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Artisti indiani contemporanei
Peter Nagy, curatore indipendente, direttore della galleria Nature Morte di New Delhi e la galleria Bose Pacia di New York presentano per la prima volta a Milano i lavori di Jitish Kallat, Justin Ponmany e Pushpamala N., artisti indiani contemporanei
Comunicato stampa
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Peter Nagy, curatore indipendente, direttore della galleria Nature Morte di New Delhi e la galleria Bose Pacia di New York presentano per la prima volta a Milano i lavori di Jitish Kallat, Justin Ponmany e Pushpamala N., artisti indiani contemporanei, presso lo Spazio Piazzasempione dal 7 al 20 giugno 2006.
Con questa mostra, organizzata come tre personali in contemporanea, i curatori intendono far conoscere al pubblico italiano un esempio della ricchezza espressiva delle giovani generazioni artistiche dell’India di oggi, che riflette l’incredibile amalgama socio-culturale, politica ed economica del Sub-continente. Un progetto iniziato con l’esposizione Icon: India contemporary per la 51° Biennale di Venezia dell’anno scorso e che vuole proseguire con una serie di mostre itineranti.
A Milano Jitish Kallat presenta dipinti e fotografie monumentali dal titolo Rickshawpolis. In questo lavoro l’artista analizza il suo rapporto con Mumbai e il ruolo di questa megalopoli nell’industria culturale e nella globalizzazione economica mondiale.
Justin Ponmany, fedele alla sua tradizione di raffigurare immagini olografiche, con queste tele in mostra cattura e riflette la luce creando una percezione distorta della realtà, in cui inserisce elementi figurativi e motivi architettonici. Tipico di Ponmany è inoltre l’uso disinvolto della pittura insieme ai video, alle installazioni e alla grafica.
Il lavoro di Pushpamala N. è rappresentato da quattro serie di fotografie, realizzate negli ultimi dieci anni. Protagonista assoluta delle sue immagini, l’artista costruisce sempre una messinscena drammatica o simbolica, che indaga su quanto in India fotografia e cinema abbiano influito sull’affermazione delle identità femminili.
Artisti e curatori saranno presenti all’inaugurazione.
GLI ARTISTI
Jitish Kallat (Mumbai, 1974)
Diplomatosi in pittura nel 1996 alla Sir J.J. School of Art di Mumbai, Kallat realizza dipinti il cui soggetto è particolarmente autoreferenziale: l’artista infatti raffigura non solo se stesso e la sua famiglia, ma soprattutto il mondo in cui si muove quotidianamente. Traendo una notevole ispirazione dalla fotografia e dall’uso di oggetti comuni come le macchine fotocopiatrici, su grandi superfici pittoriche giustappone strati di colore mescolati a frammenti di fotocopie, raffiguranti i simboli tradizionali della cultura indiana – per esempio elefanti o antichi monumenti – e motivi astratti – singole parole, titoli di canzoni o intere frasi riprese dal linguaggio comune. In questo modo le sue opere assumono un carattere metropolitano, quasi ci si trovasse improvvisamente di fronte a un vecchio muro di una qualsiasi città dell’India, dove accanto alle immagini pubblicitarie convivono le vestigia del passato.
Kallat vive e lavora a Mumbai. Le sue opere sono state esposte anche in Inghilterra, Germania, Stati Uniti e Canada.
Justin Ponmany (Kerala, 1974)
Si è diplomato in pittura alla Sir J.J. School of Art di Mumbai nel 1994. Il suo lavoro è un esempio della nuova, sofisticata espressività dell’arte indiana contemporanea. Pur rimanendo legato a un linguaggio locale, Ponmany ne parla uno globale, negando qualsiasi patrimonio culturale. Nella sua ricerca sperimenta materiali non convenzionali e high-tech, utilizzando tecniche diverse nello stesso contesto. Radicato nella tradizione figurativa indiana, si apre all’astrattismo, ai monocromi, a elementi che sembrano reminescenze dell’Arte Povera.
