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Arte Donna – 5 protagoniste del contemporaneo in mostra
Scopo della manifestazione è soprattutto quello di richiamare l’attenzione del pubblico e degli “addetti ai lavori” (critici, giornalisti, operatori ed istituzioni) sull’alta qualità raggiunta dalle donne-artiste, sui risultati delle loro ricerche e sulle tematiche affrontate.
Comunicato stampa
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Alla Galleria d'Arte Contemporanea “STUDIO C” di via Giovanni Campesio 39 si inaugura sabato 19 gennaio, alle ore 18, la seconda edizione della Rassegna Nazionale “Arte Donna - 5 Protagoniste del Contemporaneo in mostra”. Tale rassegna viene quest'anno ripetuta visto il successo della precedente edizione, al punto da essere espressamente richiesta da un gran numero di appassionati e collezionisti. Scopo della manifestazione è soprattutto quello di richiamare l'attenzione del pubblico e degli “addetti ai lavori” (critici, giornalisti, operatori ed istituzioni) sull'alta qualità raggiunta dalle donne-artiste, sui risultati delle loro ricerche e sulle tematiche affrontate. La mostra offrirà inoltre una preziosa occasione per riflettere sulla reale condizione della donna nell'attuale società e sulle varie problematiche che ancora la riguardano. Queste le artiste selezionate dal curatore e le città di provenienza: Claudia Barsacchi (LI), Venere Chillemi (TO), Patrizia Da Re (PD), Feny Parasole (CN) Si.mon (Silvia Montomoli) (GR)
Claudia Barsacchi (LI): nata a Livorno, ma residente a San Vincenzo (sempre in provincia di Livorno), Claudia Barsacchi è artista a trecentosessanta gradi, vale a dire che la sua attività non si limita ad una sola espressione artistica, ma si articola e si irradia a varie e diversificate tecniche. Pittura, scultura e grafica sono infatti i campi in cui si cimenta raggiungendo in ognuno di essi ottimi risultati. Per questa Rassegna, però, l'artista toscana ha scelto di presentarsi unicamente come pittrice esponendo quattro opere, un olio e tre acquerelli, di grande e suggestivo effetto scenografico. Sono i suoi caratteristici personaggi, quelli che, ormai da diversi anni, fanno parte del suo mondo e del suo estro creativo. In essi si coglie la straordinaria sintesi rappresentativa dell'artista, la trasparenza e la poetica leggerezza dell'invenzione. Sono personaggi al fuori del tempo e dello spazio, creature del sogno e della mente, ma fortemente vive, presenti, evocative e dunque vere e concrete. Queste figure livide e appena suggerite, fatte solo di anima e spirito, queste forme volutamente incompiute e simili a fantasmi, portano l'osservatore verso atmosfere magiche e sospese, verso mondi misteriosi e surreali.
Venere Chillemi (TO): Atteso ritorno di Venere Chillemi a Piacenza dove vanta un nutrito numero di estimatori che, ormai da diversi anni, si sono appassionati ai suoi studi e alla sua ricerca, al suo mondo espressivo e alle sue proiezioni all’interno dell’animo umano. Una ricerca, quella dell’artista piemontese, che non conosce sosta e che, pur nella coerenza e continuità, ha sempre presentato mutamenti ed evoluzioni di grande interesse. Prima Espressionista e poi Surrealista, Venere Chillemi è giunta oggi ad una maturità straordinaria che si manifesta attraverso una gestualità istintiva e spontanea di matrice informale supportata da una scala cromatica luminosa e potente. Pittura tutta dedicata allo spazio, alla magia delle galassie, alle profondità siderali. Da fondi scuri e raccolti si dipartono vere e proprie esplosioni di colore, improvvise aperture e squarci di profondità che aprono a mondi sconfinati, simbolo e metafora dell’ignoto e dell’inconscio. Ultimamente la nostra artista torna a stupirci con una nuova produzione e un nuovo percorso di ricerca che, nell’intensità cromatica e nei risultati estetici sembra rivolgersi non tanto e non solo allo spazio, all’esplorazione del cosmo e dei suoi infiniti spazi, ma ad altri luoghi e altre realtà, forse a verità purissime ed assolute ben lontane dall’umano pensiero e dalle umane potenzialità.
Patrizia Da Re (PD): artista completa, pratica con uguale perizia e disinvoltura sia la pittura ad olio che le varie tecniche dell'incisione rivelando sempre grande mestiere e raffinata interpretazione. Anni fa, incontrando le opere di Patrizia Da Re, ero stato particolarmente colpito dai suoi colori, dalle sue diafane trasparenze e dalla suggestiva disposizione delle masse cromatiche. Oggi, a distanza di anni, analizzando le opere presentate in questa rassegna, sono colpito soprattutto dal suo “segno”: un segno pulito e naturale, sicuro e deciso, libero e morbido. Il segno è, come mi hanno insegnato tutti i grandi maestri del 900 che ho avuto modo di conoscere e frequentare, la vera firma dell'artista, ciò che rivela e contraddistingue anima e personalità. Ebbene, nelle opere di Patrizia Da Re, il segno è proprio l'elemento fondamentale che le definisce e le caratterizza. A questo segno, personale e istintivo, rivelatore di cultura e identità, si deve poi aggiungere il suo particolare e vivido cromatismo capace di creare visioni, bagliori, lampi improvvisi di luce e profondità: magica e straordinaria fusione tra grafica e pittura, tra tecnica ed emozione in un percorso infinito di ricerca e sperimentazione.
