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Arte & Natura#3: Emergenze
L’urgenza di far riflettere lo spettatore su problematiche attuali caratterizza la quarta mostra proposta dall’Appia Antica Art Project intitolata Arte&Natura#3. Emergenze a cura di Maila Buglioni, ed ospitata per la sola serata di venerdì 14 ottobre ore 18,00 presso l’Appia Antica Caffè “Il Baretto
Comunicato stampa
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L’urgenza di far riflettere l’osservatore su problematiche attuali caratterizza la quarta mostra proposta dall’Appia Antica Art Project intitolata Arte&Natura#3. Emergenze a cura di Maila Buglioni, ed ospitata per la sola serata di venerdì 14 ottobre ore 18,00 presso l’Appia Antica Caffè “Il Baretto”.
Appia Antica Art Project è progetto espositivo ideato dalla curatrice indipendente Maila Buglioni per lo specifico spazio dell’Appia Antica Caffè “Il Baretto”, sito nel contesto della regina viarium con l’obiettivo di proporre al pubblico un innovativo concept, lontano dalla convenzionale e tradizionale mostra visibile in galleria. Incentrato su un programma di eventi a cadenza quindicinale, invita gli artisti ad esporre il proprio lavoro per una singola serata su una specifica tematica: la connessione tra arte contemporanea e paesaggio naturale, metropolitano o interiore che sia. Tale argomento sarà ogni volta riedito in quanto personalmente rielaborato dal creativo, attraverso il proprio stile ed il media da lui prediletto. Un idea, questa, venuta alla luce grazie all’urgente bisogno della nostra società a riavvicinare il proprio Io in direzione di un genuino e sincero contatto con i luoghi e le loro evoluzioni naturali, approdando così a una riconciliazione con l’ambiente. Da qui la necessità di creare, appositamente per queste serate, cocktail concepiti secondo la relazione sopra descritta.
Per questo quarto evento la curatrice ha invitato tre artisti del panorama italiano a confrontarsi sul tema arte&natura attraverso i loro differenti idiomi: Matteo Costanzo, Jacopo Mandich e Luana Procesi, accomunati dalla necessità di comunicare al fruitore una specifica EMERGENZA. Creativi formati in differenti contesti – il primo, frequenta prima l'Istituto Statale D'Arte "Scuola del Libro" di Urbino per poi iscriversi all'Accademia di Belle Arti di Urbino specializzandosi in pittura con Luigi Carboni; il secondo si laurea in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, con tesi su arte, riciclaggio e magia, sviluppando successivamente un linguaggio incentrato su materiali poveri come il ferro, il legno e la pietra; infine, la terza, dopo il diploma per Direttrice di Comunità Infantile, convoglia tutte le sue energie nell’arte pittorica e grafica – ma accostati da ricerche espressive imperniate sull’impellente bisogno di sensibilizzare l’umanità.
Se Matteo impiega i nuovi media per ideare un proprio idioma espressivo denominato Generative Art, basato sull’impiego delle migliaia di immagini che quotidianamente ci bombardano , col fine di dar luogo a lavori che mettono a nudo attualissime tematiche; Jacopo, utilizzando l’antica tecnica della scultura e della fusione di materie naturali, manifesta la volontà di riappropriarsi di primarie operatività e mestieri contraddistinguendosi come homo faber; Luana, invece, tramite l’acquarello e la biro investiga la coscienza antropica con l’obiettivo di sensibilizzarla verso urgenti tematiche ambientali.
Matteo Costanzo nasce a Roma nel Gennaio del 1985.
Nel 1999 frequenta l'Istituto Statale D'Arte "Scuola del Libro" di Urbino dove consegue il Diploma di Maestro d'Arte nel 2005. Nel 2012 si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Urbino alla cattedra di Pittura presieduta dall'artista Luigi Carboni conseguendo la laurea triennale nel 2016. Oggi vive e lavora a Fermignano (PU).
Nel 2014 ha esposto presso la chiesa monumentale di S.Francesco a Gualdo Tadino (PG) la sua personale HUMAN ARCHIVE a cura di Catia Monacelli e del Polo Museale di Gualdo Tadino. Ha esposto in numerose collettive tra cui alla Galleria FaroArte a Marina di Ravenna in quanto finalista del Premio Marina 2015; OS1_Operative System 1_Nutrimentum (L’arte alimenta l’uomo) mostra patrocinata da Expo e dal Comune di Urbino, allestita negli spazi della Data, Orto dell’Abbondanza a cura di Umberto Palestini (2014); Atelier del contemporaneo 64ª Rassegna Internazionale d'arte premio G.B.Salvi di Sassoferrato (AN) (2014); BIENNALE GIOVANI ARTISTI MARCHIGIANI (2013), Sala Multimediale S. Francesco di Civitanova Marche Alta (Macerata). Inoltre, ha vinto il Premio BIENNALE GIOVANI ARTISTI MARCHIGIANI 2013 e quello del CORTILE DEGLI ARTISTI III°edizione 2013 a cura del Polo Museale Città di Gualdo Tadino. E’ risultato finalista del premio Fabern 2013 (Bologna) e del Premio Marina 2015 (Ravenna). Infine, ha esposto a Cambiamenti 2016 in qualità di finalista del premio Eneganart.
Jacopo Mandich nasce a Roma nel 1979.
Nel 2005 si laurea in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, presentando una tesi su arte, riciclaggio e magia. Nello stesso anno vince il concorso Edgardo Manucci e nel 2006 realizza per il Museo Manucci una mostra personale portata in seguito a Milano, negli spazi del Rotary Club. La ricerca stilistica, in continua evoluzione, è incentrata su una scelta di materiali che verte principalmente sul ferro, legno e pietra. La sperimentazione di Jacopo Mandich è una continua sfida, basata sul desiderio di plasmare materiali difficili in direzione di un contenuto emotivo e sensoriale. I suoi lavori sono stati esposti a Parigi, a Londra e in diverse città italiane tra cui Roma dove nel 2014 ha presentato la sua mostra personale: “Cosmogonie”, alla Galleria Varsi e realizzato progetti espositivi in spazi istituzionali quali l’Auditorium Parco della Musica e Il Museo dei Fori Imperiali, a cura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Nel 2015 partecipa alla terza Biennale Industriale di Arte Contemporanea di Ecaterinburg, in Russia, e realizza un’installazione permanente nella città di Satka.
Luana Procesi nasce a Roma nel 1961.
Dopo il Diploma per Direttrice di Comunità Infantile inizia a dedicarsi all’arte, sua passione fin dall’infanzia, frequentando corsi di pittura su ceramica, porcellana, stoffa, legno e pellami. In seguito s’inscrive alla Scuola di Pittura di San Giacomo per poi approdare allo Studio Cappuccio, dove apprende le tecniche dell’acquarello, dell’affresco, dell’incisione e del disegno dal vero. Successivamente frequenta un corso di ritratto dal maestro Giorgio Bartoli, per poi trasferirsi a Cortona, dove rimane per dodici anni frequentando l’ambiente artistico locale e partecipando a varie mostre collettive. Artista dalla personalità eclettica, utilizza l’arte pittorica ed il disegno come veicolo attraverso cui liberare il proprio Io. Nel corso degli anni ha sviluppato un linguaggio personalissimo privilegiando temi narrativi che s’ispirano essenzialmente alla comprensione e alla rappresentazione della natura nelle sue forme più semplici e quotidiane, dove a volte la presenza umana compare discreta ed in armonioso equilibrio con il contesto ambientale raffigurato. Di particolare impatto sono i suoi paesaggi in biro, abili rappresentazioni dei luoghi dell’anima, in cui si palesa la propria intimità ed emotività.
Ha esposto in numerose mostre in Italia partecipando a collettive nel Lazio ed in Toscana.
Appia Antica Art Project è progetto espositivo ideato dalla curatrice indipendente Maila Buglioni per lo specifico spazio dell’Appia Antica Caffè “Il Baretto”, sito nel contesto della regina viarium con l’obiettivo di proporre al pubblico un innovativo concept, lontano dalla convenzionale e tradizionale mostra visibile in galleria. Incentrato su un programma di eventi a cadenza quindicinale, invita gli artisti ad esporre il proprio lavoro per una singola serata su una specifica tematica: la connessione tra arte contemporanea e paesaggio naturale, metropolitano o interiore che sia. Tale argomento sarà ogni volta riedito in quanto personalmente rielaborato dal creativo, attraverso il proprio stile ed il media da lui prediletto. Un idea, questa, venuta alla luce grazie all’urgente bisogno della nostra società a riavvicinare il proprio Io in direzione di un genuino e sincero contatto con i luoghi e le loro evoluzioni naturali, approdando così a una riconciliazione con l’ambiente. Da qui la necessità di creare, appositamente per queste serate, cocktail concepiti secondo la relazione sopra descritta.
Per questo quarto evento la curatrice ha invitato tre artisti del panorama italiano a confrontarsi sul tema arte&natura attraverso i loro differenti idiomi: Matteo Costanzo, Jacopo Mandich e Luana Procesi, accomunati dalla necessità di comunicare al fruitore una specifica EMERGENZA. Creativi formati in differenti contesti – il primo, frequenta prima l'Istituto Statale D'Arte "Scuola del Libro" di Urbino per poi iscriversi all'Accademia di Belle Arti di Urbino specializzandosi in pittura con Luigi Carboni; il secondo si laurea in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, con tesi su arte, riciclaggio e magia, sviluppando successivamente un linguaggio incentrato su materiali poveri come il ferro, il legno e la pietra; infine, la terza, dopo il diploma per Direttrice di Comunità Infantile, convoglia tutte le sue energie nell’arte pittorica e grafica – ma accostati da ricerche espressive imperniate sull’impellente bisogno di sensibilizzare l’umanità.
Se Matteo impiega i nuovi media per ideare un proprio idioma espressivo denominato Generative Art, basato sull’impiego delle migliaia di immagini che quotidianamente ci bombardano , col fine di dar luogo a lavori che mettono a nudo attualissime tematiche; Jacopo, utilizzando l’antica tecnica della scultura e della fusione di materie naturali, manifesta la volontà di riappropriarsi di primarie operatività e mestieri contraddistinguendosi come homo faber; Luana, invece, tramite l’acquarello e la biro investiga la coscienza antropica con l’obiettivo di sensibilizzarla verso urgenti tematiche ambientali.
