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Artisti dell’area del Mediterraneo
Mostra Internazionale d’Arte contemporanea
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Mercoledì 15 luglio, alle ore 17.30, presso il Palazzo Mazziotti di Caiazzo
si inaugurerà la Mostra Internazionale d’Arte contemporanea dal titolo “Artisti
dell'area del Mediterraneo”, presentata e curata da Carlo Roberto Sciascia; all’
inaugurazione interverranno l’Assessore alla Cultura dott. Tommaso Sgueglia, il
Presidente dell’Associazione Pro Loco prof. Giovanni Marcuccio, il Presidente
dell’Associazione dei commercianti caitini Carmen D’Avico, il Presidente del
Forum dei Giovani di Caiazzo Antonio Cervera, l’ideatore del progetto artistico
– culturale M° Enzo Angiuoni ed il critico Carlo Roberto Sciascia; coordina gli
interventi il Presidente dell’Associazione Fotografica “Elvira Puorto”
Dirigente Scolastico prof. Diamante Marotta.
Presenzierà la cerimonia il Sindaco di Caiazzo geom. Stefano Giaquinto.
Gli artisti che espongono sono provenienti da varie regioni italiane: Aleph
(Gianni Pizzinato) di San Dona’ di Piave (VE), Antonia Acri di Brindisi, Lucio
Alfonsi di Ascoli Picieno, Augusto Ambrosone di Avellino, Giuseppe Amoroso di
Sant’Angelo dei Lombardi (AV), Enzo Angiuoni di Avellino, Gianluca Anselmo di
Albissola Marina, Lucia Basile di Taranto, Bluer (Lorenzo Viscidi) di Padova,
Letizia Caiazzo di Piano di Sorrento (NA), Giancarlo Caneva di Cividale del
Friuli (UD), Sossio Capasso di Frattamaggiore (NA), Carlo Capone di Aversa
(CE), Marcello Casalino di Caivano (NA), Paolo Contin di Pozzonovo (PD),
Alfonso Coppola di Marinaro (NA),Salvatore D’Onofrio di Melito di Napoli,
Alessandro Del Gaudio di Verona, Roberto Di Giampaolo di Silvi Marina (TE),
MRosaria Di Marco di Caserta, Belgiro Di Marzo di S. Maria a Vico, M. Teresa Di
Nardo di Taranto, Nicola Erboso di Marcianise (CE), Claudio Mario Feruglio di
Udine, Mattia Fiore di Caivano NA, Nicola Guarino di Teora di Avellino, Andrea
Lacasa di Matera, Mario Lanzione di Benevento, Nadia Lolletti di Sulmona (AQ),
Marisa Marconi di Asoli Piceno, Marinka di Bari, Attilio Melato di Padova,
Salvatore Nuzzo di Napoli, Concetta Palmitesta di Miglianico (CH), Gianni
Parisi di Alife, Gabriella Pucciarelli di Napoli, Angelo Ranieri di Aversa
(CE), Silvia Rea di Napoli, Mario Rossetti di S. Maria Capua Vetere (CE),
Francesco Russo di Trentola Ducenta (CE), Anna Scopetta di Caserta, Serpic
(Sergio Simeoni) di Padova, Rosa Spina di Catanzaro, Pippo Spirito di Cosenza,
Giuseppe Vaccaro di Caserta.
In occasione dell’inaugurazione è stato edito un catalogo con cinquanta
tavole a colori delle opere, nonché con testi critici di Lucia Basile, Massimo
Pasqualone e Carlo Roberto Sciascia.
L’esposizione, che gode del patrocinio del Comune di Caiazzo, Assessorato
alla Cultura, è promossa dalle Associazioni Culturali Arteuropa di Avellino e
Aura di Udine e rientra nell’ambito delle attività artistico culturali dell’
Associazione Culturale Ars Supra Partes; essa fa parte di una serie di mostre
che il progetto artistico – culturale di Enzo Angiuoni sta proponendo in vari
prestigiosi luoghi in tutta l’Italia.
L’esposizione proseguirà fino al 26 luglio con il seguente orario di
apertura: lunedì e mercoledì ore 15.30- 19.00; martedì, giovedì e venerdì ore
9.30 - 12.30.
