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Arturo Busi
Affermato ed apprezzato a livello internazionale, Arturo Busi torna sulla scena dopo quasi 10 anni dalla sua ultima esperienza espositiva, presentando presso la galleria Sgallari Arte di Bologna la sua serie pittorica più recente.
Comunicato stampa
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Nato a Rodi (Grecia) nel ‘40 Arturo Busi, pittore affermato ed apprezzato a livello internazionale, torna sulla scena dopo quasi 10 anni dalla sua ultima esperienza espositiva, proprio nella città che lo ha cresciuto e dove ha vissuto per gran parte della propria vita: Bologna. A presentare la sua produzione pittorica più recente, protagonista di questa mostra, è la galleria Sgallari Arte.
L’artista sarà presente in galleria la sera dell’inaugurazione.
La carriera di Busi annovera numerosissime mostre personali e collettive, da Londra a Parigi, da Gent a Locarno. La collezione permanente del “Museo d’Arte delle Generazioni Italiane del ‘900 G. Bargellini” di Pieve di Cento ospita 2 dei suoi lavori. Hanno scritto di lui e delle sue opere noti critici, tra i tanti Alessandra Fontanesi, Silvia Evangelisti, Lino Cavallari, Arrigo Grazia, Valerio Grimaldi e Giorgio Grasso.
Testo Critico. Le opere di Arturo Busi in mostra, realizzate per meticolose sovrapposizioni di sfumature tonali, alcune più aderenti al segno grafico, altre invece quasi sfocate nella loro morbidezza, ci riportano subito al mondo interiore di un artista tanto profondo quanto complesso. È una pittura fatta di inconscio, una ricerca tecnica ed estetica che porta alla luce un’esperienza, una storia; è un paesaggio, o meglio, una suggestione di esso, mediato dal filtro dell’interiorità. In questo luogo nuovo in cui l’accostarsi e il succedersi dei frammenti è continuo ed incessante, la pittura diventa evocazione. Sulla tela, che sembra un tessuto cangiante fatto di mille fili di seta intrecciati tra loro, lo spazio è gestito in una sequenza cromatica equilibratissima, in cui la rappresentazione del sé prende vita, un’esperienza esistenziale fatta della ricchezza di tutte le esperienze precedenti. Lo spazio si allarga e si infrange, riempito di colori ed emozioni in un caleidoscopio di sollecitazioni cromatiche di grande intensità; le tinte non sono violente, ma non per questo meno intense e una luce diffusa valorizza ogni luogo del quadro, con riflessi che sembrano uscire dalla tela stessa. È una forma di astrattismo non convenzionale, una pittura intima, in cui il colore non aggredisce, ma abbraccia l’opera dandole omogeneità. La razionalità del progetto è comunque sempre presente, nulla è casuale: da un fondo, una superficie colorata, ogni più piccola sfumatura viene scelta, filtrata dall’aria e sprigionata sulla tela con effetti luministici dalla strepitosa, dolce, pastosa armonia. È un mandala, un gioco raffinato di contrasti, che attraverso infinite sfumature intermedie esalta la materia della pittura stessa, il colore, che si fa storia vivente e presente: l’opera travalica i propri confini fisici per diventare dunque metafisico luogo di vita in cui lo spettatore non può che riconoscersi. Francesca Gualandi
La galleria Sgallari Arte nasce nel cuore di Bologna, in Galleria Falcone Borsellino, come punto di riferimento per artisti e collezionisti di arte moderna e contemporanea, nazionale ed internazionale, con la volontà di aprirsi ad un pubblico eterogeneo perché assai diversificata è la proposta artistica che questo spazio intende offrire. Da sempre appassionati e studiosi Francesca Gualandi e Giampiero Sgallari, dopo anni di esperienza nel mercato dell’arte, hanno deciso di intraprendere in prima persona questo nuovo percorso, facendo della passione per la qualità e l’innovazione, la continua ricerca e la sperimentazione il loro punto di forza, in un concetto di arte che non è mai lo stesso, ma cambia con il cambiare dei tempi. Tante le novità anche per la ripresa autunnale del 2019, che spazieranno dai dipinti, alla fotografia, sino alla scultura. Novità, energia, creatività e dinamicità, ecco le parole chiave che contraddistinguono questo piccolo salotto bolognese, dove la spinta al futuro si unisce alla consapevolezza del presente ed alla conoscenza del passato.
