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Arte in giusta misura
La mostra vuole essere anello di congiunzione tra i diversi settori del sistema sociale e produttivo e creare interazione, partecipazione e forme di progettualità legate a valori di sviluppo eco-sostenibile
Comunicato stampa
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Continua, con quattro autorevoli rappresentanti dell’arte contemporanea, il ciclo di iniziative del programma DIFFUSAMENTEMUSEO che ha visto realizzati in questi ultimi cinque anni numerosi progetti sul territorio di Roma e dei Castelli Romani con convegni, incontri, laboratori, mostre. Promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Frascati e dall’Associazione Novaidea, si inaugura sabato 10 dicembre 2005 alle ore 18,00 nelle Scuderie Aldobrandini la nuova grande mostra «Arte in Giusta Misura», voluta dal Sindaco Francesco Paolo Posa e dall’Assessore Stefano Di Tommaso. L’esposizione, che rimarrà aperta fino all’8 gennaio 2006, presenta le opere di Alberto Garutti, Francesco Pernice e Il Campo dell’Arte, Michelangelo Pistoletto e Cittadellarte, Stalker. La mostra vuole essere anello di congiunzione tra i diversi settori del sistema sociale e produttivo e creare interazione, partecipazione e forme di progettualità legate a valori di sviluppo eco-sostenibile, mettendo al centro l’individuo, la comunità, il territorio, in sinergia con altre e diverse realtà per costruire percorsi condivisi. L’iniziativa è realizzata con il contributo dell’Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio e con il Patrocinio della Provincia di Roma. I servizi museali sono a cura di Zètema Progetto Cultura S.r.l.
Alberto Garutti presenta “SENZA TITOLO”, opera che definisce e precisa il lavoro dell’artista, impegnato da sempre a dialogare con lo spettatore. Questi, incuriosito, scoprirà il senso ed il significato del messaggio dell’autore. Un incontro dunque all’interno del lavoro dell’arte, che nasce da un profondo bisogno di relazione. L’artista definisce la sua opera un lavoro anche di metodo e sui procedimenti del fare. Il percorso realizzativo (l’insieme delle connessioni con la realtà) ed il processo mentale che si antepongono alla realizzazione fisica del lavoro risultano così parte integrante e perciò non meno importante dell’opera stessa.
Francesco Pernice e il Campo dell’Arte con Alessandro F. Pernice, Giulio Pernice, e Fernando Tornisiello sono gli autori di “LE NUVOLE SOTTO GLI ALBERI”, una installazione in cui la natura viene intesa come “casa nostra”, mondo reale di cui gli uomini devono consapevolmente fare parte creando una rete di relazioni con le piante, gli animali, gli altri uomini. L’opera riporta lo spettatore al Campo dell’Arte, dove una natura in parte ancora selvatica convive col mondo rurale, e dove l’autore sta realizzando uno spazio sperimentale proprio sul rapporto tra l’uomo e la natura, evocatrice e sorgente di emozioni profonde, di bellezza, sensualità, abbandono, guarigione, come pure di ragione e simmetria.
Michelangelo Pistoletto e Cittadellarte è presente con “TAVOLO MEDITERRANEO – Love Difference”, un grande tavolo a forma di Mare Mediterraneo: un luogo dove l’acqua congiunge culture, terre, lingue, visioni politiche, religioni. L’idea di mediterraneo si congiunge a quella di tavolo ed entrambe si pongono come luogo di incontro, metafora di tolleranza e di unità crescente, componenti necessarie alla costruzione di una Europa dei popoli. Il tavolo esposto fa parte di una collezione di sei tavoli sagomati a forma di sei diversi mari –Mar Rosso, Mar Nero, Mar Mediterraneo, Mare del Sud della Cina, Mar Baltico, Mar dei Caraibi- che diventano, secondo le parole dello storico Fernand Braudel, “mari solidi”. Dunque mense, luoghi di scambio e relazione. La zona mediterranea è caratterizzata dalla superficie a specchio, crogiuolo di tensioni multietniche, dove le culture si incontrano e si riflettono simbolicamente.