L’Assessore alla Cultura dott. Tommaso Sgueglia ha precisato che “L'Arte, nel
suo significato più ampio, comprende ogni attività umana - svolta singolarmente
o collettivamente - che, poggiando su accorgimenti tecnici, abilità innate e
norme comportamentali derivanti dallo studio e dall'esperienza, porta a forme
creative di espressione estetica. Nella sua accezione odierna, l'arte è
strettamente connessa alle emozioni, per cui le espressioni artistiche, pur
puntando a trasmettere, non costituiscono un vero e proprio
linguaggio, in quanto non hanno un codice inequivocabile condiviso tra tutti i
fruitori, ma al contrario vengono interpretate soggettivamente. In un contesto
culturale, quale è quello della cittadina di Caiazzo pregno di storia e di
arte, il presente progetto si pone come obiettivo quello di riportare la figura
dell’artista, ormai messa un po’ in secondo piano, al posto che le spetta e di
avvicinare la popolazione all’arte per far conoscere più approfonditamente
artisti già affermati di fama nazionale ed internazionale ed anche giovani che
si affacciano ora in tale mondo”.
Dell’esposizione, che si inserisce in una serie di mostre organizzate in
tutta l’Italia, il critico d’Arte Carlo Roberto Sciascia nel suo testo critico
intitolato “I nuovi parametri dell’Arte” ha affermato: “Negli ultimi decenni
del secondo Millennio, grazie alla scoperta dei semiconduttori prima, dei
circuiti integrati poi, ed infine alla realizzazione dei microprocessori e
delle memorie, il sistema di elaborazione dati è stato alla portata di tutti.
Dagli elaboratori elettronici che, negli anni Cinquanta, utilizzavano i tubi
termoionici (diodi, triodi, tetrodi, pentodi ed altri) e impegnavano grandi
potenze con conseguente eccessiva dissipazione di energia elettrica sotto forma
di calore, in pochi decenni si è passati ai semiconduttori e, poi, ai circuiti
integrati, ai microprocessori ed alle memorie di eccezionale capacità. In
ultimo è nato il PC (Personal Computer), postazione di lavoro a disposizione di
tutti e ed internet, mezzo mediante il quale tutti possono conoscere
reale> cosa succede in ogni parte del mondo e dialogare con persone abitanti
anche agli antipodi. La rapida evoluzione delle potenzialità, in termini sia di
memoria indirizzabile, sia di velocità di lavoro, sia di versatilità del PC e
di internet ha permesso di proiettare il suo utilizzo verso ambiti sempre più
incredibili e veramente imprevisti. Ma questa rivoluzione riguarda anche i
luoghi dell’arte, divenuti spesso virtuali e, quindi, non fisicamente reali;
sono stati creati siti web, che propongono mostre di opere con tanto di testi
critici, biografie e curriculum degli artisti partecipanti, si è data la
possibilità di mostrare e contrattare via internet l’acquisto di opere d’arte.
Tempo e spazio hanno perso ormai la loro specificità. Il “tempo dello spazio”
crolla di fronte alla velocizzazione delle comunicazioni; lo spazio non
possiede più una sua fisionomia temporale. Ma non solo! Si creano luoghi
virtuali, la realtà rappresentata spesso cede il posto a quella virtuale,
immaginata e creata a tavolino. Nel contempo svanisce nel nulla il concetto
generato dal simbolo di fronte alla velocità e all’intensità dei segnali.
Mentre Sigmund Freud, appassionato del mondo romano e greco, parlava di
viaggiare con la sua mente in luoghi e in tempi nei quali non sarebbe mai
potuto essere (viaggi nell’invisibile), l’uomo contemporaneo può immergersi in
vere e propri territori, ambienti e spazi immaginari, inesistenti e mai
esistiti, oltre il confine del reale, entrare in contatto con creature nate
dalla fantasia ma non per questo percepibili come irreali, e sentire tutto come
vero, tangibile, con tutte le implicazioni relative. Si pensi che si riesce
persino a far l’amore con donne (o uomini se si è donne) immaginarie. E, se poi
si abbina ciò alla procreazione artificiale, si ha una vaga idea su dove si
possa andare a finire. Tutto ciò riporta alla mente Gottfried Wilhelm Leibniz
con le sue monadi, mondi che non conoscono nulla di ciò che li circonda e
vivono di sensazioni che fanno a loro “immaginare” il reale al di fuori ma non
di conoscerlo, che elaborano una personale visione dell’universo; infatti,
quando l’uomo intraprende viaggi creati da supporti indossati (casco, guanti,
…) e ciò che percepisce ed avverte come reale (tanto da avere reazioni a questi
stimoli inviati dal PC, simulazione di realtà in effetti inesistenti), non è
forse diventato del tutto simile alla monade leibniziana, mondo chiuso in sé,
capace di reagire agli stimoli esterni, reazione condizionata e determinata
dagli urti casuali ed involontari con una realtà esterna che, in effetti, non
si conosce? E ciò fa chiedere: “Ma effettivamente noi siamo immersi nella
realtà che vediamo, entriamo in contatto con altri esseri umani? E se fossimo
delle monadi in un universo non conosciuto? E se il “vero reale” è diverso? Ma
esiste una realtà fuori di noi o è frutto di percezioni ed è simile ad un
sogno?”
