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Arte, spiraglio di Luce. Exposizione 2015
Collettiva di pittura, scultura, fotografia e design. Undici artisti che analizzano e denunciano la contemporaneità.
Presenta: Luigina Mazzocca coadiuvata dagli artisti.
Comunicato stampa
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Undici sono gli artisti in mostra in questo quarto evento patrocinato e inserito in Expo Veneto 2015: un piccolo spaccato delle tendenze estetiche dell'arte contemporanea in pittura, scultura e design. Artisti che dialogano a stretto contatto con la natura che li circonda. Questa dà loro la facoltà di creare mondi a parte attraverso opere spogliate dal superfluo e rese fruibili con semplicità. Un condensato di cultura, storia e spiritualità umana. L'arte rappresentata è espressione delle emozioni di questo periodo storico. È una sintesi della nostra società, impoverita da una vita frenetica e da una terra defraudata della sua bellezza. L'artista, osservatore per eccellenza, analizza e denuncia la desolazione della contemporaneità e sogna un mondo alternativo, fatto di bellezza, illuminato da quello spiraglio di luce che dà speranza. L’arte è concepita come un’esperienza essenziale dell’umanità e come nutrimento dello spirito; nasce con l'avvento dell'uomo e continua ad esistere seguendo e descrivendo il cammino di ogni civiltà.
Piero Conz, Cittadella (PD) 1946. Pittore.
Se l'arte è l'espressione estetica dell'interiorità umana, Conz in ogni sua opera riesce sempre a stupirsi per le possibilità espressive e comunicative del colore e del segno. Spontaneo, istintivo, gestuale, non frena l'impulso che lo spinge a dipingere; in questo modo riesce a rendere partecipe il fruitore della sua stessa emozione. Non è coerente nei messaggi da trasmettere, ma questo è ciò che caratterizza il suo stile: la libertà di espressione.
Alberto Cristini, Rovigo 1960. Pittore e scultore.
Esili omini in bronzo, suonatori, acrobati, cacciatori di stelle svelano l'essenza di una ispirazione che nasce interiormente. È poesia della sua interiorità purificata dall'immenso amore per il suo Polesine: terra di mistero e di magia, di ricchezza faunistica e paesaggistica. La sua terra, di cui è profondamente inebriato, diviene così la struttura portante dei suoi lavori.
Barbara Furlan, Camposampiero (PD) 1972, vive a Massanzago (PD).
Dipinge ambienti urbani, interni di case e vedute di paesaggio che le richiamano viaggi reali o immaginari. Mira all'essenziale e toglie il colore facendo vibrare le tonalità del grigio. È una pittura riservata, gentile. Ogni pennellata è ben calcolata, dosata, sicura, ma sfuggente: è come se descrivesse scene viste dal finestrino di un treno in corsa. La sua anima silenziosa e riflessiva è la vera protagonista dell'opera.
Luigi Geremia, Castelfranco Veneto 1949, vive a Castello di Godego (TV). Designer.
Ha inventato una personalissima corrente artistica, Scrap Design, utilizzando frammenti da rottamare. Esperto di tecniche, stili ed epoche di mobili in legno, restaura e realizza arredamento di tendenza. La sua ricerca lo porta a far interagire con grande abilità, creatività e gusto, il “vecchio e il nuovo”, in modo tale da stravolgere tutti i canoni esistenti e creare così oggetti di design del futuro.
Enzo Gobbo, Santa Giustina Bellunese 1943, vive a Zoldo Alto (BL). Pittore e scultore.
Con le sue sculture in legno di ciliegio, cirmolo, acero e pero, vuole rappresentare ciò che gli evoca un’emozione o un personale ricordo; per questo motivo il suo legame nei confronti del mare o il semplice affetto che nutre per il suo gatto o cane domestico diventano i soggetti principali del suo percorso scultoreo. Sia nei dipinti che nelle sculture dimostra il profondo legame con la natura che lo contraddistingue come artista.
Giuliana Geronazzo, Bergamo 1941, Flero (BS). Pittrice e scultrice.
L'artista si misura da sempre attraverso tecniche diverse che vanno dalla terracotta al bronzo, dal legno alla vetroresina, dal raku alla vetrofusione fino a dipinti ad olio su tela. Nella pittura è istintiva, vibrante nel colore, in particolar modo nei fiori. Nella scultura ha un modellato nervoso, fatto di rapidi tocchi, quasi pittorico. Ci racconta dell’uomo e del cosmo, del tempo e della bellezza del mondo vegetale esprimendolo specialmente nel vetro e nella ceramica.
Roberto Lucato, Castelfranco Veneto (TV) 1966. Pittore e musicista.