Vive e lavora a Mumbai. Ha esposto in personali a Mumbai e New Delhi e in collettive a New York, Los Angeles e Londra.
Pushpamala N. (Bangalore, 1956)
Dopo aver studiato all’Università di Baroda (uno dei centri di studi artistici più importanti dell’India), si dedica alla scultura e in seguito alla fotografia diventandone una delle rappresentanti indiane più note a livello internazionale.
Le sue immagini sono costruite come perfomance di cui lei è ideatrice, regista e attrice. Come tutti gli artisti indiani, nel suo lavoro affronta tematiche diverse e complesse, ma forte è l’influenza del racconto cinematografico e dei simbolismi della cultura popolare indiani.
Ogni argomento, ogni storia, ogni ispirazione vengono sviluppati con un linguaggio narrativo intenso, spesso ironico, molto personale. In particolare l’aspetto ironico della sua fotografia le permette di rappresentare in maniera tagliente e acuta alcuni stereotipi della cultura indiana, che diventano uno spunto per indagare sulla condizione della donna nella società attuale.
Pushpamala N. vive e lavora a Bangalore. Ha esposto tra l’altro in India, Stati Uniti, Sud Africa, Inghilterra, Francia e Irlanda.
I CURATORI
Nature Morte
Fondata dagli artisti Peter Nagy e Alan Belcher, Nature Morte è stata protagonista della scena artistica dell’East Village a New York dall’82 all’88.
Stabilitosi in India nel 1992, continuando la sua attività di artista e curatore indipendente, Peter Nagy ha riaperto Nature Morte a New Delhi prima come galleria itinerante e dal 2003, in partnership con Bose Pacia, con una sede fissa (naturemorte.com).
Bose Pacia
Fondata a New York nel 1994, Bose Pacia è la prima galleria occidentale specializzata in arte contemporanea del Sud dell’Asia. Negli ultimi anni ha allestito più di 30 mostre e ha promosso l’avanguardia artistica indiana, diventando un punto di riferimento e di contatto tra gli artisti e la comunità internazionale (bosepacia.com)
Con questa mostra, organizzata come tre personali in contemporanea, i curatori intendono far conoscere al pubblico italiano un esempio della ricchezza espressiva delle giovani generazioni artistiche dell’India di oggi, che riflette l’incredibile amalgama socio-culturale, politica ed economica del Sub-continente. Un progetto iniziato con l’esposizione Icon: India contemporary per la 51° Biennale di Venezia dell’anno scorso e che vuole proseguire con una serie di mostre itineranti.
A Milano Jitish Kallat presenta dipinti e fotografie monumentali dal titolo Rickshawpolis. In questo lavoro l’artista analizza il suo rapporto con Mumbai e il ruolo di questa megalopoli nell’industria culturale e nella globalizzazione economica mondiale.
Justin Ponmany, fedele alla sua tradizione di raffigurare immagini olografiche, con queste tele in mostra cattura e riflette la luce creando una percezione distorta della realtà, in cui inserisce elementi figurativi e motivi architettonici. Tipico di Ponmany è inoltre l’uso disinvolto della pittura insieme ai video, alle installazioni e alla grafica.
Il lavoro di Pushpamala N. è rappresentato da quattro serie di fotografie, realizzate negli ultimi dieci anni. Protagonista assoluta delle sue immagini, l’artista costruisce sempre una messinscena drammatica o simbolica, che indaga su quanto in India fotografia e cinema abbiano influito sull’affermazione delle identità femminili.
Artisti e curatori saranno presenti all’inaugurazione.
