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Artemisia Gentileschi – Adorazione dei Magi
Per la prima volta dalla sua nascita nel 2001, il Capolavoro per Milano del Museo Diocesano sarà un’opera realizzata da un’artista donna: Artemisia Gentileschi. Si tratta dell’Adorazione dei Magi, uno dei suoi dipinti più significativi, concesso eccezionalmente in prestito dalla Diocesi di Pozzuoli (NA), che fa parte di un ciclo decorativo realizzato per la cattedrale di Pozzuoli fra il 1636 e il 1637.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Per la prima volta dalla sua nascita nel 2001, il Capolavoro per Milano del Museo Diocesano sarà un’opera realizzata da un’artista donna: Artemisia Gentileschi.
E anche la sua Adorazione dei Magi, uno dei dipinti più significativi della carriera di Artemisia, è alla sua prima milanese. Concesso eccezionalmente in prestito dalla Diocesi di Pozzuoli (NA), la tela di imponenti dimensioni (310x206 cm), fa parte di un ciclo decorativo realizzato per la cattedrale di Pozzuoli fra il 1636 e il 1637, e sarà esposta dal 29 ottobre 2019 al 26 gennaio 2020 al Museo Diocesano Carlo Maria Martini.
Il dipinto, realizzato nel periodo napoletano di Artemisia Gentileschi, è parte di un ciclo commissionato dal vescovo spagnolo di Pozzuoli Martìn de Lèon y Cardenas dopo il 1631, anno dell’eruzione del Vesuvio che risparmiò la città puteolana; ad Artemisia furono affidate ben tre tele (oltre all’Adorazione dei Magi, i Santi Procolo e Nicea, e San Gennaro nell’anfiteatro) che eseguì fra il 1635 e il 1637, anno della sua partenza per l’Inghilterra. I dipinti di Artemisia si vanno ad aggiungere alle otto altre tele del ciclo, eseguite da Massimo Stanzione, Giovanni Lanfranco, Cesare Fracanzano e altri artisti napoletani.
Artemisia, arrivata da poco a Napoli, fu immediatamente incaricata dell’esecuzione di due opere: il dipinto l’Annunciazione, oggi a Capodimonte, e, appunto, la pala d’altare L’Adorazione dei Magi.
Oltre a essere la sua prima importante commissione pubblica, questa rappresenta anche il massimo riconoscimento della sua carriera.
In questo dipinto Artemisia elabora la lezione caravaggesca alla luce dei nuovi contatti con gli artisti napoletani: la sua predilezione per una gamma cromatica essenziale, risolta sulle variazioni dei toni marroni, rossi, blu e gialli si associa alla straordinaria attenzione per la verità delle cose, come si nota, ad esempio, nello splendido oggetto d’argento portato dal re mago in ginocchio e ad una attenta e scenografica resa degli effetti luce-ombra.
La figura della Vergine è descritta con grande dignità, mentre con dolcezza porge il bambino alla venerazione dei Magi, sotto gli occhi di San Giuseppe che, secondo la tradizione iconografica dell’episodio evangelico, resta defilato sullo sfondo.
La composizione è dominata dalle imponenti figure dei Magi in primo piano, riccamente abbigliati, e alla moda con manti di stoffe preziose. La solennità dell’evento epifanico e dei gesti di riverenza e rispetto dei Magi si coniugano all’atmosfera di affettuosa intimità che si crea grazie ad un sapiente gioco di sguardi.
La cattedrale di Pozzuoli subì danni ingenti nel corso dell’incendio del 1964 che causò il deterioramento parziale di alcune tele del ciclo: nell’Adorazione dei Magi di Artemisia purtroppo, si danneggiò irrimediabilmente la parte superiore del dipinto e in particolare il volto del mago moro, che oggi appare come assorbito nella preparazione bruna della tela.
Il Capolavoro per Milano 2019 è realizzato in collaborazione con la Diocesi di Pozzuoli e col patrocinio dell’Arcidiocesi di Milano.
Accompagna la mostra un catalogo Silvana editoriale.
Nelle passate edizioni il Museo ha ospitato opere come la Deposizione (Pinacoteca Vaticana) e La cattura di Cristo (Dublino, National Gallery) di Caravaggio, l’Annunciata (Palermo, Galleria Regionale) e l’Ecce Homo (Piacenza, collegio Alberoni) di Antonello da Messina, la Natività di Lorenzo Lotto (Brescia, Piancoteca Tosio Martinengo), la Natività di Filippo Lippi (Prato, Musei Civici), la Giuditta di Botticelli (Firenze, Uffizi), la Sacra Famiglia di Mantegna (Fort Worth, Texas, Kimbell Art Museum)e l’Adorazione dei Magi di Albrecht Dürer (Firenze, Uffizi), l’Adorazione dei Pastori di Perugino (Perugia, Galleria Nazionale). La scorsa edizione ha portato a Milano l’Adorazione dei Magi di Veronese (Vicenza, chiesa di Santa Corona).
