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Astratto distratto
Distrazioni, sottrazioni, sottrazioni momentanee di fluidità, deformazioni, frantumazioni fino ad arrivare alla tappa obbligatoria del distacco totale da tutta la realtà.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nel campo artistico in generale, si definiscono non figurative oppure astratte, tutte quelle manifestazioni o forme artistiche che rinunciano a riprodurre la realtà, eliminando qualsiasi riferimento al mondo oggettivo. La tensione vitale degli artisti in mostra, la loro essenza esuberante spiegano l'abbandono al mezzo rapido. Ognuno col proprio cammino artistico, sono arrivati a sviluppare esperienze nelle quali i vari oggetti del mondo reale, vengono distratti, interrotti, sottratti momentaneamente alla loro fluidità, deformati, frantumati o resi irriconoscibili fino ad arrivare alla tappa obbligatoria del distacco totale di raffigurazione della natura e di tutta la realtà.
La mostra parte quindi da lavori impostati con una fermezza da cui è assente ogni traccia di indisciplina, ove tutto è al proprio posto e la colorazione castigata viene scandita e sistemata in un traliccio controllato. Man mano i motivi vengono frantumati e dissolti in riquadri di colore, in una serie di tasselli vivi e significanti per la loro energia associativa. E’ da questa posizione che ci si avvia per non soffermarsi più sul dato oggettivo. Così da queste immagini, che sono ancora comprese si arriva a trascinare una discussione materica fine a se stessa, rispettando le proprie spontaneità fino a rimanerne dominati e dando luogo ad un agglomerato pittorico crudo, emozionale. Un’entità sconvolta ai fini di tirarne fuori il senso intimo che l’aspetto cela, per evocare ciò che si indovina dietro l’apparente. Documentare il farsi e disfarsi di un oggetto, la presenza dei più nascosti germogli vitali nel suo impasto: il sorgere, il divenire, il decomporsi di un magma intenso, pervenire all'espressione astratta attraverso una distrazione o disintegrazione graduale della figura. L'oggetto scompare fino a divenire irriconoscibile, mentre ritmi, spazi e strutture sono liberamente sovvertiti e ricreati in un irrompere di colori, in una lavica colata di pennellate irrefrenabili e straripanti.
La mostra parte quindi da lavori impostati con una fermezza da cui è assente ogni traccia di indisciplina, ove tutto è al proprio posto e la colorazione castigata viene scandita e sistemata in un traliccio controllato. Man mano i motivi vengono frantumati e dissolti in riquadri di colore, in una serie di tasselli vivi e significanti per la loro energia associativa. E’ da questa posizione che ci si avvia per non soffermarsi più sul dato oggettivo. Così da queste immagini, che sono ancora comprese si arriva a trascinare una discussione materica fine a se stessa, rispettando le proprie spontaneità fino a rimanerne dominati e dando luogo ad un agglomerato pittorico crudo, emozionale. Un’entità sconvolta ai fini di tirarne fuori il senso intimo che l’aspetto cela, per evocare ciò che si indovina dietro l’apparente. Documentare il farsi e disfarsi di un oggetto, la presenza dei più nascosti germogli vitali nel suo impasto: il sorgere, il divenire, il decomporsi di un magma intenso, pervenire all'espressione astratta attraverso una distrazione o disintegrazione graduale della figura. L'oggetto scompare fino a divenire irriconoscibile, mentre ritmi, spazi e strutture sono liberamente sovvertiti e ricreati in un irrompere di colori, in una lavica colata di pennellate irrefrenabili e straripanti.
14
giugno 2010
Astratto distratto
Dal 14 al 25 giugno 2010
arte contemporanea
Location
ROSSO CINABRO (GALLERY)
Roma, Via Raffaele Cadorna, 28, (Roma)
Roma, Via Raffaele Cadorna, 28, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 12:00 - 19:30
Vernissage
14 Giugno 2010, ore 18:00
Autore
Curatore