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Aspetti Architettonici e Paesaggistici siciliani
La mostra giunta al suo IV appuntamento approda al Palazzo della Cultura (ex Palazzo Platamone) che si trova in Via Vittorio Emanuele II a Catania, testimonianza dell’architettura tardo medievale e rinascimentale. Il Palazzo deve il suo nome alla famiglia Platamone tra le più illustri famiglie di Catania nel Quattrocento. Nel XV secolo i Platamone eressero l’importante palazzo a Catania che divenne tra i più lussuosi e rappresentativi della città. Il terremoto del 1693 che distrusse il Monastero di San Placido, nella ricostruzione di quest’ultimo vennero annesse le testimonianze più antiche del Palazzo Platamone, andato completamente distrutto, costituite da un loggiato sormontato da un balcone, custodito nel cortile del Monastero.
Comunicato stampa
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La mostra giunta al suo IV appuntamento approda al Palazzo della Cultura (ex Palazzo Platamone)
che si trova in Via Vittorio Emanuele II a Catania, testimonianza dell’architettura tardo medievale
e rinascimentale. Il Palazzo deve il suo nome alla famiglia Platamone tra le più illustri famiglie
di Catania nel Quattrocento. Nel XV secolo i Platamone eressero l’importante palazzo a Catania
che divenne tra i più lussuosi e rappresentativi della città. Il terremoto del 1693 che distrusse il
Monastero di San Placido, nella ricostruzione di quest’ultimo vennero annesse le testimonianze
più antiche del Palazzo Platamone, andato completamente distrutto, costituite da un loggiato
sormontato da un balcone, custodito nel cortile del Monastero.
Una ulteriore sede prestigiosa quindi si appresta ad ospitare la mostra in questione: 42 artisti
tra pittori e fotografi: Antonella Affronti, Anna Aiello, Cristina Alletto, Giuseppe Apa, Liana
Barbato, Marisa Battaglia, Alessandro Bronzini, Sebastiano Caracozzo, Aurelio Caruso, Pina
Cirino, Bartolo Conciauro, Silvana Consoli, Pippo Consolo, Angelo Denaro, Agatino Di Stefano,
Naire Feo, Rita Gambino, Daniela Gargano, Giuseppe Gargano, Gilda Gubiotti, Maria Grazia
Lala, Patrizia Leonardi, Antonino Liberto, Maria Pia Lo Verso, Gabriella Lupinacci, Pino
Manzella, Lidia Navarra, Lorenza Parrotta, Salvatore Pizzo, Ilario Quirino, Caterina Rao, Rosario
Scaccianoce, Giacomo Scurti, Giampietro Sorgato, Giuseppe Spinoso, Pietro Tallarita, Emanuela
Tolomeo, Marck Art, Maria Felice Vadalà, Angela Vasta, Tiziana Viola Massa e Marilena Zappalà,
provenienti da diverse aree del territorio siciliano (ma l’invito è stato rivolto a suo tempo anche
a coloro ai quali visitando la Sicilia gli era rimasto impresso un frammento del territorio o del
paesaggio). Scrive Vinny Scorsone nel suo amaro testo in catalogo: “... la nostra è un’isola troppo
grande per farci sentire isolani. Ecco perché quando pensiamo al paesaggio a molti di noi vengono
in mente la campagna, i monti, i campi coltivati e meno il mare. E ancora, mentre il viaggiatore
straniero rimane incantato e si accorge di ogni singola pietra o sasso o albero, noi, invece, lo
ignoriamo perché ad esso siamo “troppo” abituati. Manca l’amore per la propria terra, sia da parte
dei suoi abitanti che ahimè sia da parte della sua classe dirigente abituata da sempre a sfruttare e
mai a valorizzare quelle tante risorse che abbiamo ed abile a farci credere che invece ormai non
abbiamo più niente. Questa mostra, invece, tenta di risvegliare un po’ di orgoglio siciliano dettato
da una cultura millenaria. Non si può avere un futuro se non si ha la piena coscienza del passato.
...” In catalogo testi di Santina Rondine e Francesco Scorsone.