GLI ARTISTI
Jitish Kallat (Mumbai, 1974)
Diplomatosi in pittura nel 1996 alla Sir J.J. School of Art di Mumbai, Kallat realizza dipinti il cui soggetto è particolarmente autoreferenziale: l’artista infatti raffigura non solo se stesso e la sua famiglia, ma soprattutto il mondo in cui si muove quotidianamente. Traendo una notevole ispirazione dalla fotografia e dall’uso di oggetti comuni come le macchine fotocopiatrici, su grandi superfici pittoriche giustappone strati di colore mescolati a frammenti di fotocopie, raffiguranti i simboli tradizionali della cultura indiana – per esempio elefanti o antichi monumenti – e motivi astratti – singole parole, titoli di canzoni o intere frasi riprese dal linguaggio comune. In questo modo le sue opere assumono un carattere metropolitano, quasi ci si trovasse improvvisamente di fronte a un vecchio muro di una qualsiasi città dell’India, dove accanto alle immagini pubblicitarie convivono le vestigia del passato.
Kallat vive e lavora a Mumbai. Le sue opere sono state esposte anche in Inghilterra, Germania, Stati Uniti e Canada.
Justin Ponmany (Kerala, 1974)
Si è diplomato in pittura alla Sir J.J. School of Art di Mumbai nel 1994. Il suo lavoro è un esempio della nuova, sofisticata espressività dell’arte indiana contemporanea. Pur rimanendo legato a un linguaggio locale, Ponmany ne parla uno globale, negando qualsiasi patrimonio culturale. Nella sua ricerca sperimenta materiali non convenzionali e high-tech, utilizzando tecniche diverse nello stesso contesto. Radicato nella tradizione figurativa indiana, si apre all’astrattismo, ai monocromi, a elementi che sembrano reminescenze dell’Arte Povera.
Vive e lavora a Mumbai. Ha esposto in personali a Mumbai e New Delhi e in collettive a New York, Los Angeles e Londra.
Pushpamala N. (Bangalore, 1956)
Dopo aver studiato all’Università di Baroda (uno dei centri di studi artistici più importanti dell’India), si dedica alla scultura e in seguito alla fotografia diventandone una delle rappresentanti indiane più note a livello internazionale.
Le sue immagini sono costruite come perfomance di cui lei è ideatrice, regista e attrice. Come tutti gli artisti indiani, nel suo lavoro affronta tematiche diverse e complesse, ma forte è l’influenza del racconto cinematografico e dei simbolismi della cultura popolare indiani.
Ogni argomento, ogni storia, ogni ispirazione vengono sviluppati con un linguaggio narrativo intenso, spesso ironico, molto personale. In particolare l’aspetto ironico della sua fotografia le permette di rappresentare in maniera tagliente e acuta alcuni stereotipi della cultura indiana, che diventano uno spunto per indagare sulla condizione della donna nella società attuale.
Pushpamala N. vive e lavora a Bangalore. Ha esposto tra l’altro in India, Stati Uniti, Sud Africa, Inghilterra, Francia e Irlanda.
I CURATORI
Nature Morte
Fondata dagli artisti Peter Nagy e Alan Belcher, Nature Morte è stata protagonista della scena artistica dell’East Village a New York dall’82 all’88.
Stabilitosi in India nel 1992, continuando la sua attività di artista e curatore indipendente, Peter Nagy ha riaperto Nature Morte a New Delhi prima come galleria itinerante e dal 2003, in partnership con Bose Pacia, con una sede fissa (naturemorte.com).
Bose Pacia
Fondata a New York nel 1994, Bose Pacia è la prima galleria occidentale specializzata in arte contemporanea del Sud dell’Asia. Negli ultimi anni ha allestito più di 30 mostre e ha promosso l’avanguardia artistica indiana, diventando un punto di riferimento e di contatto tra gli artisti e la comunità internazionale (bosepacia.com)
06
giugno 2006
Artisti indiani contemporanei
Dal 06 al 20 giugno 2006
arte contemporanea
Location
SPAZIO PIAZZASEMPIONE
Milano, Via Vigevano, 10, (Milano)
Milano, Via Vigevano, 10, (Milano)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 11 alle 20
Vernissage
6 Giugno 2006, ore 19
Autore