Feny Parasole (CN): artista che vive e lavora a Cherasco, in provincia di Cuneo, vanta un lungo e interessante curriculum critico-espositivo unito ad un'attenta e proficua attività di ricerca tecnico-espressiva. Gradualmente l'artista si è staccata e allontanata dalla pura e semplice figurazione per indirizzarsi verso una pittura di tipo astratto e informale, concentrandosi in modo particolare sullo studio dello spazio e del segno in una poetica e rarefatta atmosfera simbolica tutta ispirata alla vita, all'esistenza e alle problematiche della nostra complessa e difficile contemporaneità. Colpisce, nell'espressione di Feny Parasole, l'essenzialità della rappresentazione, ma, soprattutto, l'eleganza e la raffinatezza dell'esecuzione e del “prodotto finito” che si riveste sempre di una magica e straordinaria leggerezza anche quando l'artista ricorre all'uso di svariati e diversificati materiali come corde, fili o pietre. Così le sue opere, pur nell'uniformità cromatica e nella sintesi espressiva, riescono a portare l'osservatore verso una dimensione ideale e ponderata dove, in perfetta armonia, lo spazio fisico si unisce a quello mentale, la realtà al sogno e alla poesia, il libero pensiero alla riflessione e al mistero esistenziale.
Si.mon (Silvia Montomoli) (GR): le opere di Si.mon sono particolarmente in tema con il titolo della mostra. L'artista toscana, infatti, in questa rassegna piacentina interamente dedicata alla “donna”, presenta quattro opere di rara intensità, quattro ritratti femminili percorsi dal gesto perentorio e deciso e da un colore prorompente e sfavillante. Un'espressione forte e sentita, questa, che si allontana dalla semplice e pura descrizione, pur vissuta e partecipata, per aggiungervi carica vitale, energia, forza prorompente. Prende vita in questo modo una pittura tutta d'emozione, dove i colori perdono contatto con il mondo reale per diventare sentimento, stato d'animo, condizione psicologica. Ne sono chiara ed evidente dimostrazione le sue pennellate intense e precise, i suoi segni ripetuti e calibrati, il suo gesto, morbido e deciso allo stesso tempo. Tutto, nei quadri di Si.mon, è segno e colore, tutto è gesto e luce e tutto viene modificato e descritto a seconda dell'estro e dello stato d'animo dell'artista. Espressione senza cedimenti, dove pittura e disegno hanno lo stesso ruolo e la stessa funzione raggiungendo un perfetto equilibrio ed una magica fusione, creando straordinari effetti di vita e movimento, trasportando l'osservatore in rarefatte atmosfere di eterea e delicata sospensione.
La rassegna chiuderà il 31 gennaio.
Claudia Barsacchi (LI): nata a Livorno, ma residente a San Vincenzo (sempre in provincia di Livorno), Claudia Barsacchi è artista a trecentosessanta gradi, vale a dire che la sua attività non si limita ad una sola espressione artistica, ma si articola e si irradia a varie e diversificate tecniche. Pittura, scultura e grafica sono infatti i campi in cui si cimenta raggiungendo in ognuno di essi ottimi risultati. Per questa Rassegna, però, l'artista toscana ha scelto di presentarsi unicamente come pittrice esponendo quattro opere, un olio e tre acquerelli, di grande e suggestivo effetto scenografico. Sono i suoi caratteristici personaggi, quelli che, ormai da diversi anni, fanno parte del suo mondo e del suo estro creativo. In essi si coglie la straordinaria sintesi rappresentativa dell'artista, la trasparenza e la poetica leggerezza dell'invenzione. Sono personaggi al fuori del tempo e dello spazio, creature del sogno e della mente, ma fortemente vive, presenti, evocative e dunque vere e concrete. Queste figure livide e appena suggerite, fatte solo di anima e spirito, queste forme volutamente incompiute e simili a fantasmi, portano l'osservatore verso atmosfere magiche e sospese, verso mondi misteriosi e surreali.
Venere Chillemi (TO): Atteso ritorno di Venere Chillemi a Piacenza dove vanta un nutrito numero di estimatori che, ormai da diversi anni, si sono appassionati ai suoi studi e alla sua ricerca, al suo mondo espressivo e alle sue proiezioni all’interno dell’animo umano. Una ricerca, quella dell’artista piemontese, che non conosce sosta e che, pur nella coerenza e continuità, ha sempre presentato mutamenti ed evoluzioni di grande interesse. Prima Espressionista e poi Surrealista, Venere Chillemi è giunta oggi ad una maturità straordinaria che si manifesta attraverso una gestualità istintiva e spontanea di matrice informale supportata da una scala cromatica luminosa e potente. Pittura tutta dedicata allo spazio, alla magia delle galassie, alle profondità siderali. Da fondi scuri e raccolti si dipartono vere e proprie esplosioni di colore, improvvise aperture e squarci di profondità che aprono a mondi sconfinati, simbolo e metafora dell’ignoto e dell’inconscio. Ultimamente la nostra artista torna a stupirci con una nuova produzione e un nuovo percorso di ricerca che, nell’intensità cromatica e nei risultati estetici sembra rivolgersi non tanto e non solo allo spazio, all’esplorazione del cosmo e dei suoi infiniti spazi, ma ad altri luoghi e altre realtà, forse a verità purissime ed assolute ben lontane dall’umano pensiero e dalle umane potenzialità.