Il dilatamento dei confini, entro i quali la concezione estetica aveva
risieduto per tanti secoli, a causa della scoperta di nuove e varie tecniche e
di quel nuovo modo di intendere l’arte ha reso necessario un momento di
riflessione sui percorsi, seguiti dall’arte. A cavallo del duemila tutte le
Arti hanno vissuto profondi momenti di riflessione e di ridefinizione e un
moltiplicarsi di tendenze stilistiche che hanno sconvolto il concetto stesso di
Arte; relativamente alle arti visive si nota la coesistenza di materiali
diversi e di tecnologie avanzate, con la presenza anche di oggetti recuperati,
di citazioni colte, di graffiti, tutto nell’ambito di progetti innovativi e di
nuovi linguaggi. Sono, quindi, mutate le concezioni filosofiche e socio-
economiche del mondo, vi è un diverso concetto di uomo e di umanità … e tutto è
sotteso da una precarietà sempre più sconvolgente del quotidiano, che sembra
distruggere il concetto di spazio temporale ed ogni speranza di durata. Anche i
parametri di lettura sono cambiati tanto che si richiede nei confronti dell’
arte un atteggiamento diverso da quello tradizionale; si può dire che essa
diventa sempre più una disciplina specialistica, “intellettualizzata” e, come
ogni altra disciplina, ha un suo linguaggio specializzato e l’uso di termini,
per così dire, tecnici. Alla metaforicità dell’espressione artistica
tradizionale è stata sostituita l’immediatezza letterale della forma e del
significato; la compenetrazione delle due parallele realtà, vita ed arte, ha
determinato una nuova consapevolezza dell’ambiente, dei materiali e degli
oggetti d’uso, fino a indirizzare queste tendenze verso una più radicale
integrazione degli oggetti nella vita reale. Il desiderio di approfondire
sempre di più le tecniche di manipolazione diretta dei materiali è diventato il
programma dominante dell’opera di molti artisti”.
Nella presentazione di Massimo Pasqualone si legge: “L’arte è uno strumento
di conoscenza e ogni artista, l’artista vero, estrometta sulla tela, sul tondo
di ceramica, sul sacco di canapa, sulla carta, sul cartone, su di una colonna
di cartongesso, insomma dove e come meglio crede, i sentimenti, le emozioni, le
ansie, le gioie, le tristezze che si sedimentano nell’anima e che l’ispirazione
fa eruttare nell’opera d’arte. Il catalogo, che io mho l’onore di presentare, è
un cammino tra questi sentimenti e l’itineranza delle mostre, per cui mi
complimento in modo vivissimo con gli organizzatori, è la dimostrazione che
oggi in Italia c’è un fermento straordinario di proposte e di ricerche
visive”.
Nel testo critico di Lucia Basile, intitolato “L’Arte si mette in mostra” si
legge: “Una rassegna internazionale d’arte contemporanea dal sapore
attraversa tutta l’Italia da Nord a Sud. Un vero e proprio museo
itinerante ospitato presso prestigiose sedi istituzionali, pinacoteche e saloni
di rappresentanza. È così che progetti artistici come questo, di alto spessore
culturale, diventano una ghiotta occasione di conoscenza, di arricchimento non
solo per gli occhi, ma anche per il cuore che si incrementa delle sensazioni
che le opere stesse suscitano”.