E anche la sua Adorazione dei Magi, uno dei dipinti più significativi della carriera di Artemisia, è alla sua prima milanese. Concesso eccezionalmente in prestito dalla Diocesi di Pozzuoli (NA), la tela di imponenti dimensioni (310x206 cm), fa parte di un ciclo decorativo realizzato per la cattedrale di Pozzuoli fra il 1636 e il 1637, e sarà esposta dal 29 ottobre 2019 al 26 gennaio 2020 al Museo Diocesano Carlo Maria Martini.
Il dipinto, realizzato nel periodo napoletano di Artemisia Gentileschi, è parte di un ciclo commissionato dal vescovo spagnolo di Pozzuoli Martìn de Lèon y Cardenas dopo il 1631, anno dell’eruzione del Vesuvio che risparmiò la città puteolana; ad Artemisia furono affidate ben tre tele (oltre all’Adorazione dei Magi, i Santi Procolo e Nicea, e San Gennaro nell’anfiteatro) che eseguì fra il 1635 e il 1637, anno della sua partenza per l’Inghilterra. I dipinti di Artemisia si vanno ad aggiungere alle otto altre tele del ciclo, eseguite da Massimo Stanzione, Giovanni Lanfranco, Cesare Fracanzano e altri artisti napoletani.
Artemisia, arrivata da poco a Napoli, fu immediatamente incaricata dell’esecuzione di due opere: il dipinto l’Annunciazione, oggi a Capodimonte, e, appunto, la pala d’altare L’Adorazione dei Magi.
Oltre a essere la sua prima importante commissione pubblica, questa rappresenta anche il massimo riconoscimento della sua carriera.
In questo dipinto Artemisia elabora la lezione caravaggesca alla luce dei nuovi contatti con gli artisti napoletani: la sua predilezione per una gamma cromatica essenziale, risolta sulle variazioni dei toni marroni, rossi, blu e gialli si associa alla straordinaria attenzione per la verità delle cose, come si nota, ad esempio, nello splendido oggetto d’argento portato dal re mago in ginocchio e ad una attenta e scenografica resa degli effetti luce-ombra.
La figura della Vergine è descritta con grande dignità, mentre con dolcezza porge il bambino alla venerazione dei Magi, sotto gli occhi di San Giuseppe che, secondo la tradizione iconografica dell’episodio evangelico, resta defilato sullo sfondo.
La composizione è dominata dalle imponenti figure dei Magi in primo piano, riccamente abbigliati, e alla moda con manti di stoffe preziose. La solennità dell’evento epifanico e dei gesti di riverenza e rispetto dei Magi si coniugano all’atmosfera di affettuosa intimità che si crea grazie ad un sapiente gioco di sguardi.
La cattedrale di Pozzuoli subì danni ingenti nel corso dell’incendio del 1964 che causò il deterioramento parziale di alcune tele del ciclo: nell’Adorazione dei Magi di Artemisia purtroppo, si danneggiò irrimediabilmente la parte superiore del dipinto e in particolare il volto del mago moro, che oggi appare come assorbito nella preparazione bruna della tela.
Il Capolavoro per Milano 2019 è realizzato in collaborazione con la Diocesi di Pozzuoli e col patrocinio dell’Arcidiocesi di Milano.
Accompagna la mostra un catalogo Silvana editoriale.
Nelle passate edizioni il Museo ha ospitato opere come la Deposizione (Pinacoteca Vaticana) e La cattura di Cristo (Dublino, National Gallery) di Caravaggio, l’Annunciata (Palermo, Galleria Regionale) e l’Ecce Homo (Piacenza, collegio Alberoni) di Antonello da Messina, la Natività di Lorenzo Lotto (Brescia, Piancoteca Tosio Martinengo), la Natività di Filippo Lippi (Prato, Musei Civici), la Giuditta di Botticelli (Firenze, Uffizi), la Sacra Famiglia di Mantegna (Fort Worth, Texas, Kimbell Art Museum)e l’Adorazione dei Magi di Albrecht Dürer (Firenze, Uffizi), l’Adorazione dei Pastori di Perugino (Perugia, Galleria Nazionale). La scorsa edizione ha portato a Milano l’Adorazione dei Magi di Veronese (Vicenza, chiesa di Santa Corona).
28
ottobre 2019
Artemisia Gentileschi – Adorazione dei Magi
Dal 28 ottobre 2019 al 26 gennaio 2020
arte antica
Location
MUSEO DIOCESANO
Milano, Corso Di Porta Ticinese, 95, (Milano)
Milano, Corso Di Porta Ticinese, 95, (Milano)
Biglietti
Intero: € 8,00; Ridotto e gruppi: € 6,00; Scuole e oratori: € 4,00,
Biglietti cumulativi (Museo Diocesano, Museo della Basilica di Sant’Eustorgio, Cappella Portinari, Cimitero paleocristiano),
Intero: € 10,00; Ridotto e gruppi: € 8,00; Scuole e oratori: € 6,00
Orario di apertura
da martedì a domenica dalle 10 alle 18. Chiuso lunedì (eccetto festivi).
La biglietteria chiude alle ore 17.30
Vernissage
28 Ottobre 2019, , su invito
Editore
SILVANA EDITORIALE
Ufficio stampa
CLP
Autore