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Artioli / Bodin / Porta – Animal Farmy
Questa mostra è un lungo piano sequenza fra gli animali che più hanno colpito la fantasia dei nostri artisti: ci guardano, si muovono, sembrano muti.. In realtà ci stanno spiegando che dalla loro vita, dalla continuazio delle specie dipende davvero la nostra permanenza sul pianeta.
Comunicato stampa
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LUCA ARTIOLI, GABRIELA BODIN e TOM PORTA
presentano
“Quattro zampe buono, due zampe cattivo.”
a cura di Mario Giusti
Questa mostra è un racconto interamente dedicato alla natura, alla narrativa ed alla visone intima che di quest’ultima hanno i nostri artisti. Liberamente ispirata alla parte rivoluzionaria del famoso libro di Orwell, ma anche alla famosa testa di cervo di Velasquez: come lui, senza sentimentalismi ma veri e propri "ritratti". E’ come se animali ed artisti si guardassero e questa reciprocità ci lasciasse intravedere una coscienza. La capacità di ognuno dei nostri pittori sta, come in un ritratto di umani, nel permette loro di esprimere il proprio io interiore. Come se mettessero ratio e vita in quei tratti.
Ma cosa c’è oggi, di sostanzioso, in più, fra queste opere o comunque nel rappresentare animali? Cosa c’è di diverso tra l’atteggiamento Rinascimentale tutto preso ad osservare e riprodurre il vero e la simbologia legata agli animali nell’arte contemporanea? Questi, infatti, risentendo dell’atteggiamento molto più libero degli artisti di fronte alla natura, rispetto al passato, ne proposero una visione personale, portando sulla tela le inquietudini dell’uomo tra il XIX e il XX secolo – dagli animali fiabeschi e talvolta umanizzati di Chagall, a quelli feroci di Henri Rousseau, dalle celeberrime scimmie di Frida Kahlo alle molteplici versioni dei buoi e tori di Picasso.
C’è sostanzialmente una consapevolezza nuova, scientifica ed emotivamente provante. Questa mostra è un lungo piano sequenza fra gli animali che più hanno colpito la fantasia dei nostri artisti: ci guardano, si muovono, sembrano muti.. In realtà ci stanno spiegando che dalla loro vita, dalla continuazione delle specie dipende davvero la nostra permanenza sul pianeta.
Nessuna indulgenza verso l’arte “animalier” ma consapevolezza che dai graffiti nelle caverne alle sculture di Damien Hirst, passando per la pittura di Rubens e i cavalli di Sassu, gli animali sono sempre stati soggetti amati dagli artisti.
Portatori di un significato simbolico forte, spesso legati al mitologico, all’ancestrale.
Questa pittura ha sempre raccontato e dimostrato la relazione tra l’umano e l’animale per significare la magica esistenza di un punto comune, importante per riflettere sul mondo e la società: qual è la nostra parte animale?
Bene, vi aspettiamo per l’inaugurazione il 16 maggio, alle h.18.30, alla Galleria MarioGiusti HQ-HEADQUARTER, in via Cesare Correnti 14 a Milano. La mostra poi continuerà fino al 16 giugno.
Luca Artioli: Nato a Galliate ( NO ) il 12/12/1967, si diploma in graphic design e illustrazione, iniziando la sua carriera come consulente creativo presso vari studi pubblicitari.
Il suo percorso professionale lo ha portato ad approfondire il design e la grafica decorativa applicata al prodotto e all'interior design. Ha fondato il suo studio nel 1995 ( BeatBox design studio ) e ha lavorato per molti tra i maggiori brand in questo settore ( Samsonite, MomoDesign, Nava, Invicta, Tumi , Lexon sono alcuni tra questi ).
Parallelamente e da sempre coltiva la sua attività artistica e pittorica.
Figlio d’arte, il padre pittore Bruno Artioli è stato il suo primo maestro.
Dopo una prima fase figurativa, con ispirazione alla pittura impressionista, oggi il suo lavoro nasce da una contaminazione tra rappresentazione figurativa, grafica e collage.
Tom Porta nasce nel 70 a Milano e mostra fin dall’infanzia una forte attitudine per il disegno e le arti in genere.