si inaugurerà la Mostra Internazionale d’Arte contemporanea dal titolo “Artisti
dell'area del Mediterraneo”, presentata e curata da Carlo Roberto Sciascia; all’
inaugurazione interverranno l’Assessore alla Cultura dott. Tommaso Sgueglia, il
Presidente dell’Associazione Pro Loco prof. Giovanni Marcuccio, il Presidente
dell’Associazione dei commercianti caitini Carmen D’Avico, il Presidente del
Forum dei Giovani di Caiazzo Antonio Cervera, l’ideatore del progetto artistico
– culturale M° Enzo Angiuoni ed il critico Carlo Roberto Sciascia; coordina gli
interventi il Presidente dell’Associazione Fotografica “Elvira Puorto”
Dirigente Scolastico prof. Diamante Marotta.
Presenzierà la cerimonia il Sindaco di Caiazzo geom. Stefano Giaquinto.
Gli artisti che espongono sono provenienti da varie regioni italiane: Aleph
(Gianni Pizzinato) di San Dona’ di Piave (VE), Antonia Acri di Brindisi, Lucio
Alfonsi di Ascoli Picieno, Augusto Ambrosone di Avellino, Giuseppe Amoroso di
Sant’Angelo dei Lombardi (AV), Enzo Angiuoni di Avellino, Gianluca Anselmo di
Albissola Marina, Lucia Basile di Taranto, Bluer (Lorenzo Viscidi) di Padova,
Letizia Caiazzo di Piano di Sorrento (NA), Giancarlo Caneva di Cividale del
Friuli (UD), Sossio Capasso di Frattamaggiore (NA), Carlo Capone di Aversa
(CE), Marcello Casalino di Caivano (NA), Paolo Contin di Pozzonovo (PD),
Alfonso Coppola di Marinaro (NA),Salvatore D’Onofrio di Melito di Napoli,
Alessandro Del Gaudio di Verona, Roberto Di Giampaolo di Silvi Marina (TE),
MRosaria Di Marco di Caserta, Belgiro Di Marzo di S. Maria a Vico, M. Teresa Di
Nardo di Taranto, Nicola Erboso di Marcianise (CE), Claudio Mario Feruglio di
Udine, Mattia Fiore di Caivano NA, Nicola Guarino di Teora di Avellino, Andrea
Lacasa di Matera, Mario Lanzione di Benevento, Nadia Lolletti di Sulmona (AQ),
Marisa Marconi di Asoli Piceno, Marinka di Bari, Attilio Melato di Padova,
Salvatore Nuzzo di Napoli, Concetta Palmitesta di Miglianico (CH), Gianni
Parisi di Alife, Gabriella Pucciarelli di Napoli, Angelo Ranieri di Aversa
(CE), Silvia Rea di Napoli, Mario Rossetti di S. Maria Capua Vetere (CE),
Francesco Russo di Trentola Ducenta (CE), Anna Scopetta di Caserta, Serpic
(Sergio Simeoni) di Padova, Rosa Spina di Catanzaro, Pippo Spirito di Cosenza,
Giuseppe Vaccaro di Caserta.
In occasione dell’inaugurazione è stato edito un catalogo con cinquanta
tavole a colori delle opere, nonché con testi critici di Lucia Basile, Massimo
Pasqualone e Carlo Roberto Sciascia.
L’esposizione, che gode del patrocinio del Comune di Caiazzo, Assessorato
alla Cultura, è promossa dalle Associazioni Culturali Arteuropa di Avellino e
Aura di Udine e rientra nell’ambito delle attività artistico culturali dell’
Associazione Culturale Ars Supra Partes; essa fa parte di una serie di mostre
che il progetto artistico – culturale di Enzo Angiuoni sta proponendo in vari
prestigiosi luoghi in tutta l’Italia.
L’esposizione proseguirà fino al 26 luglio con il seguente orario di
apertura: lunedì e mercoledì ore 15.30- 19.00; martedì, giovedì e venerdì ore
9.30 - 12.30.
