Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Astrattismo spaziale
Sotto la voce “astrattismo spaziale” riuniamo 4 artisti che hanno, come mezzo espressivo, l’astratto in una visione ampia, libera, anche se non sempre unica. L’aggettivo spaziale si riferisce alle loro possibilità di evocare lo spazio, la profondità, i differenti piani e dimensioni, il movimento.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sotto la voce “astrattismo spaziale” riuniamo 4 artisti che hanno, come mezzo espressivo, l’astratto in una visione ampia, libera, anche se non sempre unica. L’aggettivo spaziale si riferisce alle loro possibilità di evocare lo spazio, la profondità, i differenti piani e dimensioni, il movimento.
Josè Pelaez, argentino, residente a Parigi, sviluppa le sue grandi tele a macchie di colore alternando toni caldi e freddi, richiamando immagini naturalistiche;
Stefanie Vogel, residente a Berlino, misurata nei toni, cerca di restare in un ambito geometrico, ma poi esplode in una varietà dinamica di linee e colori;
Marcello Brizzi, romano, con una pennellata ampia e gestuale, gioca sulle trasparenze e sulle varie tonalità di colore per afferrare una profondità spaziale;
Margherita Benetti, padana di origine, ma romana per scelta, ha trovato il suo mezzo espressivo nell’incisione: acqueforti e cere molli. Abbandonando a volte la sua figurazione precisa e colta, si avventura in uno spazio animato da linee sinuose o rigide come spade, in un ampia gamma di grigi e mezzi toni.
Josè Pelaez, argentino, residente a Parigi, sviluppa le sue grandi tele a macchie di colore alternando toni caldi e freddi, richiamando immagini naturalistiche;
Stefanie Vogel, residente a Berlino, misurata nei toni, cerca di restare in un ambito geometrico, ma poi esplode in una varietà dinamica di linee e colori;
Marcello Brizzi, romano, con una pennellata ampia e gestuale, gioca sulle trasparenze e sulle varie tonalità di colore per afferrare una profondità spaziale;
Margherita Benetti, padana di origine, ma romana per scelta, ha trovato il suo mezzo espressivo nell’incisione: acqueforti e cere molli. Abbandonando a volte la sua figurazione precisa e colta, si avventura in uno spazio animato da linee sinuose o rigide come spade, in un ampia gamma di grigi e mezzi toni.
22
giugno 2012
Astrattismo spaziale
Dal 22 giugno al 06 luglio 2012
arte contemporanea
Location
STUDIO DR SPAZIO VISIVO
Roma, Via Tolemaide, 19A, (Roma)
Roma, Via Tolemaide, 19A, (Roma)
Orario di apertura
10,30-13,00 e 16,30-19,30 da martedì a sabato mattina
Vernissage
22 Giugno 2012, dalle 18,30 alle 21,00
Autore
Curatore