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Arte & Natura#0: Antitetiche Relazioni
Un gioco di inedite ed opposte connessioni tra differenti linguaggi visivi caratterizza la prima mostra proposta dall’ Appia Antica Art Project intitolata Arte&Natura#0. Antitetiche Relazioni, a cura di Maila Buglioni, ed ospitata per la sola serata di venerdì 2 settembre presso l’Appia Antica Caffè “Il Baretto”
Comunicato stampa
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Un gioco di inedite ed opposte connessioni tra differenti linguaggi visivi caratterizza la prima mostra proposta dall’ Appia Antica Art Project intitolata Arte&Natura#0. Antitetiche Relazioni, a cura di Maila Buglioni, ed ospitata per la sola serata di venerdì 2 settembre presso l’Appia Antica Caffè “Il Baretto”.
Appia Antica Art Project è progetto espositivo ideato dalla curatrice indipendente Maila Buglioni per lo specifico spazio dell’Appia Antica Caffè “Il Baretto”, sito nel contesto della regina viarium con l’obiettivo di proporre al pubblico un innovativo concept, lontano dalla convenzionale e tradizionale mostra visibile in galleria. Incentrato su un programma di eventi a cadenza quindicinale, invita gli artisti ad esporre il proprio lavoro per una singola serata su una specifica tematica: la connessione tra arte contemporanea e paesaggio naturale, metropolitano o interiore che sia. Tale argomento sarà ogni volta riedito in quanto personalmente rielaborato dal creativo, attraverso il proprio stile ed il media da lui prediletto. Un idea, questa, venuta alla luce grazie all’urgente bisogno della nostra società a riavvicinare il proprio Io in direzione di un genuino e sincero contatto con i luoghi e le loro evoluzioni naturali, approdando così a una riconciliazione con l’ambiente. Da qui la necessità di creare, appositamente per queste serate, cocktail concepiti
secondo la relazione sopra descritta.
Per l’evento 0 la curatrice ha volutamente posto a confronto due personalità emergenti del panorama italiano: Stefano Frascarelli e Giada Passaretti , Artisti contraddistinti da molteplici divergenze: dalla formazione alle modalità espressive, dagli influssi creativi al modus operandi e stilistico.
Se Stefano si forma come autodidatta avvicinandosi alla pittura grazie al fascino emanato dall’Action Painting di William Congdon; Giada nasce in un contesto familiare colmo di stimoli creativi per poi frequentare l’Accademia di Belle Arti fino ad arrivare a maturare un idioma particolarissimo dove la figura umana è rielaborata in termini geometrici e plastici grazie ad uno sguardo rivolto al cubismo e al fauvismo.
Inoltre, mentre quest’ultima utilizza media assolutamente tradizionali come la pittura, la scultura e l’incisione; il primo predilige la materia plastica del plexiglass per dar vita a paesaggi mentali i cui connotati solo affidati totalmente al puro colore dello smalto.
Stefano Frascarelli è nato nel 1981 ad Assisi dove vive e lavora. Autodidatta, dal 2012 utilizza il proprio studio anche come spazio espositivo intrattenendo, così, rapporti diretti con molti artisti della regione natia e dell'Italia. Dal 2005 si dedica principalmente alla pittura prediligendo la tecnica degli smalti abbinati alle superfici in plexiglass. Sedotto fin dagli inizi dall'espressionismo astratto e dalle realtà sviluppatasi attorno ad esso in contesto americano. La sua pittura trae ispirazione dal paesaggio e dagli elementi che lo compongono i quali, durante il percorso, diventano sempre più assoluti e descritti dal colore puro che, quindi, prescinde dal carattere di riconoscibilità e ambisce al valore dell’autodefinizione e dell’indipendenza. Nel 2005, collaborando durante un tirocinio universitario con l'assessorato alla cultura del Comune di Assisi, ha partecipato all'organizzazione dell'antologica dedicata a William Congdon, conoscendone l'opera da vicino.
