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Artists Need to Create on the Same Scale that Society Has the Capacity to Destroy: Mare Nostrum
La mostra “Artists Need to Create on the Same Scale that Society Has the Capacity to Destroy: Mare Nostrum”, curata da Francesca Pietropaolo e Phong Bui, affronta la crisi ambientale nell’era del cambiamento climatico. Include 74 artisti internazionali.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In occasione della 58. Esposizione Internazionale d'Arte—La Biennale di Venezia—, il promotore Brooklyn Rail organizza un Evento Collaterale presso la Chiesa delle Penitenti a Venezia.
La mostra, dal titolo "Artists Need to Create on the Same Scale that Society Has the Capacity to Destroy: Mare Nostrum", curata da Francesca Pietropaolo e Phong Bui, affronta la crisi ambientale nell’era del cambiamento climatico con particolare attenzione al Mar Mediterraneo.
Ispirata dall’opera testuale al neon di Lauren Bon (presentata nella corte del complesso della Chiesa delle Penitenti) —dalla quale prende il suo titolo— quest’esposizione riunisce 74 artisti internazionali le cui opere selezionate invitano alla consapevolezza critica sulla fragilità della natura e della vita umana, evocando poeticamente la rigenerazione di sistemi viventi.
Nello spazio della chiesa sono presentate le opere di Wolfgang Laib, Lauren Bon, Shoja Azari & Shahram Karimi, Julian Charrière e Shirin Neshat che meditano sui temi dell’effimero, della trasformazione e dell’interconnessione.
Presente con il suo staff durante il corso della mostra in uno spazio dedicato, la rivista newyorchese Brooklyn Rail —una pubblicazione radicale e gratuita—ricrea il suo “ambiente sociale” a Venezia dove produrrà i suoi numeri mensili e anche un numero di River Rail che fungerà da catalogo dell’evento collaterale. Sono esposte in tale spazio opere di Justin Brice Guariglia, e Newton Harrison, così come “The Wall of Offering: To Venice With Love”, un’installazione di dipinti, disegni, fotografie e sculture di un’ampia gamma di artisti affermati e emergenti.
Nella corte, insieme al lavoro al neon di Bon vi sono un’installazione in vetro soffiato di Maya Lin dal titolo "Water Water Everywhere. Not a Drop to Drink" e un’opera di Rirkrit Tiravanija e Tomas Vu—quest’ultima consiste in un tavolo multifunzionale da ping-pong/da cucina che gli artisti attivano durante le loro performances con Sarah Sze (la prossima il 23 novembre).
Durante tutta la sua durata, la mostra è accompagnata da una programmazione pubblica interdisciplinare, "1001 Storie per la sopravvivenza", che comprende conversazioni pubbliche con artisti, scienziati, studiosi e scrittori, performances musicali e letture di poesia.
Artisti in mostra: Peter Acheson, Yasi Alipour, Shoja Azari & Shahram Karimi, Max Becher & Andrea Robbins, Emma Bee Bernstein, Louis Block, Lauren Bon, Katherine Bradford, Joe Bradley, David Brooks, Dana Buhl, Phong Bui, Bunny Burson, Paolo Canevari, Julian Charrière, Chuck Close, Christian de Boschnek, Iran do Espírito Santo, Aleksandar Duravcevic, Cameron Gainer, Tamara Gonzales, Ron Gorchov, Justin Brice Guariglia, Newton & Helen Mayer Harrison, EJ Hauser, Alfred Jensen, Bill Jensen, Alex Katz, Benjamin Keating, Wolfgang Laib, Chris Larson, Eugene Lemay, Matvey Levenstein, Dean Levin, Margrit Lewczuk, Maya Lin, Chris Martin, Hans Meebush, Jonas Mekas, Cy Morgan, Loren Munk, Hans Namuth, Shirin Neshat, David Novros, Optics Division of The Metabolic Studio (Lauren Bon, Richard Nielsen, Tristan Duke), Renate Ponsold, Diane Pontius, James Powers, James Prosek, Nathlie Provosty, Joanna Pousette-Dart, Joyce Robins, Dorothea Rockburne, Ugo Rondinone, Cordy Ryman, Meyer Schapiro, Cindy Sherman, Amy Sillman, Arthur Simms, Kiki Smith, Sarah Sze, Kazumi Tanaka, Rirkrit Tiravanija, Daniel Turner, Tomas Vu, Merrill Wagner, Jack Whitten, Peter Lamborn Wilson, Lisa Yuskavage.