L’Assessore alla Cultura dott. Tommaso Sgueglia ha precisato che “L'Arte, nel
suo significato più ampio, comprende ogni attività umana - svolta singolarmente
o collettivamente - che, poggiando su accorgimenti tecnici, abilità innate e
norme comportamentali derivanti dallo studio e dall'esperienza, porta a forme
creative di espressione estetica. Nella sua accezione odierna, l'arte è
strettamente connessa alle emozioni, per cui le espressioni artistiche, pur
puntando a trasmettere
linguaggio, in quanto non hanno un codice inequivocabile condiviso tra tutti i
fruitori, ma al contrario vengono interpretate soggettivamente. In un contesto
culturale, quale è quello della cittadina di Caiazzo pregno di storia e di
arte, il presente progetto si pone come obiettivo quello di riportare la figura
dell’artista, ormai messa un po’ in secondo piano, al posto che le spetta e di
avvicinare la popolazione all’arte per far conoscere più approfonditamente
artisti già affermati di fama nazionale ed internazionale ed anche giovani che
si affacciano ora in tale mondo”.
Dell’esposizione, che si inserisce in una serie di mostre organizzate in
tutta l’Italia, il critico d’Arte Carlo Roberto Sciascia nel suo testo critico
intitolato “I nuovi parametri dell’Arte” ha affermato: “Negli ultimi decenni
del secondo Millennio, grazie alla scoperta dei semiconduttori prima, dei
circuiti integrati poi, ed infine alla realizzazione dei microprocessori e
delle memorie, il sistema di elaborazione dati è stato alla portata di tutti.
Dagli elaboratori elettronici che, negli anni Cinquanta, utilizzavano i tubi
termoionici (diodi, triodi, tetrodi, pentodi ed altri) e impegnavano grandi
potenze con conseguente eccessiva dissipazione di energia elettrica sotto forma
di calore, in pochi decenni si è passati ai semiconduttori e, poi, ai circuiti
integrati, ai microprocessori ed alle memorie di eccezionale capacità. In
ultimo è nato il PC (Personal Computer), postazione di lavoro a disposizione di
tutti e ed internet, mezzo mediante il quale tutti possono conoscere
anche agli antipodi. La rapida evoluzione delle potenzialità, in termini sia di
memoria indirizzabile, sia di velocità di lavoro, sia di versatilità del PC e
di internet ha permesso di proiettare il suo utilizzo verso ambiti sempre più
incredibili e veramente imprevisti. Ma questa rivoluzione riguarda anche i
luoghi dell’arte, divenuti spesso virtuali e, quindi, non fisicamente reali;
sono stati creati siti web, che propongono mostre di opere con tanto di testi
critici, biografie e curriculum degli artisti partecipanti, si è data la
possibilità di mostrare e contrattare via internet l’acquisto di opere d’arte.
Tempo e spazio hanno perso ormai la loro specificità. Il “tempo dello spazio”
crolla di fronte alla velocizzazione delle comunicazioni; lo spazio non
possiede più una sua fisionomia temporale. Ma non solo! Si creano luoghi
virtuali, la realtà rappresentata spesso cede il posto a quella virtuale,
immaginata e creata a tavolino. Nel contempo svanisce nel nulla il concetto
generato dal simbolo di fronte alla velocità e all’intensità dei segnali.
Mentre Sigmund Freud, appassionato del mondo romano e greco, parlava di
viaggiare con la sua mente in luoghi e in tempi nei quali non sarebbe mai
potuto essere (viaggi nell’invisibile), l’uomo contemporaneo può immergersi in
vere e propri territori, ambienti e spazi immaginari, inesistenti e mai
esistiti, oltre il confine del reale, entrare in contatto con creature nate
dalla fantasia ma non per questo percepibili come irreali, e sentire tutto come
vero, tangibile, con tutte le implicazioni relative. Si pensi che si riesce
persino a far l’amore con donne (o uomini se si è donne) immaginarie. E, se poi
si abbina ciò alla procreazione artificiale, si ha una vaga idea su dove si
possa andare a finire. Tutto ciò riporta alla mente Gottfried Wilhelm Leibniz
con le sue monadi, mondi che non conoscono nulla di ciò che li circonda e
vivono di sensazioni che fanno a loro “immaginare” il reale al di fuori ma non
di conoscerlo, che elaborano una personale visione dell’universo; infatti,
quando l’uomo intraprende viaggi creati da supporti indossati (casco, guanti,
…) e ciò che percepisce ed avverte come reale (tanto da avere reazioni a questi
stimoli inviati dal PC, simulazione di realtà in effetti inesistenti), non è
forse diventato del tutto simile alla monade leibniziana, mondo chiuso in sé,
capace di reagire agli stimoli esterni, reazione condizionata e determinata
dagli urti casuali ed involontari con una realtà esterna che, in effetti, non
si conosce? E ciò fa chiedere: “Ma effettivamente noi siamo immersi nella
realtà che vediamo, entriamo in contatto con altri esseri umani? E se fossimo
delle monadi in un universo non conosciuto? E se il “vero reale” è diverso? Ma
esiste una realtà fuori di noi o è frutto di percezioni ed è simile ad un
sogno?”
