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Arte Moderna in Brasile – Collezione della Fondazione Edson Queiroz
Una selezione di oltre 70 opere tra pitture e sculture realizzate dai maggiori artisti brasiliani del periodo 1920-1960. La Mostra si svolge presso la sede dell’Ambasciata del Brasile a Palazzo Pamphilj in Piazza Navona
Comunicato stampa
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L’Ambasciata del Brasile a Roma è lieta di presentare, per la prima volta in Italia, la mostra Arte
moderna in Brasile – Collezione della Fondazione Edson Queiroz (Roma, 2 marzo – 5 maggio
2018), una selezione di circa 70 opere tra pitture e sculture realizzate dai maggiori artisti brasiliani del
periodo 1920-1960. I lavori sono stati selezionati dalla collezione d’arte della Fondazione Edson
Queiroz, una delle più importanti del suo genere in Brasile. Riunita dal cancelliere Airton Queiroz in 30
anni di attività, la collezione copre circa quattrocento anni di produzione artistica brasiliana, con esempi
significativi di ogni periodo, dalle immagini sacre del periodo coloniale fino alle espressioni dell’arte
contemporanea. Da Candido Portinari ad Alfredo Volpi ed Hélio Oiticica, passando per Sérvulo
Esmeraldo, Antonio Bandeira, Alberto da Veiga Guignard e molti altri, la mostra rappresenta un
viaggio unico ed emozionante nell’arte moderna brasiliana.
LA MOSTRA
Il percorso espositivo prende avvio dai cosiddetti “anni eroici” del Modernismo brasiliano (decennio del
1920), periodo in cui i tentativi di rinnovamento estetico erano all’ordine del giorno. Molti degli artisti della
prima generazione modernista soggiornarono per qualche tempo a Parigi, ispirandosi alle avanguardie
storiche con cui venivano a contatto. Parallelamente alla modernizzazione del linguaggio, alcuni di essi
si prodigavano nella ricerca di immagini che traducessero l’idea di “brasilianità”. Ci si trovava in un
momento in cui il dibattito nazionalista era incentrato sul recupero degli elementi nativisti precoloniali e
sulla questione del meticciato, fattore che venne considerato decisivo per le sorti della formazione del
popolo brasiliano.
I decenni del 1930 e 1940 si caratterizzano per un adattamento ai linguaggi modernisti. Le
sperimentazioni cedono il posto a uno sguardo verso l’arte del passato e si assiste alla comparsa di
“artisti-insegnanti” come Ernesto de Fiori, Alberto da Veiga Guignard e Alfredo Volpi, veri e propri
punti di riferimento per i pittori del tempo e per quelli a venire. Di questo periodo vanno sottolineati, in
modo particolare, i lavori di Alfredo Volpi e José Pancetti, artisti che, oltre ad essere rappresentati da
un numero significativo di opere all’interno della collezione, incarnano la transizione tra la pittura
figurativa e quella astratta.
Il nucleo dell’esposizione dedicato all’astrazione geometrica – tendenza che sorge negli ultimi anni del
1940 e che si consolida nel decennio successivo – comprende pittori del gruppo Ruptura di San Paolo e
artisti dei gruppi Frente e Neoconcreto, entrambi di Rio de Janeiro. La mostra riunisce, inoltre, una
selezione di artisti che, pur non aderendo ad alcun gruppo, seppero adottare un linguaggio astratto-
geometrico peculiare, il più delle volte mescolato a lirismo. L’ultimo segmento dell’esposizione è infine
destinato all’astrazione informale degli anni 1960 e agli artisti che concepirono la tela come uno spazio
su cui sperimentare materiali eterogenei, secondo un modus faciendi che si sarebbe moltiplicato e
sviluppato nei decenni a seguire.
Regina Teixeira de Barros
Curatrice
LA FONDAZIONE EDSON QUEIROZ
Dal 1971 la Fondazione Edson Queiroz, con sede a Fortaleza, promuove lo sviluppo sociale, educativo
e culturale nel Nordest del Brasile. La storia ha inizio quando l’imprenditore industriale Edson Queiroz,
ravvisando la mancanza di valori di insegnamento artistico e culturale in quella regione del Brasile,
fonda nel 1973 l’Università di Fortaleza (Unifor), prima istituzione privata del Paese e punto di
riferimento nazionale in campo pedagogico. Gestita dalla Fondazione Edson Queiroz, l’Unifor riunisce
programmi di laurea, post laurea e ricerca in un unico campus di circa 720.000 m2, a vantaggio delle
comunità interne ed esterne e delle generazioni presenti e future. Il legame tra l'istruzione superiore e le
arti è l'essenza della Fondazione Edson Queiroz. Essa ha inoltre accumulato una delle più rinomate
collezioni di arti visive del Brasile, oggi riconosciuta ed esposta in mostre nazionali e internazionali. Si
tratta di arte brasiliana soprattutto del Ventesimo secolo, con opere di maestri quali Lygia Clark, Di
Cavalcanti, Lasar Segall, Tarsila do Amaral, Candido Portinari, Antonio Bandeira, Alfredo Volpi, tra gli
altri. La Fondazione Edson Queiroz custodisce anche la Biblioteca de Acervos Especiais, composta da
oltre 8 mila libri rari databili dal XV secolo. Parte significativa di tale collezione apparteneva al mecenate
Francisco Matarazzo Sobrinho.
