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Arturo Picca – The back of beyond – oltre l’apparenza
Digitale e analogico, gli spazi fisici ma inesistenti.
In mostra i quadri dell’artista napoletano ma trapiantato in Friuli.
Comunicato stampa
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Pittura che disvela, che va oltre l’apparente. E’ questo il mondo pittorico di Arturo Picca, protagonista della mostra “The back of beyond – oltre l’apparenza” alla galleria Energenesi di Campo San Maurizio a Venezia. L’esposizione, allestita nei prestigiosi spazi messi a disposizione da Gianfranco Meggiato (un altro artista che non ha bisogno di presentazioni) si inaugura domani, 5 agosto, alle 18 e 30 e resterà aperta fino al 9 settembre.
Una mostra che disvela, si diceva. Disvela la poetica di un artista che dal 2004, dalle colline del suo Friuli adottivo si chiede quanto c’è di fisico, di materiale, di palpabile, nella cultura che creiamo. Per Arturo Picca il rapporto tra cultura e realtà fisica è fortemente sbilanciato, tanto più adottando gli strumenti digitali che per anni sono stati la sua tavolozza. Il “digitale” non ha un originale, non ha contatto con la fisicità. Al contrario la pittura, nella sua anacronisticità e grazie alle sue origini antiche mantiene saldo il rapporto con il mondo fisico che ci circonda. I suoi limiti, in quest’ottica , diventano pregi, trasformano l’arte e la cultura in qualcosa di comprensibile.
Ed è proprio sulla base di queste riflessioni che la pittura viene usata da Arturo Picca in modo fisico e strumentale. Semplice e puro strumento, neutro ed indifferente. Per arrivare a ciò, la pittura è mantenuta al suo livello originario, con soggetti e colori usati in maniera schematica. E su questa base vengono innestate le informazioni proprie del mondo digitale: la lavorazione spersonalizzata, l’analisi schematica delle regole fisiche e il concetto della non ambiguità dei punti.
Digitale e analogico insieme, per un risultato diretto, la descrizione di spazi fisici ma inesistenti, che lasciano allo spettatore il compito di dare la sua interpretazione.
Una mostra che disvela, si diceva. Disvela la poetica di un artista che dal 2004, dalle colline del suo Friuli adottivo si chiede quanto c’è di fisico, di materiale, di palpabile, nella cultura che creiamo. Per Arturo Picca il rapporto tra cultura e realtà fisica è fortemente sbilanciato, tanto più adottando gli strumenti digitali che per anni sono stati la sua tavolozza. Il “digitale” non ha un originale, non ha contatto con la fisicità. Al contrario la pittura, nella sua anacronisticità e grazie alle sue origini antiche mantiene saldo il rapporto con il mondo fisico che ci circonda. I suoi limiti, in quest’ottica , diventano pregi, trasformano l’arte e la cultura in qualcosa di comprensibile.
Ed è proprio sulla base di queste riflessioni che la pittura viene usata da Arturo Picca in modo fisico e strumentale. Semplice e puro strumento, neutro ed indifferente. Per arrivare a ciò, la pittura è mantenuta al suo livello originario, con soggetti e colori usati in maniera schematica. E su questa base vengono innestate le informazioni proprie del mondo digitale: la lavorazione spersonalizzata, l’analisi schematica delle regole fisiche e il concetto della non ambiguità dei punti.
Digitale e analogico insieme, per un risultato diretto, la descrizione di spazi fisici ma inesistenti, che lasciano allo spettatore il compito di dare la sua interpretazione.
05
agosto 2011
Arturo Picca – The back of beyond – oltre l’apparenza
Dal 05 agosto al 09 settembre 2011
arte contemporanea
Location
ENERGENESI ART GALLERY
Venezia, Campo San Maurizio, (Venezia)
Venezia, Campo San Maurizio, (Venezia)
Vernissage
5 Agosto 2011, ore 18,30
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