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Aspettando Connessus: Artisti di frontiera per i popoli in fuga
La manifestazione culturale, “Aspettando Connessus: Artisti di frontiera per i popoli in fuga”, nasce per presentare il primo evento del Programma Connessus, che partirà nel 2017, “Jihart – Arte e Pace”
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il Programma Connessus si propone come antitesi dei Centri commerciali, quelli
che l’etno-antropolgo francese Marc Augé definisce i “nonluoghi”, con l’intento di
ricostruire il tessuto connettivo sociale attraverso la cultura dell’arte in tutte le sue
forme.
Il cuore di Connessus è rappresentato dalla Neth, una scultura di dodici metri
d’altezza realizzata da quattro artisti aderenti al movimento NethArs: Giusy D’Arrigo,
Giuseppe Rogolino, Rosario Genovese e il quarto, ancora da definire, perché sarà un
artista proveniente da una di quelle terre dilaniate dalla guerra.
Tale scultura sarà eretta al centro dell’Agorà Connessus, uno spazio progettato per
far incontrare e interagire il mondo della cultura e i cittadini. Una piazza in grado di
generare quella scintilla necessaria a riavviare un nuovo e sempre più necessario
processo di cambiamento.
Ma l’aspetto più importante di Connessus, essendo basato sul volontariato, è
quello di generare un volano economico mirato al sostegno dei profughi di guerra.
Il messaggio che passa oggi è: la strada della felicità passa per lo shopping, noi di
Connessus invece siamo certi che la strada per la felicità passa per la cultura nella
condivisione.
L’evento di Castello Ursino “Aspettando Connessus: Artisti di frontiera per i
popoli in fuga”, è portatore di un duplice messaggio: quello di presentazione di
Connessus Catania 2017 e quello, più didattico, mirato a spiegare il modus operandi
del Programma Connessus. Per tale ragione Giusy D’Arrigo e Giuseppe Rogolino,
artisti di Cascada, ideatori e fondatori di Connessus, presenteranno il prototipo della
Neth realizzata da loro, insieme ad alcune opere artistiche sul tema prescelto.
In un lato della Neth, sono state incastonate sei pietre provenienti da sei luoghi
diversi: Iraq, Libano del sud, Afghanistan, Kosovo e Centrafrica, reliquie di guerra
cascada.it pressoffice@connessus.org connessus.org
Comunicato stampa Ass.ne Salv. Cascada onlus 2 di 2
offerte dall’inviato di RaiNews24 Ettore Guastalla. Dello stesso giornalista è la foto
della bambina africana del manifesto, scattata nel campo profughi di Bossentèlè,
Repubblica Centro Africana.
Intorno alla Neth, ci saranno tutte la arti maggiori. Per la musica, interverrà una
rappresentanza dei musicisti della sede di Cascada di Gravina in Puglia: Enza
Carenza, Luigi Lasalandra, Giuseppe Loglisci e Gabriele Nuzzi; per il teatro, la
compagnia teatrale catanese “Il teatro che migliora la vita” diretto dal regista e
attore Claudio Mazzenga; infine, per la danza, il direttore artistico e coreografo
Roberto Zappalà aderisce al progetto Connessus con MoDem collettivo giovane
CZD, diretto da Enrico Musmeci.
È prevista inoltre la presenza di Marco Eugenio Di Giandomenico, docente di
economia della cultura e dell'arte presso l'Accademia di Belle Arti di Brera di
Milano, noto manager culturale milanese esperto di sostenibilità delle arti.
Alla fine dell’evento, la Neth sarà donata al Museo Civico di Catania come
testimonianza storica del primo evento Connessus europeo.
“Aspettando Connessus: Artisti di frontiera per i popoli in fuga” sarà una
performance artistica in cui non ci sarà alcuna distanza tra visitatori ed artisti,
perché Connessus, essendo connessione e condivisione, mira a far sentire le persone
stesse parte dell’opera. Perché è molto diverso osservare un’aquila che vola, dal
volare insieme ad essa. Infatti, l’aspetto più drammatico dei profughi è quello di non
essere recepito per ciò che realmente è, poiché quasi sempre viene distorto da luoghi
comuni e paure spesso infondate. E ciò avviene perché, tra loro e gran parte di chi li
osserva, c’è sempre una grande distanza, quella creata dall’ignoranza inoculata
magistralmente da un’informazione ipocrita.
Per i siciliani però non è così, perché il primo approdo sicuro per i Popoli in fuga è
proprio la Sicilia, una terra con radici culturali profonde e antiche, abitata da un
popolo che ha provato sulla propria pelle secoli di fughe e lotte per la libertà.
Ecco perché Connessus parte da Catania ed ecco perché l’Associazione
Salvatoriana Cascada, ha accolto con estremo piacere la proposta del sindaco Enzo
Bianco, di dedicare il parco dove nascerà l’Area Connessus ad Angelo D’Arrigo,
l’uomo che condivideva il cielo con le aquile volando insieme ad esse per vedere, se
stesso e gli altri, con occhi diversi.
Connessus è un programma internazionale che, dopo Catania per l’Europa, sarà
portato negli altri quattro continenti.
che l’etno-antropolgo francese Marc Augé definisce i “nonluoghi”, con l’intento di
ricostruire il tessuto connettivo sociale attraverso la cultura dell’arte in tutte le sue
forme.