moderna in Brasile – Collezione della Fondazione Edson Queiroz (Roma, 2 marzo – 5 maggio
2018), una selezione di circa 70 opere tra pitture e sculture realizzate dai maggiori artisti brasiliani del
periodo 1920-1960. I lavori sono stati selezionati dalla collezione d’arte della Fondazione Edson
Queiroz, una delle più importanti del suo genere in Brasile. Riunita dal cancelliere Airton Queiroz in 30
anni di attività, la collezione copre circa quattrocento anni di produzione artistica brasiliana, con esempi
significativi di ogni periodo, dalle immagini sacre del periodo coloniale fino alle espressioni dell’arte
contemporanea. Da Candido Portinari ad Alfredo Volpi ed Hélio Oiticica, passando per Sérvulo
Esmeraldo, Antonio Bandeira, Alberto da Veiga Guignard e molti altri, la mostra rappresenta un
viaggio unico ed emozionante nell’arte moderna brasiliana.
LA MOSTRA
Il percorso espositivo prende avvio dai cosiddetti “anni eroici” del Modernismo brasiliano (decennio del
1920), periodo in cui i tentativi di rinnovamento estetico erano all’ordine del giorno. Molti degli artisti della
prima generazione modernista soggiornarono per qualche tempo a Parigi, ispirandosi alle avanguardie
storiche con cui venivano a contatto. Parallelamente alla modernizzazione del linguaggio, alcuni di essi
si prodigavano nella ricerca di immagini che traducessero l’idea di “brasilianità”. Ci si trovava in un
momento in cui il dibattito nazionalista era incentrato sul recupero degli elementi nativisti precoloniali e
sulla questione del meticciato, fattore che venne considerato decisivo per le sorti della formazione del
popolo brasiliano.
I decenni del 1930 e 1940 si caratterizzano per un adattamento ai linguaggi modernisti. Le
sperimentazioni cedono il posto a uno sguardo verso l’arte del passato e si assiste alla comparsa di
“artisti-insegnanti” come Ernesto de Fiori, Alberto da Veiga Guignard e Alfredo Volpi, veri e propri
punti di riferimento per i pittori del tempo e per quelli a venire. Di questo periodo vanno sottolineati, in
modo particolare, i lavori di Alfredo Volpi e José Pancetti, artisti che, oltre ad essere rappresentati da
un numero significativo di opere all’interno della collezione, incarnano la transizione tra la pittura
figurativa e quella astratta.
Il nucleo dell’esposizione dedicato all’astrazione geometrica – tendenza che sorge negli ultimi anni del
1940 e che si consolida nel decennio successivo – comprende pittori del gruppo Ruptura di San Paolo e
artisti dei gruppi Frente e Neoconcreto, entrambi di Rio de Janeiro. La mostra riunisce, inoltre, una
selezione di artisti che, pur non aderendo ad alcun gruppo, seppero adottare un linguaggio astratto-
geometrico peculiare, il più delle volte mescolato a lirismo. L’ultimo segmento dell’esposizione è infine
destinato all’astrazione informale degli anni 1960 e agli artisti che concepirono la tela come uno spazio
su cui sperimentare materiali eterogenei, secondo un modus faciendi che si sarebbe moltiplicato e
sviluppato nei decenni a seguire.
Regina Teixeira de Barros
Curatrice
LA FONDAZIONE EDSON QUEIROZ
Dal 1971 la Fondazione Edson Queiroz, con sede a Fortaleza, promuove lo sviluppo sociale, educativo
e culturale nel Nordest del Brasile. La storia ha inizio quando l’imprenditore industriale Edson Queiroz,
ravvisando la mancanza di valori di insegnamento artistico e culturale in quella regione del Brasile,
fonda nel 1973 l’Università di Fortaleza (Unifor), prima istituzione privata del Paese e punto di
riferimento nazionale in campo pedagogico. Gestita dalla Fondazione Edson Queiroz, l’Unifor riunisce
programmi di laurea, post laurea e ricerca in un unico campus di circa 720.000 m2, a vantaggio delle
comunità interne ed esterne e delle generazioni presenti e future. Il legame tra l'istruzione superiore e le
arti è l'essenza della Fondazione Edson Queiroz. Essa ha inoltre accumulato una delle più rinomate
collezioni di arti visive del Brasile, oggi riconosciuta ed esposta in mostre nazionali e internazionali. Si
tratta di arte brasiliana soprattutto del Ventesimo secolo, con opere di maestri quali Lygia Clark, Di
Cavalcanti, Lasar Segall, Tarsila do Amaral, Candido Portinari, Antonio Bandeira, Alfredo Volpi, tra gli
altri. La Fondazione Edson Queiroz custodisce anche la Biblioteca de Acervos Especiais, composta da
oltre 8 mila libri rari databili dal XV secolo. Parte significativa di tale collezione apparteneva al mecenate
Francisco Matarazzo Sobrinho.
01
marzo 2018
Arte Moderna in Brasile – Collezione della Fondazione Edson Queiroz
Dal primo marzo al 05 maggio 2018
arte moderna e contemporanea
Location
PALAZZO PAMPHILJ
Roma, Piazza Navona, 14, (Roma)
Roma, Piazza Navona, 14, (Roma)
Orario di apertura
dalle 10:00 alle 18:00, dal martedì al sabato
Vernissage
1 Marzo 2018, ore 19
Curatore