L’artista sarà presente in galleria la sera dell’inaugurazione.
La carriera di Busi annovera numerosissime mostre personali e collettive, da Londra a Parigi, da Gent a Locarno. La collezione permanente del “Museo d’Arte delle Generazioni Italiane del ‘900 G. Bargellini” di Pieve di Cento ospita 2 dei suoi lavori. Hanno scritto di lui e delle sue opere noti critici, tra i tanti Alessandra Fontanesi, Silvia Evangelisti, Lino Cavallari, Arrigo Grazia, Valerio Grimaldi e Giorgio Grasso.
Testo Critico. Le opere di Arturo Busi in mostra, realizzate per meticolose sovrapposizioni di sfumature tonali, alcune più aderenti al segno grafico, altre invece quasi sfocate nella loro morbidezza, ci riportano subito al mondo interiore di un artista tanto profondo quanto complesso. È una pittura fatta di inconscio, una ricerca tecnica ed estetica che porta alla luce un’esperienza, una storia; è un paesaggio, o meglio, una suggestione di esso, mediato dal filtro dell’interiorità. In questo luogo nuovo in cui l’accostarsi e il succedersi dei frammenti è continuo ed incessante, la pittura diventa evocazione. Sulla tela, che sembra un tessuto cangiante fatto di mille fili di seta intrecciati tra loro, lo spazio è gestito in una sequenza cromatica equilibratissima, in cui la rappresentazione del sé prende vita, un’esperienza esistenziale fatta della ricchezza di tutte le esperienze precedenti. Lo spazio si allarga e si infrange, riempito di colori ed emozioni in un caleidoscopio di sollecitazioni cromatiche di grande intensità; le tinte non sono violente, ma non per questo meno intense e una luce diffusa valorizza ogni luogo del quadro, con riflessi che sembrano uscire dalla tela stessa. È una forma di astrattismo non convenzionale, una pittura intima, in cui il colore non aggredisce, ma abbraccia l’opera dandole omogeneità. La razionalità del progetto è comunque sempre presente, nulla è casuale: da un fondo, una superficie colorata, ogni più piccola sfumatura viene scelta, filtrata dall’aria e sprigionata sulla tela con effetti luministici dalla strepitosa, dolce, pastosa armonia. È un mandala, un gioco raffinato di contrasti, che attraverso infinite sfumature intermedie esalta la materia della pittura stessa, il colore, che si fa storia vivente e presente: l’opera travalica i propri confini fisici per diventare dunque metafisico luogo di vita in cui lo spettatore non può che riconoscersi. Francesca Gualandi
La galleria Sgallari Arte nasce nel cuore di Bologna, in Galleria Falcone Borsellino, come punto di riferimento per artisti e collezionisti di arte moderna e contemporanea, nazionale ed internazionale, con la volontà di aprirsi ad un pubblico eterogeneo perché assai diversificata è la proposta artistica che questo spazio intende offrire. Da sempre appassionati e studiosi Francesca Gualandi e Giampiero Sgallari, dopo anni di esperienza nel mercato dell’arte, hanno deciso di intraprendere in prima persona questo nuovo percorso, facendo della passione per la qualità e l’innovazione, la continua ricerca e la sperimentazione il loro punto di forza, in un concetto di arte che non è mai lo stesso, ma cambia con il cambiare dei tempi. Tante le novità anche per la ripresa autunnale del 2019, che spazieranno dai dipinti, alla fotografia, sino alla scultura. Novità, energia, creatività e dinamicità, ecco le parole chiave che contraddistinguono questo piccolo salotto bolognese, dove la spinta al futuro si unisce alla consapevolezza del presente ed alla conoscenza del passato.
05
ottobre 2019
Arturo Busi
Dal 05 al 30 ottobre 2019
arte contemporanea
Location
SGALLARI ARTE
Bologna, Galleria Falcone e Borsellino, 3/f, (Bologna)
Bologna, Galleria Falcone e Borsellino, 3/f, (Bologna)
Orario di apertura
La mostra è aperta dal 7 ottobre.
Da lunedì a sabato 10.00-13.00 /16.00-19.30
(giovedì pomeriggio e domenica su appuntamento)
Vernissage
5 Ottobre 2019, ore 18.00 - 20.00
Ufficio stampa
Artuu
Autore
Autore testo critico