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Artificio e Natura
La mostra intende mettere in evidenza i legami che nella società contemporanea, sempre più caratterizzata dall’estesa rete della comunicazione e dalla tecnologia, contraddistinguono il rapporto fra l’uomo e la sua produzione culturale e la natura.
Comunicato stampa
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Con la mostra Artificio e Natura, a cura di Loredana Parmesani e Carla Berioli, la Galleria Armory Arte Spazio Contemporaneo intende proseguire una ricerca che da tempo la caratterizza, ovvero la messa in evidenza delle strette relazioni che intercorrono fra arte e linguaggi a lei prossimi (architettura, design, cucina, letteratura…).
Prendendo a prestito il titolo di uno dei libri che hanno segnato la riflessione artistica a partire dagli anni Sessanta, il volume “Artificio e natura” di Gillo Dorfles, la mostra intende mettere in evidenza i legami che nella società contemporanea, sempre più caratterizzata dall’estesa rete della comunicazione e dalla tecnologia, contraddistinguono il rapporto fra l’uomo e la sua produzione culturale e la natura.
Nella mostra saranno esposte opere di artisti e designer che della natura hanno saputo rendere, attraverso l’artificio della tecnica, la capacità di comunicazione e di seduzione.
Nelle opere di Bertozzi & Casoni la raffinata perizia tecnica permette una lettura della ceramica in chiave concettuale, che va oltre la sua concezione decorativa o imitativa; sono opere fatte di inattese invenzioni e di stupefacenti soluzioni tecniche.
La natura come racconto del quotidiano, i percorsi mentali e labirintici che si snodano nell’alternanza di vero e falso, natura e artificio, sono alla base delle potenti opere in bronzo di Alik Cavaliere, un artista che è stato una delle figure più significative della storia dell’arte moderna.
Le immagini che Giovanni Ferrario realizza, dalla nitidezza sconcertante e dalla presenza perturbante, ridanno una nuova vita alle verdure e ai fiori che rappresenta. Nei suoi lavori natura e tecnologia si intrecciano, classicità e visionarietà si annodano.
Gli arazzi e la scultura di Fulvia Mendini ci pongono di fronte ad una natura paradisiaca, una sorta di Eden che celebra la bellezza e conduce lo spettatore dentro un mondo che abbaglia e seduce.
La natura nelle opere di Marc Quinn è un’antinatura, una natura modificata, scomposta e ricomposta attraverso il pensiero e l’immaginario tecnologico. Nel caso dell’artista inglese si può parlare di un giardino dove i fiori incarnano una dimensione simbolica.
I lavori di Denis Santachiara cercano di “domesticare” la natura attraverso il rigore del progetto del design. “Non è la prima volta - dice - che cerco di “domesticare” la natura attraverso un artificio, ho cominciato con temporali finti e poi fulmini, salti voltaici da salotto per poi riprogettare la gravità…”
Anche i progetti domestici di Helena Schepens si confrontano con la natura e vengono ad essa in aiuto per un più funzionale utilizzo.
Nei quadri ad olio di Karen Yurkovich la natura è il ramo, lo stelo, il fiore, la gemma, la foglia, tutto in uno stato di pausa temporanea per poi “metamorfosarsi” in qualche cosa di diverso.
In occasione dell’inaugurazione della mostra verrà presentato il libro della Dr. Isabella Dalla Ragione dal titolo “Tenendo innanzi frutte”, Petruzzi Editore. Nel libro una ricca serie di affreschi rinascimentali e antichi documenti vengono messi in connessione con frutta e verdure che sono state salvate dall’oblio grazie alla collezione di Archeologia Arborea.
A seguire l’Arch. Edoardo Milesi presenterà il secondo numero della rivista quadrimestrale Art App - Arte e Cultura Nuovi Appetiti, Edizioni Archos, dedicato al paesaggio. Un progetto editoriale che nasce dal desiderio di coinvolgere tutte le forme d’arte che ruotano attorno ai nostri desideri comuni, segreti, spesso anche inconsci.