Dal 2012 ha esposto i suoi lavori in numerose mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero. Ad Aprile 2014 ha donato al MAAM ( Museo dell'Altro e d ell'Altrove di Metropoliz ) di Roma il suo intervento I Fiori del Maam. Nel 2015
una sua personale è stata ospitata presso la sede romana di Banca Fideuram e, in tale occasione, ha partecipato all’evento Electronic Art Cafè al Wine Bar Camponeschi di Piazza Farnese. Nell’anno in corso ha esposto, in collaborazione con la Takeawaygallery, alla collettiva Fierae presso lo showroom Le Artigiane a Roma. Sempre nel 2016, in occasione della Giornata della Memoria, ha esposto l’installazione Twins presso la Loggia del Capitaniato a Vicenza, ha partecipato alle collettive Archeologia dell’Io allo Studio Arte Fuori Centro di Roma e Misericordiae Opera al Museo Diocesano di Foligno e ha esposto la sua mostra personale presso la Anywhere Art Company di Napoli Elementa Tollere. Il 10 settembre parteciperà a Il Sogno Verde presso il Real Orto Botanico di Napoli.
Del suo lavoro hanno scritto Marco Amore, Andrea Baffoni, Laura Bartoli, Giovanna Brenci, Domenico Iaracà, Carlotta Monteverde, Enrico Sciamanna, Francesca Valente.
Giada Passaretti è nata a Roma nel 1980, dove vive e lavora. È cresciuta in una famiglia di musicisti, in un ambiente casalingo ricco di stimoli artistici. Da piccola ha frequentato la Wilson, una scuola di danza classica a Roma, ha ricevuto lezioni di musica dal padre mentre la madre l’ha avviata e stimolata alla pratica del disegno. Si è diplomata all’Istituto d’Arte ISA Roma II a Roma e successivamente ha frequentato l’ Accademia di Belle Arti di Roma. Ha conseguito il Master di Educatrice per l’infanzia. Utilizza differenti linguaggi artistici (dalla pittura alla scultura all’incisione) dando vita a un particolarissimo stile iconografico in cui si nota l’influsso di varie correnti artistiche del Novecento come il.cubismo, il fauvismo.
Ha esposto in mostre collettive e personali a Roma dal 1999 come Enzimi, Nuove idee per le piazze di Roma. Nel 2008 ha partecipato al XI Premio Nazionale di Pittura “Sulla Riva”a Formia, classificandosi al terzo posto e partecipandone alla collettiva.
Appia Antica Art Project è progetto espositivo ideato dalla curatrice indipendente Maila Buglioni per lo specifico spazio dell’Appia Antica Caffè “Il Baretto”, sito nel contesto della regina viarium con l’obiettivo di proporre al pubblico un innovativo concept, lontano dalla convenzionale e tradizionale mostra visibile in galleria. Incentrato su un programma di eventi a cadenza quindicinale, invita gli artisti ad esporre il proprio lavoro per una singola serata su una specifica tematica: la connessione tra arte contemporanea e paesaggio naturale, metropolitano o interiore che sia. Tale argomento sarà ogni volta riedito in quanto personalmente rielaborato dal creativo, attraverso il proprio stile ed il media da lui prediletto. Un idea, questa, venuta alla luce grazie all’urgente bisogno della nostra società a riavvicinare il proprio Io in direzione di un genuino e sincero contatto con i luoghi e le loro evoluzioni naturali, approdando così a una riconciliazione con l’ambiente. Da qui la necessità di creare, appositamente per queste serate, cocktail concepiti
secondo la relazione sopra descritta.
Per l’evento 0 la curatrice ha volutamente posto a confronto due personalità emergenti del panorama italiano: Stefano Frascarelli e Giada Passaretti , Artisti contraddistinti da molteplici divergenze: dalla formazione alle modalità espressive, dagli influssi creativi al modus operandi e stilistico.
Se Stefano si forma come autodidatta avvicinandosi alla pittura grazie al fascino emanato dall’Action Painting di William Congdon; Giada nasce in un contesto familiare colmo di stimoli creativi per poi frequentare l’Accademia di Belle Arti fino ad arrivare a maturare un idioma particolarissimo dove la figura umana è rielaborata in termini geometrici e plastici grazie ad uno sguardo rivolto al cubismo e al fauvismo.