Patrizia Da Re (PD): artista completa, pratica con uguale perizia e disinvoltura sia la pittura ad olio che le varie tecniche dell'incisione rivelando sempre grande mestiere e raffinata interpretazione. Anni fa, incontrando le opere di Patrizia Da Re, ero stato particolarmente colpito dai suoi colori, dalle sue diafane trasparenze e dalla suggestiva disposizione delle masse cromatiche. Oggi, a distanza di anni, analizzando le opere presentate in questa rassegna, sono colpito soprattutto dal suo “segno”: un segno pulito e naturale, sicuro e deciso, libero e morbido. Il segno è, come mi hanno insegnato tutti i grandi maestri del 900 che ho avuto modo di conoscere e frequentare, la vera firma dell'artista, ciò che rivela e contraddistingue anima e personalità. Ebbene, nelle opere di Patrizia Da Re, il segno è proprio l'elemento fondamentale che le definisce e le caratterizza. A questo segno, personale e istintivo, rivelatore di cultura e identità, si deve poi aggiungere il suo particolare e vivido cromatismo capace di creare visioni, bagliori, lampi improvvisi di luce e profondità: magica e straordinaria fusione tra grafica e pittura, tra tecnica ed emozione in un percorso infinito di ricerca e sperimentazione.
Feny Parasole (CN): artista che vive e lavora a Cherasco, in provincia di Cuneo, vanta un lungo e interessante curriculum critico-espositivo unito ad un'attenta e proficua attività di ricerca tecnico-espressiva. Gradualmente l'artista si è staccata e allontanata dalla pura e semplice figurazione per indirizzarsi verso una pittura di tipo astratto e informale, concentrandosi in modo particolare sullo studio dello spazio e del segno in una poetica e rarefatta atmosfera simbolica tutta ispirata alla vita, all'esistenza e alle problematiche della nostra complessa e difficile contemporaneità. Colpisce, nell'espressione di Feny Parasole, l'essenzialità della rappresentazione, ma, soprattutto, l'eleganza e la raffinatezza dell'esecuzione e del “prodotto finito” che si riveste sempre di una magica e straordinaria leggerezza anche quando l'artista ricorre all'uso di svariati e diversificati materiali come corde, fili o pietre. Così le sue opere, pur nell'uniformità cromatica e nella sintesi espressiva, riescono a portare l'osservatore verso una dimensione ideale e ponderata dove, in perfetta armonia, lo spazio fisico si unisce a quello mentale, la realtà al sogno e alla poesia, il libero pensiero alla riflessione e al mistero esistenziale.
Si.mon (Silvia Montomoli) (GR): le opere di Si.mon sono particolarmente in tema con il titolo della mostra. L'artista toscana, infatti, in questa rassegna piacentina interamente dedicata alla “donna”, presenta quattro opere di rara intensità, quattro ritratti femminili percorsi dal gesto perentorio e deciso e da un colore prorompente e sfavillante. Un'espressione forte e sentita, questa, che si allontana dalla semplice e pura descrizione, pur vissuta e partecipata, per aggiungervi carica vitale, energia, forza prorompente. Prende vita in questo modo una pittura tutta d'emozione, dove i colori perdono contatto con il mondo reale per diventare sentimento, stato d'animo, condizione psicologica. Ne sono chiara ed evidente dimostrazione le sue pennellate intense e precise, i suoi segni ripetuti e calibrati, il suo gesto, morbido e deciso allo stesso tempo. Tutto, nei quadri di Si.mon, è segno e colore, tutto è gesto e luce e tutto viene modificato e descritto a seconda dell'estro e dello stato d'animo dell'artista. Espressione senza cedimenti, dove pittura e disegno hanno lo stesso ruolo e la stessa funzione raggiungendo un perfetto equilibrio ed una magica fusione, creando straordinari effetti di vita e movimento, trasportando l'osservatore in rarefatte atmosfere di eterea e delicata sospensione.
La rassegna chiuderà il 31 gennaio.
19
gennaio 2019
Arte Donna – 5 protagoniste del contemporaneo in mostra
Dal 19 al 31 gennaio 2019
arte contemporanea
Location
GALLERIA STUDIO C
Piacenza, Via Giovanni Campesio, 39, (Piacenza)
Piacenza, Via Giovanni Campesio, 39, (Piacenza)
Orario di apertura
feriali e festivi dalle 16,30 alle 19,30. Lunedi chiuso
Vernissage
19 Gennaio 2019, ore 18.00
Autore
Curatore