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Artemisia Gentileschi. Storia di una passione
La mostra, forte di oltre 40 opere e documenti inediti, si prefigge di equilibrare i favori a ragione tributati all’eccellente genitore Orazio Gentileschi, e presenta al pubblico ogni nodo essenziale e specifico della pittura di Artemisia.
Comunicato stampa
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di oltre 40 opere e documenti inediti, si prefigge di equilibrare i favori a
ragione tributati all’eccellente genitore Orazio Gentileschi, e presenta al pubblico ogni nodo
essenziale e specifico della pittura di Artemisia.
Per la prima volta l’ampia monografia milanese dà spazio all’intera produzione di questa
eccelsa protagonista del Seicento europeo, seguendola nelle sue non comuni esperienze di vita
e riscoprendo un’artefice completa, di indubbio talento, che si è espressa in una variegata
gamma di temi e generi pittorici.
Artemisia nacque nel 1593 a Roma, figlia di quell`Orazio Gentileschi, celebrato in tutta Europa,
capace di uguagliarlo in fama e nella pur diversamente orientata passione per la pittura.
Roberto Longhi scrisse di lei nel 1916: «l'unica donna in Italia che abbia mai saputo che cosa sia
pittura, e colore, e impasto, e simili essenzialità...»; tuttavia l’artista ha dovuto aspettare oltre
tre secoli per vedere riconosciuto dai posteri il suo status di grande pittore.
Fino al secondo dopoguerra, infatti, la Gentileschi viene ricordata più per il processo per
deflorazione intentato al collega del padre Agostino Tassi ‐ che segnerà dolorosamente la sua
vita e carriera ‐ che per i suoi evidenti meriti pittorici. Dai primi anni Sessanta, la vicende della
sua vita avventurosa e libera, come la forza espressiva e il linguaggio ricco e fantasioso della
sua arte, sono stati oggetto di studi ed interpretazioni da parte della critica femminista:
Artemisia diveniva un simbolo di coraggio ed emancipazione, ma la sua eccelsa pittura,
ammirata sin dal Seicento e ricercata dai potenti di tutta Europa, era messa in secondo piano.
Una mostra
Riscoprire il posto di Artemisia Gentileschi nella grande pittura del suo tempo e approfondire
le vicende della sua vita, alla luce di documentazione edita ed inedita, sono tra gli obbiettivi
della rassegna milanese ideata e curata da Roberto Contini, conservatore alla Gemäldegalerie
di Berlino, con la collaborazione di Francesco Solinas, Maître de Conférences al Collège de
France.
La mostra si avvale di un prestigioso comitato scientifico composto da Alessandro Cecchi,
direttore a Firenze della Galleria Palatina, Palazzo Pitti, Appartamenti Reali e Giardino di
Boboli; Roberto Paolo Ciardi dell’Accademia dei Lincei; Mina Gregori, presidente della
Fondazione Longhi; Judy Mann, conservatore del Saint Louis Art Museum; Lorenza Mochi
Onori, Soprintendente speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico per il
Polo Museale della città di Napoli; Wolfgang Prohaska, Conservatore onorario del
Kunshistorisches Museum di Vienna; Nicola Spinosa, Soprintendente onorario del Polo
Museale napoletano; Renato Ruotolo dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e Andrés Úbeda de
los Cobos, conservatore del Museo del Prado.
La mostra è accompagnata da un ampio catalogo ‐ pubblicato da 24 ORE Cultura – Gruppo 24
ORE ‐ con saggi di Roberto Paolo Ciardi, Roberto Contini, Mina Gregori, Rodolfo Maffeis, Judy
Mann, Renato Ruotolo e Francesco Solinas. Apparati biografici e critici di Michele Nicolaci e
Yuri Primarosa.
ragione tributati all’eccellente genitore Orazio Gentileschi, e presenta al pubblico ogni nodo
essenziale e specifico della pittura di Artemisia.
Per la prima volta l’ampia monografia milanese dà spazio all’intera produzione di questa
eccelsa protagonista del Seicento europeo, seguendola nelle sue non comuni esperienze di vita
e riscoprendo un’artefice completa, di indubbio talento, che si è espressa in una variegata
gamma di temi e generi pittorici.
Artemisia nacque nel 1593 a Roma, figlia di quell`Orazio Gentileschi, celebrato in tutta Europa,
capace di uguagliarlo in fama e nella pur diversamente orientata passione per la pittura.
Roberto Longhi scrisse di lei nel 1916: «l'unica donna in Italia che abbia mai saputo che cosa sia
pittura, e colore, e impasto, e simili essenzialità...»; tuttavia l’artista ha dovuto aspettare oltre
tre secoli per vedere riconosciuto dai posteri il suo status di grande pittore.
Fino al secondo dopoguerra, infatti, la Gentileschi viene ricordata più per il processo per
deflorazione intentato al collega del padre Agostino Tassi ‐ che segnerà dolorosamente la sua
vita e carriera ‐ che per i suoi evidenti meriti pittorici. Dai primi anni Sessanta, la vicende della
sua vita avventurosa e libera, come la forza espressiva e il linguaggio ricco e fantasioso della
sua arte, sono stati oggetto di studi ed interpretazioni da parte della critica femminista:
Artemisia diveniva un simbolo di coraggio ed emancipazione, ma la sua eccelsa pittura,
ammirata sin dal Seicento e ricercata dai potenti di tutta Europa, era messa in secondo piano.
Una mostra
Riscoprire il posto di Artemisia Gentileschi nella grande pittura del suo tempo e approfondire
le vicende della sua vita, alla luce di documentazione edita ed inedita, sono tra gli obbiettivi
della rassegna milanese ideata e curata da Roberto Contini, conservatore alla Gemäldegalerie
di Berlino, con la collaborazione di Francesco Solinas, Maître de Conférences al Collège de
France.
La mostra si avvale di un prestigioso comitato scientifico composto da Alessandro Cecchi,
direttore a Firenze della Galleria Palatina, Palazzo Pitti, Appartamenti Reali e Giardino di
Boboli; Roberto Paolo Ciardi dell’Accademia dei Lincei; Mina Gregori, presidente della
Fondazione Longhi; Judy Mann, conservatore del Saint Louis Art Museum; Lorenza Mochi
Onori, Soprintendente speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico per il
Polo Museale della città di Napoli; Wolfgang Prohaska, Conservatore onorario del
Kunshistorisches Museum di Vienna; Nicola Spinosa, Soprintendente onorario del Polo
Museale napoletano; Renato Ruotolo dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e Andrés Úbeda de
los Cobos, conservatore del Museo del Prado.
La mostra è accompagnata da un ampio catalogo ‐ pubblicato da 24 ORE Cultura – Gruppo 24
ORE ‐ con saggi di Roberto Paolo Ciardi, Roberto Contini, Mina Gregori, Rodolfo Maffeis, Judy
Mann, Renato Ruotolo e Francesco Solinas. Apparati biografici e critici di Michele Nicolaci e
Yuri Primarosa.
21
settembre 2011
Artemisia Gentileschi. Storia di una passione
Dal 21 settembre 2011 al 29 gennaio 2012
arte antica
Location
PALAZZO REALE DI MILANO
Milano, Piazza Del Duomo, 12, (Milano)
Milano, Piazza Del Duomo, 12, (Milano)
Sito web
www.mostrartemisia.it
Editore
24 ORE CULTURA
Autore
Curatore