La mostra è visitabile fino al 7 Settembre 2014 nei seguenti orari: dalle 9.00/13.00 e 15.30/19.00.
Domenica 9.00--13.00.
che si trova in Via Vittorio Emanuele II a Catania, testimonianza dell’architettura tardo medievale
e rinascimentale. Il Palazzo deve il suo nome alla famiglia Platamone tra le più illustri famiglie
di Catania nel Quattrocento. Nel XV secolo i Platamone eressero l’importante palazzo a Catania
che divenne tra i più lussuosi e rappresentativi della città. Il terremoto del 1693 che distrusse il
Monastero di San Placido, nella ricostruzione di quest’ultimo vennero annesse le testimonianze
più antiche del Palazzo Platamone, andato completamente distrutto, costituite da un loggiato
sormontato da un balcone, custodito nel cortile del Monastero.
Una ulteriore sede prestigiosa quindi si appresta ad ospitare la mostra in questione: 42 artisti
tra pittori e fotografi: Antonella Affronti, Anna Aiello, Cristina Alletto, Giuseppe Apa, Liana
Barbato, Marisa Battaglia, Alessandro Bronzini, Sebastiano Caracozzo, Aurelio Caruso, Pina
Cirino, Bartolo Conciauro, Silvana Consoli, Pippo Consolo, Angelo Denaro, Agatino Di Stefano,
Naire Feo, Rita Gambino, Daniela Gargano, Giuseppe Gargano, Gilda Gubiotti, Maria Grazia
Lala, Patrizia Leonardi, Antonino Liberto, Maria Pia Lo Verso, Gabriella Lupinacci, Pino
Manzella, Lidia Navarra, Lorenza Parrotta, Salvatore Pizzo, Ilario Quirino, Caterina Rao, Rosario
Scaccianoce, Giacomo Scurti, Giampietro Sorgato, Giuseppe Spinoso, Pietro Tallarita, Emanuela
Tolomeo, Marck Art, Maria Felice Vadalà, Angela Vasta, Tiziana Viola Massa e Marilena Zappalà,
provenienti da diverse aree del territorio siciliano (ma l’invito è stato rivolto a suo tempo anche
a coloro ai quali visitando la Sicilia gli era rimasto impresso un frammento del territorio o del
paesaggio). Scrive Vinny Scorsone nel suo amaro testo in catalogo: “... la nostra è un’isola troppo
grande per farci sentire isolani. Ecco perché quando pensiamo al paesaggio a molti di noi vengono
in mente la campagna, i monti, i campi coltivati e meno il mare. E ancora, mentre il viaggiatore
straniero rimane incantato e si accorge di ogni singola pietra o sasso o albero, noi, invece, lo
ignoriamo perché ad esso siamo “troppo” abituati. Manca l’amore per la propria terra, sia da parte
dei suoi abitanti che ahimè sia da parte della sua classe dirigente abituata da sempre a sfruttare e
mai a valorizzare quelle tante risorse che abbiamo ed abile a farci credere che invece ormai non
abbiamo più niente. Questa mostra, invece, tenta di risvegliare un po’ di orgoglio siciliano dettato
da una cultura millenaria. Non si può avere un futuro se non si ha la piena coscienza del passato.
...” In catalogo testi di Santina Rondine e Francesco Scorsone.
La mostra è visitabile fino al 7 Settembre 2014 nei seguenti orari: dalle 9.00/13.00 e 15.30/19.00.
Domenica 9.00--13.00.
30
agosto 2014
Aspetti Architettonici e Paesaggistici siciliani
Dal 30 agosto al 07 settembre 2014
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
PALAZZO PLATAMONE – PALAZZO DELLA CULTURA – EX CONVENTO SAN PLACIDO
Catania, Via Vittorio Emanuele Ii, 121, (Catania)
Catania, Via Vittorio Emanuele Ii, 121, (Catania)
Orario di apertura
dalle 9.00/13.00 e 15.30/19.00. Domenica 9.00--13.00.
Vernissage
30 Agosto 2014, h 18
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