Si diploma Maestro d’Arte ed inizia una carriera di successo nell’illustrazione e nella fotografia.
Ha vissuto in Italia, Germania, Francia, Giappone e Stati Uniti e, fin dagli albori della carriera, ha scelto di fondere le sue esperienze di vita come suonare, volare e correre in moto, nella propria pittura. Dal 2003 Porta dipinge a tempo pieno,
mettendo un po’ da parte fotografia e illustrazione, entrando in importanti collezioni così come in aste quali Sotheby’s e Christie’s.
Presente nella classifica dei primi 100 artisti italiani, Porta è invitato a partecipare ai 500 anni della pittura italiana, una raccolta che parte dal tardo 1500 fino ad oggi.
Il suo lavoro si concentra sulla storia del 900, usando il passato come specchio del presente, come mostra il suo ciclo di grande successo
“Shinpu Tokkotai Project” ispirato dai Kamikaze giapponesi.
L’artista è anche affascinato dallo scorrere del tempo, il segno sugli oggetti, la consunzione che lascia scorrere nel suo viaggio.
Non esiste un osservatore casuale e la distrazione è letteralmente polverizzata dalla potenza del tratto pittorico, dalla scelta dei soggetti, le inquadrature, i colori come respiri vitali.
Gabriela Bodin (nata nel 1983 a Focsani,Romania )si è recentemente distinta come promettente artista della nuova ondata di pittura figurativa, in Italia, nel suo paese adottivo dove vive e lavora, così come sulla scena internazionale. Ha frequentato il liceo artistico Tatarescu (Focsani) e dopo il suo trasloco in Italia ha continuato gli studi all'Istituto Professionale Tecnico di Moda Colonna Gatti (Nettuno, Italia). Lo stile e il soggetto con cui si distingue è il ritratto, realizzato in modo contemporaneo che quasi sempre suggerisce una pesante malinconia, piena di significato e annegata nella solitudine. I suoi ritratti hanno sguardi tristi, talvolta spaventati, altre volte ansiosi e rappresentano il nostro tentativo di auto-isolamento nel nostro mondo privato.
presentano
“Quattro zampe buono, due zampe cattivo.”
a cura di Mario Giusti
Questa mostra è un racconto interamente dedicato alla natura, alla narrativa ed alla visone intima che di quest’ultima hanno i nostri artisti. Liberamente ispirata alla parte rivoluzionaria del famoso libro di Orwell, ma anche alla famosa testa di cervo di Velasquez: come lui, senza sentimentalismi ma veri e propri "ritratti". E’ come se animali ed artisti si guardassero e questa reciprocità ci lasciasse intravedere una coscienza. La capacità di ognuno dei nostri pittori sta, come in un ritratto di umani, nel permette loro di esprimere il proprio io interiore. Come se mettessero ratio e vita in quei tratti.
Ma cosa c’è oggi, di sostanzioso, in più, fra queste opere o comunque nel rappresentare animali? Cosa c’è di diverso tra l’atteggiamento Rinascimentale tutto preso ad osservare e riprodurre il vero e la simbologia legata agli animali nell’arte contemporanea? Questi, infatti, risentendo dell’atteggiamento molto più libero degli artisti di fronte alla natura, rispetto al passato, ne proposero una visione personale, portando sulla tela le inquietudini dell’uomo tra il XIX e il XX secolo – dagli animali fiabeschi e talvolta umanizzati di Chagall, a quelli feroci di Henri Rousseau, dalle celeberrime scimmie di Frida Kahlo alle molteplici versioni dei buoi e tori di Picasso.
C’è sostanzialmente una consapevolezza nuova, scientifica ed emotivamente provante. Questa mostra è un lungo piano sequenza fra gli animali che più hanno colpito la fantasia dei nostri artisti: ci guardano, si muovono, sembrano muti.. In realtà ci stanno spiegando che dalla loro vita, dalla continuazione delle specie dipende davvero la nostra permanenza sul pianeta.
Nessuna indulgenza verso l’arte “animalier” ma consapevolezza che dai graffiti nelle caverne alle sculture di Damien Hirst, passando per la pittura di Rubens e i cavalli di Sassu, gli animali sono sempre stati soggetti amati dagli artisti.