Le sue opere rappresentano “uomini pensanti”: costituiscono un esame schietto delle costrizioni della società attuale, che lui definisce “di potere allo sbando”. Con la sua pittura e le sue installazioni vuole risvegliare le coscienze assopite. Vorrebbe che l'uomo si mettesse davanti a uno specchio e si ponesse delle domande. Vorrebbe inoltre che l'uomo non accettasse passivamente le imposizioni della nostra politica, consapevole che con il prezioso pensiero di ognuno si può migliorare il mondo.
Antonino Nigido, Castelfranco Veneto (TV) 1972, vive a Istrana (TV). Pittore e musicista.
Pennellata gestuale, intensità di colori e rappresentazione di paesaggi e persone in forma fumettistica sono i tratti che caraterizzano a prima vista l'artista. Ha coscienza del caos della vita odierna, ma non si sente parte integrante di essa. La osserva da spettatore distaccato e la reinterpreta in modo soggettivo. Il suo sognare addolcisce la realtà e ne crea una nuova, diversa, utopistica. È la metamorfosi del camaleonte.
Miguel Miranda Quiñones, Machu Picchu (Perù) 1956, vive a Paese (TV). Scultore e restauratore.
Scolpisce soprattutto figure femminili dai tratti andini che interagiscono con teste e criniere di cavalli. Per l'artista, infatti, la forza di questo nobile animale è equiparata alla tenacia della donna. Nella sua cultura la donna assume un valore essenziale espresso dalla pietra che lui lavora, simbolo del suo popolo e della Madre Terra “Pachamama”: in essa è racchiusa l'energia e la fertilità femminile.
Carlo Rao, Cerda (PA), 1945, vive a Treviso. Poeta, autore teatrale, pittore. Nei suoi lavori il senso cromatico spiccato, l’esplosione dei colori nelle loro diverse tonalità e la ricercatezza nell’uso dei materiali costituiscono gli elementi più intensi di una pittura che affonda le proprie radici nel Mediterraneo, suo luogo natìo. Traspare un grande amore per la vita e questo viene dimostrato scavando dentro al segno, nel centro di ogni possibile sfumatura cromatica, nel cuore del pigmento. “I colori sono fanciulle gentili, dame riservate. In certi casi, curiose e vanitose ballerine: possono consolare o tradire. In ogni caso, pretendono l’ascolto e il dialogo.” (Carlo Rao).
Toni Zarpellon (Bassano del Grappa -VI, 1942), pitture, sculture, installazioni.
Parlano di lui "La pittura nel Veneto - Il Novecento" (edizioni Electa, Milano - 2006) e "Storia dell'arte italiana del '900, generazione anni quaranta" di Giorgio di Genova (edizioni Bora, Bologna – 2007). È un artista dall'intensa attività pittorica e disegnativa, dal segno aspro, di scavo perchè in perenne tensione. Lo scopo è di aprire nuove brecce nell’oscurità della mente umana. Nei volti delle sue modelle ritratte è imprigionato il dolore esistenziale di tutta una generazione.
Piero Conz, Cittadella (PD) 1946. Pittore.
Se l'arte è l'espressione estetica dell'interiorità umana, Conz in ogni sua opera riesce sempre a stupirsi per le possibilità espressive e comunicative del colore e del segno. Spontaneo, istintivo, gestuale, non frena l'impulso che lo spinge a dipingere; in questo modo riesce a rendere partecipe il fruitore della sua stessa emozione. Non è coerente nei messaggi da trasmettere, ma questo è ciò che caratterizza il suo stile: la libertà di espressione.
Alberto Cristini, Rovigo 1960. Pittore e scultore.
Esili omini in bronzo, suonatori, acrobati, cacciatori di stelle svelano l'essenza di una ispirazione che nasce interiormente. È poesia della sua interiorità purificata dall'immenso amore per il suo Polesine: terra di mistero e di magia, di ricchezza faunistica e paesaggistica. La sua terra, di cui è profondamente inebriato, diviene così la struttura portante dei suoi lavori.
Barbara Furlan, Camposampiero (PD) 1972, vive a Massanzago (PD).
Dipinge ambienti urbani, interni di case e vedute di paesaggio che le richiamano viaggi reali o immaginari. Mira all'essenziale e toglie il colore facendo vibrare le tonalità del grigio. È una pittura riservata, gentile. Ogni pennellata è ben calcolata, dosata, sicura, ma sfuggente: è come se descrivesse scene viste dal finestrino di un treno in corsa. La sua anima silenziosa e riflessiva è la vera protagonista dell'opera.
Luigi Geremia, Castelfranco Veneto 1949, vive a Castello di Godego (TV). Designer.
Ha inventato una personalissima corrente artistica, Scrap Design, utilizzando frammenti da rottamare. Esperto di tecniche, stili ed epoche di mobili in legno, restaura e realizza arredamento di tendenza. La sua ricerca lo porta a far interagire con grande abilità, creatività e gusto, il “vecchio e il nuovo”, in modo tale da stravolgere tutti i canoni esistenti e creare così oggetti di design del futuro.