Inoltre, mentre quest’ultima utilizza media assolutamente tradizionali come la pittura, la scultura e l’incisione; il primo predilige la materia plastica del plexiglass per dar vita a paesaggi mentali i cui connotati solo affidati totalmente al puro colore dello smalto.
Stefano Frascarelli è nato nel 1981 ad Assisi dove vive e lavora. Autodidatta, dal 2012 utilizza il proprio studio anche come spazio espositivo intrattenendo, così, rapporti diretti con molti artisti della regione natia e dell'Italia. Dal 2005 si dedica principalmente alla pittura prediligendo la tecnica degli smalti abbinati alle superfici in plexiglass. Sedotto fin dagli inizi dall'espressionismo astratto e dalle realtà sviluppatasi attorno ad esso in contesto americano. La sua pittura trae ispirazione dal paesaggio e dagli elementi che lo compongono i quali, durante il percorso, diventano sempre più assoluti e descritti dal colore puro che, quindi, prescinde dal carattere di riconoscibilità e ambisce al valore dell’autodefinizione e dell’indipendenza. Nel 2005, collaborando durante un tirocinio universitario con l'assessorato alla cultura del Comune di Assisi, ha partecipato all'organizzazione dell'antologica dedicata a William Congdon, conoscendone l'opera da vicino.
Dal 2012 ha esposto i suoi lavori in numerose mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero. Ad Aprile 2014 ha donato al MAAM ( Museo dell'Altro e d ell'Altrove di Metropoliz ) di Roma il suo intervento I Fiori del Maam. Nel 2015
una sua personale è stata ospitata presso la sede romana di Banca Fideuram e, in tale occasione, ha partecipato all’evento Electronic Art Cafè al Wine Bar Camponeschi di Piazza Farnese. Nell’anno in corso ha esposto, in collaborazione con la Takeawaygallery, alla collettiva Fierae presso lo showroom Le Artigiane a Roma. Sempre nel 2016, in occasione della Giornata della Memoria, ha esposto l’installazione Twins presso la Loggia del Capitaniato a Vicenza, ha partecipato alle collettive Archeologia dell’Io allo Studio Arte Fuori Centro di Roma e Misericordiae Opera al Museo Diocesano di Foligno e ha esposto la sua mostra personale presso la Anywhere Art Company di Napoli Elementa Tollere. Il 10 settembre parteciperà a Il Sogno Verde presso il Real Orto Botanico di Napoli.
Del suo lavoro hanno scritto Marco Amore, Andrea Baffoni, Laura Bartoli, Giovanna Brenci, Domenico Iaracà, Carlotta Monteverde, Enrico Sciamanna, Francesca Valente.
Giada Passaretti è nata a Roma nel 1980, dove vive e lavora. È cresciuta in una famiglia di musicisti, in un ambiente casalingo ricco di stimoli artistici. Da piccola ha frequentato la Wilson, una scuola di danza classica a Roma, ha ricevuto lezioni di musica dal padre mentre la madre l’ha avviata e stimolata alla pratica del disegno. Si è diplomata all’Istituto d’Arte ISA Roma II a Roma e successivamente ha frequentato l’ Accademia di Belle Arti di Roma. Ha conseguito il Master di Educatrice per l’infanzia. Utilizza differenti linguaggi artistici (dalla pittura alla scultura all’incisione) dando vita a un particolarissimo stile iconografico in cui si nota l’influsso di varie correnti artistiche del Novecento come il.cubismo, il fauvismo.
Ha esposto in mostre collettive e personali a Roma dal 1999 come Enzimi, Nuove idee per le piazze di Roma. Nel 2008 ha partecipato al XI Premio Nazionale di Pittura “Sulla Riva”a Formia, classificandosi al terzo posto e partecipandone alla collettiva.
02
settembre 2016
Arte & Natura#0: Antitetiche Relazioni
02 settembre 2016
arte contemporanea
Location
APPIA ANTICA CAFFE’ IL BARETTO
Roma, Via Appia Antica, 179, (Roma)
Roma, Via Appia Antica, 179, (Roma)
Vernissage
2 Settembre 2016, h18:30
Curatore