Il dilatamento dei confini, entro i quali la concezione estetica aveva
risieduto per tanti secoli, a causa della scoperta di nuove e varie tecniche e
di quel nuovo modo di intendere l’arte ha reso necessario un momento di
riflessione sui percorsi, seguiti dall’arte. A cavallo del duemila tutte le
Arti hanno vissuto profondi momenti di riflessione e di ridefinizione e un
moltiplicarsi di tendenze stilistiche che hanno sconvolto il concetto stesso di
Arte; relativamente alle arti visive si nota la coesistenza di materiali
diversi e di tecnologie avanzate, con la presenza anche di oggetti recuperati,
di citazioni colte, di graffiti, tutto nell’ambito di progetti innovativi e di
nuovi linguaggi. Sono, quindi, mutate le concezioni filosofiche e socio-
economiche del mondo, vi è un diverso concetto di uomo e di umanità … e tutto è
sotteso da una precarietà sempre più sconvolgente del quotidiano, che sembra
distruggere il concetto di spazio temporale ed ogni speranza di durata. Anche i
parametri di lettura sono cambiati tanto che si richiede nei confronti dell’
arte un atteggiamento diverso da quello tradizionale; si può dire che essa
diventa sempre più una disciplina specialistica, “intellettualizzata” e, come
ogni altra disciplina, ha un suo linguaggio specializzato e l’uso di termini,
per così dire, tecnici. Alla metaforicità dell’espressione artistica
tradizionale è stata sostituita l’immediatezza letterale della forma e del
significato; la compenetrazione delle due parallele realtà, vita ed arte, ha
determinato una nuova consapevolezza dell’ambiente, dei materiali e degli
oggetti d’uso, fino a indirizzare queste tendenze verso una più radicale
integrazione degli oggetti nella vita reale. Il desiderio di approfondire
sempre di più le tecniche di manipolazione diretta dei materiali è diventato il
programma dominante dell’opera di molti artisti”.
Nella presentazione di Massimo Pasqualone si legge: “L’arte è uno strumento
di conoscenza e ogni artista, l’artista vero, estrometta sulla tela, sul tondo
di ceramica, sul sacco di canapa, sulla carta, sul cartone, su di una colonna
di cartongesso, insomma dove e come meglio crede, i sentimenti, le emozioni, le
ansie, le gioie, le tristezze che si sedimentano nell’anima e che l’ispirazione
fa eruttare nell’opera d’arte. Il catalogo, che io mho l’onore di presentare, è
un cammino tra questi sentimenti e l’itineranza delle mostre, per cui mi
complimento in modo vivissimo con gli organizzatori, è la dimostrazione che
oggi in Italia c’è un fermento straordinario di proposte e di ricerche
visive”.
Nel testo critico di Lucia Basile, intitolato “L’Arte si mette in mostra” si
legge: “Una rassegna internazionale d’arte contemporanea dal sapore
itinerante ospitato presso prestigiose sedi istituzionali, pinacoteche e saloni
di rappresentanza. È così che progetti artistici come questo, di alto spessore
culturale, diventano una ghiotta occasione di conoscenza, di arricchimento non
solo per gli occhi, ma anche per il cuore che si incrementa delle sensazioni
che le opere stesse suscitano”.
15
luglio 2009
Artisti dell’area del Mediterraneo
Dal 15 al 26 luglio 2009
arte contemporanea
Location
PALAZZO MAZZIOTTI
Caiazzo, Via Umberto I, 16, (Caserta)
Caiazzo, Via Umberto I, 16, (Caserta)
Orario di apertura
lunedì e mercoledì ore 15.30- 19.00; martedì, giovedì e venerdì ore 9.30 - 12.30
Vernissage
15 Luglio 2009, ore 17.30
Autore
Curatore