Sede della mostra: Chiesa delle Penitenti, Fondamenta Cannaregio, 910, 30121 Venezia
Orari: 10:00 - 18:00, chiuso il lunedì
Ingresso libero
La mostra, dal titolo "Artists Need to Create on the Same Scale that Society Has the Capacity to Destroy: Mare Nostrum", curata da Francesca Pietropaolo e Phong Bui, affronta la crisi ambientale nell’era del cambiamento climatico con particolare attenzione al Mar Mediterraneo.
Ispirata dall’opera testuale al neon di Lauren Bon (presentata nella corte del complesso della Chiesa delle Penitenti) —dalla quale prende il suo titolo— quest’esposizione riunisce 74 artisti internazionali le cui opere selezionate invitano alla consapevolezza critica sulla fragilità della natura e della vita umana, evocando poeticamente la rigenerazione di sistemi viventi.
Nello spazio della chiesa sono presentate le opere di Wolfgang Laib, Lauren Bon, Shoja Azari & Shahram Karimi, Julian Charrière e Shirin Neshat che meditano sui temi dell’effimero, della trasformazione e dell’interconnessione.
Presente con il suo staff durante il corso della mostra in uno spazio dedicato, la rivista newyorchese Brooklyn Rail —una pubblicazione radicale e gratuita—ricrea il suo “ambiente sociale” a Venezia dove produrrà i suoi numeri mensili e anche un numero di River Rail che fungerà da catalogo dell’evento collaterale. Sono esposte in tale spazio opere di Justin Brice Guariglia, e Newton Harrison, così come “The Wall of Offering: To Venice With Love”, un’installazione di dipinti, disegni, fotografie e sculture di un’ampia gamma di artisti affermati e emergenti.
Nella corte, insieme al lavoro al neon di Bon vi sono un’installazione in vetro soffiato di Maya Lin dal titolo "Water Water Everywhere. Not a Drop to Drink" e un’opera di Rirkrit Tiravanija e Tomas Vu—quest’ultima consiste in un tavolo multifunzionale da ping-pong/da cucina che gli artisti attivano durante le loro performances con Sarah Sze (la prossima il 23 novembre).
Durante tutta la sua durata, la mostra è accompagnata da una programmazione pubblica interdisciplinare, "1001 Storie per la sopravvivenza", che comprende conversazioni pubbliche con artisti, scienziati, studiosi e scrittori, performances musicali e letture di poesia.
Artisti in mostra: Peter Acheson, Yasi Alipour, Shoja Azari & Shahram Karimi, Max Becher & Andrea Robbins, Emma Bee Bernstein, Louis Block, Lauren Bon, Katherine Bradford, Joe Bradley, David Brooks, Dana Buhl, Phong Bui, Bunny Burson, Paolo Canevari, Julian Charrière, Chuck Close, Christian de Boschnek, Iran do Espírito Santo, Aleksandar Duravcevic, Cameron Gainer, Tamara Gonzales, Ron Gorchov, Justin Brice Guariglia, Newton & Helen Mayer Harrison, EJ Hauser, Alfred Jensen, Bill Jensen, Alex Katz, Benjamin Keating, Wolfgang Laib, Chris Larson, Eugene Lemay, Matvey Levenstein, Dean Levin, Margrit Lewczuk, Maya Lin, Chris Martin, Hans Meebush, Jonas Mekas, Cy Morgan, Loren Munk, Hans Namuth, Shirin Neshat, David Novros, Optics Division of The Metabolic Studio (Lauren Bon, Richard Nielsen, Tristan Duke), Renate Ponsold, Diane Pontius, James Powers, James Prosek, Nathlie Provosty, Joanna Pousette-Dart, Joyce Robins, Dorothea Rockburne, Ugo Rondinone, Cordy Ryman, Meyer Schapiro, Cindy Sherman, Amy Sillman, Arthur Simms, Kiki Smith, Sarah Sze, Kazumi Tanaka, Rirkrit Tiravanija, Daniel Turner, Tomas Vu, Merrill Wagner, Jack Whitten, Peter Lamborn Wilson, Lisa Yuskavage.
Sede della mostra: Chiesa delle Penitenti, Fondamenta Cannaregio, 910, 30121 Venezia
Orari: 10:00 - 18:00, chiuso il lunedì
Ingresso libero
11
maggio 2019
Artists Need to Create on the Same Scale that Society Has the Capacity to Destroy: Mare Nostrum
Dall'undici maggio al 24 novembre 2019
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Venezia
Venezia, (Venezia)
Venezia, (Venezia)
Orario di apertura
10 - 18
Sito web
Autore
Curatore