Stalker presenta “AMACARIO” che nasce come idea di spazio pubblico, accogliente, ludico e conviviale. Tra le pieghe, gli strappi e le macchie di quella tela passa la storia di tanti confini marcati, cancellati...fraintesi. E così su quella tela si confondono non solo arte e vita, realtà e sogno, ma anche pubblico e privato, interno ed esterno, intimità e socialità, esperienza fisica e linguaggio, artisti e pubblico... quella semplice tela/amaca ha catalizzato su di sé una montagna di fraintendimenti, di paradossi, ma anche di tensioni, che in assenza di pudori, pregiudizi e frustrazioni, non hanno dato luogo ad imbarazzi e conflitti, ma al godimento estetico e ludico della promiscuità e dell’incertezza. E’ forse questa una strada praticabile per intervenire nel vivo delle contraddizioni della città contemporanea, mettendo da parte arte, architettura e spazio pubblico per realizzare finalmente ambienti, comportamenti e situazioni in grado di innescare nuove modalità di relazione e di interazione sociale?
Alberto Garutti presenta “SENZA TITOLO”, opera che definisce e precisa il lavoro dell’artista, impegnato da sempre a dialogare con lo spettatore. Questi, incuriosito, scoprirà il senso ed il significato del messaggio dell’autore. Un incontro dunque all’interno del lavoro dell’arte, che nasce da un profondo bisogno di relazione. L’artista definisce la sua opera un lavoro anche di metodo e sui procedimenti del fare. Il percorso realizzativo (l’insieme delle connessioni con la realtà) ed il processo mentale che si antepongono alla realizzazione fisica del lavoro risultano così parte integrante e perciò non meno importante dell’opera stessa.
Francesco Pernice e il Campo dell’Arte con Alessandro F. Pernice, Giulio Pernice, e Fernando Tornisiello sono gli autori di “LE NUVOLE SOTTO GLI ALBERI”, una installazione in cui la natura viene intesa come “casa nostra”, mondo reale di cui gli uomini devono consapevolmente fare parte creando una rete di relazioni con le piante, gli animali, gli altri uomini. L’opera riporta lo spettatore al Campo dell’Arte, dove una natura in parte ancora selvatica convive col mondo rurale, e dove l’autore sta realizzando uno spazio sperimentale proprio sul rapporto tra l’uomo e la natura, evocatrice e sorgente di emozioni profonde, di bellezza, sensualità, abbandono, guarigione, come pure di ragione e simmetria.
Michelangelo Pistoletto e Cittadellarte è presente con “TAVOLO MEDITERRANEO – Love Difference”, un grande tavolo a forma di Mare Mediterraneo: un luogo dove l’acqua congiunge culture, terre, lingue, visioni politiche, religioni. L’idea di mediterraneo si congiunge a quella di tavolo ed entrambe si pongono come luogo di incontro, metafora di tolleranza e di unità crescente, componenti necessarie alla costruzione di una Europa dei popoli. Il tavolo esposto fa parte di una collezione di sei tavoli sagomati a forma di sei diversi mari –Mar Rosso, Mar Nero, Mar Mediterraneo, Mare del Sud della Cina, Mar Baltico, Mar dei Caraibi- che diventano, secondo le parole dello storico Fernand Braudel, “mari solidi”. Dunque mense, luoghi di scambio e relazione. La zona mediterranea è caratterizzata dalla superficie a specchio, crogiuolo di tensioni multietniche, dove le culture si incontrano e si riflettono simbolicamente.
Stalker presenta “AMACARIO” che nasce come idea di spazio pubblico, accogliente, ludico e conviviale. Tra le pieghe, gli strappi e le macchie di quella tela passa la storia di tanti confini marcati, cancellati...fraintesi. E così su quella tela si confondono non solo arte e vita, realtà e sogno, ma anche pubblico e privato, interno ed esterno, intimità e socialità, esperienza fisica e linguaggio, artisti e pubblico... quella semplice tela/amaca ha catalizzato su di sé una montagna di fraintendimenti, di paradossi, ma anche di tensioni, che in assenza di pudori, pregiudizi e frustrazioni, non hanno dato luogo ad imbarazzi e conflitti, ma al godimento estetico e ludico della promiscuità e dell’incertezza. E’ forse questa una strada praticabile per intervenire nel vivo delle contraddizioni della città contemporanea, mettendo da parte arte, architettura e spazio pubblico per realizzare finalmente ambienti, comportamenti e situazioni in grado di innescare nuove modalità di relazione e di interazione sociale?
10
dicembre 2005
Arte in giusta misura
Dal 10 dicembre 2005 al 15 gennaio 2006
arte contemporanea
Location
SCUDERIE ALDOBRANDINI
Frascati, Piazza Guglielmo Marconi, 6, (Roma)
Frascati, Piazza Guglielmo Marconi, 6, (Roma)
Orario di apertura
10,00:18,00 – sabato e festivi 10,00:19,00 (lunedì chiuso)
Vernissage
10 Dicembre 2005, ore 18
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore