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Arte Senza Pietà
La mostra raccoglie le opere prodotte da alcuni ex pazienti del più grande ospedale psichiatrico d’Europa, il Santa Maria della Pietà, e successivamente di una comunità terapeutica romana. La mostra si propone di far conoscere la funzione sociale e il valore artistico dei laboratori di pittura per i pazienti psichiatrici. Ritrovare la propria identità attraverso la pratica dell’arte: dall’emarginazione per una presunta psicopatologia al primo approccio alle tele, alla creazione di lavori che non sono mere risposte positive ad una terapia sperimentale ma opere esteticamente rilevanti e rappresentative di personalità originali.
Comunicato stampa
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Arte senza Pietà racconta come alcuni pazienti del più grande ospedale psichiatrico d’Europa, e successivamente di una comunità terapeutica romana, abbiano riconquistato l’identità di persone - negata dall’istituzione manicomiale - attraverso la pratica dell’arte. La storia inizia quando un giovane psichiatra, Paolo Algranati, affiancato da un pugno di infermieri “ribelli” promuove la nascita, nel 1989, di un laboratorio di cornici. Vi partecipano, nel Padiglione VIII del Santa Maria della Pietà, cinquanta pazienti e quindici infermieri, mentre vengono aboliti sia sbarre alle finestre che mandate di chiave a porte e cancelli.
Il conseguimento di qualche utile porta al progetto di un laboratorio di pittura, cui tutti i ricoverati aderiscono. L’acquisto di tele, pennelli e colori viene finanziato coi proventi del laboratorio delle cornici: presto i quadri riempiono le pareti di stanze e corridoi e i colori entrano nel manicomio.
Nasce così la Comunità Peter Pan, dove l’arte accomuna infermieri, medici e pazienti. Dall’emarginazione per una presunta patologia al primo approccio alle tele, alla creazione di lavori che non sono mere risposte positive ad una terapia sperimentale ma opere rappresentative di personalità originali. In parallelo all’attività pittorica, si trasformano sulle cartelle cliniche le diagnosi iniziali: “Attualmente il paziente non presenta la riacutizzazione della sintomatologia psicopatologica”.
Nonostante il successo, il laboratorio è costretto alla chiusura, in concomitanza con quella definitiva dei manicomi (avvenuta, a Roma, nel 1999). È allora uno degli infermieri, Giancarlo Tissi, a ricostituire il gruppo prima nell’Istituto Tecnico Industriale “Enrico Fermi”, poi nell’Istituto Comprensivo “Maria Capozzi”, dove l’ex Comunità Peter Pan si ritrova per dipingere nelle aule messe a disposizione dalle scuole.
Nel 2000 l’incontro tra Giancarlo Tissi e Vanda Di Nella, responsabile della struttura socio-riabilitativa “Progetto Giuseppina”, porta alla creazione del Laboratorio Integrato Progetto Giuseppina, con un finanziamento del Comune di Roma, dove l’attività pittorica riprende, aperta a tutti i pazienti del Centro Salute Mentale e agli abitanti del territorio. La mostra, organizzata dall’Associazione In-Itinere, presenta 140 opere, tra quadri e disegni, frutto di un’esperienza quasi trentennale. Gli artisti si chiamano Giovanni Fenu, Gianfranco Baieri, Giuseppe Panzica, Francesco Tropiano, Ivano Mattocci, Pasquale Filacchione, Giovanni Ariu, Gino Vespa, Nicola Fanizzi, Anna Pugnali, Franco Adorati, Fabrizio Scardamaglia, Alessandro Guredda, Antonella Carradori, Anna Russo, Deborah Aiello, Enrico Pietrangeli, Stefano Virgili, Sabina Febi, Salvatore Gambilonghi, Ida Iafisco. In realtà la scelta delle opere è solo parzialmente rappresentativa. Di molte, infatti, non si conosce la collocazione, per il modo occasionale con cui sono stati cedute o vendute. Esistono poi collezioni private che sollecitiamo a rendersi disponibili, se non altro ai fini di una futura catalogazione, e un fondo imponente nei magazzini del Santa Maria della Pietà.
Nei due giorni della mostra avrà luogo un workshop con gli studenti del Liceo Artistico Via Sarandi 11 e del liceo Scientifico J.F. Kennedy, che saranno impegnati in un laboratorio di pittura insieme ai pazienti del DSM Asl Roma 1 e nella creazione collettiva di un murale con gli street artist Decle e Kenji. Con loro sarà anche avviata la catalogazione delle opere in mostra, avendo di mira il progetto di futura catalogazione delle tante conservate in raccolte private e nei magazzini dell’ex manicomio.
L’Associazione di Promozione Sociale In-Itinere: scoprire percorrendo è nata a Settembre 2017 dall’idea dei 4 soci fondatori: Silvia, Simone, Daniela e Stefania. La prerogativa delle attività proposte è la tematica attorno a cui tutte ruotano: i percorsi. Il motto dell’Associazione è, infatti, “percorsi culturali e interiori per alleggerire la propria vita e appesantire il proprio bagaglio” e vuole esprimere l’auspicato effetto della conciliazione tra il benessere psico-fisico dei laboratori proposti e l’arricchimento esperienziale delle visite guidate nei luoghi di rilevanza storico-artistica e in quelli sconosciuti/da riqualificare tramite la sensibilizzazione e la cittadinanza attiva del pubblico coinvolto.
Il conseguimento di qualche utile porta al progetto di un laboratorio di pittura, cui tutti i ricoverati aderiscono. L’acquisto di tele, pennelli e colori viene finanziato coi proventi del laboratorio delle cornici: presto i quadri riempiono le pareti di stanze e corridoi e i colori entrano nel manicomio.
Nasce così la Comunità Peter Pan, dove l’arte accomuna infermieri, medici e pazienti. Dall’emarginazione per una presunta patologia al primo approccio alle tele, alla creazione di lavori che non sono mere risposte positive ad una terapia sperimentale ma opere rappresentative di personalità originali. In parallelo all’attività pittorica, si trasformano sulle cartelle cliniche le diagnosi iniziali: “Attualmente il paziente non presenta la riacutizzazione della sintomatologia psicopatologica”.
Nonostante il successo, il laboratorio è costretto alla chiusura, in concomitanza con quella definitiva dei manicomi (avvenuta, a Roma, nel 1999). È allora uno degli infermieri, Giancarlo Tissi, a ricostituire il gruppo prima nell’Istituto Tecnico Industriale “Enrico Fermi”, poi nell’Istituto Comprensivo “Maria Capozzi”, dove l’ex Comunità Peter Pan si ritrova per dipingere nelle aule messe a disposizione dalle scuole.
Nel 2000 l’incontro tra Giancarlo Tissi e Vanda Di Nella, responsabile della struttura socio-riabilitativa “Progetto Giuseppina”, porta alla creazione del Laboratorio Integrato Progetto Giuseppina, con un finanziamento del Comune di Roma, dove l’attività pittorica riprende, aperta a tutti i pazienti del Centro Salute Mentale e agli abitanti del territorio. La mostra, organizzata dall’Associazione In-Itinere, presenta 140 opere, tra quadri e disegni, frutto di un’esperienza quasi trentennale. Gli artisti si chiamano Giovanni Fenu, Gianfranco Baieri, Giuseppe Panzica, Francesco Tropiano, Ivano Mattocci, Pasquale Filacchione, Giovanni Ariu, Gino Vespa, Nicola Fanizzi, Anna Pugnali, Franco Adorati, Fabrizio Scardamaglia, Alessandro Guredda, Antonella Carradori, Anna Russo, Deborah Aiello, Enrico Pietrangeli, Stefano Virgili, Sabina Febi, Salvatore Gambilonghi, Ida Iafisco. In realtà la scelta delle opere è solo parzialmente rappresentativa. Di molte, infatti, non si conosce la collocazione, per il modo occasionale con cui sono stati cedute o vendute. Esistono poi collezioni private che sollecitiamo a rendersi disponibili, se non altro ai fini di una futura catalogazione, e un fondo imponente nei magazzini del Santa Maria della Pietà.
Nei due giorni della mostra avrà luogo un workshop con gli studenti del Liceo Artistico Via Sarandi 11 e del liceo Scientifico J.F. Kennedy, che saranno impegnati in un laboratorio di pittura insieme ai pazienti del DSM Asl Roma 1 e nella creazione collettiva di un murale con gli street artist Decle e Kenji. Con loro sarà anche avviata la catalogazione delle opere in mostra, avendo di mira il progetto di futura catalogazione delle tante conservate in raccolte private e nei magazzini dell’ex manicomio.
L’Associazione di Promozione Sociale In-Itinere: scoprire percorrendo è nata a Settembre 2017 dall’idea dei 4 soci fondatori: Silvia, Simone, Daniela e Stefania. La prerogativa delle attività proposte è la tematica attorno a cui tutte ruotano: i percorsi. Il motto dell’Associazione è, infatti, “percorsi culturali e interiori per alleggerire la propria vita e appesantire il proprio bagaglio” e vuole esprimere l’auspicato effetto della conciliazione tra il benessere psico-fisico dei laboratori proposti e l’arricchimento esperienziale delle visite guidate nei luoghi di rilevanza storico-artistica e in quelli sconosciuti/da riqualificare tramite la sensibilizzazione e la cittadinanza attiva del pubblico coinvolto.
29
dicembre 2017
Arte Senza Pietà
Dal 29 al 30 dicembre 2017
arte contemporanea
Location
MATTATOIO
Roma, Piazza Orazio Giustiniani, 4, (Roma)
Roma, Piazza Orazio Giustiniani, 4, (Roma)
Orario di apertura
Dalle 12 alle 20
Vernissage
29 Dicembre 2017, h 12
Autore
Curatore