Enzo Gobbo, Santa Giustina Bellunese 1943, vive a Zoldo Alto (BL). Pittore e scultore.
Con le sue sculture in legno di ciliegio, cirmolo, acero e pero, vuole rappresentare ciò che gli evoca un’emozione o un personale ricordo; per questo motivo il suo legame nei confronti del mare o il semplice affetto che nutre per il suo gatto o cane domestico diventano i soggetti principali del suo percorso scultoreo. Sia nei dipinti che nelle sculture dimostra il profondo legame con la natura che lo contraddistingue come artista.
Giuliana Geronazzo, Bergamo 1941, Flero (BS). Pittrice e scultrice.
L'artista si misura da sempre attraverso tecniche diverse che vanno dalla terracotta al bronzo, dal legno alla vetroresina, dal raku alla vetrofusione fino a dipinti ad olio su tela. Nella pittura è istintiva, vibrante nel colore, in particolar modo nei fiori. Nella scultura ha un modellato nervoso, fatto di rapidi tocchi, quasi pittorico. Ci racconta dell’uomo e del cosmo, del tempo e della bellezza del mondo vegetale esprimendolo specialmente nel vetro e nella ceramica.
Roberto Lucato, Castelfranco Veneto (TV) 1966. Pittore e musicista.
Le sue opere rappresentano “uomini pensanti”: costituiscono un esame schietto delle costrizioni della società attuale, che lui definisce “di potere allo sbando”. Con la sua pittura e le sue installazioni vuole risvegliare le coscienze assopite. Vorrebbe che l'uomo si mettesse davanti a uno specchio e si ponesse delle domande. Vorrebbe inoltre che l'uomo non accettasse passivamente le imposizioni della nostra politica, consapevole che con il prezioso pensiero di ognuno si può migliorare il mondo.
Antonino Nigido, Castelfranco Veneto (TV) 1972, vive a Istrana (TV). Pittore e musicista.
Pennellata gestuale, intensità di colori e rappresentazione di paesaggi e persone in forma fumettistica sono i tratti che caraterizzano a prima vista l'artista. Ha coscienza del caos della vita odierna, ma non si sente parte integrante di essa. La osserva da spettatore distaccato e la reinterpreta in modo soggettivo. Il suo sognare addolcisce la realtà e ne crea una nuova, diversa, utopistica. È la metamorfosi del camaleonte.
Miguel Miranda Quiñones, Machu Picchu (Perù) 1956, vive a Paese (TV). Scultore e restauratore.
Scolpisce soprattutto figure femminili dai tratti andini che interagiscono con teste e criniere di cavalli. Per l'artista, infatti, la forza di questo nobile animale è equiparata alla tenacia della donna. Nella sua cultura la donna assume un valore essenziale espresso dalla pietra che lui lavora, simbolo del suo popolo e della Madre Terra “Pachamama”: in essa è racchiusa l'energia e la fertilità femminile.
Carlo Rao, Cerda (PA), 1945, vive a Treviso. Poeta, autore teatrale, pittore. Nei suoi lavori il senso cromatico spiccato, l’esplosione dei colori nelle loro diverse tonalità e la ricercatezza nell’uso dei materiali costituiscono gli elementi più intensi di una pittura che affonda le proprie radici nel Mediterraneo, suo luogo natìo. Traspare un grande amore per la vita e questo viene dimostrato scavando dentro al segno, nel centro di ogni possibile sfumatura cromatica, nel cuore del pigmento. “I colori sono fanciulle gentili, dame riservate. In certi casi, curiose e vanitose ballerine: possono consolare o tradire. In ogni caso, pretendono l’ascolto e il dialogo.” (Carlo Rao).
Toni Zarpellon (Bassano del Grappa -VI, 1942), pitture, sculture, installazioni.
Parlano di lui "La pittura nel Veneto - Il Novecento" (edizioni Electa, Milano - 2006) e "Storia dell'arte italiana del '900, generazione anni quaranta" di Giorgio di Genova (edizioni Bora, Bologna – 2007). È un artista dall'intensa attività pittorica e disegnativa, dal segno aspro, di scavo perchè in perenne tensione. Lo scopo è di aprire nuove brecce nell’oscurità della mente umana. Nei volti delle sue modelle ritratte è imprigionato il dolore esistenziale di tutta una generazione.
29
agosto 2015
Arte, spiraglio di Luce. Exposizione 2015
Dal 29 agosto al 19 settembre 2015
arte contemporanea
Location
CASTELLANO ARTE CONTEMPORANEA
Castelfranco Veneto, Via Roma, 38, (Treviso)
Castelfranco Veneto, Via Roma, 38, (Treviso)
Orario di apertura
dal martedì al sabato ore 10/13 e 16/19.30
Vernissage
29 Agosto 2015, ore 17
Autore
Curatore