Matteo Costanzo nasce a Roma nel Gennaio del 1985.
Nel 1999 frequenta l'Istituto Statale D'Arte "Scuola del Libro" di Urbino dove consegue il Diploma di Maestro d'Arte nel 2005. Nel 2012 si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Urbino alla cattedra di Pittura presieduta dall'artista Luigi Carboni conseguendo la laurea triennale nel 2016. Oggi vive e lavora a Fermignano (PU).
Nel 2014 ha esposto presso la chiesa monumentale di S.Francesco a Gualdo Tadino (PG) la sua personale HUMAN ARCHIVE a cura di Catia Monacelli e del Polo Museale di Gualdo Tadino. Ha esposto in numerose collettive tra cui alla Galleria FaroArte a Marina di Ravenna in quanto finalista del Premio Marina 2015; OS1_Operative System 1_Nutrimentum (L’arte alimenta l’uomo) mostra patrocinata da Expo e dal Comune di Urbino, allestita negli spazi della Data, Orto dell’Abbondanza a cura di Umberto Palestini (2014); Atelier del contemporaneo 64ª Rassegna Internazionale d'arte premio G.B.Salvi di Sassoferrato (AN) (2014); BIENNALE GIOVANI ARTISTI MARCHIGIANI (2013), Sala Multimediale S. Francesco di Civitanova Marche Alta (Macerata). Inoltre, ha vinto il Premio BIENNALE GIOVANI ARTISTI MARCHIGIANI 2013 e quello del CORTILE DEGLI ARTISTI III°edizione 2013 a cura del Polo Museale Città di Gualdo Tadino. E’ risultato finalista del premio Fabern 2013 (Bologna) e del Premio Marina 2015 (Ravenna). Infine, ha esposto a Cambiamenti 2016 in qualità di finalista del premio Eneganart.
Jacopo Mandich nasce a Roma nel 1979.
Nel 2005 si laurea in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, presentando una tesi su arte, riciclaggio e magia. Nello stesso anno vince il concorso Edgardo Manucci e nel 2006 realizza per il Museo Manucci una mostra personale portata in seguito a Milano, negli spazi del Rotary Club. La ricerca stilistica, in continua evoluzione, è incentrata su una scelta di materiali che verte principalmente sul ferro, legno e pietra. La sperimentazione di Jacopo Mandich è una continua sfida, basata sul desiderio di plasmare materiali difficili in direzione di un contenuto emotivo e sensoriale. I suoi lavori sono stati esposti a Parigi, a Londra e in diverse città italiane tra cui Roma dove nel 2014 ha presentato la sua mostra personale: “Cosmogonie”, alla Galleria Varsi e realizzato progetti espositivi in spazi istituzionali quali l’Auditorium Parco della Musica e Il Museo dei Fori Imperiali, a cura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Nel 2015 partecipa alla terza Biennale Industriale di Arte Contemporanea di Ecaterinburg, in Russia, e realizza un’installazione permanente nella città di Satka.
Luana Procesi nasce a Roma nel 1961.
Dopo il Diploma per Direttrice di Comunità Infantile inizia a dedicarsi all’arte, sua passione fin dall’infanzia, frequentando corsi di pittura su ceramica, porcellana, stoffa, legno e pellami. In seguito s’inscrive alla Scuola di Pittura di San Giacomo per poi approdare allo Studio Cappuccio, dove apprende le tecniche dell’acquarello, dell’affresco, dell’incisione e del disegno dal vero. Successivamente frequenta un corso di ritratto dal maestro Giorgio Bartoli, per poi trasferirsi a Cortona, dove rimane per dodici anni frequentando l’ambiente artistico locale e partecipando a varie mostre collettive. Artista dalla personalità eclettica, utilizza l’arte pittorica ed il disegno come veicolo attraverso cui liberare il proprio Io. Nel corso degli anni ha sviluppato un linguaggio personalissimo privilegiando temi narrativi che s’ispirano essenzialmente alla comprensione e alla rappresentazione della natura nelle sue forme più semplici e quotidiane, dove a volte la presenza umana compare discreta ed in armonioso equilibrio con il contesto ambientale raffigurato. Di particolare impatto sono i suoi paesaggi in biro, abili rappresentazioni dei luoghi dell’anima, in cui si palesa la propria intimità ed emotività.
Ha esposto in numerose mostre in Italia partecipando a collettive nel Lazio ed in Toscana.
14
ottobre 2016
Arte & Natura#3: Emergenze
14 ottobre 2016
arte contemporanea
Location
APPIA ANTICA CAFFE’ IL BARETTO
Roma, Via Appia Antica, 179, (Roma)
Roma, Via Appia Antica, 179, (Roma)
Orario di apertura
Venerdì 14 ottobre h18:00-23:00
Vernissage
14 Ottobre 2016, h 18:00-23:00
Autore
Curatore