Il cuore di Connessus è rappresentato dalla Neth, una scultura di dodici metri
d’altezza realizzata da quattro artisti aderenti al movimento NethArs: Giusy D’Arrigo,
Giuseppe Rogolino, Rosario Genovese e il quarto, ancora da definire, perché sarà un
artista proveniente da una di quelle terre dilaniate dalla guerra.
Tale scultura sarà eretta al centro dell’Agorà Connessus, uno spazio progettato per
far incontrare e interagire il mondo della cultura e i cittadini. Una piazza in grado di
generare quella scintilla necessaria a riavviare un nuovo e sempre più necessario
processo di cambiamento.
Ma l’aspetto più importante di Connessus, essendo basato sul volontariato, è
quello di generare un volano economico mirato al sostegno dei profughi di guerra.
Il messaggio che passa oggi è: la strada della felicità passa per lo shopping, noi di
Connessus invece siamo certi che la strada per la felicità passa per la cultura nella
condivisione.
L’evento di Castello Ursino “Aspettando Connessus: Artisti di frontiera per i
popoli in fuga”, è portatore di un duplice messaggio: quello di presentazione di
Connessus Catania 2017 e quello, più didattico, mirato a spiegare il modus operandi
del Programma Connessus. Per tale ragione Giusy D’Arrigo e Giuseppe Rogolino,
artisti di Cascada, ideatori e fondatori di Connessus, presenteranno il prototipo della
Neth realizzata da loro, insieme ad alcune opere artistiche sul tema prescelto.
In un lato della Neth, sono state incastonate sei pietre provenienti da sei luoghi
diversi: Iraq, Libano del sud, Afghanistan, Kosovo e Centrafrica, reliquie di guerra
cascada.it pressoffice@connessus.org connessus.org
Comunicato stampa Ass.ne Salv. Cascada onlus 2 di 2
offerte dall’inviato di RaiNews24 Ettore Guastalla. Dello stesso giornalista è la foto
della bambina africana del manifesto, scattata nel campo profughi di Bossentèlè,
Repubblica Centro Africana.
Intorno alla Neth, ci saranno tutte la arti maggiori. Per la musica, interverrà una
rappresentanza dei musicisti della sede di Cascada di Gravina in Puglia: Enza
Carenza, Luigi Lasalandra, Giuseppe Loglisci e Gabriele Nuzzi; per il teatro, la
compagnia teatrale catanese “Il teatro che migliora la vita” diretto dal regista e
attore Claudio Mazzenga; infine, per la danza, il direttore artistico e coreografo
Roberto Zappalà aderisce al progetto Connessus con MoDem collettivo giovane
CZD, diretto da Enrico Musmeci.
È prevista inoltre la presenza di Marco Eugenio Di Giandomenico, docente di
economia della cultura e dell'arte presso l'Accademia di Belle Arti di Brera di
Milano, noto manager culturale milanese esperto di sostenibilità delle arti.
Alla fine dell’evento, la Neth sarà donata al Museo Civico di Catania come
testimonianza storica del primo evento Connessus europeo.
“Aspettando Connessus: Artisti di frontiera per i popoli in fuga” sarà una
performance artistica in cui non ci sarà alcuna distanza tra visitatori ed artisti,
perché Connessus, essendo connessione e condivisione, mira a far sentire le persone
stesse parte dell’opera. Perché è molto diverso osservare un’aquila che vola, dal
volare insieme ad essa. Infatti, l’aspetto più drammatico dei profughi è quello di non
essere recepito per ciò che realmente è, poiché quasi sempre viene distorto da luoghi
comuni e paure spesso infondate. E ciò avviene perché, tra loro e gran parte di chi li
osserva, c’è sempre una grande distanza, quella creata dall’ignoranza inoculata
magistralmente da un’informazione ipocrita.
Per i siciliani però non è così, perché il primo approdo sicuro per i Popoli in fuga è
proprio la Sicilia, una terra con radici culturali profonde e antiche, abitata da un
popolo che ha provato sulla propria pelle secoli di fughe e lotte per la libertà.
Ecco perché Connessus parte da Catania ed ecco perché l’Associazione
Salvatoriana Cascada, ha accolto con estremo piacere la proposta del sindaco Enzo
Bianco, di dedicare il parco dove nascerà l’Area Connessus ad Angelo D’Arrigo,
l’uomo che condivideva il cielo con le aquile volando insieme ad esse per vedere, se
stesso e gli altri, con occhi diversi.
Connessus è un programma internazionale che, dopo Catania per l’Europa, sarà
portato negli altri quattro continenti.
30
aprile 2016
Aspettando Connessus: Artisti di frontiera per i popoli in fuga
Dal 30 aprile al 15 maggio 2016
arte contemporanea
Location
CASTELLO URSINO – MUSEO CIVICO
Catania, Piazza Federico Di Svevia, (Catania)
Catania, Piazza Federico Di Svevia, (Catania)
Orario di apertura
Lun.ven 9,00-19,00
Sabato – domenica e festivi 9,00- 20,30 la biglietteria chiude un’ora prima
Vernissage
30 Aprile 2016, ore 18,00 su invito
Autore
Curatore