Prendendo a prestito il titolo di uno dei libri che hanno segnato la riflessione artistica a partire dagli anni Sessanta, il volume “Artificio e natura” di Gillo Dorfles, la mostra intende mettere in evidenza i legami che nella società contemporanea, sempre più caratterizzata dall’estesa rete della comunicazione e dalla tecnologia, contraddistinguono il rapporto fra l’uomo e la sua produzione culturale e la natura.
Nella mostra saranno esposte opere di artisti e designer che della natura hanno saputo rendere, attraverso l’artificio della tecnica, la capacità di comunicazione e di seduzione.
Nelle opere di Bertozzi & Casoni la raffinata perizia tecnica permette una lettura della ceramica in chiave concettuale, che va oltre la sua concezione decorativa o imitativa; sono opere fatte di inattese invenzioni e di stupefacenti soluzioni tecniche.
La natura come racconto del quotidiano, i percorsi mentali e labirintici che si snodano nell’alternanza di vero e falso, natura e artificio, sono alla base delle potenti opere in bronzo di Alik Cavaliere, un artista che è stato una delle figure più significative della storia dell’arte moderna.
Le immagini che Giovanni Ferrario realizza, dalla nitidezza sconcertante e dalla presenza perturbante, ridanno una nuova vita alle verdure e ai fiori che rappresenta. Nei suoi lavori natura e tecnologia si intrecciano, classicità e visionarietà si annodano.
Gli arazzi e la scultura di Fulvia Mendini ci pongono di fronte ad una natura paradisiaca, una sorta di Eden che celebra la bellezza e conduce lo spettatore dentro un mondo che abbaglia e seduce.
La natura nelle opere di Marc Quinn è un’antinatura, una natura modificata, scomposta e ricomposta attraverso il pensiero e l’immaginario tecnologico. Nel caso dell’artista inglese si può parlare di un giardino dove i fiori incarnano una dimensione simbolica.
I lavori di Denis Santachiara cercano di “domesticare” la natura attraverso il rigore del progetto del design. “Non è la prima volta - dice - che cerco di “domesticare” la natura attraverso un artificio, ho cominciato con temporali finti e poi fulmini, salti voltaici da salotto per poi riprogettare la gravità…”
Anche i progetti domestici di Helena Schepens si confrontano con la natura e vengono ad essa in aiuto per un più funzionale utilizzo.
Nei quadri ad olio di Karen Yurkovich la natura è il ramo, lo stelo, il fiore, la gemma, la foglia, tutto in uno stato di pausa temporanea per poi “metamorfosarsi” in qualche cosa di diverso.
In occasione dell’inaugurazione della mostra verrà presentato il libro della Dr. Isabella Dalla Ragione dal titolo “Tenendo innanzi frutte”, Petruzzi Editore. Nel libro una ricca serie di affreschi rinascimentali e antichi documenti vengono messi in connessione con frutta e verdure che sono state salvate dall’oblio grazie alla collezione di Archeologia Arborea.
A seguire l’Arch. Edoardo Milesi presenterà il secondo numero della rivista quadrimestrale Art App - Arte e Cultura Nuovi Appetiti, Edizioni Archos, dedicato al paesaggio. Un progetto editoriale che nasce dal desiderio di coinvolgere tutte le forme d’arte che ruotano attorno ai nostri desideri comuni, segreti, spesso anche inconsci.
10
ottobre 2009
Artificio e Natura
Dal 10 ottobre al 21 novembre 2009
design
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
ARMORY ARTE
Perugia, Corso Pietro Vannucci, 30, (Perugia)
Perugia, Corso Pietro Vannucci, 30, (Perugia)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10-13 e 16.30-19.30
Vernissage
10 Ottobre 2009, ore 18.00
Autore
Curatore