, in questo ultimo concetto ci concentriamo e mostriamo il continuo mutamento dell’ambiente e dell’uomo.
Comunicato stampa
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“L’arte del movimento” è la collettiva che ci permette di comprendere come il nostro sistema visivo è particolarmente attratto dal movimento.
Sia nell’uomo sia negli animali questa sensibilità per il movimento è legata all’istinto di conservazione, in quanto permette di notare immediatamente un pericolo, un nemico o un cambiamento.
Da Bartolo Chichi - Art & Photo Gallery c’è la possibilità e l’ottimismo del cambiamento e dell’arte del movimento che ci altera e capovolge, sotto la legge inesorabile del tempo da una realtà monotona e costante ad una perpetuamente in movimento.
Spesso alla Sicilia e alla nostra terra è stata associata - per motivi che non stiamo qui ad elencare - alla sedentarietà, alla immobilità o alla capacità calma e statica dei suoi abitanti, con questa mostra vogliamo rendere l’idea contraria, ribaltando i pregiudizi e i vecchi tabù, mostrando l’altro lato della moneta, cioè l’infinita corsa della vita alla quale nessuno si può estromettere, in quanto umani e uomini di facoltà potenti ed eternamente diversi.
I nostri fotografi Giuseppe Caronna, Maria Luisa De Luca, Manuela Di Miceli, Viviana Gulino, Claudia Rubino ed Emilio Sabatucci, hanno cercato di riprodurre in immagini statiche la sensazione di movimento o di energia, che chiameremo dinamismo.
L’intuizione fugace del movimento laddove in realtà non esiste, esattamente come avviene per la percezione del tutto illusoria della profondità in un’immagine bidimensionale è stato l’esercizio con il quale i fotografi si sono confrontati, riuscendo a creare istantanee di forte impatto ritmico, brioso e animato.
L’esperienza comune ci insegna che quando un’automobile in corsa entra nel nostro campo visivo, cattura immediatamente la nostra attenzione e lo fa con una forza che non è paragonabile per intensità alle caratteristiche formali o coloristiche degli ambienti che ci circondano, con questa premessa la collettiva ci offre la qualità del movimento dei mezzi di trasporto più disparati, mostrandoci il traffico, il passaggio, lo sviluppo e la circolazione degli spostamenti.
Con queste premesse mettiamo in circolo la facoltà di cogliere nello spazio tutte le oscillazioni, le movenze, le corse, gli slanci che nella vita di tutti i giorni incontriamo e con i quali ci leghiamo a tratti o per lunghi momenti con ingegno e fantasia.
Umberto Boccioni collega simultaneità e dinamismo, dichiarando che: “il dinamismo è la solidificazione dell’impressione senza amputare l’oggetto o isolarlo dal solo elemento che lo nutre: la vita, cioè il moto”.
Dal “Manifesto tecnico della pittura futurista” trovo: “tutto si muove, tutto scorre, tutto volge rapido. Una figura non è mai stabile davanti a noi, ma appare e scompare incessantemente. per la persistenza dell’immagine nella retina, le cose in movimento si moltiplicano, si deformano, susseguendosi, come vibrazioni, nello spazio che percorrono”.
A questo caro concetto dei futuristi leghiamo il celebre aforisma di Eraclito, “Panta Rei”, ovvero la capacità di riconoscerci parte dell’ambiente, che incessantemente si evolve e di come noi stessi non siamo mai identici ad ogni istante che scorre, cambiamo continuamente, mettendo in atto le teorie del divenire.
Tutto scorre.
Maria Rita Chichi
www.mariaritachichi.com
Sia nell’uomo sia negli animali questa sensibilità per il movimento è legata all’istinto di conservazione, in quanto permette di notare immediatamente un pericolo, un nemico o un cambiamento.
Da Bartolo Chichi - Art & Photo Gallery c’è la possibilità e l’ottimismo del cambiamento e dell’arte del movimento che ci altera e capovolge, sotto la legge inesorabile del tempo da una realtà monotona e costante ad una perpetuamente in movimento.
Spesso alla Sicilia e alla nostra terra è stata associata - per motivi che non stiamo qui ad elencare - alla sedentarietà, alla immobilità o alla capacità calma e statica dei suoi abitanti, con questa mostra vogliamo rendere l’idea contraria, ribaltando i pregiudizi e i vecchi tabù, mostrando l’altro lato della moneta, cioè l’infinita corsa della vita alla quale nessuno si può estromettere, in quanto umani e uomini di facoltà potenti ed eternamente diversi.
I nostri fotografi Giuseppe Caronna, Maria Luisa De Luca, Manuela Di Miceli, Viviana Gulino, Claudia Rubino ed Emilio Sabatucci, hanno cercato di riprodurre in immagini statiche la sensazione di movimento o di energia, che chiameremo dinamismo.
L’intuizione fugace del movimento laddove in realtà non esiste, esattamente come avviene per la percezione del tutto illusoria della profondità in un’immagine bidimensionale è stato l’esercizio con il quale i fotografi si sono confrontati, riuscendo a creare istantanee di forte impatto ritmico, brioso e animato.
L’esperienza comune ci insegna che quando un’automobile in corsa entra nel nostro campo visivo, cattura immediatamente la nostra attenzione e lo fa con una forza che non è paragonabile per intensità alle caratteristiche formali o coloristiche degli ambienti che ci circondano, con questa premessa la collettiva ci offre la qualità del movimento dei mezzi di trasporto più disparati, mostrandoci il traffico, il passaggio, lo sviluppo e la circolazione degli spostamenti.
Con queste premesse mettiamo in circolo la facoltà di cogliere nello spazio tutte le oscillazioni, le movenze, le corse, gli slanci che nella vita di tutti i giorni incontriamo e con i quali ci leghiamo a tratti o per lunghi momenti con ingegno e fantasia.
Umberto Boccioni collega simultaneità e dinamismo, dichiarando che: “il dinamismo è la solidificazione dell’impressione senza amputare l’oggetto o isolarlo dal solo elemento che lo nutre: la vita, cioè il moto”.
Dal “Manifesto tecnico della pittura futurista” trovo: “tutto si muove, tutto scorre, tutto volge rapido. Una figura non è mai stabile davanti a noi, ma appare e scompare incessantemente. per la persistenza dell’immagine nella retina, le cose in movimento si moltiplicano, si deformano, susseguendosi, come vibrazioni, nello spazio che percorrono”.
A questo caro concetto dei futuristi leghiamo il celebre aforisma di Eraclito, “Panta Rei”, ovvero la capacità di riconoscerci parte dell’ambiente, che incessantemente si evolve e di come noi stessi non siamo mai identici ad ogni istante che scorre, cambiamo continuamente, mettendo in atto le teorie del divenire.
Tutto scorre.
Maria Rita Chichi
www.mariaritachichi.com
06
maggio 2011
Arte Del Movimento
Dal 06 maggio al 16 giugno 2011
fotografia
Location
BARTOLO CHICHI ART & PHOTO GALLERY
Palermo, Via Vann'anto, 16, (Palermo)
Palermo, Via Vann'anto, 16, (Palermo)
Orario di apertura
La mostra sarà visitabile dal lunedì al sabato dalle 9.45 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30.
Vernissage
6 Maggio 2011, ore 18:30
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