Portatori di un significato simbolico forte, spesso legati al mitologico, all’ancestrale.
Questa pittura ha sempre raccontato e dimostrato la relazione tra l’umano e l’animale per significare la magica esistenza di un punto comune, importante per riflettere sul mondo e la società: qual è la nostra parte animale?
Bene, vi aspettiamo per l’inaugurazione il 16 maggio, alle h.18.30, alla Galleria MarioGiusti HQ-HEADQUARTER, in via Cesare Correnti 14 a Milano. La mostra poi continuerà fino al 16 giugno.
Luca Artioli: Nato a Galliate ( NO ) il 12/12/1967, si diploma in graphic design e illustrazione, iniziando la sua carriera come consulente creativo presso vari studi pubblicitari.
Il suo percorso professionale lo ha portato ad approfondire il design e la grafica decorativa applicata al prodotto e all'interior design. Ha fondato il suo studio nel 1995 ( BeatBox design studio ) e ha lavorato per molti tra i maggiori brand in questo settore ( Samsonite, MomoDesign, Nava, Invicta, Tumi , Lexon sono alcuni tra questi ).
Parallelamente e da sempre coltiva la sua attività artistica e pittorica.
Figlio d’arte, il padre pittore Bruno Artioli è stato il suo primo maestro.
Dopo una prima fase figurativa, con ispirazione alla pittura impressionista, oggi il suo lavoro nasce da una contaminazione tra rappresentazione figurativa, grafica e collage.
Tom Porta nasce nel 70 a Milano e mostra fin dall’infanzia una forte attitudine per il disegno e le arti in genere.
Si diploma Maestro d’Arte ed inizia una carriera di successo nell’illustrazione e nella fotografia.
Ha vissuto in Italia, Germania, Francia, Giappone e Stati Uniti e, fin dagli albori della carriera, ha scelto di fondere le sue esperienze di vita come suonare, volare e correre in moto, nella propria pittura. Dal 2003 Porta dipinge a tempo pieno,
mettendo un po’ da parte fotografia e illustrazione, entrando in importanti collezioni così come in aste quali Sotheby’s e Christie’s.
Presente nella classifica dei primi 100 artisti italiani, Porta è invitato a partecipare ai 500 anni della pittura italiana, una raccolta che parte dal tardo 1500 fino ad oggi.
Il suo lavoro si concentra sulla storia del 900, usando il passato come specchio del presente, come mostra il suo ciclo di grande successo
“Shinpu Tokkotai Project” ispirato dai Kamikaze giapponesi.
L’artista è anche affascinato dallo scorrere del tempo, il segno sugli oggetti, la consunzione che lascia scorrere nel suo viaggio.
Non esiste un osservatore casuale e la distrazione è letteralmente polverizzata dalla potenza del tratto pittorico, dalla scelta dei soggetti, le inquadrature, i colori come respiri vitali.
Gabriela Bodin (nata nel 1983 a Focsani,Romania )si è recentemente distinta come promettente artista della nuova ondata di pittura figurativa, in Italia, nel suo paese adottivo dove vive e lavora, così come sulla scena internazionale. Ha frequentato il liceo artistico Tatarescu (Focsani) e dopo il suo trasloco in Italia ha continuato gli studi all'Istituto Professionale Tecnico di Moda Colonna Gatti (Nettuno, Italia). Lo stile e il soggetto con cui si distingue è il ritratto, realizzato in modo contemporaneo che quasi sempre suggerisce una pesante malinconia, piena di significato e annegata nella solitudine. I suoi ritratti hanno sguardi tristi, talvolta spaventati, altre volte ansiosi e rappresentano il nostro tentativo di auto-isolamento nel nostro mondo privato.
16
maggio 2017
Artioli / Bodin / Porta – Animal Farmy
Dal 16 maggio al 16 giugno 2017
arte contemporanea
Location
GALLERIA MARIO GIUSTI HQ–HEADQUARTER
Milano, Via Cesare Correnti, 14, (Milano)
Milano, Via Cesare Correnti, 14, (Milano)
Orario di apertura
lunedì/venerdì 10.30-18.30
Vernissage
16 Maggio 2017, ore 18.30
Autore
Curatore